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Un decalogo per raccontare “lo sport che mi piace”

Lo scorso 29 novembre, a Bari, è stato presentato il Manifesto per la comunicazione non ostile per lo sport. Ispirato da 100 tra atleti, club, squadre, federazioni e aziende, il Manifesto è un decalogo di buona educazione verbale che ha come obiettivo quello di far riflettere sull’importanza delle parole nella pratica sportiva di tutti i livelli.

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Felice Staboli, capo servizio della sezione Sport della Provincia di Cremona, ne ha parlato ai microfoni di Centro Campo mercoledì 12 dicembre con Chiara Allevi. Staboli ha definito il manifesto come «una serie di punti che ci aiutano a interpretare e a comunicare lo sport ai lettori, ai telespettatori ma soprattutto agli sportivi» ed è reso necessario dai quasi quotidiani episodi di segno negativo che contaminano gli eventi sportivi, anche ai livelli più bassi, come le partite dei bambini: violenza, maleducazione, oltraggio.

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Ma perché istintivamente si vede l’avversario come il nemico da vincere e, spesso, da insultare? «Lo stadio – risponde il giornalista sportivo – è la sintesi della società odierna: sempre più nervosa. E questo si riflette nel modo di approcciare e seguire lo sport da parte dei tifosi». Il tifoso che va allo stadio, infatti, si sente anonimo e si concede delle ostilità che nel quotidiano non manifesterebbe. Nel corso degli anni la legislazione ha fatto progressi e ha stabilito regole più ferree per arginare il problema della violenza tra la tifoseria e tante cose sono grazia ad esse migliorate, ma «la massa fa sempre coperta per tutti».

Forse per la sua professione, Staboli è rimasto molto colpito dal secondo punto del Manifesto: si è ciò che si comunica: da giornalista-tifoso non deve mai dimenticare di essere professionale e di non far trasparire la sua personale interpretazione del team, proprio per evitare danni alla squadra stessa (potete leggere il Manifesto integrale sui Notiziari usciti il 5 e il 12 dicembre).

L’iniziativa del Manifesto per la comunicazione non ostile per lo sport è anche sostenuta via social – ottimo canale che sempre più spesso ci chiede una riflessione ampia e complessa sul suo ruolo educativo – dall’hashtag #LoSportChiMiPiace.

Lo sport come momento educativo a 360° è la principale mission del CSI, che non perde occasione di dimostrare quanto vivere lo sport in modo sano sia possibile e, anzi, necessario.

L’ultimo appuntamento radiofonico annuale con il mondo del CSI e dello sport cremonese sarà mercoledì 19 dicembre, sempre alle 19 circa, sempre su RCN (www.diocesidicremona.it). È possibile riascoltare le puntate dal giorno successivo su www.diocesidicremona.it/centrocampo. La trasmissione sarà sospesa per il periodo natalizio e riprenderà mercoledì 9 gennaio, più in forma che mai.