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Al via gli itinerari di preparazione al matrimonio 2023/24. Ecco i calendari zona per zona

Molte coppie di giovani in questi mesi stanno scegliendo di sposarsi in Chiesa: una scelta bella e impegnativa al tempo stesso, che ha bisogno di essere sostenuta da un percorso di riflessione e confronto, vissuto serenamente con altri amici. Ecco allora che nelle cinque zone pastorali della diocesi sono stati definiti i calendari degli itinerari di preparazione al matrimonio per l’anno pastorale 2023/2024.

Gli itinerari proposti, curati da un’equipe formata da coppie di sposi e sacerdoti, sono sempre un’occasione importante per la coppia, sia nel darsi tempo per riflettere sull’importante passo che sta per compiere, sia  per la bella opportunità di confronto con altre coppie che stanno vivendo la stessa esperienza.

Lo stile della proposta vuole rispondere a quanto richiamato da Papa Francesco in Amoris Laetitia: “I fidanzati dovrebbero essere stimolati e aiutati a poter esprimere ciò che ognuno si aspetta da un eventuale matrimonio, il proprio modo di intendere quello che è l’amore e l’impegno, ciò che si desidera dall’altro, il tipo di vita in comune che si vorrebbe progettare” (A.L. 209).

Il cammino si svolgerà in gruppi poco numerosi di coppie per favorire il confronto e la riflessione condivisa sulle motivazioni della scelta del matrimonio cristiano e su come vivere questo sacramento nel quotidiano.

Può capitare che i futuri sposi si avvicinino a questi itinerari malvolentieri, con l’impressione di dover solo rispettare un obbligo, ma, per l’esperienza maturata in tutti questi anni, i riscontri delle coppie sono nella quasi totalità positivi, perché il percorso risulta una bella occasione di riflessione, ma anche di gioiosa amicizia con altre persone.

I percorsi sono anche un momento in cui tornare mettere a tema il proprio cammino di fede. Frequentemente le coppie di futuri sposi, per varie motivazioni e situazioni, sono un po’ lontane dalla partecipazione alla vita delle comunità cristiane e hanno bisogno di riascoltare l’annuncio della proposta cristiana fatto in un modo adatto alla loro storia e supportato dalla testimonianza di tutta una comunità.

Con questo spirito il Vescovo invita ad accogliere “le coppie, con le loro concrete e assai variegate situazioni e storie, in un tessuto di vita ecclesiale in cui si respiri la gioia del Vangelo, esse possono scoprire in maniera nuova e credibile la bellezza della fede e dell’esperienza ecclesiale, che sa promuovere l’amore umano e dilatarlo agli orizzonti dell’amore di Dio”. (Orientamenti per gli itinerari in preparazione al matrimonio 2018)

Di seguito il calendario dei percorsi nelle 5 zone pastorali:

Zona 1 Calendario itinerari preparazione al matrimonio 2023-24 (.pdf)

Zona 2 Calendario itinerari preparazione al matrimonio 2023-24 (.pdf)

Zona 3 Calendario itinerari preparazione al matrimonio 2023-24 (.pdf)

Zona 4 Calendario itinerari preparazione al matrimonio 2023-24 (.pdf)

Zona 5 Calendario itinerari preparazione al matrimonio 2023-24 (.pdf)

 

Da segnare inoltre in agenda, per tutte le coppie partecipanti agli itinerari di preparazione al matrimonio, è l’incontro con il Vescovo domenica 10 marzo 2024, dalle 16 alle 19, presso il Seminario di via Milano 5, a Cremona.

Con l’augurio che gli itinerari proposti possano essere una bella occasione per tutte le coppie condividiamo l’augurio di Papa Francesco: “Cari fidanzati, abbiate il coraggio di essere differenti, non lasciatevi divorare dalla società del consumo e dell’apparenza. Quello che importa è l’amore che vi unisce, fortificato e santificato dalla grazia” (A.L. 212).

Per ogni richiesta di chiarimento è possibile rivolgersi al proprio parroco o contattare l’Ufficio diocesano per la Pastorale familiare (e-mail famiglia@diocesidicremona.it, cell. 3703677183).




«Una vita che accende», il vescovo Napolioni presenta le Linee pastorali diocesane e il calendario il 2023-24

Pubblichiamo di seguito il testo con cui il vescovo Antonio Napolioni presenta le linee pastorali per l’anno 2023/24 alla diocesi di Cremona.

Una vita che accende

Linee pastorali diocesane per il 2023-24

 

Con gli uomini e le donne del nostro tempo, la Chiesa si mette sempre sulla strada, dove Gesù ci viene incontro. Lo scorso anno eravamo con Marta e Maria nella casa di Betania, per sperimentare che l’ascolto della Parola genera, motiva e fa maturare il servizio. In questo nuovo anno ci accompagnerà l’esperienza fatta dai due discepoli di Emmaus: un incontro che scalda l’anima e rilancia la comunione. Inoltrandoci con Gesù nei luoghi più semplici e decisivi della vita umana e dell’esperienza di fede: la strada, la casa, il cuore. È il metodo pasquale con cui il Risorto vuole accendere il cuore, svegliare i discepoli, coinvolgerli nella sua missione. Proponendoci la fondamentale pedagogia dell’incontro, che parte dall’accostarsi con delicatezza alle domande di ciascuno, mette al centro ogni relazione, la comunità perduta e ritrovata, e culmina nella festa, nel banchetto eucaristico, in cui tutti portano la loro testimonianza.

Papa Francesco il 25 maggio 2023 lo ha detto con chiarezza ai Vescovi italiani e ai Referenti diocesani del nostro cammino sinodale, citando don Primo Mazzolari: “Che contrasto quando la nostra vita spegne la vita delle anime!”, ricordando che siamo inviati per accendere i cuori dei nostri fratelli e sorelle, col fuoco dello Spirito Santo! Ce n’è immenso bisogno in questo tempo di tristezze, paure e nostalgie. Questo è l’obiettivo principale del nostro cammino pastorale e sinodale, che dopo l’ascolto di tante narrazioni ed esigenze entra quest’anno nella fase sapienziale, per chiederci con coraggio quale “vita accende vita”, quale fede condivisa nella comunità genera e sostiene la vita come vocazione. Per riconoscere i criteri in base ai quali stabilire le priorità del futuro, e capire le cose che possiamo lasciare si spengano senza rimpianti.

Ispiriamo perciò gli orientamenti pastorali diocesani 2023-24 al volto di Chiesa espresso nelle consegne che il Papa ci ha fatto in quel discorso: essere Chiesa che continua a camminare dietro Gesù Signore, nell’umiltà, nel disinteresse, nella beatitudine; fare Chiesa insieme, sperimentando la gioia di sentirsi corresponsabili; una Chiesa aperta, proprio a tutti, senza paura della nostra vulnerabilità; una Chiesa inquieta, perché affidata allo Spirito, che crea scompiglio e fa l’armonia.

Ci impegneremo ancora per concretizzare questo sogno di Chiesa, attraverso i quattro cantieri di Betania:

 

  1. Cantiere della strada e del villaggio: proseguiremo nel dialogo coi mondi accostati a livello diocesano e locale, raccogliendo tante domande e disponibilità, prendendoci cura dei germogli nascosti, valorizzando la vocazione e missione dei laici nella società, attrezzando maggiormente alcuni servizi, specie per raggiungere i più emarginati e dimenticati.
  • Nel mondo della scuola e dell’università: incontri nelle scuole, ritiri per docenti, iniziative di pastorale universitaria.
  • Nel mondo socio-politico: opportunità di dialogo e formazione spirituale, settimana sociale dei cattolici a Trieste (luglio 2024) sul tema della democrazia, sviluppo dell’impegno per l’ecologia integrale e per le comunità energetiche.
  • Nel mondo delle fragilità: urge una diffusa presa di coscienza delle povertà e delle sfide che si stanno moltiplicando, per sviluppare nel territorio la rete dei centri di ascolto e dei servizi, il ministero della consolazione e le altre forme di volontariato, intorno alle opere-segno e al rinnovamento della Casa dell’accoglienza.
  • Nel mondo della comunicazione e della cultura: dagli eventi ai dialoghi e alle relazioni, coinvolgendo adulti e giovani, praticando anche nuovi linguaggi.
  • Senza trascurare ogni incontro possibile nelle case delle famiglie e delle persone sole.

 

  1. Cantiere dell’ospitalità e della casa: ad ogni livello della nostra vita comunitaria, avremo cura di concrete parabole di fraternità intorno al Vangelo, per imparare ad essere Chiesa sinodale e dare anima e credibilità alla missione.
  • Celebrando uno speciale Convegno pastorale diocesano d’inizio anno, in quattro momenti:
  • domenica 24 settembre, ore 15.30 al Santuario di Caravaggio: pellegrinaggio diocesano per affidare a Maria il nuovo anno pastorale e il Sinodo;
  • venerdì 29 settembre, ore 20.30 in Cattedrale: assemblea ecclesiale aperta a tutti, sul tema dell’anno, con la presenza del card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana;
  • sabato 30 settembre, ore 9.30-17 in Seminario: giornata di lavoro sinodale per presbiteri e diaconi, religiosi/e, consigli pastorali, con relazione di Marco Tarquinio sulle sfide del momento, “conversazione nello Spirito” in piccoli gruppi, grandi laboratori sinodali;
  • domenica 1 ottobre, ore 20.30 in Cattedrale: concelebrazione eucaristica con ordinazioni diaconali.
  • Continuiamo a promuovere l’essenziale esperienza del ‘Giorno dell’ascolto’, seguendo il cammino dell’anno liturgico e proponendo il ministero del lettorato agli animatori più preparati e appassionati.
  • La vita della nostra Chiesa diocesana ha bisogno di comunicazione e scambio efficaci, che verranno promossi anche con il nuovo trimestrale Mosaico diffuso coi giornalini parrocchiali, e con eventi diocesani come il pellegrinaggio in Terra Santa nel marzo 2024.

 

  1. Cantiere delle diaconie e della formazione spirituale: cureremo le proposte formative mirate alle diverse competenze e ministerialità necessarie alla testimonianza gioiosa e contagiosa del Vangelo.
  • Promozione della ministerialità laicale per contribuire al rinnovamento del volto delle parrocchie, con speciale attenzione ai ministeri istituiti del Lettore, Accolito, Catechista, senza trascurare tante altre ministerialità di fatto.
  • Davanti alla domanda di formazione spirituale che viene da diverse categorie di fedeli, alcuni Uffici e Centri di spiritualità coordineranno le loro proposte per la formazione alla preghiera e la riscoperta degli Esercizi spirituali, come richiesto anche in preparazione al Giubileo del 2025.
  • La formazione permanente del presbiterio e dei diaconi prosegue con le modalità sperimentate negli ultimi anni, mettendo a tema le trasformazioni del ministero ordinato nell’attuale momento socioculturale ed ecclesiale. A fronte delle positive esperienze di formazione condivisa con religiosi/ e laici, vivremo insieme a loro alcuni incontri pastorali zonali. Questa la scansione dei quattro incontri plenari del presbiterio:
  1. Nel primo incontro, il 19 ottobre, alla luce di quanto emerso nel convegno ecclesiale diocesano, il vescovo proporrà al presbiterio e ai diaconi gli orientamenti in cui riconoscersi chiamati al medesimo cammino di comunione e missione, di formazione e di vita, e si avvierà la condivisione in gruppi.
  2. Il 7 dicembre, nella luce di S. Ambrogio, un teologo (don Raffaele Maiolini) ci aiuterà a focalizzare l’identità teologica del presbitero nel contesto ecclesiale attuale.
  3. Il 22 febbraio, cattedra di San Pietro, lo vivremo insieme a religiosi e religiose, per riflettere e confrontarci ancora sulla dimensione umana della vocazione e del servizio. Ci aiuterà un esperto nell’accompagnamento integrale dei consacrati (don Enrico Parolari), mettendo a tema anche la delicata questione degli abusi.
  4. Il 2 maggio, alcune testimonianze positive di vocazioni apostoliche ci incoraggeranno a concretizzare insieme, nella diversità delle esperienze, un alfabeto del “fare fruttuosamente il prete oggi”.

I ritiri zonali si svilupperanno dentro il vangelo di Emmaus, anche grazie al commento fattone da don Primo Mazzolari in Tempo di credere.

 

  1. Cantiere dell’iniziazione cristiana e della pastorale giovanile: nella coscienza che ogni vita è vocazione, ci impegniamo a sostenere la generatività della comunità cristiana, nelle sue diverse articolazioni.
  • Le comunità verranno accompagnate nei passi necessari per adeguarsi entro il 2024 alle aggiornate indicazioni sulle tappe dell’iniziazione cristiana, magari cominciando a celebrare qualche Veglia crismale unitaria per parrocchie vicine.
  • Si darà ancora attenzione alla formazione degli animatori per il tempo della mistagogia.
  • Avremo cura del “cuore della diocesi” che, in questa visione di Chiesa, deve essere una casa aperta sulle strade della missione, animata da tutte le vocazioni in uno scambio di doni e nella corresponsabilità. Così si sviluppa un continuo aggiornamento della pastorale giovanile-vocazionale e dei percorsi formativi, a partire dal Seminario e con altre esperienze formative residenziali, dove tutte le vocazioni siano riconosciute, promosse e accompagnate. Riconoscendo alla famiglia una centrale soggettività nel dar forma al volto e alla prassi di Chiesa cui oggi siamo chiamati.

 

Vivremo tutto questo all’interno del cammino sinodale condiviso con le altre Chiese in Italia: nei primi due anni ben 50.000 gruppi sinodali hanno confermato il desiderio di una Chiesa che sia per tutti “casa accogliente”, che punta sui rapporti più che sull’organizzazione, sui volti più che sui programmi, sulla relazione e sullo stile di Gesù più che sulle strategie e gli stili mondani.

Ora entriamo in una nuova fase del nostro cammino sinodale, quella appunto sapienziale, che non è ancora il momento delle decisioni operative, ma ci offre una sosta in cui discernere ciò che lo Spirito dice alla Chiesa, nella realtà di questo tempo e luogo, in continuo mutamento. Invito a leggere il testo pubblicato dalla CEI lo scorso 11 luglio col titolo Si avvicinò e camminava con loro, in cui sono presentati i temi su cui fare luce, perché emergano criteri orientativi per le future conversioni e decisioni pastorali (seguiranno schede operative dettagliate). In sintesi, sono questi:

  1. La missione della Chiesa, a servizio del regno di Dio, secondo lo stile di prossimità che Gesù ha incarnato: accoglienza e ospitalità, impegno nella storia, attenzione alla persona, legami di fraternità, dialogo con le culture.
  2. I linguaggi, la cultura e la proposta cristiana, per interpellare la vita e non restare prigionieri delle formule: la comunicazione e il dialogo, la mediazione culturale, il ruolo della teologia, una liturgia che parli alla vita.
  3. La formazione alla fede e alla vita cristiana: di tutte le vocazioni, in comunione tra loro, mettendo al centro la Parola di Dio, accompagnando i percorsi personali nelle diverse età della vita, valorizzando i diversi contesti e soggetti.
  4. La corresponsabilità nelle nostre comunità, a partire dalla dignità battesimale di ciascuno, aprendoci alle nuove ministerialità, immaginando nuove forme di guida pastorale e di esercizio dell’autorità, che diano valore sia al ministero presbiterale che agli organismi di partecipazione.
  5. Le strutture (materiali, amministrative, pastorali e spirituali) che devono essere riformate in chiave missionaria, intorno all’essenziale e alle prospettive del futuro.

 

E’ una straordinaria occasione per dare valore ai nostri Consigli pastorali parrocchiali, vecchi e nuovi, sperimentando con gusto forme mature e fruttuose di corresponsabilità. A tal fine, occorre che l’animazione sia curata non solo dal parroco ma anche da qualche laico disponibile, che si impari il metodo della “conversazione nello Spirito”, e si metta in conto di incontrarsi spesso, anche mensilmente, se necessario.

Da quanto detto, emerge quest’anno un concreto programma di lavoro e di crescita per tutti i Consigli pastorali parrocchiali o di Unità pastorale:

 

            Settembre: due di loro erano in cammino…

Avviando l’anno pastorale, ogni parrocchia/UP comunica alla Segreteria sinodale diocesana il nominativo del referente sinodale parrocchiale, che parteciperà ai momenti di formazione in diocesi e poi collaborerà col parroco nell’animazione dei vari momenti del percorso.

            Ottobre: cosa sono questi discorsi che state facendo tra voi lungo il cammino?

Ogni consiglio pastorale, nell’ambito dei suoi primi passi nel nuovo anno, sceglie tra i cinque ambiti tematici proposti dalla CEI quello che si ritiene prioritario, comunicando la scelta alla Segreteria sinodale diocesana, che quindi invierà le schede su cui lavorare.

            Novembre-dicembre: per diventare ministri del Risorto              

In ogni consiglio pastorale si studia il documento dei Vescovi lombardi sui ministeri e si individuano le persone cui proporre eventualmente il cammino di formazione, a partire dall’incontro esplicativo diocesano previsto a fine 2023.

            Gennaio-marzo: ci ardeva il cuore mentre ci spiegava le Scritture

A partire da una maggiore condivisione del “giorno dell’ascolto”, ogni consiglio pastorale (ev. allargato anche ad altri operatori pastorali) dedica almeno due incontri ai gruppi di “conversazione nello Spirito” sulle domande relative al tema sinodale da approfondire. Entro la fine di marzo si consegna alla Segreteria sinodale diocesana il frutto del discernimento avviato. Intanto, la Segreteria sinodale diocesana comunica gli abbinamenti di parrocchie (in base al tema scelto per il discernimento sinodale) per lo scambio fraterno proposto nell’ultima fase.

Aprile-agosto: Resta con noi, perché si fa sera e il giorno è ormai al tramonto.

Per fare insieme l’esperienza pasquale del riconoscersi e crescere nella comunione ecclesiale, come ad Emmaus, ogni coppia di comunità si regala uno o due momenti di condivisione popolare della fede, con al centro l’Eucaristia, dandone risalto anche nella comunicazione diocesana.

 

Carissimi fratelli e sorelle di questo popolo credente, il Signore ci dà appuntamento non solo nelle tante iniziative riportate nel calendario diocesano, non solo negli obiettivi e programmi che – sempre da dilettanti – osiamo darci per camminare insieme. Ci dà appuntamento nella realtà, nella vita quotidiana, nella storia, nel mondo, con le sue gioie e le sue croci. Cerchiamolo mentre si fa trovare, e non saremo delusi. Con questo spirito, vi accompagno e benedico nel Suo nome.

+Antonio, vescovo

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Sinodo, ecco la sintesi della fase “narrativa” vissuta dalla Chiesa cremonese

A due anni dall’avvio del cammino sinodale della Chiesa, si è conclusa la cosiddetta “fase narrativa” nella quale le Chiese locali hanno coinvolto le varie componenti della comunità cristiana per  un vero e profondo ascolto. I diversi contributi raccolti sono poi scaturiti a livello nazionale in tre “cantieri” che hanno impegnato le Diocesi in altrettante esperienze di dialogo e incontri con mondi extra ecclesiali finora poco ascoltati in una revisione autentica dello stile di vita delle comunità cristiane e in un rilancio dell’impegno formativo e della capacità di accompagnamento spirituale. A questi tre cantieri la Diocesi di Cremona ne ha aggiunto un quarto riguardante il cammino di Iniziazione cristiana, la celebrazione dei Sacramenti e l’impegno delle comunità cristiane nell’accompagnare i preadolescenti nel cammino della Mistagogia.

In questo secondo anno anche la Chiesa cremonese ha potuto percepire delle priorità pastorali che scaturiscono dall’esigenza di camminare più speditamente tutti insieme coinvolgendo le diverse membra del corpo ecclesiale (preti, religiosi, diaconi, laici) verso il sogno di una Chiesa rinnovata alla luce del Vangelo, delineata dal Concilio Vaticano II e di nuovo presentata, con un linguaggio adeguato ai nuovi tempi, dall’Evangelii Gaudium di Papa Francesco.

Ora tutte le Chiese diocesane sono state invitate a presentare alla Segreteria generale del Sinodo una sintesi di quanto vissuto in questa prima fase “narrativa”, in cui documentare i passi principali svolti in diocesi, insieme a una riflessione su quanto è emerso in questi due anni. Qui di seguito pubblichiamo il testo che la nostra diocesi ha elaborato: SCARICA IL TESTO.

Non è un testo esaustivo di tutto quanto si è vissuto in diocesi, ma presenta ciò che in questi anni è emerso come desiderio, richiesta e urgenza. Sono riflessioni utili a iniziare la seconda fase, quella “sapienziale”, che vedrà ancora tutte le Chiese diocesane impegnante in una lettura, alla luce della Parola di Dio, di quanto emerso, per comprendere quanto lo Spirito sta dicendo alla Chiesa.

Il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, commentando la presentazione dell’Instrumentum laboris della prima sessione della XVI Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi sul tema “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione” (4-29 ottobre 2023) ha affermato: “Non vogliamo restare fermi, magari a discutere tra noi, ma camminare dietro al Signore e incontro alle persone, verso quella folla che Lui ci insegna a guardare con compassione perché stanca e sfinita”. È una Chiesa che cammina, quella a cui l’Instrumentum laboris si rivolge, spingendola a continuare quel “percorso che diventa invito ad abbandonare le certezze acquisite nel tempo e a muoversi sui sentieri dell’affidamento allo Spirito”. 

In questo impegno anche la Chiesa di Cremona si sente parte attiva con la sua storia, la sua vita di comunione, con il suo desiderio di essere sempre più pronta a percorrere nuove vie per un annuncio rinnovato del Vangelo.




Settimana Sociale dei Cattolici in Italia: il documento preparatorio verso Trieste

È disponibile online sul sito www.settimanesociali.it il Documento preparatorio della 50ª Settimana Sociale dei Cattolici in Italia (clicca qui per il download), in programma a Trieste dal 3 al 7 luglio 2024. Partecipazione e pace, lavoro e diritti, migrazioni, ecologia integrale, economia che metta al centro l’uomo e la natura sono i temi “Al cuore della democrazia” che faranno da filo rosso al tradizionale appuntamento promosso dalla CEI.

Pensata come un processo più che come un evento, la Settimana Sociale entra nel vivo con la pubblicazione del Documento preparatorio che aiuterà a riflettere e a individuare idee da realizzare per “partecipare tra storia e futuro”. “Il futuro del Paese – sottolinea il Documento – richiede persone capaci di mettersi in gioco e di collaborare tra loro per rigenerare gli spazi di vita, anche i più marginali e affaticati, rinforzando la capacità di scegliere democraticamente e di vivere il potere come un servizio da condividere. È una sfida che riguarda tutti i cittadini: tutte le voci di una comunità devono trovare parola, ascolto e sostegno, per elaborare pensiero e avviare percorsi di partecipazione, per trasformare il presente e liberare più bellezza nel futuro”.

In vista di una Settimana Sociale che vuole essere “un crocevia di persone e progetti diversi, un luogo per condividere il presente e immaginare insieme il futuro, ricercando sempre nuove vie per costruire il bene comune”, Diocesi e territori, aggregazioni laicali e famiglie religiose, cittadini e fedeli sono chiamati a confrontarsi sul tema della democrazia, a partire da alcune domande presenti nel Documento. Così da dare un contributo significativo al Cammino sinodale – di cui la Settimana Sociale è parte integrante – e allo sviluppo del Paese.

In quest’ottica, la scelta della sede non è casuale: Trieste è città di confine, proiettata verso l’Europa e aperta verso Est, con una presenza storica di tante Confessioni cristiane e religioni diverse; una terra segnata da divisioni politiche che ne hanno attraversato la storia, con luoghi che ricordano dove porta la negazione della democrazia, dalla Risiera di San Saba alle Foibe. “Vogliamo capire – spiega il Documento – qualcosa di più di questi confini che uniscono e dividono, di questa Europa e del suo sogno di pace tante volte tradito, del mondo che vi arriva a piedi – piedi feriti dal cammino e provati dalla fatica – dopo aver percorso le strade della guerra e della disperazione”.

L’importanza dell’apertura alla multiculturalità e al pluralismo così come del dialogo sono richiamati in modo plastico dal logo, che raffigura dei baloon che si intrecciano: l’intersezione delle forme e dei colori crea una croce, simbolo delle radici e dei valori che sono alla base dell’appuntamento.

La comunità – fattore chiave del cambiamento proposto – è invece rappresentata dall’immagine scelta per la 50ª edizione che, riecheggiando le grafiche degli anni ‘60, in particolare dell’optical art, utilizza elementi geometrici semplici per generare, grazie alla loro ripetizione, un grande cuore fatto di persone.




Lettori, accoliti e catechisti istituiti: gli orientamenti per le Diocesi lombarde

Un testo che intende presentare alcune coordinate sia teologico-pastorali che pratiche in relazione ai percorsi di istituzione dei lettori, accoliti e catechisti nelle diocesi lombarde: è Lettori, accoliti e catechisti istituiti. Orientamenti per le Diocesi lombarde, disponibile online (cliccare qui per il download).

I vescovi lombardi, infatti, hanno dato il mandato alle Consulte regionali per la Catechesi e per la Liturgia di studiare i recenti documenti del Magistero Pontificio (Spiritus Domini e Antiquum ministerium) e della Conferenza Episcopale Italiana (I ministeri istituiti del lettore, dell’accolito e del catechista per le Chiese che sono in Italia) al fine di indicare una riflessione, unita a una criteriologia comune, da accogliere nelle Chiese lombarde.

Il breve testo è costituito da una Presentazione a firma dei vescovi, seguita da quattro parti: il tema dell’identità dei tre ministeri istituiti, i criteri di discernimento sia a livello della comunità cristiana che dei singoli candidati, la formazione in vista dell’istituzione, il rito di istituzione e il mandato. Correda il testo un’Appendice finale che presenta l’esemplificazione di un possibile percorso formativo dei candidati.




Autorevolezza e discrezione nell’accompagnamento spirituale, l’intervento di don Paolo Carrara in Seminario

“Autorevolezza e discrezione nell’accompagnamento spirituale e vocazionale delle persone”. Questo il tema della relazione tenuta da don Paolo Carrara giovedì 4 maggio in Seminario, a Cremona, in occasione dell’ultimo incontro del percorso formativo del Clero per l’anno pastorale 2022/23.

Scarica la relazione di don Carrara (pdf)

Don Paolo Carrara, presbitero della diocesi di Bergamo dal 2010, ha conseguito il dottorato in Teologia presso la Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale con una tesi in cotutelle con la Faculté de Théologie et de Sciences religieuses dell’Università Laval in Québec. Insegna Teologia pastorale presso la Scuola di Teologia del Seminario di Bergamo, l’Istituto Superiore di Scienze Religiose di Bergamo e il Ciclo di specializzazione della Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale di Milano. È collaboratore pastorale presso la parrocchia di Casazza, in diocesi di Bergamo.  Ha all’attivo diverse pubblicazioni di teologia e prassi pastorale, tra le quali: La fede cristiana alla prova dei giovani (Quodlibet 36), Glossa, Milano 2018; Forma ecclesiae. Per un cattolicesimo di popolo oggi: “per tutti” anche se non “di tutti” (Quodlibet 34), Glossa, Milano 2017.




Dialogo, nel numero di gennaio-febbraio un invito alla politica

«È così difficile sentirsi cittadino!», ha esclamato un giovane intervistato recentemente da Rai 3. Ebbene, il numero di gennaio-febbraio di Dialogo, il periodico dell’Azione cattolica cremonese, può essere considerato veramente un invito a sentirsi cittadini, un invito alla politica.

Tanto considerata e ambita in anni ormai piuttosto lontani, ha perso via via di interesse, di considerazione, di attrattiva in una società che l’individualismo imperante rende sempre più lontana dall’apprezzare il bene comune, la casa comune, e il valore dell’impegno per dare ad essa vivibilità e dignità.

La Chiesa ha mostrato sempre interesse per un modo alto di considerare la politica: da Paolo VI a Papa Francesco, che nella Fratelli tutti ne parla con accenti severi e affascinanti.

Nell’opinione comune, la politica oggi ha una considerazione scarsa o, peggio ancora, negativa. Certo sono tanti gli esempi che abbiamo avuto sotto gli occhi in questi decenni, di politici interessati più ai loro affari che al servizio al bene comune; ma non è questo che toglie alla politica il suo valore e la sua dignità. Casomai, proprio i cattivi esempi dovrebbero risvegliare in ciascun cittadino il desiderio di rendersi protagonista di un altro modo di intendere l’azione a servizio della casa comune. Quando la casa è minacciata, tutti gli abitanti si mobilitano per difenderla.

Anche negli ambienti associativi la politica ha perso di considerazione: certo è difficile parlarne; certo non è facile trovare la strada giusta per tenere insieme scelta religiosa e impegno nella società. Ma questo è il momento di raccogliere la sfida di pensare, dialogare, discernere la vita civile alla luce di un recupero del concetto ideale di una politica che uno dei nostri beati, Alberto Marvelli, definiva la “più alta forma della carità”.

Intervengono sul tema, tra gli altri, don Bruno Bignami, Paola Bignardi, Franco Verdi, Luisa Tinelli.

 

Scarica il numero di gennaio-febbraio di Dialogo




Quaresima, online il sussidio liturgico della CEI

Seguendo la suggestiva immagine dei “Cantieri”, che accompagna il cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia, il sussidio per il tempo di Quaresima proposto anche quest’anno dalla CEI attraverso l’Ufficio liturgico nazionale (in collaborazione con il Settore Biblico dell’Ufficio Catechistico Nazionale, il Servizio Nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità e la Caritas Italiana), risulta particolarmente per le comunità parrocchiali, desiderose di vivere con verità la purificazione quaresimale e la gioia della Pasqua, così come per i presbiteri, chiamati a crescere nell’arte del celebrare.

«Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!» (2Cor 6,2). Le parole indirizzate dall’apostolo Paolo alla comunità cristiana di Corinto aprono il cammino della Quaresima, tempo di grazia che il Signore Gesù ci dona per ritornare a lui con tutto il cuore e ricominciare una vita nuova, al di là di tutti i nostri fallimenti.

I gesti di carità, le parole della preghiera, i frutti del digiuno di questo tempo di guarigione dell’anima aiuteranno a celebrare le festività pasquali «non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità» (1Cor 5,8).

 

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Proposta di canto:
Spezza il tuo pane

Musica: Matteo Lattarulo
Testo ispirato a Is 58
Forma: Canzone
Uso liturgico: Comunione e Presentazione dei doni
Voci: Antonio Di Marco e Francesca Pillon
Organo: Carlo Paniccià
Spartito: PDF
File audio: MP3


Salmi responsoriali
  • Mercoledì delle Ceneri   PDF   Mp3
  • Prima Domenica di Quaresima   PDF   Mp3
  • Seconda Domenica di Quaresima   PDF    Mp3
  • Terza Domenica di Quaresima   PDF   Mp3
  • Quarta Domenica di Quaresima   PDF   Mp3
  • Quinta Domenica di Quaresima   PDF   Mp3



Autorità e fraternità, la relazione di don Paolo Carrara all’incontro del clero

L’incontro plenario del clero di giovedì 2 febbraio, cui sono stati invitati anche le suore e i religiosi data la coincidenza con la Giornata mondiale della vita consacrata, è stata caratterizzata dalla relazione di don Paolo Carrara, docente di Teologia pastorale a Bergamo, sul tema “autorità e fraternità, nelle dinamiche della corresponsabilità ecclesiale”. Di seguito una scheda relativa al suo intervento e l’audio della relazione proposta.

Fraternità e autorità: la traccia della riflessione




Domenica della Parola di Dio 2023, disponibile il sussidio della Cei

Quest’anno la Domenica della Parola di Dio cade il 22 gennaio e ha per tema una frase della Prima lettera di Giovanni: «Vi annunciamo ciò che abbiamo veduto» (1Gv 1,3). L’espressione evidenzia che il Vangelo non è riducibile a un contenuto o a un modello etico, ma è partecipazione alla vita nuova del Signore Risorto: è esperienza di salvezza che si comunica. Da qui il senso con cui intendere il titolo attribuito alla giornata: Annunciatori della Parola! 

In tale prospettiva il Sussidio, approntato dalla CEI, mette in luce il profondo nesso esistente tra Parola ed Eucarestia. Dopo un’ introduzione dove si ricordano i principi ispiratori dell’istituzione della Domenica della Parola da parte di Papa Francesco, vengono offerti un commento al Vangelo della domenica (Mt 4,12-23) insieme a varie indicazioni liturgiche: l’intronizzazione della Bibbia,  la preghiera dei fedeli, alcune indicazioni per l’offertorio, uno schema per il Rito di istituzione dei lettori e dei catechisti che potrebbe essere proposto in tale giornata, uno schema riguardante i secondi vespri e alcuni suggerimenti in merito ad alcuni strumenti di comunicazione mediatica. Una appendice finale spiega il logo ufficiale della giornata.

Il sussidio è scaricabile al seguente LINK

Don Maurizio Compiani
incaricato diocesano per l’Apostolato biblico