1

Tre giorni per “ri-costruire” i sogni al Campo Giovani di AC

“Sogni da ri-costruire” è il titolo del campo giovani di AC che si è appena concluso a Bardolino. I giovani di Azione Cattolica da tutta la Diocesi hanno avuto l’occasione di trascorrere tre giornate (dal 5 al 7 Ottobre) all’insegna della riflessione e dell’arricchimento personale. Tre i relatori che si sono avvicendati nei momenti di riflessione.

Ad introdurre il tema è stata Silvia Landra, presidente di Azione Cattolica di Milano e medico psichiatra attiva nelle carceri milanesi. La relatrice ha raccontato la sua esperienza lavorativa nelle carceri e allo stesso tempo ha offerto uno spaccato reale e talvolta poco conosciuto della prigione. Il suo contributo ha dato il via alla discussione riguardo l’importanza dei sogni nella vita. Nel contesto del carcere questa prospettiva assume certamente una sfumatura diversa, anche se non così tanto da quella di coloro che vivono al di fuori.

Il secondo apporto è stato offerto da don Roberto Musa, cappellano alla casa circondariale di Cremona, che ha descritto il suo incarico al carcere con parole profonde e provocanti. L’invito di don Roberto è stato quello ad assumere sempre un atteggiamento fraterno, anche nei confronti di chi ci sembra più lontano da noi. Don Roberto ha anche espresso un suo sogno, quello di reintegrare la prigione in un contesto cittadino e non di sola emarginazione.

Infine, domenica mattina i giovani si sono recati presso l’eremo di San Giorgio dove frate Lorenzo, monaco benedettino camaldolese, ha tenuto la lectio divina. L’episodio del “sogno di Giacobbe” è stato il fulcro della riflessione e frate Lorenzo ha saputo “sbriciolare” la Parola offrendo numerosissimi spunti di riflessione.

Avere sogni grandi, costruirli e ricostruirli è la chiave per vivere una vita piena, ma alla base di tutto devono esserci sentimenti di fraternità e condivisione. La solitudine ci è nemica, ma fortunatamente c’è sempre qualcuno al nostro fianco con cui sognare.