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Transizione energetica: Cremona in prima linea. A novembre la costituzione della CER

Obiettivo: costituire entro novembre la CER (Comunità energetica rinnovabile) “Città di Cremona”, la settimana attivata sul territorio diocesano grazie al progetto coordinato dalla Pastorale sociale diocesana. L’annuncio è arrivato da Eugenio Bignardi, incaricato diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro, in occasione della conferenza stampa per la presentazione dei progetti del Comune di Cremona sul tema della transizione energetica che nel pomeriggio di lunedì 22 settembre si è svolto a Palazzo comunale.

«Il sindaco ha già dato la disponibilità del Comune a partecipare al progetto, abbiamo già l’adesione di una decina di parrocchie e altrettanti enti del terzo settore. Puntiamo entro novembre a costituire la CER Città di Cremona», ha affermato Bignardi, sottolineando l’importanze del “comunità”, perché «è dal contributo di ciascuno che nasce il risultato virtuoso». Infatti lo scopo non è solo quello del risparmio individuale di energia, ma la consapevolezza che il risparmio di tutti permette di raggiungere il risultato che si concretizza anche nella cura e nella tutela dell’ambiente, con anche un’attenzione a chi soffre situazioni di fragilità proprio su questo versante.

Riuniti intorno al tavolo della Sala della Consulta, insieme all’Amministrazione comunale di Cremona, erano presenti numerosi interlocutori coinvolti al tavolo di lavoro per la promozione energetica della città: dalla Diocesi, al mondo della scuola e dell’università, passando per gli ordini professionali e le realtà associative locali. L’occasione per presentare, dopo i primi incontri tenutisi nel mese di giugno, la ripresa dell’iniziativa “Risparmiare energia per guardare al futuro”.

«Ci siamo accorti dell’esigenza di avviare una maggiore consapevolezza nell’utente finale, che è il cittadino. Per questo abbiamo avviato un gruppo di lavoro che vede la presenza dell’amministrazione e di figure che sul territorio hanno manifestato presenza, attenzione e sensibilità», ha sottolineato il sindaco di Cremona Andrea Virgilio, che ha aggiunto: «L’obiettivo è dar vita a uno spazio condiviso di dialogo, progettazione e confronto, capace di generare iniziative, incontri e azioni concrete a beneficio di tutta la comunità. Si tratta di un modello, attualmente in fase sperimentale, che intende non solo rafforzare il legame tra istituzioni e cittadini, ma anche favorire la connessione tra chi, quotidianamente, lavora nel campo dell’energia e l’intera collettività, che coinvolga direttamente anche mondo dell’orientamento e dell’istruzione, per formare una nuova generazione di cittadini consapevoli, responsabili e protagonisti attivi del cambiamento».

Gli incontri del percorso “Risparmiare energia per guardare al futuro” – come presentato dalla direttrice del Settore Area vasta, Ambiente e Transizione ecologica del Comune, Marina Venturi – proseguono con tre appuntamenti nei mesi di ottobre e novembre, ad ingresso libero e aperti a tutta la cittadinanza. Un’occasione di confronto con esperti e rappresentanti delle professioni tecniche, con l’obiettivo di fornire ai cittadini strumenti utili per ridurre consumi e spese, migliorare il comfort abitativo e partecipare attivamente a nuove forme di comunità energetica.

Accanto agli incontri nei quartieri, è stato presentato anche l’articolato programma di attività didattiche che coinvolgerà scuole primarie e secondarie della città. Per i più piccoli è stato predisposto un percorso giocoso e interattivo che introduce i temi della sostenibilità e del legame tra edifici ed energia, con l’obiettivo di stimolare nei bambini comportamenti quotidiani virtuosi e la consapevolezza che ogni gesto può contribuire al benessere del pianeta. Per le scuole secondarie, tre moduli distinti accompagneranno gli studenti nella comprensione dei consumi energetici e delle bollette, alla scoperta degli edifici a energia quasi zero e all’approfondimento delle energie rinnovabili e delle Comunità Energetiche. L’intento è duplice: fornire conoscenze tecniche di base e allo stesso tempo incoraggiare nei ragazzi una cittadinanza attiva, capace di proporre soluzioni per la scuola, la propria casa e la comunità in cui vivono.

Significativo anche il coinvolgimento dell’Università Cattolica e del Politecnico, atenei con i quali si sta preparando un convegno di approfondimento per la fine del mese di novembre.

 

La locandina delle iniziative