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Terremoto: da Caritas Cremonese stanziati 10mila euro

Mentre continuano le scosse nel Centro Italia e aumenta il numero delle vittime, prosegue la mobilitazione a sostegno delle popolazioni terremotate. In prima linea anche la Diocesi di Cremona che attraverso Caritas Cremonese ha già stanziato una prima somma di 10mila euro. Nel frattempo, mentre non pochi cremonesi stanno contattando gli uffici di via Stenico per non far mancare un proprio contributo di solidarietà, la Delegazione delle Caritas Lombarde ha organizzato la consegna di tende da campo nei luoghi dell’emergenza.

 

Il sostegno della Diocesi di Cremona

«Come Caritas della Lombardia – spiega don Antonio Pezzetti, direttore di Caritas Cremonese – siamo in contatto con Caritas Marche, cui abbiamo garantito il nostro supporto. In questa prima fase dell’emergenza occorre concentrarsi sull’azione di primo soccorso, coordinata dalla Protezione civile. Non ci sono richieste di cibo o vestiario, per questo non raccogliamo alcun tipo di materiale, anche perché sul posto manca la disponibilità di spazi per il deposito e, inoltre, sono già state donate molte cose. Lasciamo che siano le Istituzioni, attraverso la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco, l’Esercito a gestire questa fase di primo soccorso. La Caritas sarà pronta e disponibile subito dopo, quando l’onda delle emozioni si placherà per lasciare il posto ad una nuova quotidianità tutta da organizzare».

Sostegno e vicinanza, oltre che nella preghiera, si possono già esprimere con offerte che serviranno per gli interventi che risulteranno necessari nelle prossime settimane o a medio e lungo termine. Un aiuto che avverrà collaborando in rete alle fasi di riabilitazione e sviluppo dove sarà richiesto, specialmente sostenendo le fasce più deboli (minori e anziani) pensando già all’eventuale realizzazione di punti di ritrovo “sociali” in cui organizzare punti-salute e doposcuola in collaborazione con le Parrocchie e le Caritas locali. Proprio per questo Caritas Cremonese ha già stanziato 10mila euro.

Relativamente alla disponibilità, manifestata da numerosi volontari, a recarsi nei territori colpiti dal sisma, Caritas Cremonese fa presente come in questo momento sarebbero solo di intralcio all’operato di coloro che stanno ancora lavorando alla ricerca dei dispersi e nel recupero delle vittime. Presso gli Uffici Caritas, comunque, è già possibile segnalare la propria disponibilità per eventuali attività che saranno organizzate in un secondo tempo.

Occasione concreta di solidarietà sarà la colletta nazionale che si terrà in tutte le chiese della diocesi – così come nel resto d’Italia – domenica 18 settembre, in concomitanza con il 26° Congresso Eucaristico Nazionale di Genova.

È inoltre possibile effettuare offerte attraverso i seguenti canali di Caritas Cremonese:

  • conto corrente postale n. 68 411 503 intestato a Fondazione San Facio onlus
  • conto corrente bancario intestato a Fondazione San Facio onlus presso Banca di Piacenza (Via Dante 126 – Cremona): IT 57 H 05156 11400 CC0540005161
  • uffici di Caritas Cremonese (via Stenico 2/b – tel. 0372-35063)

 

La vicinanza e l’aiuto di Vaticano, CEI e Caritas

Unanime la vicinanza alle popolazioni colpite dal sisma poco prima dell’alba del 24 agosto, quando tre violente scosse di terremoto hanno devastato le province di Rieti, Ascoli Piceno, Perugia e Fermo causando numerosi morti di sfollati, danni ingenti e il crollo di numerose abitazioni e di alcune chiese, in modo particolare nei centri di Accumoli (Rieti), Arquata e Pescara del Tronto (Ascoli Piceno) ed Amatrice (Rieti).

«Dinanzi alla notizia del terremoto che ha colpito il centro d’Italia – ha detto Papa Francesco durante l’udienza del mercoledì – devastando intere zone e lasciando morti e feriti, non posso non esprimere il mio grande dolore e la mia vicinanza a tutte le persone presenti nei luoghi colpiti dalle scosse, a tutte le persone che hanno perso i loro cari e a quelle che ancora si sentono scosse dalla paura e dal terrore». «Vi chiedo – ha concluso il Pontefice – di unirvi a me nella preghiera, affinché il Signore Gesù, che si è sempre commosso dinanzi al dolore umano, consoli questi cuori addolorati e doni loro la pace per l’intercessione della Beata Vergine Maria».

Parole cui ha fatto seguito l’invio ad Amatrice, proprio per decisione del Pontefice, di una squadra di Vigili del Fuoco del Vaticano per lavorare, in accordo con la Protezione Civile italiana, nella ricerca e nell’assistenza delle vittime. Giovedì hanno inoltre raggiunto le zone terremotate sei uomini della Gendarmeria vaticana, che a loro volta si sono messi a disposizione dei soccorritori.

Pronto anche l’intervento della Presidenza CEI che ha disposto l’immediato stanziamento di 1milione di euro dai fondi dell’otto per mille per far fronte alle prime urgenze e ai bisogni essenziali. «La Chiesa che è in Italia – hanno scritto in un comunicato i Vescovi italiani – si raccoglie in preghiera per tutte le vittime ed esprime fraterna vicinanza alle popolazioni coinvolte in questo drammatico evento. Le diocesi, la rete delle parrocchie, degli istituti religiosi e delle aggregazioni laicali sono invitate ad alleviare le difficili condizioni in cui le persone sono costrette a vivere».

Immediatamente mobilitata anche Caritas Italiana che, stanziando una prima cifra di 100mila euro per provvedere alle necessità più impellenti, si è da subito attivata con i suoi operatori sul posto per coordinare gli sforzi delle Caritas coinvolte e di quelle che – da tutta Italia e anche dall’estero – hanno già offerto disponibilità a intervenire.

In stretto contatto con i delegati regionali delle Marche e del Lazio, in cui ricadono i principali centri colpiti dal sisma, Caritas Italiana sta cercando di farsi prossima con il sostegno materiale, valutando in questa prima fase le esigenze che emergono nelle comunità provate dal sisma. In particolare è in fase di individuazione un polo logistico che possa fare da deposito per il materiale che sarà stoccato a disposizione delle popolazioni colpite dal sisma. In tal senso è in programma, nella giornata di venerdì 26 agosto, la visita in loco del direttore di Caritas Italiana, don Francesco Soddu.

Solidarietà per le vittime e i feriti, nonché disponibilità di aiuto sono arrivate a Caritas Italiana da Caritas Internationalis, Caritas Europa e dalle Caritas nazionali di tutto il mondo. Significativa la vicinanza di Caritas coinvolte a loro volta in eventi tragici, come Caritas Nepal, colpita un anno fa da un terribile terremoto. Caritas Germania ha stanziato una prima offerta di 50mila euro.

 

Il sisma nell’arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche