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La visita pastorale a Malagnino ha aperto una strada lungo cui incontrarsi durante il cammino

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«L’importante non è camminare in mille direzioni diverse e disperdersi, bensì camminare per incontrarsi: con i piccoli, con i grandi, con le famiglie» verso quella meta da dove tutto è cominciato, «ovvero la grande festa della Pasqua e il desiderio di vedere Gesù».

Il vescovo Antonio Napolioni riassume con queste parole, durante la messa conclusiva, la sua Visita Pastorale nelle comunità di Malagnino avvenuta nell’ultimo fine settimana. Una serie di giornate «belle, intense ed emozionanti», ha commentato il parroco moderatore delle due parrocchie di San Michele Sette Pozzi e San Giacomo Lovara don Paolo Fusar Imperatore, nelle quali «c’è stata una serie di ottimi incontri e relazioni, sebbene “alla maniera di Malagnino”, coinvolgendo a poco a poco diversi gruppi di persone, che si sono lasciate attirare e coinvolgere». 

Filo conduttore della visita alle comunità, dunque, è stata l’esigenza di camminare insieme cercando di capire come discernere le azioni intraprese nel tentativo di allargare il proprio raggio di azione e trovare una direzione più funzionale alle proprie esigenze. «Un tema comune per le associazioni, per l’amministrazione e anche per i catechisti e volontari della parrocchia – ha ricordato don Paolo – e nello stesso tempo è emersa la ricerca di un sempre maggiore coinvolgimento delle famiglie giovani, tenendo conto di tutte le fatiche necessarie in questo impegno». 

I momenti più significativi di questi tre giorni in compagnia di monsignor Antonio sono stati l’incontro con i genitori e i bambini al sabato e l’appuntamento con le realtà sociali e di volontariato del territorio del venerdì sera. «Ogni associazione ha presentato il suo operato e ciò che ne è uscito è stata una maggior conoscenza anche da parte del vescovo dei numerosi legami territoriali; alcune di esse sono nate altrove o trovano energia altrove proprio nella necessità di allargarsi di tener vivo un loro progetto» ha spiegato il parroco. 

Circa ottanta persone, invece, tra adulti e bambini hanno poi partecipato «in modo molto sentito ed emozionato» alla serata con il vescovo, nel quale ha svolto un momento di riflessione animato da qualche attività e confronto. «Anche con i membri del consiglio pastorale e della parrocchia c’è stato l’ascolto della Parola in chiesa con contributi interessanti» sottolinea don Paolo. La scelta poi di lasciare molto tempo libero al vescovo tra un appuntamento e l’altro del programma si è rivelata vincente perché, secondo il parroco, «questo ha permesso a monsignor Napolioni di dialogare con tante persone; durante gli spostamenti a piedi in paese infatti molti che avevano voglia di parlare o salutare senza la fretta dell’orologio si sono fermati per scambiare qualche parola con lui». 

 

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Questo sentimento di unità nella quotidianità di una realtà “fresca” è stato ribadito dal vescovo come “appello” durante la Santa Messa conclusiva di domenica, concelebrata nella chiesa di San Giacomo Lovara da don Paolo Fusar Imperatore e dal parroco in solido don Eugenio Pagliari, autore dei volumi sulla storia di San Giacomo del Campo, strumenti preziosi per conoscere e conservare la memoria della comunità.

«Vi auguro di proseguire il cammino delle comunità e di amicizia con quelle vicine –  ha detto nell’omelia monsignor Napolioni – ci sono delle belle idee semplici, umili ma concrete, da portare avanti coi vostri sacerdoti, con le famiglie appassionate e giovani che avete la fortuna di avere in questo territorio. Facciamo davvero esperienza della vicinanza di Gesù, della Sua presenza viva». L’invito, dunque, è quello di creare legami più proficui in vista dell’orizzonte della gioia comune. «Il vescovo non dà certo una pagella o un giudizio alle parrocchie. Ho visto tante persone che servono la comunità cristiana, sociale e di paese; c’è quasi una gara a chi ne fa di più». Perciò «attenti che questa competizione non crei problemi: mettetevi d’accordo e fate sì che ci sia un guadagno per tutti» perché «si risvegli in me e in voi lo stupore per i segni nascosti, umili ma realissimi, della presenza di Gesù come il chicco di grano del Vangelo di oggi».

 

Il video integrale della Messa conclusiva




«Siamo piccoli, ma con tanta voglia di futuro». Le parrocchie di Malagnino si preparano ad accogliere il Vescovo

La presenza del Vescovo come punto di partenza per (ri)creare un senso di comunità ecclesiale e civile. Questo è l’auspicio con il quale don Paolo Fusar Imperatore, parroco dell’Unità Pastorale di Malagnino, presenta il programma della Visita Pastorale di monsignor Antonio Napolioni che dal 15 al 17 marzo incontrerà le parrocchie di San Michele Sette Pozzi e di San Giacomo Lovara. «La nostra è una realtà molto piccola, giovane sia come comune sia come parrocchia, eppure con possibilità da scoprire» racconta don Paolo.

Il sacerdote, arrivato nel settembre del 2022, ha sottolineato come questi tre giorni in compagnia del vescovo saranno utili per conoscere meglio la realtà e le sue potenzialità. «All’interno della parrocchia c’è tanta cultura ma anche tante isole; essendo paese da neanche 25 anni c’è uno sforzo comune di provare a renderlo vivo e abitabile e non un semplice “dormitorio”» spiega il parroco. La vicinanza di Cremona influisce sulle relazioni che ci sono tra gli abitanti e sulle loro scelte di vita, «perché comunque ci sono persone che escono la mattina e tornano la sera e non hanno tempo di vivere effettivamente la comunità». 

La sfida, dunque, è provare a far emergere quale potrebbe essere la direzione che il paese potrebbe prendere per il proprio futuro e dare risalto alle sue qualità e sondare le potenzialità di aggregazione. «L’incontro con tutte le associazioni del paese sarà appunto l’occasione di creare una rete di collegamento reciproco e cercare una spinta alla collaborazione anche grazie al vescovo» ha detto don Paolo. I segnali sembrano essere positivi. «La macchina organizzativa si sta muovendo in maniera frenetica; si vede la voglia e la gioia di questo momento negli sforzi che si stanno facendo per preparare tutto al meglio» afferma il parroco.

Un passaggio ripreso anche nella lettera di don Paolo nella presentazione della visita pastorale: «Così andremo avanti più speditamente, consapevoli dell’esperienza vissuta e dell’Altro che resta, diverso dalle solite cose che accompagnano la routine della nostra vita, da accogliere, da custodire, capace di cambiarci il cuore e non soltanto la superficie».

Il vescovo sarà a Malagnino venerdì 15 dalle 15.30, con la partecipazione alla Via Crucis e alla Santa Messa. A seguire, a San Michele, il vespro e condivisione della Parola insieme ai membri del Consiglio Pastorale, i catechisti e tutti i collaboratori parrocchiali. Alla sera, infine, al Centro Ricreativo, l’atteso incontro con le associazioni del territorio. Sabato 16, di nuovo a Malagnino, al mattino monsignor Napolioni incontrerà l’amministrazione comunale e poi tutti i ragazzi del catechismo. Nel pomeriggio farà visita agli ammalati e celebrerà la Messa al Centro Parrocchiale alle 18.30. In serata, invece, cena con adolescenti e giovani e il successivo incontro con i rispettivi genitori. Domenica 17, alle 11 a San Giacomo, la Santa Messa di Chiusura della Visita Pastorale presieduta dal vescovo nella chiesa di San Giacomo Lovara e trasmessa in streaming sui canali ufficiali diocesani (diocesidicremona.it, Youtube e Facebook) e in diretta televisiva su Cremona 1.




«Se incroceremo lo sguardo di Cristo tutto potrà cambiare»

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Si è conclusa domenica 10 marzo, con la celebrazione in tarda mattinata della Messa solenne nella chiesa parrocchiale caravaggina dei Santi Fermo e Rustico, la visita pastorale del vescovo Antonio Napolioni alle comunità di Caravaggio e della frazione Vidalengo. Tre giornate intense nelle quali il Vescovo ha incontrato bambini e genitori, giovani e meno giovani, anziani ed ammalati, insegnanti, imprenditori, amministratori comunali, educatori e volontari di queste due realtà (una molto più grande dell’altra) che da settembre hanno iniziato un cammino insieme, accomunate dal fatto di avere un unico parroco, monsignor Giansante Fusar Imperatore, anche vicario della Zona pastorale I della diocesi.

Gioioso l’incontro con gli alunni della scuola Conventino-La Sorgente, un bel momento di festa nel quale non sono ovviamente mancati degli spunti di riflessione.

In tutti gli eventi di questa visita lo spirito è stato sempre propositivo, teso a sottolineare, da parte del Vescovo, il messaggio di un Dio “Che ha tanto amato il mondo” e ad evidenziare e incoraggiare ciò che c’è di buono, senza naturalmente nascondere problematiche che esistono, a Caravaggio e a Vidalengo come dappertutto. Ad esempio, nel caso degli educatori delle due parrocchie, incontrati sabato mattina nel salone del nuovo oratorio, monsignor Napolioni ha avuto parole di ringraziamento e di incoraggiamento: «Voi avete una vocazione – ha detto – e la vita come vocazione è un’avventura di comunione che ne riempie il senso».

Un intero pomeriggio, quello di sabato, è stato dedicato a Vidalengo, con gli incontri con i ragazzi e i genitori, la visita agli ammalati e la celebrazione della Messa delle 18.

 

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A proposito di celebrazioni, molto partecipata quella domenicale di chiusura della visita pastorale. Accento al Vescovo c’erano il parroco monsignor Giansante Fusar Impertore, il vicario don Andrea Piana e i collaboratori parrocchiali don Paolo Ardemagni, don Bruno Grassi e don Gabriele Filippini, oltre al diacono permanente Roberto Cavalli. Fra i banchi il sindaco Claudio Bolandrini e subito dietro i cresimandi che durante la Messa hanno ricevuto una particolare benedizione in vista del sacramento che andranno a ricevere.

«Entriamo nel cuore di Gesù – ha detto il vescovo all’inizio della celebrazione –, che è Colui che va verso la Pasqua rinnovando lo sguardo d’amore nel cuore di Dio per noi». Un invito ribadito anche nell’omelia: «Se incroceremo lo sguardo di Cristo tutto potrà cambiare e anche chi non crede potrà lasciarsi guidare e ricominciare a farlo». E ancora: «È un amore disarmante quello di Gesù, che ci fa scoprire che una luce si riaccende. È lui la speranza, è lui la Pasqua che ci viene incontro e che ci aiuta a camminare come popolo di salvati».

Da parte del parroco, prima della benedizione finale, il grazie di fine-visita: «Grazie al vescovo perché ci ha ricordato quanto Dio ci vuole bene. Abbiamo sempre bisogno di sentircelo ripetere».

Il Vescovo tornerà a Caravaggio per l’inaugurazione del nuovo oratorio. Un gioiello. «In questa visita pastorale – ha detto Napolioni – abbiamo avuto la possibilità di annusarlo»: profuma infatti tutto di nuovo. Mancano ancora i permessi e le certificazioni normative, dopodiché potrà essere fissata la data dell’inaugurazione.

 

Il video integrale della celebrazione conclusiva




Visita pastorale, nel fine settimana il Vescovo a Caravaggio e Vidalengo

Le parrocchie di Caravaggio e di Vidalengo accolgono da venerdì 8 a domenica 10 marzo il vescovo Antonio Napolioni per la visita pastorale. Caravaggio e Vidalengo: due parrocchie nella provincia di Bergamo, un solo Comune, un unico parroco, monsignor Giansante Fusar Imperatore, che da un anno ha la responsabilità di entrambe le comunità.

«Quella di Vidalengo – spiega il parroco – essendo più piccola è caratterizzata da un forte senso d’appartenenza. Un gruppo di volontari porta avanti le attività, seppur con numeri ridotti. Caravaggio è una realtà molto vivace dal punto di vista delle attività cittadine, mentre la parrocchia vive il suo momento di maggior partecipazione con il Grest. Il percorso catechistico è partecipato, ma non da tutti e fra coloro che non vi aderiscono ci sono anche dei bambini italiani».

Nella visita il vescovo avrà modo di vedere di persona lo stato del nuovo oratorio. Proprio nelle scorse settimane sui canali social della parrocchia caravaggina è stato postato un video che annuncia la conclusione dei lavori di riqualificazione del complesso intitolato a san Luigi Gonzaga. Monsignor Giansante fa il punto della situazione: «La parte strutturale è quasi del tutto finita. Resta da concludere qualcosa sull’impiantistica e si attendono le autorizzazioni dei vigili del fuoco. Auspichiamo di poterlo inaugurare in occasione del Grest. Comunque il rinfresco finale, dopo la messa di domenica mattina, si terrà proprio nel cortile dell’oratorio». La sua realizzazione è iniziata nel 2018 con la posa della prima pietra, ma se ne parlava già dal 2014.

Non sorride, il parroco, quando gli si chiede della frequenza alle Messe, nota dolente a Caravaggio e Vidalengo come dappertutto. «I ragazzi vengono a Messa – continua il sacerdote – se sono coinvolti in qualche attività, come il catechismo della domenica mattina, altrimenti in chiesa non li si vede. C’è un gruppo di giovani che il vicario, don Andrea Piana, cura con molta attenzione e abbiamo un gruppo scout molto attivo. Elementi che orbitano attorno all’oratorio ci sono, ma per vederli partecipare, come ho detto, devono essere coinvolti in qualche attività».

Per quel che riguarda le realtà parrocchiali sia a Caravaggio che a Vidalengo c’è l’Azione Cattolica. Da segnalare anche le Acli, con i servizi di patronato, un gruppo che si ritrova una volta la settimana per la recita del Rosario in parrocchia, un gruppo che frequenta il santuario di Santa Maria del Fonte e una decina di ministri straordinari della Comunione.

La parrocchia può contare anche sulle celebrazioni trasmesse in diretta radiofonica su RCN – Radio Cittanova In Blu, in fm e in streaming, che trasmette anche alcuni programmi di intrattenimento e spiritualità a cura di un gruppo di volontari della comunità che mantengono viva l’eredità dell’ex Radio Magnolia.

Nella sua visita il Vescovo avrà modo di incontrare queste ed altre realtà locali: nella giornata di venerdì i bambini della scuola paritaria Conventino-La Sorgente (alle 11.30), gli insegnanti (alle 16.30) ed il mondo del volontariato (alle 18.30); sabato gli educatori (alle 9.30), i cresimati del 2023 (alle 10.30), l’Amministrazione comunale (alle 11.30), i ragazzi ed i genitori di Vidalengo (alle 16.30) e gli adolescenti ed i giovani (alle 20.30).

Non mancheranno le visite agli ammalati e sono previsti incontri sia con le realtà produttive del territorio sia con un’associazione di promozione sociale che, grazie ad un progetto inclusivo, organizza momenti d’accoglienza ai visitatori della chiesa di San Bernardino.

Gli ultimi appuntamenti domenica 10 marzo: alle 9.30 il Vescovo incontrerà i ragazzi e i genitori di Caravaggio, quindi alle 11 la Messa nella chiesa parrocchiale dei Santi Fermo e Rustico trasmessa in diretta tv su Cremona1 e i canali web e social della Diocesi.




Il Vescovo in visita nelle comunità di Soncino e Casaletto

Al via nella serata di giovedì 29 febbraio, alle 20.30, con una preghiera in San Giacomo con i collaboratori e i volontari della parrocchia, la visita pastorale del vescovo Antonio alle parrocchia di Soncino e Isengo, insieme anche a quelle di di Casaletto di Sopra e di Melotta.

Una realtà importante quella soncinese, formata dalle parrocchie di Santa Maria Assunta e San Giacomo apostolo (Pieve), dalla quella di San Pietro apostolo e quella della piccola frazione di Isengo intitolata a San Bartolomeo apostolo. «Proprietà – spiega il parroco don Giuseppe Nevi – la parrocchia ne ha in abbondanza, dalle chiese alla scuola materna e all’oratori. Ciò, dal punto di vista amministrativo, richiede parecchio impegno. A proposito di immobili, in questi anni abbiamo sistemato tante cose. Il prossimo obiettivo è la ristrutturazione dell’oratorio che ha bisogno di spazi. Proprio perché si tratta di un ex monastero, fondato dalla beata Stefana Quinzani, gli spazi a disposizione sono abbastanza piccoli per le esigenze odierne. C’è anche un teatro dismesso che vorremmo sistemare, ma il desiderio è di realizzare anche un nuovo salone. Non è un caso che l’oratorio risenta parecchio, in inverno, di questa situazione. Diciamo che in primavera, con la possibilità di sfruttare l’area all’aperto, rinasce quanto ad attività».

Dal punto di vista religioso anche Soncino – che può contare sulla presenza di un vicario parrocchiale, don Gabriele Barbieri – non è immune dal calo di presenze che ovunque gli eventi liturgici fanno registrare, soprattutto dopo la pandemia da Covid-19. «Abbiamo puntato molto – continua don Nevi – sulla liturgia, intesa come riscoperta dell’incontro domenicale, e anche feriale per certi aspetti, che è sempre preparata nei particolari così come curiamo il canto, affidato a una piccola schola cantorum». «Purtroppo c’è l’assenza totale, domenicale, non solo di adolescenti e giovani, ma anche dalle fasce d’età che arrivano ai 45-50 anni. Proprio per questo, dopo la visita pastorale sarà conferito un mandato ai missionari Passionisti per tenere una serie di incontri e di visite alle famiglie nel tentativo di riavvicinarle alla liturgia. L’appuntamento sarà dal 10 al 24 marzo prossimi. Il loro mandato continuerà anche il prossimo anno, puntando sulle giovani famiglie per concludersi poi con una missione popolare rivolta a tutti i parrocchiani».

Quanto al programma della visita pastorale, sia la giornata di venerdì che quella di sabato saranno fitte di appuntamenti per il vescovo, che concluderà ufficialmente la sua presenza a Soncino domenica mattina, con la messa solenne delle 11 nella chiesa della Pieve trasmessa in diretta tv su Cremona1 e i canali web e social della Diocesi.

Venerdì 1 marzo Napolioni inizierà la giornata incontrando i bambini dell’asilo Santa Cerioli (alle 9) e proseguirà con la visita ad alcune realtà lavorative del borgo (che avrà una coda martedì 5 marzo con la visita alla Cieffe Milano). Alle 12.30 incontrerà ragazzi e docenti del Cfp della cooperativa InChiostro, mentre alle 15 sarà all’asilo San Martino. A seguire, presiederà nella chiesa di San Giacomo la Via crucis con i bambini e i ragazzi della catechesi e poi incontrerà, alle 17,30 i bambini della scuola dell’infanzia in oratorio.

Sabato il vescovo celebrerà la Messa alle 9 a Isengo, dopodiché sarà alla Fondazione Soncino Onlus e, alle 11.30 nella sala consiliare del Municipio per l’incontro con gli amministratori comunali. Nel pomeriggio, alle 18.30 in oratorio guiderà la preghiera con i ragazzi delle scuole superiori e il conferimento del mandato ai missionari della missione adolescenti. In serata, alle 20.30, ancora in oratorio, incontrerà i genitori dei ragazzi delle scuole superiori.

Ma la visita pastorale toccherà anche le parrocchie di Casaletto di Sopra e di Melotta. Qui il vescovo vivrà sabato pomeriggio, alle 15.30, nella sala Fantasy di Casaletto di Sopra, un incontro coi parrocchiani, cui farà seguito la celebrazione della Messa alle 17 in chiesa parrocchiale. «Siamo una comunità piccola – afferma don Massimo Cortellazzi, che dopo essere stato collaboratore parrocchiale, da settembre è diventato parroco insieme a anche Romanengo –. Sommando Casaletto e Melotta arriva forse a 600 abitanti, alcuni dei quali non originari del posto. La visita del nostro vescovo, per noi figura essenziale e punto di riferimento, è un evento che ci siamo preparati a celebrare degnamente».




Visita pastorale a Soncino e Casaletto, il Vescovo: “Non si deve mai avere paura di seguire il Signore»

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«Gioia, gratitudine e speranza. Sono i sentimenti che porto nel cuore, perché in questi giorni ci siamo incontrati, ci siamo capiti, ci siamo ascoltati e ci siamo voluti bene». Così il vescovo Antonio Napolioni all’inizio della Messa solenne, nella mattinata di domenica 3 marzo, nella pieve di Santa Maria Assunta, che ha concluso la sua visita pastorale alle parrocchie di Soncino (con la frazione Isengo) e di Casaletto di Sopra e Melotta. Una celebrazione presieduta dal vescovo e concelebrata dal parroco di Soncino don Giuseppe Nevi con il vicario don Gabriele Barbieri e don Rinaldo Salerno (residente in paese) e da don Massimo Cortellazzi, parroco di Romanengo, Casaletto di Sopra e Melotta.

Una Messa molto partecipata – alla presenza anche del gruppo scout Soncino1 – nella quale il vescovo ha esortato a essere «Chiesa di Gesù che porta a compimento la legge di Dio nel discorso della montagna», a essere «Chiesa del Tempio, dove per Tempio si intende Cristo, la sua persona e il suo corpo» e conclusa ricordando agli abitanti di una terra ricca di santità, passata, presente e futura che “non si deve mai avere paura di seguire il Signore».

Iniziata nella serata di giovedì 29 febbraio con una un momento di preghiera che il vescovo ha vissuto insieme agli operatori e ai volontari delle parrocchie nella chiesa San Giacomo, la visita pastorale ha toccato ogni aspetto del tessuto sociale, spirituale e politico-amministrativo di Soncino e dei paesi limitrofi.

Significativa la visita alla Rsa della Fondazione Soncino, nella quale si tocca con mano, quotidianamente, la fragilità delle persone, così come l’incontro, in forma privata, con delle famiglie del posto provate da recenti lutti.

Molto sentito anche il momento dell’incontro con gli amministratori comunali e con il volontariato locale nella mattinata di sabato, presso la sala consiliare del Municipio, dove il sindaco di Soncino Gabriele Gallina, presente il suo collega di Casaletto di Sopra Roberto Moreni, ha fatto gli onori di casa presentando e dando la parola prima ai suoi assessori e poi agli esponenti dell’associazionismo locale. A tutti quanti il vescovo ha spiegato che «Se la parrocchia è più parrocchia, se il Comune è più Comune, se la famiglia è più famiglia c’è un guadagno per tutti, ma questo guadagno è proficuo se c’è un discernimento comune»; dopodiché ha rivolto loro un’esortazione: «Che questa consuetudine di dialogo fra le associazioni, la Chiesa e le Istituzioni sia sempre più fruttuosa».

 

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Fra le realtà visitate dal presule anche il centro di formazione professionale della cooperativa InChiostro, da lui definita come una scuola particolarmente importante e interessante perché «promuove l’integrazione aiutando la società a essere migliore e sostenendo, con il suo operato, che le diversità possono diventare ricchezza».

Non sono mancati i classici momenti delle visite pastorali: l’incontro con i bambini delle scuole materne, quello con i ragazzi e i giovani e pure quelli con le loro famiglie.

Né è stato tralasciato un apposito momento (sabato pomeriggio) con le comunità di Casaletto di Sopra e di Melotta.

«Al termine di questa visita pastorale – commenta don Giuseppe Nevi – vi sono un paio di riflessioni da fare. La prima è che vanno coniugate fede e ragione: non si può credere senza pensare e non si può pensare senza credere. La seconda è sui vari mondi che abbiamo incontrato in questi giorni: sotto un’apparente normalità esistono persone di grande fede». Lo stesso don Nevi, al termine della Messa di domenica mattina, nel suo saluto finale, ha sottolineato come a conclusione della visita pastorale «si va avanti con la certezza che l’opera del Signore si realizza anche nel nostro tempo».

 

Il video integrale della celebrazione nella Pieve di Soncino

 

 




Visita pastorale nel Casalasco, «Tre giorni di fraternità, di fede, di preghiera, di gioia e di speranza»

«Abbiamo vissuto giorni di fraternità, di fede, di preghiera, ma anche giorni di gioia e di speranza». Così, il vescovo Antonio Napolioni ha salutato e ringraziato le comunità di Agoiolo e Vicobellignano, di Camminata, Cappella e Vicoboneghisio, nella Messa conclusiva della visita pastorale alle due unità pastorali guidate da don Gabriele Bonoldi e don Alfredo Assandri. «Lo scopo della visita pastorale è renderci conto che la vera Chiesa non è solo la Chiesa della trasfigurazione – ha sottolineato nell’omelia –, ma la Chiesa della Pasqua, che continua a camminare, che torna nella realtà». E allora: «Per capire meglio quello che abbiamo vissuto, ripensiamoci, ripensiamo ai semi che abbiamo raccolto e seminato, agli incontri che abbiamo avuto e alle strade che ci si aprono davanti».

Una visita cominciata già nella mattina di venerdì 23 febbraio, in cui i bambini della scuola primaria di Vicobellignano, con gli insegnanti e la dirigente Cinzia Dall’’Asta, hanno accolto il vescovo, preparati per l’occasione dall’insegnante di religione. A seguire, mons. Napolioni ha fatto visita ad alcuni anziani e malati del territorio. Il pomeriggio è stato caratterizzato dalla visita alla cooperativa sociale “Storti Maria” di Vicoboneghisio, realtà che da oltre vent’anni svolge attività di confezionamento e imballaggio con inserimento lavorativo di persone fragili, come percorso di autonomia al lavoro. Ad accogliere il vescovo, insieme a educatori e volontari, il consiglio di amministratore della cooperativa con il presidente Giordano Riva e il fondatore Francesco Ferron. Presente anche il sindaco di Casalmaggiore Filippo Bongiovanni, che ha seguito da vicino la visita pastorale del vescovo Napolioni in tutte le frazioni casalasche in queste settimane.

A seguire la Via Crucis a Cappella e la Messa a Vicobellignano. Dopo la celebrazione un’ulteriore occasione di vicinanza a malati e anziani. In serata il vescovo Napolioni ha quindi incontrato, a Vicoboneghisio, tutti gli operatori delle due unità pastorali: circa 50 persone presenti all’incontro per il “Giorno dell’Ascolto”, che ha coinvolto anche i membri dei consigli pastorali, i catechisti e i volontari dei vari ambiti parrocchiali.

La giornata di sabato 24 febbraio è stata caratterizzata dalla Messa delle 10.30 a Camminata. In tarda mattinata il Vescovo ha fatto una speciale visita a una signora di Vicoboneghisio che ha recentemente compiuto cento anni. Nel pomeriggio, invece, c’è stata l’occasione di conoscere la comunità educativa per minori “Senghor” di Vicoboneghisio, che, negli spazi di Cascina Segalli, ha accolto il vescovo per un momento di dialogo e di rinfresco.

Il vescovo ha quindi avuto modo di confrontarsi, a Vicobellignano, con i genitori e i ragazzi dell’iniziazione cristiana. Dopo la Messa ad Agoiolo, celebrata alle 17, l’attenzione si è spostata nell’oratorio di Vicobellignano, in cui gli adolescenti delle comunità sono stati protagonisti. Con loro un incontro profondo, in cui il vescovo li ha spronati a perseverare e ad “allargarsi”, e convivale, con la pizzata che ha segnato conclusione della giornata. «Un momento davvero speciale. E lo dico da parroco dell’altra unità pastorale – ha sottolineato don Assandri –. Il vescovo ha fatto sentire i ragazzi a proprio agio, coinvolgendoli e stimolandoli a porre domande che partissero dalle loro inquietudini. Tanti di loro, finito l’incontro, non avevano la percezione che fosse davvero passata un’ora e mezza».

La visita del vescovo Napolioni si è dunque conclusa con la doppia celebrazione di domenica 25 febbraio. Prima a Vicoboneghisio, poi a Vicobellignano, con la Messa delle 11 che ha siglato la conclusione definitiva di questa visita pastorale. Accanto al Vescovo, oltre ai due parroci anche don Franco Vecchini, residente in paese. Al termine della celebrazione il momento dei saluti presso l’oratorio parrocchiale.

«Sono stati tre giorni molto belli, considerando soprattutto l’indole di una zona che solitamente non è caratterizzata dall’entusiasmo e dall’attesa – ha spiegato don Gabriele Bonoldi –. Ma l’iincontro con la realtà del vescovo ha scaturito una reazione positiva». «Le nostre comunità hanno vissuto bene e risposto bene a questa visita pastorale – ha quindi aggiunto don Alfredo Assandri –. Sono stati davvero giorni di grazia, in cui non tutti hanno partecipato, ma chi lo ha fatto lo ha fatto davvero bene». Due comunità che ripartono con «uno spirito nuovo, e con la volontà di camminare sotto la guida dello Spirito Santo, che ci mette in comunione».

 

Il video della celebrazione a Vicobelliganano




Dal 23 al 25 febbraio prosegue la visita pastorale nel Casalasco

Dopo la tappa nell’unità pastorale “San Vincenzo Grossi”, dal 23 al 25 febbraio la visita pastorale del vescovo continua ancora in territorio casalasco, nelle parrocchie di Agoiolo e Vicobellignano, guidate da don Gabriele Bonoldi, e in quelle di Camminata, Cappella e Vicoboneghisio, di cui è parroco don Alfredo Assandri.

L’arrivo del vescovo Antonio Napolioni è previsto per venerdì, a metà mattinata. Alle 10.30, infatti, visiterà la scuola primaria di Vicobellignano, prima dell’incontro con anziani e malati. Nel pomeriggio, alle 14.30, avrà luogo la visita alla cooperativa sociale “Storti Maria” di Vicoboneghisio. A seguire, alle 16, sarà celebrata la Via Crucis a Cappella e, alle 17.30, il vescovo presiederà la Messa a Vicobellignano. Dopo la celebrazione ci sarà spazio per un’ulteriore visita a malati e anziani del territorio. In serata, alle 20.30, il vescovo Napolioni incontrerà, a Vicoboneghisio, tutti gli operatori delle due unità pastorali (Consigli pastorali, catechisti e volontari dei vari ambiti parrocchiali).

La mattinata di sabato 24 febbraio sarà caratterizzata dalla Messa delle 10.30 a Camminata. Alle 11, il vescovo farà quindi una speciale visita a una signora di Vicoboneghisio che ha recentemente compiuto cento anni. Alle 14.30 mons. Napolioni andrà a conoscere la comunità educativa per minori “Senghor” di Vicoboneghisio. Alle 15.30 avrà luogo l’incontro con i genitori e i ragazzi dell’iniziazione cristiana a Vicobellignano. Alle 17 la Messa ad Agoiolo e, alle 18.30, l’incontro con gli adolescenti in oratorio a Vicobellignano. Con loro anche il momento conviviale della pizzata e la conclusione della giornata.

La visita pastorale si concluderà domenica 25 febbraio con un doppio appuntamento: la Messa alle 9 a Vicoboneghisio e alle 11 a Vicobellignano, quest’ultima trasmessa in diretta televisiva su Cremona1 (canale 19) e sui canali web e social della Diocesi.

Agoiolo e Vicobellignano, entrambe frazioni di Casalmaggiore, fin dagli anni ’70 hanno visto nascere nuovi insediamenti abitativi. «Ma questa realtà non è andata di pari passo con il coinvolgimento nella vita comunitaria delle parrocchie – evidenzia don Bonoldi –. L’obiettivo, da sempre, è l’integrazione dei vecchi residenti con le loro tradizioni consolidate e le nuove famiglie giunte in questi decenni». «La continuità territoriale con Casalmaggiore e i suoi servizi non ha favorito questo intendimento – prosegue il sacerdote –. Qualcosa si riesce a realizzare nell’ambito del catechismo con l’incontro tra le giovani famiglie e figli, e la presenza della scuola elementare può facilitare questo dialogo».

Due frazioni, quelle di Agoiolo e Vicobellignano, in cui non esistono realtà associative legate direttamente alla parrocchia. Ciò nonostante – sottolinea ancora don Bonoldi – «non mancano invece le persone che collaborano per il funzionamento delle strutture e dell’oratorio. Nota positiva è il piccolo gruppo di adolescenti perseveranti negli incontri formativi e nell’animare l’attività estiva del Grest. Nota dolente è, invece, la partecipazione alle celebrazioni liturgiche che dopo la pandemia ha visto quasi dimezzare il numero dei presenti». E conclude: «La visita del Vescovo potrà dare nuovo impulso a ciò che già si muove, ma anche aprire nuovi percorsi che possano essere la risposta alle tante situazioni che con il tempo sono cambiate».

Un pensiero a cui si aggiungono le parole del parroco dell’altra unità pastorale coinvolta: «La visita pastorale dà la possibilità ai parrocchiani di poter incontrare e dialogare con il Vescovo – spiega don Alfredo Assandri –. Come era già successo, ma in contesti diversi e senza la possibilità di fermarsi a lungo».




Unità pastorale San Vincenzo Grossi: la visita del Vescovo per «essere più cristiani»

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Essere più cristiani. È questo il concetto chiave che ha accompagnato la Visita pastorale del vescovo Antonio Napolioni, nel fine settimana dal 16 al 18 febbraio, nelle comunità dell’unità pastorale “San Vincenzo Grossi” (Vicomoscano, Casalbellotto, Quattrocase e Fossacaprara). Un programma nel quale il vescovo «si è messo all’ascolto in modo delicato entrando in contatto con le persone – commenta il parroco don Anton Jicmon – trovando le parole giuste per incoraggiarci nelle diverse realtà che ha incontrato».

Nei colloqui avuti con i volontari dei vari ambiti parrocchiali è emerso l’interesse del vescovo nei confronti dei vari gruppi, sottolineando comunque l’importanza di essere cristiani giorno per giorno con la propria testimonianza e senza perdere di vista la Parola di Dio. «Come nel caso della lectio divina sul Vangelo della I domenica di Quaresima, nell’incontro con gli operatori pastorali, con l’esposizione dell’Eucarestia dopo una meditazione personale e di confronto reciproco», racconta ancora il parroco. O ancora, «l’importanza di vivere esperienze condivise in oratorio, nell’affrontare le sfide e difficoltà della fede e della Chiesa con i ragazzi delle superiori». Con i ragazzi delle medie il vescovo si è prestato alle numerose domande sulla vita del “capo” della Diocesi e sulla sua storia personale. Mentre con i bambini delle elementari e le rispettive famiglie Napolioni ha voluto ribadire il tema dell’affetto reciproco. Ai catechisti, infine, ha ricordato come trasmettere alle giovani generazioni e alle rispettive famiglie la fede cristiana: «contagiarli e trascinarli con l’esperienza personale e quotidiana». In sostanza, come ha detto lo stesso vescovo, «abbiamo vissuto momenti di dialogo e con bambini e adulti arrivando a sfiorare il mistero grande di Dio presente in mezzo a noi».

Oltre agli incontri con i collaboratori parrocchiali e i fedeli delle rispettive comunità, tra i momenti più significativi della visita pastorale ci sono stati anche gli appuntamenti con alcune realtà dell’imprenditoria e del volontariato presenti sul territorio casalasco. Negli appuntamenti con le ditte Emiliana Parati e della La Briantina, ad esempio, il vescovo ha affrontato il tema della dignità del lavoro, ricordando agli operai o ai dipendenti come è possibile ricercare l’esperienza religiosa anche nelle attività di ogni giorno. Importanti anche le visite alle realtà dell’associazionismo come il Gruppo Emergenti di Quattrocase, i membri di Oltrefossa di Fossacaprara e i volontari della Caritas di Casalbellotto, nei quali il vescovo ha ascoltato le motivazioni alla base del loro impegno e il tentativo di creare un luogo di ritrovo o iniziative come feste o strutture dove creare un senso di appartenenza in un territorio sempre più povero di abitanti. Senza dimenticare la visita agli alunni della scuola di Vicomoscano, agli ammalati e a don Piergiorgio Poli (sacerdote originario di Casalbellotto); con quest’ultimo ha voluto ascoltare la sua particolare storia «e ringraziarlo per il servizio di collaborazione nelle nostre parrocchie», ricorda don Jicmon.

 

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A conclusione della Visita pastorale il vescovo ha presieduto domenica mattina la Messa delle 11 nella chiesa di S. Pietro Apostolo, a Vicomoscano, trasmessa in diretta tv su Cremona1 e in streaming sui canali web diocesani. Nell’occasione ha ringraziato le parrocchie per l’accoglienza e le esperienze vissute nel fine settimana. «Abbiamo sperimentato in questi giorni il desiderio di bene che ha prevalso sulla paura – ha detto Napolioni durante l’omelia –. Ho sentito più entusiasmo che terrore: cerchiamo di far crescere ancora di più questo seme buono, unendoci a Cristo nel deserto; non solo come luogo della prova ma dell’intimità, del silenzio, del fidanzamento». L’invito del vescovo, dunque, al termine della visita pastorale dev’essere quello di «essere più cristiani, più di Gesù, conoscerlo e stringerci di più a lui. Fare le tante cose belle tra oratorio, famiglie e feste, ma sapendo riconoscere il vero protagonista, il perché di questo nostro radunarsi: e il Suo essere presente nella relazione reciproca».   

 

Il video integrale della celebrazione 

 




Visita pastorale, da venerdì il Vescovo nell’unità pastorale San Vincenzo Grossi

Le giornate del fine settimana saranno importanti per l’unità pastorale “S. Vincenzo Grossi”, composta dalle parrocchie di Vicomoscano, Casalbellotto, Fossa Caprara e Quattrocase, nella zona pastorale 5. Da venerdì 16 a domenica 18 febbraio, infatti, sarà presente il vescovo Antonio Napolioni in visita pastorale in queste comunità. Una nuova “tappa” del percorso di incontro delle diverse parrocchie della diocesi iniziata nel 2020 e che riprende quest’anno dopo la pausa di alcune settimana a motivo della Visita ad limina e della Giornata mondiale del malato. Lo scopo, come indicato nella Lettera di indizione della Visita pastorale, sarà l’ascolto dei sacerdoti e dei collaboratori parrocchiali, l’incontro con le diverse realtà della società civile e del territorio nell’annuncio del Vangelo, e l’accompagnamento e il discernimento dei processi di rinnovamento pastorale.

«Siamo molto emozionati e felici di avere la presenza del Vescovo qui con noi», afferma il parroco don Anton Jicmon nell’introdurre le finalità e le realtà delle parrocchie che monsignor Napolioni visiterà nel fine settimana. Un’unità pastorale contraddistinta dal nuovo percorso di evangelizzazione, tra le prime in diocesi a promuoverlo, e alle prese con il ricambio generazionale. «Vicomoscano è un centro importante e vivo, così come i gruppi di volontari che alimentano le iniziative realizzabili a Casalbellotto, Fossacaprara e Quattrocase» spiega don Jicmon. Sono infatti le collaborazioni con queste associazioni che, seppur limitate in numero, riescono a consentire l’apertura degli oratori, l’animazione delle celebrazioni e l’organizzazione di eventi e feste ampiamente riconosciute nel Casalasco.

«Tuttavia  – aggiunge il parroco – ci troviamo a fare i conti con un territorio in calo con le nascite, e questo fenomeno si riflette anche nelle sfide impegnative che devono affrontare le famiglie accompagnatrici del cammino di iniziazione cristiana», che rimane comunque il punto di riferimento dell’unità pastorale «grazie ai catechisti, a tutti i collaboratori e ai volontari delle comunità».

Nei giorni di visita pastorale il Vescovo incontrerà le comunità parrocchiali e alcune significative realtà del territorio. Nella giornata di venerdì 16 febbraio, dopo la preghiera delle Lodi a Vicomoscano, monsignor Napolioni andrà in visita alla ditta Emiliana Parati, a La Briantina e ad altre realtà lavorative. In giornata farà anche visita ad alcuni anziani e malati nelle loro case. Nel pomeriggio il Vescovo sarà anche alla scuola di Vicomoscano chiudendo la giornata, dopo la Messa delle 18 a Casalbellotto, incontrando gli operatori pastorali a Casalbellotto.

Sabato 17 febbraio, dopo le Lodi alle 9.30 a Vicomoscano, ci sarà spazio per alcuni incontri personali con il Vescovo prima della visita al Gruppo Emergenti di Quattrocase e alla Caritas di Casalbellotto. Il pomeriggio sarà dedicato ai ragazzi, con momenti dedicati alle diverse fasce d’età, inframezzati dalle Messa delle 17 a Fossacaprara.

Domenica 18 febbraio il vescovo presiederà l’Eucaristia alle 9 a Quattrocase e alle 11 a Vicomoscano, quest’ultima trasmessa in diretta tv su Cremona1 (canale 19) e in streaming sui canali web e social della Diocesi. Al termine il saluto nel momento di festa organizzato in oratorio con l’aperitivo cui sono invitate tutte le comunità.