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La cura della casa comune in mostra a Brignano

Stimolare a risvegliarsi dal torpore dell’indifferenza globalizzata e diventare elemento attivo del cambiamento, migliorando le proprie abitudini e non spegnendo mai la fiamma dell’indignazione. Questo lo scopo de “La cura della casa comune” (dove per casa comune si intende il pianeta terra, con tutto ciò che ospita e contiene, compreso l’uomo), mostra itinerante allestita presso la chiesa di Sant’Agnese, a Brignano Gera d’Adda, fino al 25 settembre su iniziativa del gruppo zonale Laudato si’ con la collaborazione del centro culturale “Monsignor Cesare Donini” di Brignano nell’ambito delle iniziative sul territorio diocesano per il Tempo del Creato.

Nella serata di martedì 20 settembre, in Sant’Agnese, la presentazione pubblica con don Cristiano Re, responsabile dell’Ufficio per la Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Bergamo, e Matteo Marsala, formatore certificato Laudato si’, relatori sul tema “Economia integrale”.

«Non siamo più quelli di prima – ha esordito don Cristiano Re – perché viviamo in un momento caratterizzato dall’incertezza e da un imprevisto che si prolunga nel tempo. Dobbiamo guardarci in faccia e chiederci come io ho bisogno degli altri e come gli altri hanno bisogno di me». È il momento, secondo il sacerdote, di essere interconnessi, di pensare di fare assieme delle cose che siano al servizio di tutti e non del singolo individuo. «Non possiamo più pensare – ha specificato – che noi, gli altri, la terra non siano interconnessi. È finito questo tempo. Dobbiamo diventare dei medici sociali».

La mostra – una decina di pannelli, ciascuno con un proprio argomento – fa riflettere proprio su questo. «Mette a disposizione delle porte – ha sottolineato Matteo Marsala – che ci permettono, se vi guardiamo dentro, di assumere consapevolezza dei problemi della cura della casa comune». Marsala è entrato nello specifico dell’esposizione, che sarà visitata anche dai bambini e dai ragazzi delle scuole di Brignano. «La mostra – ha detto il formatore – parte da questioni che sono fondamentali per il nostro tempo. Ogni pannello riporta un’immagine ribaltata, un versetto dell’enciclica Laudato si’ e qualche dato. Le immagini ribaltate stanno a significare come questo mondo sia ribaltato, non più a misura umana. Ci sono tante cose che noi possiamo fare ma la conversione ecologica deve essere il primo dei nostri pensieri».

Don Cristiano Re ha concluso la serata lasciando due spunti: «Dobbiamo cambiare le nostre abitudini; dobbiamo pensare a tutto quello di cui possiamo fare a meno».

Il prossimo appuntamento zonale per il Tempo del Creato sarà sabato 24 settembre, alle 16, al Centro di spiritualità del Santuario di Caravaggio, dove Elena Granata, docente di Urbanistica al Politecnico di Milano, terrà un incontro sul tema “Homo agens. Come passare dalla comprensione all’azione ecologica”.




Tempo del Creato, dal 18 settembre al via gli eventi nella Zona pastorale 1

La Festa per la Custodia del Creato, promossa dal gruppo diocesano Laudato si’,  continua nella zona pastorale 1; il gruppo Laudato si’ della Zona 1 organizza, infatti, due appuntamenti. Il primo sarà a Brignano Gera d’Adda, presso la chiesa di S. Agnese, dove, in collaborazione con il gruppo Culturale “Mons Cesare Donini” verrà esposta la mostra “Cura della casa comune”. Dal 18 al 25 settembre, infatti, tutti i giorni, dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19, nella cornice del Convento, sarà infatti possibile conoscere e riflettere, attraverso l’arte, su alcuni dei temi trattati da papa Francesco nell’enciclica Laudato si’. Il 20 settembre, nello stesso luogo, alle 20.45, i temi fondamentali della mostra saranno commentati da don Cristiano Re, incaricato della Pastorale Sociale della diocesi di Bergamo e da Matteo Marsala, co-autore della mostra.

Nella presentazione della mostra si dice: “Ci piace pensare di poter contribuire a sensibilizzare le nostre coscienze, a muovere dei passi verso il risveglio dal torpore dell’indifferenza globalizzata che ci ha resi inattivi per comodità; la mostra non rimanda ad un appello alla politica ma vuole semplicemente stimolare ognuno di noi a diventare elemento attivo del cambiamento, migliorando le proprie abitudini, non spegnendo mai la fiamma dell’indignazione.“

Il secondo appuntamento sarà a Caravaggio, il 24 settembre, alle 16. Nella sala del Centro di Spiritualità del Santuario della Madonna della Fonte, si terrà l’incontro “Homo agens. Come passare dalla comprensione all’azione ecologica”. Il tema sarà introdotto da Elena Granata, docente di Urbanistica presso il Politecnico di Milano e vicepresidente della Scuola di Economia Civile, autrice di numerosi libri sui temi della rigenerazione urbana e della biodiversità, nonché vicepresidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane sociali della Cei. Alla relazione della professoressa Granata seguiranno gli interventi dei presenti.

Il tema proposto trae origine dalla lettura di alcuni dati che mettono in evidenza come il territorio della bassa Bergamasca, come la zona cremonese e cremasca, insieme all’area bresciana intorno all’autostrada “BreBeMi” siano stati “invasi” da interventi di cementificazione, poli logistici e centri commerciali, a scapito del terreno fertile e necessario all’alimentazione. I dati dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) 2021 evidenziano che la Provincia di Cremona (compresa Crema) ha avuto un consumo di suolo del 10,5%; Bergamo del 11,9% e Brescia del 10,4%; la media nazionale è del 7,11%. E questa tendenza è in continua crescita, nonostante gli impegni siano per una riduzione. Ecco quindi la domanda: “Cosa si può fare per essere attori e passare dalla comprensione ad un’azione ecologica efficace?”

Questa situazione è quindi condivisa con le Diocesi di Bergamo, Brescia e Crema che hanno aderito all’invito ad essere compartecipi di questo momento di dialogo ed azione. All’incontro sono invitate le organizzazioni e gruppi che da anni operano sul territorio nel settore della tutela e promozione dell’ambiente e potranno portare il loro contributo di idee e proposte.




Tempo del Creato, sabato festa alla Colonie Padane

Nell’ambito delle iniziative promosse in diocesi per il Tempo del Creato, il Gruppo Laudato si’ della Zona pastorale 3, in sinergia con l’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro, promuove per la città di Cremona l’evento “La salvaguardia del territorio – Suolo, flora e fauna” che nel pomeriggio di sabato 17 settembre si terrà presso il parco delle Colonie Padane. Le comunità parrocchiali insieme a tutti i cremonesi sono invitati a condividere un momento di festa natura: per questo sono previsti non solo “discorsi e parole”, ma anche canto, poesia, gioco e preghiera. Gli interventi sono affidati a persone che hanno conoscenza del territorio e possono aiutare a capire la situazione e a intraprendere azioni concrete. Un particolare invito è stato rivolto anche alle organizzazioni e i gruppi che da anni operano a Cremona nel settore della tutela e della promozione dell’ambiente.

Per parlare del tema del suolo è stato invitato Paolo Pileri, docente di Pianificazione e progettazione urbanistica del Politecnico di Milano e progettista della ciclovia VenTo: partendo dal suo ultimo libro “L’intelligenza del suolo”, aiuterà a capire come sia dissennata la corsa all’utilizzo del suolo fertile e come ridurne il consumo sia un impegno civile i tutti. “Il suolo è la pelle del pianeta, – si legge nel suo libro – pochi centimetri brulicanti di vita senza i quali non sarebbe possibile produrre il cibo necessario per l’uomo e gli animali. Il suolo è generoso e noi lo distruggiamo”.

A Riccardo Groppali, docente presso il Dipartimento di Scienze della terra e dell’ambiente dell’Università di Pavia, autore di numerose ricerche su flora e fauna del territorio, il compito di aiutare a comprendere come i cambiamenti climatici, insieme ai mutamenti del nostro territorio e dei comportamenti, hanno determinato trasformazioni per la flora e fauna della città e della campagna.

Marco Pezzoni, coordinatore degli “Stati Generali – Clima, Ambiente e Salute”, presenterà la Carta d’intenti di Rete Ambiente Lombardia: quali azioni possono essere intraprese per migliorare l’ambiente.

Non mancherà la presenza del Comune di Cremona – che ha dato il patrocinio e la collaborazione all’evento – occasione per illustrare iniziative in corso e proposte future per affrontare le sfide ambientali: tra queste in particolare l’avvio di un progetto di Servizio civile volontario destinato a giovani che si vogliono impegnare nel settore ambientale.

Gli interventi, moderati dall’ingegnere Glenda Rivetti, saranno intervallati da canti del gruppo “Voci della nostra terra” e letture di poesie dialettali, a cura di Piera Lanzi Daquati: non momenti “nostalgici”, ma vere fotografie del territorio. Al termine degli interventi sarà dato spazio al confronto.

Nell’ambito della festa vi sarà uno spazio dedicato ai più piccoli che potranno vivere, guidati dai gruppi scout della città, un momento di gioco nel verde delle Colonie Padane.

La conclusione dell’incontro sarà un appello a tutti i presenti e a tutti i cittadini per continuare il confronto e il dialogo per rispondere alla sollecitazione dell’enciclica Laudato si’ sulla cura della casa comune.

Locandina della giornata




Tempo del creato, sabato open day a “La Isla de burro” di Zanengo

Numerosi gli eventi che la Diocesi ha organizzato in tutte le sue zone pastorali per celebrare la “Giornata del creato”, ricorsa il 1° settembre e, in maniera più ampia, il “Tempo del creato”, che durerà sino alla ricorrenza di San Francesco d’Assisi, il 4 ottobre.

All’interno di queste iniziative, cattura l’attenzione la zona pastorale 2 che, dopo gli appuntamenti di Pizzighettone, Soncino e Soresina, organizza sabato 17 settembre la giornata aperta a La Isla de Burro, opera segno della Caritas Cremonese a Zanengo. Un particolare appuntamento in cui lo sguardo dell’uomo sarà ricambiato dalla dolcezza di quello degli asini. L’interazione con le altre creature permetterà, infatti, di riflettere su quanto l’uomo dimentichi spesso di non essere solo e al centro di tutto. Il creato è la casa di ognuno. Vale la pena riscoprire l’importanza di farne parte, ma soprattutto di essere in grado di tutelarne la sopravvivenza.

Il programma prevede dalle 14.30 le attività di interazione con gli asini e il laboratorio botanico; alle 18, invece, la celebrazione della Messa.

“La Isla de Burro” è un centro specializzato nell’elaborazione e gestione di qualificati progetti di Interventi assistititi con animali: attraverso la relazione con gli asini propone percorsi educativi e di socializzazione a persone con problemi psichici, ragazzi e bambini della neuropsichiatria infantile, disabili, ma anche a tutti coloro che in vite ricche di stress e fatiche cercano oasi di pace per ricaricare energie fisiche, mentali e spirituali.

La realizzazione dell’evento è curata dal gruppo Laudato si’ della zona 2. Per maggiori informazioni, telefonare al numero 338-7842081 o contattare l’indirizzo mail laisladeburro.odv@gmail.com.

 

Locandina delle iniziative in Zona 2




A Pizzighettone un pomeriggio riflettendo sull’importanza dell’acqua

Tra gli eventi e le iniziative proposte dalla Zona pastorale 2 in occasione del Tempo del Creato, spicca quella che si è svolta nel pomeriggio di domenica 4 settembre a Pizzighettone perché il tema riguardava l’acqua. Dopo un’estate particolarmente torrida e caratterizzata dalla siccità, infatti, tutti dovrebbero aver compreso l’importanza dell’acqua per la vita del pianeta e dell’intera umanità, e così si è voluto rimarcare il suo essere un bene prezioso da utilizzare con intelligenza e senza inutili sprechi. L’acqua, inoltre, ha sempre costituito un mezzo per mettere in relazione popoli diversi, per scambiare non solo merci, ma anche conoscenze e culture lontane.

La celebrazione, presieduta dal parroco moderatore dell’unità pastorale, don Andrea Bastoni, affiancato dal vicario don Gabriele Mainardi e dal collaboratore parrocchiale don Mario Marinoni, ha avuto inizio alle 18 nella chiesa di San Rocco, con la preghiera del Creato, durante la quale sono stati ripresi passi del messaggio di papa Francesco per la Giornata del Creato con letture bibliche, alternate  a richieste di perdono per il male arrecato dagli uomini alla natura e preghiere di lode per le bellezze della terra, così da suscitare sensibilizzazione rispetto al creato di cui tutti gli uomini sono parte.

É seguita poi la benedizione del fiume Adda con una processione che, uscita dalla chiesa, si è divisa in due: i fedeli sulla sponda del fiume, appena oltre il ponte, in attesa dei sacerdoti con la croce che, saliti su un battello, si sono fermati al centro del fiume Adda.

Dopo una breve riflessione sul valore dell’acqua come dono di Dio, il parroco ha impartito la benedizione a tutti i presenti: un gesto per rendere ancora più concreto e visibile l’importanza dell’acqua nella vita delle persone.




Tempo del Creato: il 3 settembre al via le iniziative in Zona 2

Tra le iniziative che la Diocesi di Cremona propone in occasione del Tempo del Creato, è da segnalare la serie di spunti e di sguardi che nella Zona pastorale 2 attireranno l’attenzione su temi spesso sottovalutati, sempre più concentrati sulla “rapidation”, come definisce Papa Francesco: l’intensificazione dei ritmi di vita. Prendersi del tempo per riscoprire il dono del Creato è un impegno che permette di ritornare a vivere seguendo l’impronta di Chi ha dato la vita.

 

 

Locandina delle iniziative in Zona 2

 

Sabato 3 settembre a Soresina si punterà lo sguardo sulle piante e la biodiversità. Dai più piccoli che sono stati invitati a creare disegni ritrovandosi nel pomeriggio per creare, sulla strada davanti all’oratorio, alberi con i gessetti; fino ai grandi che potranno partecipare, in serata alle 20.45 al Sirino, alla tavola rotonda “Piantala”, un susseguirsi di parole, immagini e suoni che riporteranno all’importanza di non considerare il “polmone verde” delle città come un accessorio. Si partirà con l’intervento del professor Attilio Maccoppi sulla vocazione delle piante nell’armonia del creato, per passare poi a don Antonio Agnelli che porterà idealmente in Amazonia, fino a giungere all’esperienza dell’associazione di volontariato “Un albero per Soresina”. Il tutto diventerà lode grazie alla voce narrante di Enrica Trovati e alle fotografie di Francesco Romanenghi. Locandina dell’evento

Nella mattinata di domenica 4 settembre a Soncino, alle 11, sarà presentato un progetto di laboratori creativi per bambini dal titolo “Gu-stare nel tempo. Un intreccio di linguaggi”. Tutto ciò avverrà con la collaborazione dei produttori Slow food del “Mercato della Terra” di Soncino e della Cooperativa ed ente professionale “InChiostro” di Soncino. I ragazzi del percorso personalizzato disabili, supportati dalla coordinatrice Laura Sivalli e dal tutor Massimiliano Portici, ogni prima domenica del mese, faranno da guida ai bambini nella conoscenza dei prodotti che verranno venduti nella stessa giornata dai produttori slow food. In via Galantino, vicino alla chiesa di Santa Maria delle Grazie, si scoprirà che ognuno è una risorsa e che l’interazione con l’altro e con i prodotti della terra risulta essere molto di più di una semplice conoscenza: è l’atto stesso di educare all’alleanza tra l’umanità e l’ambiente. In tale occasione, vi sarà anche la possibilità di poter pranzare con prodotti slow food a Km 0 (prenotazione obbligatoria allo 0374-85463 o 329-3438242).

Nel pomeriggio di domenica 4 settembre a Pizzighettone lo sguardo si soffermerà sul fiume. L’acqua è una risorsa importante per la vita e quest’estate si è toccato con mano l’aridità della terra. L’acqua è un elemento fondamentale con cui costruire ponti, relazioni tra i popoli, le comunità e i paesi. Si navigherà per dar più consapevolezza alle parole citate. Appuntamento alle 18, con una preghiera nella natura e per la natura dalla chiesa parrocchiale al fiume Adda.

Sabato 17 settembre all’Isla de Burro di Zanengo, infine, lo sguardo sarà ricambiato dalla dolcezza di quello degli asini. L’interazione con le altre creature permetterà di riflettere su quanto l’uomo dimentichi spesso di non essere solo e al centro di tutto. Il creato è la casa di ognuno. Vale la pena riscoprire l’importanza di farne parte, ma soprattutto di essere in grado di tutelarne la sopravvivenza.

 

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Tempo del Creato, a settembre le iniziative nelle Zone




Gu-stare nel tempo, i sapori della terra per crescere insieme abbracciando la diversità

Puzzle di latte, minestrone di colori, parckwork di miele. Le attività vengono descritte nel dettaglio su un cartellone colorato pieno di cuori. Il percorso Gu-stare nel tempo: un intreccio di linguaggi, proposto dai giovani con disabilità del percorso personalizzato proposto dall’Ente professionale InChiostro e dai produttori Slow food del Mercato della terra vuole aiutare i bambini e i loro genitori a cambiare prospettiva.

«Presentiamo oggi un percorso, una serie di incontri che si svolgeranno in via Galantino durante i quali i nostri studenti con disabilità aiuteranno i piccoli e i loro genitori a conoscere i prodotti della terra», spiega la coordinatrice Laura Sivalli.

Così le ricette prenderanno forma dal burro, dal dado di zafferano, ma anche dal desiderio di stare insieme, di guardarsi negli occhi, di conoscersi «nel rispetto della diversità, per arricchirsi». Perché l’inclusione «si fa insieme, si fa cogliendo negli occhi dell’altro l’opportunità di apprendere anche attraverso linguaggi diversi da quelli convenzionali». L’obiettivo, dunque, è imparare. A costruire un mondo migliore, «partendo dal rispetto della terra e degli altri».

Il messaggio risuona forte nel cortile della scuola di via Galantino, voluta da santa Cerioli, nell’ambito delle iniziative promosse dalla Diocesi di Cremona e dalla Commissione zonale Laudato si’ per il Tempo del creato. I laboratori saranno proposti da ottobre a giugno a bimbi piccoli e mezzani della scuola dell’infanzia divisi in due gruppi.

«Il progetto mira ad un intreccio di linguaggi». Per il tutor del percorso personalizzato per persone con disabilità, Massimiliano Portici, è «l’occasione per sviluppare in una modalità creativa e adeguata ai più piccoli una riflessione sul tema dell’ecologia, del contesto di appartenenza, delle tradizioni e del cibo che mangiamo. Non possiamo pensare che questi temi siano tra loro scollegati. È tutto interconnesso. Proponiamo, dunque, un laboratorio che offre uno sguardo multiplo sulla realtà, a partire dall’idea che ciascuno di noi è risorsa. Il quotidiano confronto con ragazzi con disabilità ci aiuta a guardare il  mondo in modo diverso, ci aiuta a capire che nelle relazioni vive la bellezza. Anche in silenzio, anche sperimentando linguaggi diversi. L’apporto di ciascuno è indispensabile, perché la realtà è complessa. E sperimentarla insieme, significa comprenderla nelle sue mille sfaccettature».

La presenza di Slow food, associazione internazionale che promuove cibo buono, pulito e giusto per tutti, nel rispetto dell’ambiente e delle tradizioni locali, riporta tutto alle origini di InChiostro. Alla terra e all’amore per questa coltivato da santa Paola Elisabetta Cerioli. Per Claudio Pedrini, l’esperienza di Terra madre e dei mercati della Terra, vale a dire una comunità eterogenea di persone che lavorano per cambiare i paradigmi ambientali, «pone come prioritario il tema educativo».

Ecco spiegata la facile sinergia con InChiostro: «Il progetto lanciato sarà un bel seme, che potrà dare buoni frutti. Bisogna insistere per cambiare il pensiero». E gli stili di vita.

Eugenio Bignardi, incaricato diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro, ha riportato l’attenzione sull’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco: «In questo Tempo del Creato, l’obiettivo è quello di trasferire al territorio i contenuti dell’enciclica, a partire dal messaggio diffuso dal Papa che chiede di “ascoltare la voce del Creato”». L’invito è quello di «aderire ad un’ecologia integrale e cambiare il nostro modo di  vivere. Ovvero, praticare una spiritualità ecologica, comprendere le strategie fondamentali per partecipare alla casa comune».

Serve abbandonare lo sguardo individualista: «Ci è chiesto di ascoltare il grido d’aiuto della Madre Terra e dei nostri fratelli». E di agire: «Dobbiamo fare qualcosa. Dobbiamo essere noi i primi a cambiare l’approccio nei riguardi del cibo, a combattere lo spreco alimentare, a comprendere ed interiorizzare l’agire ecologico, in un dialogo virtuoso con le istituzioni».

Parole di apprezzamento all’iniziativa sono giunte anche dal presidente del Consiglio comunale di Soncino Federica Brizio: «Un’opportunità per i nostri piccoli per cogliere nel confronto con l’altro l’occasione per crescere. Perché diversità è ricchezza».




Tempo del Creato, a settembre le iniziative nelle Zone

“Lo stato di degrado della nostra casa comune merita la stessa attenzione di altre sfide globali quali le gravi crisi sanitarie e i conflitti bellici”. Ne è convinto il Papa, che nel Messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato (1° settembre) che apre il Tempo del Creato (fino al 4 ottobre) spiega come la “conversione ecologica”, al centro della Laudato sì, implichi sia una dimensione personale che una dimensione comunitaria. Di qui l’appello alla comunità delle nazioni, chiamata a “impegnarsi, specialmente negli incontri delle Nazioni Unite dedicati alla questione ambientale, con spirito di massima cooperazione”, a partire dagli imminenti appuntamenti della Cop27 in Egitto e della Cop15 in Canada: “Durante questo Tempo del Creato, preghiamo affinché i vertici Cop27 e Cop15 possano unire la famiglia umana, per affrontare decisamente la doppia crisi del clima e della riduzione della biodiversità”.

“Non si può non riconoscere l’esistenza di un ‘debito ecologico’ delle nazioni economicamente più ricche, che hanno inquinato di più negli ultimi due secoli”,

scrive il Papa. Ciò comporta, spiega Francesco entrando nel dettaglio delle sue richieste alla comunità internazionale, “oltre a un’azione determinata all’interno dei loro confini, di mantenere le loro promesse di sostegno finanziario e tecnico per le nazioni economicamente più povere, che stanno già subendo il peso maggiore della crisi climatica”. “Pensare urgentemente anche a un ulteriore sostegno finanziario per la conservazione della biodiversità”, l’altra proposta del Papa.

“È necessario agire, tutti, con decisione”, l’appello finale: “Stiamo raggiungendo un punto di rottura.

“Raggiungere l’obiettivo di Parigi di limitare l’aumento della temperatura a 1,5°C è alquanto impegnativo e richiede la responsabile collaborazione tra tutte le nazioni a presentare piani climatici, o Contributi Determinati a livello Nazionale, più ambiziosi, per ridurre a zero le emissioni nette di gas serra il più urgentemente possibile”, rilancia Francesco, secondo il quale si tratta di

“convertire i modelli di consumo e di produzione, nonché gli stili di vita, in una direzione più rispettosa nei confronti del creato e dello sviluppo umano integrale di tutti i popoli presenti e futuri,

uno sviluppo fondato sulla responsabilità, sulla prudenza/precauzione, sulla solidarietà e sull’attenzione ai poveri e alle generazioni future”, partendo dall’alleanza tra l’essere umano e l’ambiente. La transizione operata attraverso la conversione ecologica non può trascurare, inoltre, “le esigenze della giustizia, specialmente per i lavoratori maggiormente colpiti dall’impatto del cambiamento climatico”. Il vertice COP15 sulla biodiversità, che si terrà in Canada a dicembre, “offrirà alla buona volontà dei governi l’importante opportunità di

adottare un nuovo accordo multilaterale per fermare la distruzione degli ecosistemi e l’estinzione delle specie”,

sottolinea il Papa, che cita “l’antica saggezza dei Giubilei” e i tre verbi da adottare come tabella di marcia: “ricordare, tornare, riposare e ripristinare”. Per fermare l’ulteriore collasso della biodiversità, Francesco esorta le nazioni ad accordarsi su quattro principi chiave: “costruire una chiara base etica per la trasformazione di cui abbiamo bisogno al fine di salvare la biodiversità; lottare contro la perdita di biodiversità, sostenerne la conservazione e il recupero e soddisfare i bisogni delle persone in modo sostenibile; promuovere la solidarietà globale, alla luce del fatto che la biodiversità è un bene comune globale che richiede un impegno condiviso; mettere al centro le persone in situazioni di vulnerabilità, comprese quelle più colpite dalla perdita di biodiversità, come le popolazioni indigene, gli anziani e i giovani”.

Il messaggio del Papa per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato 2022

 

Come consueto la Commissione Episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace e dalla Commissione Episcopale per l’ecumenismo e il dialogo accompagna il tempo del Creato (1° settembre – 4 ottobre 2022) con un messaggio, quest’anno sul tema “«Prese il pane, rese grazie» (Lc 22,19). Il tutto nel frammento”.

Messaggio per la 17ª Giornata nazionale per la Custodia del Creato 

 

 

Le iniziative in diocesi di Cremona

Come ormai consueto saranno diverse le iniziative programmate in Diocesi di Cremona in occasione del Tempo del Creato: eventi promossi nelle varie Zone pastorali in sinergia con l’Ufficio diocesano per la Pastorale sociale e del lavoro diretto da Eugenio Bignardi.

Sarà Soresina a inaugurare il ricco calendario di iniziative: sabato 3 settembre, infatti, si terrà presso l’oratorio Sirino “Piantala! La biodiversità”, incontro con un’agronoma paesaggista nel quale si discuterà della reintroduzione delle essenze in agricoltura per la biodiversità e il miglioramento della qualità dell’aria.

Domenica 4 settembre appuntamento a Soncino, presso la cooperativa InChiostro, con un evento a tema culinario, organizzato in collaborazione con Slow-food e intitolato “Gu-stare nel tempo. Intrecci di linguaggio”.

Sempre il 4 settembre, sul fiume Adda, a Pizzighettone, avrà invece luogo, una “preghiera nella natura, per la natura”.

Sabato 17 settembre sarà protagonista la città di Cremona dove, presso il parco delle Colonie padane, si svolgerà l’incontro “La salvaguardia del territorio. Suolo, paesaggio, flora e fauna” con la presenza di diversi esperti: tema di fondo è quello della salvaguardia del territorio o – detto al negativo – del consumo del suolo. È prevista la presenza del professor Paolo Pileri, progettista della ciclovia Vento, docente del Politecnico di Milano e autore del libro “L’intelligenza del suolo”, dell’architetto Maurizio Ori, paesaggista e presidente della Commissione Paesaggio del Comune di Cremona, del professor Riccardo Groppali, biologo ed esperto di flora e fauna del territorio, e di un rappresentante del Comune di Cremona che interverrà a riguardo delle iniziative dell’Agenda 20-30. L’incontro sarà aperto alle realtà ambientaliste del territorio e saranno presenti i gruppi scout della città, chiamati ad animare uno spazio per i più giovani. La serata si chiuderà con un aperitivo gestito dalle Coop. Rigenera.

Dal 18 al 25 settembre sarà allestita, presso la chiesa di S. Agnese, a Brignano Gera d’Adda, la mostra tematica sulla Luadato si’  “Cura e custodia. La grande sfida nel nostro tempo”. Sempre la chiesa parrocchiale di Brignano martedì 20 settembre ospiterà un incontro dedicato all’ecologia integrale. Saranno approfonditi, grazie alla presenza del curatore e di don Cristiano Re, incaricato della Pastorale sociale e del lavoro della Diocesi di Bergamo, i contenuti della mostra.

Infine l’appuntamento del 24 settembre, presso il Centro di spiritualità del Santuario di Caravaggio, in cui avrà luogo la conferenza “Ridurre il consumo di suolo, idea civile per tutti”. Interverrà Elena Granata, professoressa del Politecnico di Milano e vice-presidente delle Settimane Sociali, autrice di numerose pubblicazioni sul tema della rigenerazione urbana e del consumo del suolo. L’iniziativa è promossa in sinergia con le Diocesi di Bergamo e Brescia. All’evento sono invitate anche le organizzazioni ambientaliste del territorio, anche del bergamasco, del bresciano e dell’area della Martesana (area di Cassano d’Adda e zone limitrofe). Sarà inoltre condiviso e sottoscritto un documento nel quale si chiederà alle Istituzioni una moratoria dei progetti in itinere e di dare una regolamentazione con una visione più ampia.

 

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