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A Salvador de Bahia la visita dell’arcivescovo Delpini

Dal 26 dicembre al 3 gennaio l’arcivescovo di Milano Mario Delpini ha fatto visita ai sacerdoti ambrosiani “fidei donum” in Brasile e le loro comunità. Il viaggio è iniziato proprio a Salvador de Bahia, facendo tappa anche nella parrocchia di Gesù Cristo Risorto, dove accanto al parroco cremonese don Davide Ferretti opera l’ambrosiano don Andrea Perego.

Non è mancato l’incontro con il cardinale Sergio da Rocha, che recentemente è entrato a far parte del cosiddetto C9, cioè il Consiglio dei nove cardinali scelti da papa Francesco per aiutarlo nel governo della Chiesa. Il porporato ha illustrato all’arcivescovo di Milano le dinamiche della Chiesa e della realtà civile locale, quella una megalopoli segnata dal grande contrasto tra i quartieri ricchi e le favelas.

Tra gli incontri dell’arcivescovo quello a “Casa Marta e Maria”, che si occupa dell’accoglienza di uomini che vivono per strada, il centro educativo Chilombo, o le due opere legate a Comunione e Liberazione nel quartiere Cabrito: un asilo e un centro educativo, entrambi intitolati a Giovanni Paolo II. L’occasioen per una riflessione sulle nuove sfide delle favelas: non si tratta più di questioni solo legate alla nutrizione e all’educazione alimentare, quanto del traffico della droga, con genitori giovanissimi (17-18 anni) coinvolti nello spaccio come piccoli “corrieri”.

Non è mancata la vista alle cappelle e alle comunità che compongono la parrocchia di Gesù Cristo Risorto. Percorrendo il dedalo di vicoli tra le case, l’arcivescovo Delpini ha incontrato anche alcune famiglie che vivono nella favela.

Alle celebrazione eucaristica è seguita la festa con l’esibizione di alcune ragazze della scuola di danza della parrocchia e di interpreti della capoeira, una danza tipica afro-brasiliana. Iniziative che, insieme alla scuola calcio, i corsi musicali (violino e chitarra), la scuola di cucito per le donne, rappresentano i progetti sociali portati avanti dalla parrocchia guidata da don Ferretti, impegnata anche nel sostegno ai più poveri attraverso la “cesta basica”, un pacco con generi alimentari di prima necessità che viene distribuito alle famiglie più povere e che anche la Diocesi di Cremona ha sostenuto con diversi progetti missionari, ultimo dei quali è stato la recente iniziativa per l’Avvento di fraternità.

«La visita pastorale per incontrare i preti originari di Milano e la gente che abita in questa terra – ha sottolineato l’arcivescovo Delpini – è un’esperienza spirituale, cioè lasciarsi condurre dallo spirito di Dio per riconoscere il bene che i padri e le persone operano, le fatiche che sopportano, le relazioni che si stabiliscono. Tutto questo come un dono di Dio che può portare molto frutto». E ancora: «Faccio visita ai preti e alle famiglie missionarie della Diocesi di Milano in ogni parte del mondo per invocare con loro “Venga il tuo Regno, il Regno di Dio, di giustizia e di pace”». L’Arcivescovo ha poi sottolineato anche l’arricchimento reciproco delle Chiese che inviano “fidei donum” e le comunità che li accolgono: «Attraverso l’incontro con altri popoli e tradizioni impariamo a dire il Vangelo per il mondo di oggi».




Mostra itinerante sulla realtà di Salvador de Bahia: ultima tappa al Santuario di Caravaggio

Si potrà visitare fino all’11 ottobre presso l’oratorio di Casalmaggiore la mostra itinerante allestita per raccontare la realtà di Salvador de Bahia, gemellata con la Diocesi di Cremona attraverso la presenza di un sacerdote fidei donum. Curatore è proprio don Emilio Bellani, che nella città brasiliana ha vissuto per undici anni, dal 2010 al 2021, prima di passare il testimone a don Davide Ferretti.

«Desidero ridire a me stesso e raccontare a voi quel che ho visto. E anche quel che ho capito, anche se pochissimo rispetto alla ricchezza di una realtà tanto complessa», queste sono le parole che il sacerdote cremonese ha scritto come introduzione del volume La favela e i suoi volti che raccoglie le foto e la descrizione dei 17 pannelli della mostra. Un vero e proprio itinerario che parte da una contestualizzazione storica della favela, posta nell’estrema periferia di Salvador de Bahia. Novos Alegados, un tempo costruita su palafitte e abitata da pescatori e che oggi ospita più di 30mila persone, per lo più poverissime.

Le foto mostrano il modo di vivere dei suoi abitanti e i valori che li muovono: le feste continue che testimoniano il grande senso di comunità e il forte valore di vicinanza e aiuto reciproco; le vie che – dice don Bellani – sono «luoghi di vita dove accade di tutto» e in cui le case sono edificate con il metodo, tipico bahiano, «goccia a goccia»: «con il tempo, passo dopo passo, la casa si trasforma e cresce, perché tutta la famiglia possa essere accolta».

La sezione della mostra più significativa è dedicata alle storie di alcuni degli abitanti della favela. Come quella di una giovane madre che per il suo compleanno ha deciso di comprare diversi chili di pane e distribuirli alle famiglie più povere.

Dopo gli ultimi pannelli che raccontano la fede e la spiritualità bahiana, chiudono l’esposizione alcune poesie e alcuni canti espressione della cultura di questa realtà.

La mostra, dopo Casalmaggiore, farà tappa a Cremona, all’oratorio di Sant’Ambrogio, dal 15 al 25 ottobre e, successivamente, al Santuario di Caravaggio dal 29 ottobre all’8 novembre. Per viste guidate o richiedere la mostra nelle parrocchie contattare l’Ufficio missionario diocesano.




Da Salvador de Bahia il grazie a Cremona per l’accoglienza e la condivisione dei giorni della Gmg

«A una settimana dal nostro rientro a Salvador de Bahia, solo qualche riga per ringraziare la Diocesi di Cremona per l’opportunità che ci è stata data di vivere una settimana in Italia e di partecipare alla Giornata mondiale della gioventù. Un’occasione unica per i giovani, che terranno nel cuore e nella mente questi meravigliosi giorni. Semplicemente grazie!». Il messaggio arriva dalla parrocchia di Gesù Cristo Risorto, a Salvador de Bahia, con le parole del parroco della comunità brasiliana, il sacerdote “fidei donum” Cremonese don Davide Ferretti.

Il pensiero va anzitutto alle famiglie che si sono rese disponibili ad ospitarli, agli amici che li hanno accolti e accompagnati nei giorni in Italia e ai coetanei che hanno avuto modo di conoscere in occasione del raduno internazionale. Senza dimenticare naturalmente coloro che hanno espresso la propria vicinanza al gruppo brasiliano in modo meno evidente, ma comunque tangibile nel ricordo nella preghiera e nell’affetto. Un rapporto chiamato a consolidarsi ulteriormente attraverso l’impegno e le iniziative dell’Ufficio missionario diocesano.




Cremona accoglie i giovani di Bahia tra arte, preghiera e la visita in Comune

 

Nella mattinata di giovedì 26 luglio i ragazzi di Salvador de Bahia giunto in Italia per unirsi al gruppo diocesano in partenza per la Gmg di Lisbona, hanno visitato Cremona, accompagnati da don Davide Ferretti, don Umberto Zanaboni, don Andrea Lamperti Tornaghi insieme ad alcune delle famiglie che li stanno ospitando in questa settimana.

La visita è iniziata in piazza del duomo, con qualche scatto fotografico e l’introduzione di don Gianluca Gaiardi, guida d’eccezione che ha illustrato la piazza con tutti i suoi edifici: Battistero, Torrazzo e Cattedrale.

All’interno della Cattedrale, l’incaricato diocesano per i Beni culturale, ha illustrato gli affreschi più significativi e la cripta, dove si trovano le spoglie Sant’Omobono, sotto gli sguardi meravigliati dei giovani bahiani, colpiti dalla bellezza del Duomo e dalla storia del patrono.

A seguire la Messa in portoghese, presieduta dal Vescovo Napolioni e concelebrata da tutti i sacerdoti presenti.

 

 

«Gesù ci ha detto beati voi, beati i vostri occhi perché vedono. Perché vedete questa bella Cattedrale? Perché avete visto Roma?», ha iniziato mons. Napolioni, nell’omelia tradotta in simultanea da don Davide. «Vi hanno detto prima di partire: “beati voi perché andate in Italia, beati voi perché incontrerete il Papa alla GMG a Lisbona”. Anche il popolo di Israele, finalmente liberato dall’Egitto camminava verso la terra promessa, guidati da Mosè. Ma Mosè non entrerà in quella terra promessa. Perché la vera terra promessa è l’incontro con Dio, dovunque andiate. E per Mosè l’incontro avvenne sul Monte Sinai nel deserto. E allora anche noi siamo beati, perché ovunque possiamo incontrare il Signore, anche nel deserto della storia. Perché ai piccoli lui si fa riconoscere anche dentro le difficoltà e dentro le prove. Questo sarà il grande tesoro che tutti vogliamo sperimentare in questi giorni e portare a casa dovunque vivrete».

 

 

Ultima tappa della mattinata dell’accoglienza in città, è stato l’incontro con il Sindaco di Cremona Gianluca Galimberti, che ha accolto il gruppo di giovani nel palazzo Comunale; un dialogo tra il sindaco e i ragazzi che si sono raccontati.

«Per noi è un grande regalo la vostra presenza qui, perché siete giovani, perché siete forti, e perché noi, la nostra città, ha bisogno di incontrare persone come voi». Ha affermato il sindaco Galimberti e ha proseguito: «Vi chiedo una cosa: quando sarete alla Giornata Mondiale della Gioventù se potete ricordatevi la città di Cremona, se potete dire una preghiera per la città di Cremona. Tutte le città hanno bisogno di questo, anche noi ne abbiamo bisogno. E magari capiterà nei prossimi anni di incontrarci ancora».

 

Sono arrivati a Cremona i giovani di Salvador de Bahia. L’accoglienza nelle famiglie prima della Gmg

Sono arrivati a Cremona i giovani di Salvador de Bahia. L’accoglienza nelle famiglie prima della Gmg




Giornata a Roma per i giovani di Bahia, tra le meraviglie della città eterna e incontri speciali

 

È mercoledì 26 luglio, sono le 20.30 e da un’ora e mezza i ragazzi e le ragazze di Salvador de Bahia – accompagnati dal parroco don Davide Ferretti, dal responsabile dell’ufficio missionario don Umberto Zanaboni e da alcune volontarie – sono sul treno che li sta riportando a Cremona dopo due giorni belli e intensi nella capitale.

Il gruppo è partito per Roma durante la mattina di ieri, martedì 25, e ha visitato i maggiori monumenti della città eterna. «Vedere la fontana di Trevi è stata un’emozione forte, perché non mi aspettavo qualcosa di così imponente. È stata una sensazione unica e meravigliosa» ha detto Larissa con tutto l’entusiasmo che caratterizza lei e i suoi compagni di viaggio.

La gioia brasiliana ha invaso anche la metropolitana: sulla tratta che ha portato il gruppo alla casa per ferie don Orione, i ragazzi hanno intonato dei canti e ballato al ritmo di un tamburello, coinvolgendo alcuni altri turisti.

La giornata nella capitale è stata intensa, ricca di appuntamenti e di visite sorprendenti. I ragazzi cremonesi hanno potuto godere di una visita guidata della Basilica di san Pietro in lingua portoghese (passando da un’entrata laterale e davanti alla residenza pontificia di santa Marta). Vedere piazza san Pietro e la basilica ha suscitato in tutti un’emozione indescrivibile.

Dopo la visita in Vaticano, il vice direttore generale del Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede Giacomo Ghisani, cremonese d’origine, ha accompagnato il gruppo presso la sede di Radio Vaticana e ha presentato ai ragazzi Silvonei Protz, responsabile della redazione brasiliana, e Raimundo Lima, redattore della sezione brasiliana, che hanno parlato della storia della radio pontificia e dell’importanza di utilizzare i mezzi di comunicazione per raggiungere tutto il mondo. Il gruppo ha ascoltato con estremo interesse e ha posto numerose domande, come Stéfane che, ad esempio, ha chiesto come si può iniziare a lavorare nel mondo del giornalismo.

Dopo un pranzo a base di pizza e patatine, il gruppo ha continuato la visita raggiungendo piazza Navona e ammirando i dipinti del Caravaggio sulla vita di san Matteo conservati nella chiesa di San Luigi dei francesi.

A Leticia la cosa che è piaciuta di più è la basilica di San Pietro, sia dentro che fuori e tutti gli altri siti turistici: pensare alla storia che raccontano e al passato che testimoniano la stupisce e la riempie di meraviglia.

Domani il gruppo, di rientro a Cremona, incontrerà il vescovo Napolioni e il sindaco Galilberti.

La sera, invece, parteciperà ad una festa nella parrocchia del Maristella dedicata ai ragazzi cremonesi, con il mandato del Vescovo: un’altra tappa importante dello straordinario viaggio che porterà i giovani alla Gmg di Lisbona.

Sono arrivati a Cremona i giovani di Salvador de Bahia. L’accoglienza nelle famiglie prima della Gmg

 




Sono arrivati a Cremona i giovani di Salvador de Bahia. L’accoglienza nelle famiglie prima della Gmg

Lunedì 24 luglio, poco dopo le ore 19.30 sono arrivati a Cremona dal Brasile i ragazzi della favela di Salvador de Bahia, accompagnati dal loro parroco don Davide Ferretti. Insieme ai ragazzi della diocesi di Cremona parteciperanno alla Giornata mondiale della Gioventù a Lisbona.

Ad accoglierli in Seminario vescovile, con emozione ed entusiasmo, sono state le famiglie che li ospiteranno in questa settimana, prima della partenza per Lisbona, e dagli amici della comunità cremonese che negli anni hanno costruito relazioni direttamente con la loro parrocchia di Jesus Cristo Ressuscitado.

Nonostante il lungo viaggio i ragazzi hanno trasmesso a tutti i presenti gioia ed entusiasmo, contagiando subito tutti con l’allegria tipica dello stile brasiliano e mostrandosi desiderosi di conoscere le famiglie che li avrebbero ospitati.

I giovani brasiliani sono partiti da Salvador de Bahia la sera di domenica 23, un viaggio iniziato con un pullman rotto e la riorganizzazione dei trasporti per raggiungere l’aeroporto. Le ore di volo sono state affrontate cantando e scherzando, come testimonia il reportage social pubblicato sulla pagina instagram @pjcrnajornada, creata dai ragazzi per tenere aggiornato chi è rimasto a casa sul loro viaggio in Europa, in parte autofinanziato con impegno in mesi di piccole iniziative sostenute dalla comunità che hanno consentito ai giovani brasiliani di raccogliere fondi che si aggiungono a quelli raccolti dalle comunità cremonesi. In un post pubblicato poche ore prima del decollo la rottura del salvadanaio con le ultime offerte è salutato dall’ovazione dei ragazzi.

«Sono carichi a molla – ha spiegato don Davide – è il loro stile “bahiano”, è il loro stile brasiliano, starebbero svegli tutta notte, nonostante abbiano dormito pochissimo. Per loro è tutto un’avventura. Non vedono lora di scoprire, a cominciare da Roma, dove si recheranno domani per una visita nella capitale». Un’occasione unica da valorizzare al massimo, senza sprecare un solo momento.

La cena condivisa insieme in Seminario ha permesso a famiglie e ragazzi di iniziare a conoscersi e il momento di preghiera in portoghese è stata la prima occasione di unione tra le comunità di Cremona e Salvador.

«Avevo tanta voglia di venire qui in Italia perché noi abbiamo tanti contatti con italiani che arrivano nella chiesa di Jesus Cristo Ressuscitado. Sono molto contenta di questa accoglienza, sto conoscendo tante persone» ha affermato Maria Eduarda 18 anni.

Le fa eco con un sorriso incontenibile Arislaine Santos di 17 anni: «È stata un’esperienza molto bella viaggiare in aereo, era la prima volta. Qui è tutto molto diverso dal Brasile, le strade sono uguali, ma le case molto diverse. Sono contentissima di essere qui ed emozionata per questa esperienza».

 

 

Oggi, dunque, di nuovo in partenza verso Roma, per visitare la capitale, accompagnati da don Davide insieme a don Umberto Zanaboni, incaricato diocesano della pastorale missionaria, e alcuni amici cremonesi che negli anni sono stati a Salvador per esperienze di volontariato estivo nella parrocchia di Jesus Cristo Ressuscitado e che in questa settimana hanno l’opportunità di ricambiare con gioia l’accoglienza ricevuta accompagnandoli alla scoperta di quell’Italia di cui hanno sempre sentito parlare dai sacerdoti che da molti anni li accompagnano.

Dopo due giorni nella Capitale, giovedì 27 il rientro a Cremona, con la visita alla città e l’incontro con il vescovo Napolioni e il Sindaco Galimberti e, in serata, l’incontro diocesano al Maristella, dove il vescovo Napolioni conferirà il mandato ai circa 370 giovani in partenza per la Gmg. Il giorno seguente tappa a Milano dove, oltre a visitare la città incontreranno l’arcivescovo, Mario Delpini. Nel weekend, infine, i ragazzi avranno un po’ di tempo da trascorrere in famiglia, per conoscere meglio la realtà cremonese e riposarsi, in vista della partenza per Lisbona la domenica pomeriggio.

Verso la Gmg: in arrivo i giovani brasiliani che dalla favela si uniranno al gruppo cremonese nel viaggio a Lisbona

Cresce l’attesa per la Gmg: countdown social tra Salvador de Bahia e la Diocesi di Cremona




Cresce l’attesa per la Gmg: countdown social tra Salvador de Bahia e la Diocesi di Cremona

È iniziato il conto alla rovescia dei giovani di Salvador de Bahia che il 24 luglio raggiungeranno la Diocesi di Cremona, prima tappa del viaggio che li porterà a partecipare, proprio insieme al gruppo diocesano, alla Giorna mondiale della gioventù di Lisbona.

Il countdown, partito dieci giorni prima della partenza, attraversa l’oceano naturalmente attraverso i social,  sul profilo instagram che i ragazzi della favela hanno aperto proprio in vista del viaggio (@pjcrnajornada), dove vengono raccolti e mostrati i momenti di preparazione più significativi, a partire dalle occasioni di incontro, di preghiera e festa, caratterizzati da musica balli e tanto entusiasmo. Profilo che fungerà anche da diario di viaggio durante l’esperienza dei ragazzi e che terrà vivo il contatto anche con amici e familiari che rimarranno a Bahia e con cui potranno condividere giorno dopo giorno le tappe e gli incontri di questo importante viaggio, il primo per loro fuori dal quartiere della metropoli di Salvador.

 

 

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Don Umberto Zanaboni, incaricato diocesano per la pastorale missionaria ha spiegato: «I ragazzi si sono preparati in un modo pratico e in un modo catechistico. Pratico perché hanno venduto torte e lavoretti per racimolare un po’ di soldi per il viaggio. E a livello diocesano a Salvador de Bahia, come facciamo noi, più nel piccolo, hanno fatto questi incontri diocesani per i partenti»

Un momento importante di preparazione è stato il mandato consegnato ai giovani di Salvador che partiranno per la Gmg da parte del vescovo ausiliare don Valter Magno e la sua benedizione, testimoniato puntualmente anche sui social.

Don Zanaboni ha poi sottolineato: «I ragazzi hanno una smania, una voglia, non stanno più nella pelle. Per loro è il viaggio della vita, probabilmente è l’unica volta che usciranno dalla favela per un viaggio internazionale così importante»

Ad accompagnarli sarà il sacerdote cremonese fidei donum don Davide Ferretti, parroco della parrocchia di Cristo Re di Salvador de Bahia che da qualche mese è stato raggiunto dal sacerdote della diocesi di Milano don Andrea Perego che presta il suo ministero nella parrocchia e ha aiutato don Davide nella preparazione per la partenza dei giovani.

 

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A meno di una settimana dall’arrivo in Italia dei venti ragazzi di Salvador de Bahia, anche le comunità della Diocesi di Cremona si stanno preparando ad accoglierli.

L’arrivo in Italia è previsto per lunedì 24 luglio alle 16.30 a Milano, per poi raggiungere il Seminario Vescovile di Cremona dove, ad attenderli, ci saranno le famiglie che li ospiteranno per il breve soggiorno.

Le famiglie ospitanti, che con grande generosità hanno deciso di accogliere i ragazzi, provengo da diverse zone della Diocesi di Cremona (le unità pastorali cittadine Cittanova, Sant’Omobono e don Mazzolari e dalle parrocchie di Ossolaro, Pieve d’Olmi e Sospiro) e per prepararsi al meglio ad ospitare i giovani, hanno partecipato ad un incontro online, con Don Davide Ferretti, nel quale è stato spiegato il significato che ha per questi ragazzi il viaggio e nozioni pratiche per la gestione delle giornate che per i ragazzi sudamericani saranno occasioni speciali per incontrare e conoscere persone e luoghi del tutto nuovi.

«Ci è sembrata una cosa naturale proporci ad ospitare i ragazzi, la nostra casa è aperta ad ospitare amici. Questa è sicuramente un’esperienza diversa, è ospitare qualcuno che non si conosce, con cultura e lingua diversa dalla nostra. Non so come ci capiremo ma sarà un’esperienza positiva per tutti e spero anche per i ragazzi» ha spiegato Silvia, mamma di Marco, Giorgia e Paolo e moglie di Davide, famiglia di Pieve d’Olmi che ospiterà alcuni dei giovani di Salvador.

«Tanta è l’emozione di conoscerli, di essere all’altezza e di farli sentire a casa, che la lingua non sia un ostacolo. Ospitare facendolo nella normalità e nella spontaneità» ha sottolineato Silvia. Gioia ed entusiasmo da parte di tuta la famiglia, anche da parte dei figli che, nonostante il riadattamento degli spazi di casa non vedono l’ora di condividere questa esperienza di ospitalità ed accoglienza, magari anche con una partita di calcio tra compagni di viaggio. Anche loro, infatti, partiranno per Lisbona. E come i coetanei brasiliani, non vedono l’ora.

I giorni in Italia dei ragazzi di Salvador saranno caratterizzati da numerose tappe e incontri.

Martedì 25 di nuovo in partenza verso Roma dove rimarranno fino al giorno seguente per visitare i monumenti più significativi della città e della zona del Vaticano.

Giovedì 27 il rientro a Cremona, con la visita alla città e l’incontro con il vescovo Napolioni e il Sindaco della città, un momento importante per far sentire “a casa” i giovani brasiliani provenienti dalla parrocchia gemellata con la diocesi di Cremona. In serata, presso la parrocchia del Maristella parteciperanno all’incontro diocesano dei giovani in partenza per la Gmg, dove, il vescovo Napolioni conferirà il mandato ai pellegrini – circa 370 – che partiranno per la capitale lusitana, nelle diverse formule di viaggio proposte dalla Federazione Oratori Cremonesi.

Il giorno seguente tappa a Milano dove, oltre a visitare la città incontreranno l’arcivescovo di Milano, Mario Delpini.

Nel weekend i ragazzi avranno un po’ di tempo da trascorrere in famiglia, per conoscere meglio la realtà cremonese e riposarsi, in vista della partenza per Lisbona la domenica pomeriggio.

La Gmg è alle porte e, tra Salvador de Bahia e Cremona, l’attesa dell’incontro con Papa Francesco e con i giovani di tutto il mondo, sta crescendo dopo giorno. E – anche per chi resterà a casa – il racconto dell’esperienza non finirà con il conto alla rovescia fino alla partenza: tutte le tappe del pellegrinaggio e i grandi eventi dell’evento mondiale sarà raccontata attraverso il profilo ufficiale della Diocesi di Cremona che ha iniziato proprio in questi giorni il suo cammino di avvicinamento e che, insieme al diario di bordo su diocesidicremona.it, anche durante i giorni della Gmg racconterà dall’interno il gruppo cremonese e raccoglierà tutte le emozioni social dei partecipanti pubblicate taggando @diocesi_di_cremona e l’hashtag #cremonalisbona.




Da Milano a Caravaggio: giornata intensa di scoperta e di preghiera per i giovani brasiliani

Qui la photogallery completa della giornata

 

Venerdì 28 luglio, a due giorni dalla conclusione della settimana trascorsa in Italia prima della partenza per la GMG Lisbona,  i ragazzi e le ragazze di Salvador de Bahia hanno vissuto un’altra giornata ricca di emozione con il viaggio a Milano, accompagnati dal vescovo Antonio per incontrare l’arcivescovo Mario Delpini.

Arrivati al palazzo arcivescovile, il gruppo è stato accolto con un piccolo rinfresco seguito dall’incontro con Mons. Delpini.

«Il pellegrinaggio a Lisbona, che farò anche io, ci aiuterà a cercare le ragioni per cantare il Magnificat, avere cioè la fede di Maria per riconoscere l’opera di Dio nel mondo. Vi auguro di portare questo canto nella vostra parrocchia per poter attirare nuovi giovani e poter cambiare la Storia». Queste sono state alcune delle parole che l’arcivescovo del capoluogo lombardo ha rivolto ai ragazzi, attenti e interessati. Numerose infatti sono state le domande poste dai brasiliani, curiosi di conoscere le mansioni e le difficoltà che si incontrano ad amministrare una diocesi così grande e di sapere come l’arcivescovo abbia vissuto le passate GMG e cosa si aspetta dalla prossima.

Dopo questo importante incontro, il gruppo ha potuto visitare il Duomo con la guida di don Virginio Pontiggia dell’Archivio Diocesano, e padre Marco Bennato, missionario del Pime in Brasile, che ha tradotto per loro.

Don Virgilio ha affascinato i ragazzi con la spiegazione di alcune curiosità del duomo, come il Rito della Nivola in occasione della ricorrenza dell’Esaltazione della Santa Croce e l’antica funzione della meridiana posta all’ingresso della cattedrale.

Dopo il pranzo, consumato insieme a don Maurizio Zago, direttore del centro missionario milanese e a don Marco Bennato presso la parrocchia personale dei Migranti “S. Stefano Maggiore”, i giovani sono partiti alla volta del santuario di Santa Maria del Fonte di Caravaggio.

 

Qui la photogallery completa della giornata

 

Lì, accolti dalle suore Adoratrici, il vescovo Antonio, don Davide Ferretti e don Umberto Zanaboni hanno celebrato la messa in portoghese nella cappella San Giovanni Paolo II del centro di spiritualità.

Durante la sua omelia, il vescovo Antonio ha parlato di come sia importante osservare l’opera di Dio e custodirla: «Dobbiamo stupirci, perché Dio compare il mille modi: nella bellezza del creato, nella Storia della Chiesa, attraverso le persone che siamo e che incontriamo. Oggi abbiamo incontrato tante persone che facevano le cose più svariate. Per non cedere alla tentazione di giudicare, possiamo scrivere i Dieci Comandamenti in un altro modo: non basta dire non uccidere o non rubare, perché c’è chi uccide e chi ruba. Ma dobbiamo sentire nel nostro cuore le parole positive di Dio come famiglia, occhi, corpo, bellezza. Tutto questo non ci è dato perché noi lo possediamo, ma perché attraverso di esso noi possiamo ricordare e portare nel cuore ciò che il Signore ci dice».

Suor Paola Rizzi ha poi accompagnato il gruppo attraverso la storia del Santuario, raccontando l’apparizione, mostrando loro il Sacro Fonte, il Sacro Speco e la cupola: «Maria scende sulla terra e viene a prendere anche il più piccolo di noi, anche il peccatore più grande, per portarlo in Paradiso con lei. Lei è l’immagine della Carità e non ci può essere fede senza la carità».

Le giovani e i giovani brasiliani hanno vissuto un momento di profonda spiritualità con una preghiera alla Madonna e intonando spontaneamente un canto mariano tradizionale brasiliano.

Dopo un gelato e un momento conviviale, il gruppo è tornato dalle famiglie ospitanti.

La giornata di sabato sarà dedicata alla visita al museo del violino offerta dal sindaco di Cremona Umberto Galimberti e allo svago, in attesa di domenica, giorno della partenza per la GMG di Lisbona.

 

Cremona accoglie i giovani di Bahia tra arte, preghiera e la visita in Comune

Sono arrivati a Cremona i giovani di Salvador de Bahia. L’accoglienza nelle famiglie prima della Gmg

Sono arrivati a Cremona i giovani di Salvador de Bahia. L’accoglienza nelle famiglie prima della Gmg




Verso la Gmg: in arrivo i giovani brasiliani che dalla favela si uniranno al gruppo cremonese nel viaggio a Lisbona

Il 2 di agosto si avvicina, e in tutto il mondo diocesi, parrocchie e gruppi si stanno organizzando per partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù, evento che non smette di attirare giovani dai quattro angoli del pianeta, accomunati dallo spirito cristiano e dalla chiamata a prendere parte a quella che, dalla sua istituzione per volere di Papa Giovanni Paolo nel 1984, è diventata una delle più grandi ed entusiasmanti feste della fede della Chiesa universale.

Anche nella Diocesi di Cremona, nelle parrocchie comincia a diffondersi il clima di attesa ed entusiasmo per la 37a Giornata mondiale della gioventù, che si terrà a livello internazionale dal 1° al 6 agosto 2023 a Lisbona. Dalla città di Cremona, però, insieme agli oltre trecento ragazzi iscritti con i gruppi parrocchiali, i movimenti e le associazioni, partiranno anche alcuni giovani brasiliani. Si tratta di più di venti ragazzi della parrocchia di Gesù Cristo Risorto, a Salvador de Bahia, che saranno ospitati da famiglie cremonesi, proprio nella settimana precedente la Gmg, per poi raggiungere Lisbona insieme ai coetanei italiani.

Questa è la prima volta in cui i ragazzi brasiliani, invece di ricevere la visita di missionari nel proprio Paese, affronteranno loro stessi un viaggio tanto lungo fuori dalla favela. Sembra riecheggiare, nella loro scelta coraggiosa, sostenuta con generosità dalle comunità in diocesi, il tema contenuto nel messaggio del Santo Padre per questa Gmg: «Maria si alzò e andò in fretta».

Don Ferretti, sacerdote fidei donum a Salvador de Bahia che accompagnerà i giovani brasiliani nel lungo viaggio intercontinentale, spiega che l’idea di aderire alla proposta della Gmg è nata tempo fa, parlando con i ragazzi, che hanno espresso un forte desiderio di partecipare. «Loro vivono nella favela – racconta don Davide – e per loro un viaggio simile è una spesa enorme. Hanno iniziato a preparare dolci, cose da bere, piccoli lavoretti da vendere per racimolare qualche soldo». La preparazione, però, non è solo economica. Il cammino iniziato dai giovani di Salvador de Bahia in vista della Gmg è stato anzitutto un cammino di crescita umana e spirituale, per sé ma anche per i propri familiari: «L’intenzione è quella che anche le famiglie dei ragazzi possano accompagnare nella preghiera questa esperienza».

A raccontare il programma dei parrocchiani della favela è don Umberto Zanaboni, incaricato diocesano per la pastorale missionaria: «L’arrivo in Italia, più precisamente a Milano, è previsto per le 16.30 di lunedì 24, ci si sposterà poi a Cremona, dove i ragazzi saranno divisi fra le famiglie che hanno dato la disponibilità per accoglierli. La mattina seguente si partirà alla volta di Roma per una visita turistica e per l’incontro con il Santo Padre, fissato a mercoledì. Il ritorno a Cremona è previsto per la sera stessa. Giovedì accompagneremo i nostri ospiti a fare un tour di Cremona che si concluderà in un incontro con il Vescovo e con il sindaco. Venerdì 28 li porteremo anche a Milano, dove incontreranno l’Arcivescovo e visiteranno il capoluogo di regione. Dopo la giornata libera di sabato è prevista la partenza da Malpensa per Lisbona, alle 17.30 di domenica 30 luglio».

 




A Salvador de Bahia la parrocchia di Jesus Cristo Ressuscitado in festa per la Prima Comunione di 11 ragazzi

Domenica 21 maggio nella parrocchia Jesus Cristo Ressuscitado, a Salvador de Bahia (Bahia), si sono celebrate le Prime Comunioni. 11 ragazzi dai 10 ai 13 anni, provenienti da due diverse comunità della parrocchia, dopo alcuni anni di preparazione sono arrivati a questo momento importante per la crescita della loro fede e della appartenenza alla Chiesa.

Il cammino di preparazione ai sacramenti a Salvador de Bahia è un po’ diverso rispetto a quello italiano. I ragazzi, nella maggior parte dei cas,i non hanno alle spalle delle famiglie che li possano accompagnare e seguire: sono loro stessi che, attraverso qualche catechista o amico più grande, cominciano il cammino e, non senza difficoltà o cedimenti, arrivano ai sacramenti.

Nella gran parte dei casi si parte da zero e, con grande pazienza, ogni sabato pomeriggio i catechisti introducono i ragazzi alla conoscenza di Gesù e della Chiesa.

«Nel caso poi di questi ragazzi più giovani – racconta don Davide Ferretti, parroco di Jesus Cristo Ressuscitado – accompagnandoli pian piano ai sacramenti ci si rende veramente conto di come lo Spirito Santo faccia “miracoli”».

Il 21 maggio nella parrocchia di Salvador de Bahia è stato un giorno di festa. La chiesa gremita più del solito e con la presenza di alcuni genitori che non entravano in chiesa da anni, ma con negli occhi chiaramente con una certa apprensione ed emozione.

Come sempre succede qui, è finito tutto con un po’ di festa, il taglio della torta e la consegna del Vangelo. È la Chiesa che cammina.