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Riflessi Magazine torna online con la nuova edizione che cavalca… le “onde”

È online il nuovo numero di Riflessi, che torna dopo la pausa estiva con un’edizione dedicata al tema “Onde”.

Un tema – si legge nell’introduzione” certamente suggerito dal «ricordo ancora caldo dell’estate che per tanti è stata l’occasione di cambiare panorama e di lasciarsi cullare dai flutti», ma che soprattutto esplora «questa sensazione di (ri)messa in moto che non ci abbandona, la voglia di non restare fermi, di trovare nuovi ritmi, nuovi suoni».

Le storie, le interviste e le immagini di “Onde” fanno del nuovo numero di Riflessi «l’edizione del movimento e dunque del futuro».

Tanti temi, dunque, tanti “riflessi” che affrontano il tema da prospettive diverse: arte, scienza, volontariato, integrazione, migrazioni, giovani, sport…
«Come avrebbe potuto, scrivere e fotografare “Onde”, non rivelarsi un viaggi – si legge ancora nell’introduzione –  la scoperta di luoghi vicini e lontani che, come una vela che dall’orizzonte di avvicina, hanno rivelato i volti e le storie delle persone che li abitano: Francesco e Sonia di MagicaMusica, l’ingegner Toyota, gli studenti del Campus di Santa Monica e i loro presidi, la professoressa Feretti che studia le onde elettromagnetiche ed Ettore Favini che ricama i Mare nostrum, quello che Yannick ha attraversato inseguendo una speranza; e poi Rabhi che guarda il suo Libano da lontano senza dimenticarlo, don Bruno e l’Apostolato del mare, Enrico, Fatou e i ragazzi di Cr_wave, i volontari nei quartieri, gli anziani soli, Marcello sul surf, la Barca del Sorriso, i campioni olimpici…».
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“Quando ero bambino io…” Sfogliano l’album dei ricordi nella Giornata mondiale dei nonni e degli anziani




Dov’è finito il tempo?




L’attimo che mette le ali e fa abitare il cielo




Online l’edizione estiva di Riflessi: storie e pensieri dedicate al “Tempo”

«Per quanto tempo è per sempre?». «A volte, solo un secondo». La domanda di Alice e la risposta del Bianconiglio in “Alice nel Paese delle Meraviglie” è la citazione che apre l’ultimo numero di Riflessi Magazine, online da oggi sul sito del mensile, dedicato al tema “Tempo”.

“Alle porte dell’estate ce lo prendiamo, un po’ di questo tempo – si legge nella introduzione al numero 22 della rivista digitale -. Quello che corre via, quello che si perde, quello che non c’è… non c’è mai. E chissà poi – continua – che vorrà dire “prendere tempo”. Forse solo fermarsi, smettere di provare a dominarlo, stancarsi di riempirlo, ascoltarlo passare. Come si fa con le storie che non si possono dimenticare; come fanno le girandole di Giuseppe con i venti del mondo che gli attraversano il giardino; come facciamo tutti quando la paura e la morte ci paralizzano; come fanno la musica e le stagioni, uno scout sotto il temporale e un allenatore che chiama il timeout prima del minuto che vale un trionfo».

Sono queste alcune delle storie e delle riflessioni che si scoprono sfogliando le pagine digitali di Riflessi “Tempo”, passando dal tempo degli abbracci ritrovati dagli ospiti di una casa di riposo al progetto di un fotografo che ha portato a Cremona i desideri dei bambini dei paesi più difficili del mondo con i suoi ritratti, dal tempo della natura (le stagioni, la meteorologia, i ritmi della terra…) a quello della scuola che un progetto del Comune di Cremona sta provando a ritrovare e ridefinire.

Per Riflessi è il numero che conclude la seconda stagione e accompagna durante il tempo delle vacanze. Il mensile continuerà a tenere compagnia ai suoi lettori sui social (Facebook, Instagram e Youtube) anche durante i mesi estivi, dando appuntamento a settembre con una nuova edizione che aprirà il terzo anno di vita del mensile.

 




Adozione. Storia di Gì, bimbo nato dal cuore




Le domande dei piccoli non chiedono che… la verità




Online la nuova edizione di Riflessi dedicata ai «Bambini»

«Quella semplicità disarmante che guarda la verità, senza condirla né abbruttirla per farcela digerire meglio». È lo sguardo dei bambini (come quello che sbuca, allegro e curioso, da dietro due palloncini nella foto di copertina) a guidare la lettura della nuova edizione del mensile digitale diocesano «Riflessi Magazine» (online su riflessimag.it).

Alle porte dell’estate, il numero è dedicato proprio ai più piccoli, «perché “loro” – si legge nell’introduzione – non sono altro che “noi” qualche anno fa. Sono quello che tutti “noi” riusciremo ad essere».

Attraverso gli incontri, le interviste, le riflessioni, ma anche la scelta delle immagini, Riflessi fotografa un racconto che riguarda tutti: i ricordi, la quotidianità, gli affetti, la costruzione del domani…

«E i bambini?» è la domanda che apre l’edizione e che pone il tema dentro il tempo che stiamo attraversando. Un tempo difficile per tutti e forse anche di più per i piccoli che affondano le radici tenere della loro vita in questi mesi di incertezza e trasformazioni.

«Loro dov’erano mentre seguivamo l’ennesima call davanti al pc, mentre la casa diventava un ufficio, una palestra, una pizzeria…? Loro che fanno quando rispondiamo al telefono, sfogliamo la bacheca dei nostra “social per vecchi” per scrollare via i pensieri delle giornate? Loro dove corrono mentre noi tiriamo i remi in barca?».

«I bambini sono lì – è la risposta – e averli così vicini era l’occasione per guardarli bene». Così ha fatto Riflessi: ha osservato i bimbi per parlarne agli adulti. Tutti i bimbi: «bimbi allegri, bimbi nati, salvati, adottati, bimbi sui libri o sotto al tavolo, bimbi in campo, bimbi di 90 anni…».

Tra le pagine del mensile ci si mette in ascolto delle domande dei piccoli che richiedono risposte tanto serie da meritarne la fiducia, si sorride esplorando il caos creativo che le mamme conoscono bene e i piccoli privilegi che i “grandi” dimenticano troppo presto di aver goduto; ci si commuove ascoltando i ricordi d’infanzia degli ospiti di una casa di riposo (il ritorno del papà dall’Africa, le biglie, gli incontri alla festa del paese e gli gnocchi…). E poi, se è lo sguardo dei piccoli a guidare, si fanno scoperte originali come una visita nel giardino-laboratorio di un mastro trottolaio, si incontrano storie di straordinaria normalità come quella di Gì, «bimbo nato dal cuore» di una famiglia adottiva, si fa i conti con la fragilità a cui è difficile dare un nome, quella di cui si prende cura il centro di neuropsichiatria della Azienda sanitaria territoriale.

E poi ancora una piccola guida ai capricci e una riflessione sul talento sportivo e come custodirlo perché non vada sprecato; il ricordo della data simbolo in cui in 24 ore sono 15 bambini sono venuti al mondo in ostetricia nell’Ospedale che usciva a fatica dalla trincea del Covid, l’incontro con i volontari del Centro Aiuto alla vita di Cremona che non si arrendono di fronte all’enorme sfida di stare accanto alle mamme in difficoltà e ai loro bambini.

«Sono qui – si legge ancora nell’introduzione -. Vicinissimi. Tanto da inciamparci. Tanto da scottarsi. Tanto che alla fine addormentarsi abbracciati è stato finalmente così facile. Come imparare a cavarsela… insieme».

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Cecità. Al di là del limite, c’è l’idea che ho di te




Dialogo con don Giuliano Zanchi sull’età della de-materializzazione