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Martedì sera in Cattedrale il Vescovo incontra i gruppi di preghiera della diocesi

Il 28 e 29 giugno scorso è stato celebrato a Roma, alla presenza anche del delegato diocesano don Antonio Trabucchi, il 175° anniversario dell’Apostolato della preghiera, oggi chiamato e strutturato come Rete mondiale di preghiera del Papa. L’occasione è stata l’udienza concessa da papa Francesco ai circa seimila convenuti da tutto il mondo. Il Giubileo ha rivestito il ruolo di spartiacque tra il luminoso passato di cui nulla va perso e il futuro di questa opera pontificia con sede legale nello Stato della Città del Vaticano, che coinvolge nel mondo un numero incredibile di persone, giovani e anziane, con modalità consolidate e forme più innovative, tecnologiche e digitali.

Seguendo l’impegno della Chiesa nell’obiettivo della nuova evangelizzazione, la Rete mondiale di preghiera del Papa propone, nello spirito del sacerdozio comune dei fedeli (LG 10), la spiritualità del Sacro Cuore – che è il culto dell’amore di Dio per l’uomo – nella sua duplice dimensione di intimità personale con Gesù Cristo e di disponibilità apostolica al servizio della missione della Chiesa di fronte alle sfide dell’umanità, quali si ritrovano nelle intenzioni mensili proposte dallo stesso Pontefice.

La diocesi di Cremona si avvale oggi di questa e di altre numerose realtà di preghiera e di spiritualità diffuse in ogni zona pastorale: dal Milanese alla Bergamasca, dal Cremonese al Casalasco. È una fioritura “sommersa”, ma solida e preziosa. Sono poco meno di trenta i gruppi di preghiera attivi nelle diverse comunità, censiti per la prima volta nei primi mesi del 2019. Questi gruppi, diversificati nel titolo, si presentano guidati da sacerdoti, da religiosi o da laici, si riuniscono nelle chiese o negli oratori parrocchiali o anche in case private secondo un calendario con scadenze ben precise. Motivo degli incontri sono principalmente l’adorazione eucaristica, la partecipazione all’Eucaristia, la catechesi, la riflessione sugli insegnamenti del Magistero della Chiesa, sulla divina Misericordia e l’ascolto della Parola di Dio, la preghiera di lode, la recita del Rosario.

Una realtà meravigliosa o forse inaspettata, formata da «tanti gruppi di preghiera che, grazie a Dio, tengono viva in diocesi l’adorazione, l’intercessione, la lode», sottolinea mons. Napolioni. E proprio dal Vescovo giunge il desiderio di incontrarli tutti questi gruppi in Cattedrale, la sera martedì 1 ottobre, alle 20.30. La data della prima convocazione diocesana non è casuale: essendo il giorno di santa Teresa di Lisieux, compatrona delle missioni, è l’occasione migliore per iniziare il mese missionario straordinario voluto dal Papa e, insieme, dare risalto alle tante e ai tanti che amano pregare per il bene della comunità, secondo lo spirito della rete di preghiera del Papa.