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Con la Borsa di S. Omobono un aiuto a costruirsi un futuro

Risposta ai bisogni delle persone più fragili e progettualità. Sono questi gli obiettivi dichiarati del progetto “Borsa di S. Omobono”, il fondo di solidarietà sostenuto con la “Quaresima di carità” promossa in diocesi. A presentare l’iniziativa nella nuova puntata di “Chiesa di Casa”, il talk di approfondimento pastorale, è stato Alessio Antonioli, coordinatore dei centri di ascolto della Caritas cremonese, che ha ricordato come la “Borsa di S. Omobono” sia «uno strumento prezioso per rispondere ai bisogni delle persone che abitano il nostro territorio, qualsiasi essi siano».

Il legame con la comunità risulta dunque evidente. A sottolinearlo, la presenza di Paola Azzoni, volontaria Caritas nell’unità pastorale “Don Primo Mazzolari” di Cremona, formate dalle parrocchie di Sant’Ambrogio, Cambonino, Boschetto e Migliaro. «Le necessità che riscontriamo in parrocchia sono molte e diverse tra loro. C’è chi ha bisogno di sostegno economico per pagare l’affitto, o le utenze. Un problema, però, che sempre più spesso riscontriamo è quello della solitudine».

In questo senso la parola chiave per la quaresima di carità del 2023 sembra essere “attenzione”. «Dovrebbe essere questo lo stile del cristiano — ha sottolineato Paola Azzoni — cioè capace di cogliere i bisogni dei fratelli prima ancora che siano esplicitati».

Gli stessi centri di ascolto della Caritas sono uno strumento prezioso per sviluppare uno sguardo attento e pronto ad accogliere ed accompagnare. «Grazie al contributo prezioso dei cremonesi — ha spiegato Antonioli — dal 2020 ad oggi la “Borsa di S. Omobono” ha aiutato moltissime sorelle e fratelli in difficoltà, soddisfacendo i loro bisogni primari, ma anche aiutandoli a costruirsi un futuro». Nato in pieno periodo pandemico, infatti, il progetto ha sostenuto famiglie, ragazzi e anziani provati dalla sofferenza, dal dolore e dalla crisi, dando loro nuova vita e speranza.

Le sollecitazioni offerte da Alessio Antonioli e Paola Azzoni sono state dunque molte, tutte rivolte alla costruzione di uno stile caritativo. «La continuità è fondamentale — secondo la volontaria cremonese — perché il progetto possa proseguire. E questo compita spetta innanzitutto a ciascuno di noi, nella propria comunità di appartenenza».

Preghiera, penitenza e carità. Sono le dimensioni della vita cristiani su cui si è particolarmente invitati a riflettere durante la quaresima. «Sono attenzioni che mi sembrano molto legate tra loro — ha concluso Antonioli — perché dicono di una disponibilità a stare vicini, ad accogliere e prendersi cura del prossimo».




Mercoledì delle Ceneri: alle 18 la Messa del Vescovo in Cattedrale

Mercoledì 22 febbraio, alle 18, all’inizio della Quaresima, il vescovo Antonio Napolioni presiederà nella Cattedrale di Cremona l’Eucaristia, con la benedizione e l’imposizione delle Ceneri. La liturgia, concelebrata dal vescovo emerito Dante Lafranconi e dai canonici del Capitolo della Cattedrale, sarà animata con il canto dal Coro della Cattedrale con il servizio liturgico affidato agli studenti di Teologia del Seminario.

Il primo giorno di Quaresima sarà anche l’occasione per presentare ufficialmente alla Chiesa cremonese l’iniziativa di carità che accompagnerà il cammino verso la Pasqua (leggi per saperne di più).

Per favorire la partecipazione dei malati e degli anziani impossibilitati a uscire di casa, la celebrazione sarà proposta in diretta dal Centro di produzione televisiva diocesano attraverso i canali web e social della Diocesi e in televisione su Cremona1 (canale 19).

 

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«L’ABC del cristiano… e della pace». Il messaggio del Vescovo per la Quaresima




Mercoledì delle Ceneri, il Vescovo: «In questa quaresima del mondo, la Quaresima di Cristo salva l’umanità»

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Calamità naturali, guerre e violenze: «se questa è la quaresima del mondo, ci salva la Quaresima di Cristo», ha detto il vescovo Antonio Napolioni nella Messa del Mercoledì delle Ceneri presieduta nel pomeriggio del 22 febbraio in Cattedrale. Una celebrazione ha aperto il «tempo favorevole» che accompagna alla Pasqua e che – se lo si vuole, facendo «spazio a Dio e ai fratelli» – diventa «grembo di una umanità nuova».

«Non possiamo dimenticare che digiuni, pianti e lamenti nel mondo non mancano», ha ricordato il vescovo all’inizio della sua riflessione con un riferimento alla prima lettura, tratta dal libro del profeta Gioele. «Ci sono cuori lacerati non soltanto dal desiderio di penitenza e ritorno a Dio, – ha affermato monsignor Napolioni con un riferimento esplicito all’attualità – ma dal dolore insopportabile per la morte dei propri figli, dei propri cari. C’è chi è costretto a digiunare perché non arriva il cibo, non arriva l’acqua. Abbiamo sotto gli occhi le scene di guerre e di terremoto. Ma non dimentichiamo neppure quelle sterminate terre di povertà: terre impoverite da chi le ha sfruttare e non ha permesso a chi è nato e cresciuto in quei continenti di avere la nostra stessa liberà e dignità». «E allora ci sono uomini e donne che per tornare al Signore intraprendono viaggi, fughe, o si nascondono nei bunker o nelle caverne», ha ricordato ancora il vescovo. E guardando a alla «assemblea santa» che «noi abbiamo il privilegio di formare», ha espresso «bisogno di essere uniti a tutto il popolo di Dio, che è uno solo, che non conosce bandiere». «Il popolo dei suoi figli – ha invitato il vescovo – è chiamato tutto intero a una Quaresima di conversione e di salvezza, perché è in gioco non solo la salvezza di ogni anima, ma la salvezza dell’umanità, della nostra famiglia umana».

E allora «se questa è la quaresima del mondo, ci salva la quaresima di Cristo!», ha affermato con forza monsignor Napolioni: «Lui vuole animare, riempire la nostra Quaresima, che vissuta da soli, come una dieta o un fioretto, non serve a nulla. Deve essere riempita da Lui: è il tempo di Cristo, il tempo dell’ascolto, della preghiera, della grazia».

“Vi supplichiamo in nome di Cristo: lasciatevi riconciliare con Dio”. Monsignor Napolioni ha fatto proprie le parole dell’apostolo Paolo ai Corinti con un interrogativo: «Ma come? E perché? Basta un desiderio?». «Certo la nostra liberà è chiamata in causa – ha detto il vescovo –, ma ci viene incontro Lui: ci viene a cercare come il pastore che cerca la pecora smarrita. Ci viene a prendere con tenerezza e con coraggio», dando «l’appuntamento della nostra riconciliazione là dove c’è il nostro peccato».

«In questa società che produce dipendenze e schiavitù mascherandole da benessere – ha proseguito Napolioni – il grande benessere è essere amati, essere perdonati, essere graziati».

Ed ecco quindi “il momento favorevole, il giorno della salvezza”: il cammino verso la Pasqua. «Ma questo richiede che questa Quaresima sia anche quella di ciascuno di noi, disposto a collaborare all’opera di Dio per il bene nostro e di tutti». Con tre vie – l’elemosina, la preghiera e il digiuno  – utili a « ripulirci l’anima». «Ritrovare questa libertà interiore per fare spazio a colui che viene, a Dio e ai fratelli. Questa è la vera condizione umana che la Quaresima ci permette di riscoprire», ha detto il vescovo.

Una riscoperrta che la Chiesa per prima deve fare. «Una Chiesa aperta, accogliente, disponibile, non fatta di pretese e giudizio. Ma come una madre che, anche quando i figli sono lontani e magari pensa di averli persi, continua a ospitarli nel grembo perché vivano». «Possa essere la nostra quaresima questo grembo di una umanità nuova – ha concluso il vescovo – di quella giustizia più alta di cui il mondo ha disperato bisogno e che almeno dai cristiani, da tutti i cristiani, da tutte le Chiese, possa essere rinnovata come scelta e stile di vita in questa Pasqua verso la quale ci mettiamo con Gesù decisamente in cammino».

Dopo la riflessione del vescovo la celebrazione è stata caratterizzata dalla benedizione delle ceneri, imposte sul capo dei presenti.

Accanto al vescovo Antonio Napolioni il vescovo emerito Dante Lafranconi, i canonici del Capitolo della Cattedrale e alcuni altri sacerdoti della città, presenti insieme ai seminaristi diocesani che hanno prestato servizio liturgico. Ad animare la liturgia con il canto è stato il coro della Cattedrale diretto da don Graziano Ghisolfi.

 

Guarda il video integrale della celebrazione




Il Messaggio del Papa per la Quaresima: “Ascolto reciproco è obiettivo di una Chiesa sinodale”

“Anche se i nostri impegni ordinari ci chiedono di rimanere nei luoghi di sempre, vivendo un quotidiano spesso ripetitivo e a volte noioso, in Quaresima siamo invitati a ‘salire su un alto monte’ insieme a Gesù, per vivere con il popolo santo di Dio una particolare esperienza di ascesi”. Lo scrive Papa Francesco nel Messaggio per la Quaresima sul tema: “Ascesi quaresimale, cammino sinodale”.

“L’ascesi quaresimale è un impegno, sempre animato dalla Grazia, per superare le nostre mancanze di fede e le resistenze a seguire Gesù sul cammino della croce”, spiega il Papa: “Proprio come ciò di cui aveva bisogno Pietro e gli altri discepoli”. “Per approfondire la nostra conoscenza del Maestro, per comprendere e accogliere fino in fondo il mistero della salvezza divina, realizzata nel dono totale di sé per amore, bisogna lasciarsi condurre da Lui in disparte e in alto, distaccandosi dalle mediocrità e dalle vanità”, l’esortazione di Francesco:

“Bisogna mettersi in cammino, un cammino in salita, che richiede sforzo, sacrificio e concentrazione, come una escursione in montagna. Questi requisiti sono importanti anche per il cammino sinodale che, come Chiesa, ci siamo impegnati a realizzare”.

Di qui il parallelo tra l’ascesi quaresimale e il cammino sinodale: “Analogamente all’ascesa di Gesù e dei discepoli al Monte Tabor, possiamo dire che il nostro cammino quaresimale è sinodale, perché lo compiamo insieme sulla stessa via, discepoli dell’unico Maestro. Sappiamo, anzi, che lui stesso è la Via, e dunque, sia nell’itinerario liturgico sia in quello del Sinodo, la Chiesa altro non fa che entrare sempre più profondamente e pienamente nel mistero di Cristo Salvatore”. “Come in ogni impegnativa escursione in montagna”, prosegue il Papa: “salendo bisogna tenere lo sguardo ben fisso al sentiero; ma il panorama che si spalanca alla fine sorprende e ripaga per la sua meraviglia”. “Anche il processo sinodale appare spesso arduo e a volte ci potremmo scoraggiare”, ammette Francesco: “Ma quello che ci attende al termine è senz’altro qualcosa di meraviglioso e sorprendente, che ci aiuterà a comprendere meglio la volontà di Dio e la nostra missione al servizio del suo Regno”.

“La novità del Cristo è compimento dell’antica Alleanza e delle promesse; è inseparabile dalla storia di Dio con il suo popolo e ne rivela il senso profondo”, argomenta il Papa: “Analogamente, il percorso sinodale è radicato nella tradizione della Chiesa e al tempo stesso aperto verso la novità. La tradizione è fonte di ispirazione per cercare strade nuove, evitando le opposte tentazioni dell’immobilismo e della sperimentazione improvvisata”.

“Il cammino ascetico quaresimale e, similmente, quello sinodale, hanno entrambi come meta una trasfigurazione, personale ed ecclesiale”, sintetizza il Pontefice, che in tempo di Quaresima offre un consiglio preciso:

“Se non possiamo partecipare alla Messa, leggiamo le letture bibliche giorno per giorno, anche con l’aiuto di internet”.

“Oltre che nelle Scritture, il Signore ci parla nei fratelli, soprattutto nei volti e nelle storie di coloro che hanno bisogno di aiuto”, l’altro spunto del messaggio papale: “L’ascolto di Cristo passa anche attraverso l’ascolto dei fratelli e delle sorelle nella Chiesa, quell’ascolto reciproco che in alcune fasi è l’obiettivo principale ma che comunque rimane sempre indispensabile nel metodo e nello stile di una Chiesa sinodale”. Ecco perché non bisogna “rifugiarsi in una religiosità fatta di eventi straordinari, di esperienze suggestive, per paura di affrontare la realtà con le sue fatiche quotidiane, le sue durezze e le sue contraddizioni”. La Quaresima, infatti, è orientata alla Pasqua: “il ‘ritiro’ non è fine a sé stesso, ma ci prepara a vivere con fede, speranza e amore la passione e la croce, per giungere alla risurrezione”. “Anche il percorso sinodale non deve illuderci di essere arrivati quando Dio ci dona la grazia di alcune esperienze forti di comunione”, il monito del Papa: “Scendiamo nella pianura, e la grazia sperimentata ci sostenga nell’essere artigiani di sinodalità nella vita ordinaria delle nostre comunità”.

 

M.Michela Nicolais (AgenSir)




«L’ABC del cristiano… e della pace». Il messaggio del Vescovo per la Quaresima

Benedetta Quaresima! Che arriva per riproporci un cammino educativo alla fede, essenziale e impegnativo, specie in questo tempo che ci preme addosso con le sue drammatiche sfide. La Chiesa non si smarrisce, quando guarda al suo Signore che cammina deciso verso la Pasqua. E ci aiuta a non cadere nelle tentazioni di fuga, illusorie e deludenti, vigliacche o aggressive, che si mascherano in mille modi, per sedurci ed ammalarci ancor di più.

La liturgia domenicale alterna tre cicli di letture e preghiere, e quest’anno ripropone l’anno A, quasi per farci ricordare l’alfabeto del cristianesimo. I Vangeli ci chiamano a stare con Gesù: tenta­to, trasfigurato, acqua viva per la Samaritana, luce per il cieco nato, resurrezione e vita piena per l’amico Lazzaro… passo dopo passo giungeremo con Lui a Gerusalemme, teatro della passione e della Pasqua, per la nostra salvezza.

Il primo invito che dunque rivolgo a me e a tutti voi, cari amici, è quello di lasciarci evangeliz­zare. Come se non avessimo mai ascoltato questa Parola, perché ci sorprenda col suo potere di cam­biamento, di conversione. Invito a leggere insieme questi Vangeli, in parrocchia o meglio nelle ca­se, a piccoli gruppi. Se vorrete, anche io potrò entrare (con un breve video) e offrirvi qualche pista di riflessione, su cui fare condivisione e testimoniarci vissute ragioni di speranza. I parroci indiche­ranno tempi e luoghi per compiere questo primo gesto della Quaresima.

Il punto B non può che essere la partecipazione all’eucaristia domenicale, cuore di un ritmo di preghiera che sarà bello possa impregnare tutte le nostre giornate. I sussidi offerti dalla nostra Fede­razione Oratori alle famiglie propongono la preghiera prima dei pasti, segno di gratitudine e di fidu­cia nella Provvidenza, che per mezzo nostro vuole giungere anche ai meno fortunati.

Abbiamo tanto bisogno anche della preghiera silenziosa, di qualche frammento di deserto, in cui ascoltare le attese del nostro cuore e soprattutto percepire il venirci incontro del Salvatore, volto della Misericordia di Dio, che nella Confessione è gratuitamente donata a chi sente nostalgia dell’abbraccio del Padre. Quanta grazia è seminata ovunque e, con il piccolo Sì della nostra libertà, può germogliare e portare frutto!

A, B e… C: sempre la relazione con Gesù coinvolge nella sua stessa compassione attiva verso i fratelli, e diventa carità, ricevuta e trafficata, operosamente. Basta guardarsi attorno un istante e scopriamo infiniti bisogni, opportunità di incontro che fanno bene anche a noi, fatti non per l’egoismo ma per la comunione. La Borsa di Sant’Omobono, che la Caritas diocesana ha attivato negli ultimi anni, a beneficio di tanti, è sempre aperta, per ricevere e dare, favorendo prassi di giu­stizia, che sono il necessario fondamento di una pace vera e robusta. Le difficoltà lavorative ed eco­nomiche di tanti non possono lasciarci indifferenti. E non saremo certo insensibili alle conseguenze umanitarie della grande tragedia del recente terremoto in Turchia e Siria. Anche perché ci rimette­rebbe la pace, sia nelle nostre città e contrade, che in tutto questo piccolo mondo.

Sì, mentre rischiamo di assuefarci al male, decidiamo di credere nella pace, che si realizza nella misura in cui ne parliamo la lingua e ne percorriamo la strada. La Quaresima, via della croce e della luce, è qui, e ci chiama a muoverci nell’ascolto, nella preghiera, nella carità. Ne usciremo più forti e coraggiosi, più uniti nell’osare il nuovo, liberi di offrirci con Gesù, principe della pace.

+ Antonio, vescovo

 

 

“Effatà, per sviluppare il Giorno dell’ascolto”, la Parola al centro del cammino quaresimale

Quaresima, disponibili i sussidi per tutte le età preparati dalla Federazione Oratori Cremonesi

Quaresima di carità: in aiuto ai poveri si apre la Borsa di Sant’Omobono




Quaresima, online il sussidio liturgico della CEI

Seguendo la suggestiva immagine dei “Cantieri”, che accompagna il cammino sinodale delle Chiese che sono in Italia, il sussidio per il tempo di Quaresima proposto anche quest’anno dalla CEI attraverso l’Ufficio liturgico nazionale (in collaborazione con il Settore Biblico dell’Ufficio Catechistico Nazionale, il Servizio Nazionale per la Pastorale delle persone con disabilità e la Caritas Italiana), risulta particolarmente per le comunità parrocchiali, desiderose di vivere con verità la purificazione quaresimale e la gioia della Pasqua, così come per i presbiteri, chiamati a crescere nell’arte del celebrare.

«Ecco ora il momento favorevole, ecco ora il giorno della salvezza!» (2Cor 6,2). Le parole indirizzate dall’apostolo Paolo alla comunità cristiana di Corinto aprono il cammino della Quaresima, tempo di grazia che il Signore Gesù ci dona per ritornare a lui con tutto il cuore e ricominciare una vita nuova, al di là di tutti i nostri fallimenti.

I gesti di carità, le parole della preghiera, i frutti del digiuno di questo tempo di guarigione dell’anima aiuteranno a celebrare le festività pasquali «non con il lievito vecchio, né con lievito di malizia e di perversità, ma con azzimi di sincerità e di verità» (1Cor 5,8).

 

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Proposta di canto:
Spezza il tuo pane

Musica: Matteo Lattarulo
Testo ispirato a Is 58
Forma: Canzone
Uso liturgico: Comunione e Presentazione dei doni
Voci: Antonio Di Marco e Francesca Pillon
Organo: Carlo Paniccià
Spartito: PDF
File audio: MP3


Salmi responsoriali
  • Mercoledì delle Ceneri   PDF   Mp3
  • Prima Domenica di Quaresima   PDF   Mp3
  • Seconda Domenica di Quaresima   PDF    Mp3
  • Terza Domenica di Quaresima   PDF   Mp3
  • Quarta Domenica di Quaresima   PDF   Mp3
  • Quinta Domenica di Quaresima   PDF   Mp3



Quaresima di carità: in aiuto ai poveri si apre la Borsa di Sant’Omobono

Un aiuto per sostenere soprattutto coloro che stanno facendo fatica ad affrontare l’attuale crisi energetica; un modo per non essere lasciati soli in un momento di grande difficoltà. Questa è la rinnovata missione della Borsa di Sant’Omobono, istituita nel 2020, in occasione della pandemia, dalla Diocesi di Cremona in sinergia con la Caritas cremonese, e rilanciata oggi per la Quaresima di Carità 2023, dal tema «Dio ama chi dona con gioia» (2Cor 9,7), con un focus particolare sul caro bollette.

L’idea è quella di utilizzare il fondo speciale per offrire un aiuto concreto a coloro che, anche a causa dell’aumento delle spese energetiche, non hanno alcuna forma di sostentamento oppure sono in gravi, anche se temporanee, difficoltà economiche.

La Borsa di Sant’Omobono ha come scopo la prossimità nel pagamento delle utenze, nell’emergenza alimentare e nella ricollocazione nel mercato del lavoro. Il suo funzionamento è affidato alla Caritas diocesana, alla rete delle parrocchie, dei centri di ascolto delle Caritas e della San Vincenzo e, dove possibile, agirà in accordo con gli Enti pubblici. Potrà avvalersi anche di enti accreditati, soprattutto nella ricerca attiva del lavoro.

Alimentato dalla Caritas diocesana anche attraverso i fondi Cei dell’8xmille e dalle offerte deducibili di privati, aziende e fondazioni, oltre che dalla compartecipazione delle parrocchie e delle associazioni, il fondo in due anni di istituzione ha raccolto 261 mila euro e accompagnato oltre 600 nuclei familiari nel tentativo di superare momenti di crisi collegati a disoccupazione, salute, disagio abitativo, povertà educative.

Oggi, ogni forma di sostegno è più che mai necessaria, moralmente ed economicamente. Le risorse raccolte saranno ridistribuite alle fasce più deboli attraverso le valutazioni di gruppi di lavoro zonali, facenti capo alla Caritas Diocesana, in base ad un preciso regolamento. Ai parroci, ai religiosi, agli operatori e volontari delle parrocchie, dei centri di ascolto delle Caritas e san Vincenzo parrocchiali il compito dell’ascolto e della raccolta delle richieste di aiuto. A loro sarà fornita comunicazione circa gli esiti di ciascuna richiesta di intervento.

La generosità di sant’Omobono è divenuta proverbiale: la sua borsa non si esauriva, proprio perché sempre pronta ad aprirsi ai bisogni. A tutti, come anche alle realtà associative e imprenditoriali, è chiesto di contribuire al suo mantenimento.

È possibile contribuire al progetto Borsa di Sant’Omobono: con un versamento al conto postale n. 68 411 503, al conto bancario con Iban IT 57 H 05156 11400 CC054 0005161, intestandolo a Fondazione San Facio Onlus e indicando la causale: «Borsa di Sant’Omobono», oppure presso l’Ufficio Caritas di via Stenico 2/B, a Cremona.

 

Materiali utili da stampare:

 

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Con la Borsa di S. Omobono un aiuto a costruirsi un futuro




Quaresima, disponibili i sussidi per tutte le età preparati dalla Federazione Oratori Cremonesi

La Quaresima ci porta ancora una volta verso l’annuncio pasquale e verso quella primavera che dopo più di un anno promette una ritrovata serenità. A servizio di questo grande respiro ecco alcuni piccoli strumenti che bussano alla porta del quotidiano per famiglie, ragazzi, giovanissimi e giovani. Trovate di seguito la presentazione analitica delle quattro proposte.

Scarica il pieghevole di presentazione dei cammini di Quaresima

Famiglie – A tavola con Gesù

Un box da costruire insieme dove riporre un libretto e due cubi: uno per la preghiera prima di mangiare e un cubo salvadanaio per raccogliere i piccoli gesti di carità di tutta la famiglia. Il libretto offre uno spunto di riflessione e preghiera quotidiana da recitare insieme e alla domenica si scopriranno alcuni episodi della vita di Gesù raccontati da Marta, sua grande amica.

In chiesa si potranno ritirare le preghiere da recitare prima dei pasti. Ogni parrocchia può provvedere autonomamente alla stampa delle preghiere domenicali attraverso un file che sarà a breve messo a disposizione.

Ragazzi della Mistagogia – A te la parola

Per i ragazzi proponiamo ogni giorno di ascoltare un brano della Parola di Dio, un versetto del Vangelo della domenica. A volte però non è tanto facile e per questo si trova qualche suggerimento che può essere d’aiuto, seguendo i momenti dettati da quattro “A”: Aspettare, Ascoltare, Accogliere, Amare.

Una piccola croce li accompagnerà in questo cammino, con qualche gesto simbolico fino alla Pasqua del Signore e un salvadanaio ricorderà il valore della carità.

Salvadanaio

Educare alla carità e alla rinuncia al superfluo, per scoprire che il nostro rapporto con il Signore vale molto di più delle cose che abbiamo, è quanto mai difficile e indispensabile. Il salvadanaio, offerto insieme ai sussidi delle famiglie e dei ragazzi, è disponibile anche separatamente e può essere molto utile. Si propone a chi lo userà di riportarlo in chiesa il giorno di Pasqua perché si possa fare, con il contributo di tutti, un gesto comunitario di carità.

 

Adolescenti – Voglia di vita vera

L’ormai consolidato profilo di Instagram @voglia_di_vita_vera a breve si aggiornerà e sarà pronto a proporre ogni giorno, a partire dal mercoledì delle ceneri, un’immagine evocativa, una Parola e uno spunto per la riflessione e preghiera personale. Si tratta allora di invitare gli adolescenti interessati a seguire il profilo Instagram @voglia_di_vita_vera .

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Giovani

Ogni settimana un giovane e un prete si mettono in ascolto del vangelo della domenica, una meditazione condivisa che chiede a ciascuno di essere proseguita nella propria quotidianità. I testi saranno gratuitamente scaricabili dal sito focr.it. Verranno resi disponibili in due versioni: il file completo che ciascuno può scaricare una volta sola e tenere nella memoria interna del proprio dispositivo oppure in un file diverso giorno per giorno in modo che si possa inviare via WhatsApp ai giovani la preghiera quotidiana.

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Poster

Serie di tre poster in formato 50×70 cm. Le illustrazioni, di Lucia Cariani, richiamano la casa di Betania con Marta e Maria (Lc 10,38-42), icona biblica che accompagna l’anno pastorale. Dalla tavola imbandita della casa di Marta (quaresima) si passa alla tavola dell’ultima cena di Gesù (triduo Pasquale) e rimanendo nel cenacolo, si arriva all’incontro tra il Risorto e Tommaso (tempo di Pasqua).

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Esercizi spirituali giovani, aperte le iscrizioni per Tignale

La Federazione Oratori Cremonesi propone anche quest’anno a tutti i giovani della diocesi gli esercizi spirituali di Quaresima nella splendida cornice dell’eremo di Montecastello, a Tignale sul Garda. L’inizio della proposta è previsto per le 19 di venerdì 10 marzo in loco (o comunque non oltre le ore 21) e la conclusione nel pomeriggio di domenica 12 marzo. Costo della pensione completa è di 120 euro (il viaggio è escluso e da organizzare in autonomia).

Ciascun partecipante avrà la propria camera singola. Occorre portare le lenzuola o il sacco a pelo, il necessario per l’igiene personale. Sarà utile anche la Bibbia e un quaderno per gli appunti. Il resto sarà fornito dall’Eremo.

Le iscrizioni entro il 3 marzo e fino ad esaurimento posti presso gli uffici della Federazione Oratori Cremonesi  o direttamente su www.focr.it/formazione/focus-giovani/esercizi-spirituali-giovani-2023/.

 

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“Effatà, per sviluppare il Giorno dell’ascolto”, la Parola al centro del cammino quaresimale

Quaresima, tempo di preghiera, ascolto e riflessione. Sulla scia di questi temi, prende vita il percorso “Effatà, per sviluppare il Giorno dell’ascolto”, che già ha messo le basi nell’assemblea diocesana svoltasi lo scorso 26 novembre presso il Seminario vescovile di Cremona e che caratterizzerà il tempo in preparazione alla Pasqua.

Ad accompagnare le comunità parrocchiali nell’esperienza settimanale del Giorno dell’ascolto sarà il vescovo di Cremona, Antonio Napolioni, che ogni settimana offrirà una propria riflessione attraverso un video messo a disposizione dei singoli e delle parrocchie per preparare o arricchire il momento comunitario del Giorno dell’ascolto. Un percorso pensato perché ognuno possa essere “evangelizzato”, sorpreso dalla Parola del Signore. Il primo video, relativo al Vangelo della Prima Domenica di Quaresima, sarà a disposizione da sabato 18 febbraio nell’apposita sezione del portale diocesano (www.diocesidicremona.it/giornodellascolto) dove sono scaricabili le schede di accompagnamento del Giorno dell’ascolto, e che di settimana in settimana sarà aggiornato anche con i nuovi contributi video del vescovo.

A caratterizzare la Quaresima quest’anno è il Vangelo di Matteo, così come l’intero anno liturgico “A”, che il biblista don Maurizio Compiani aiuterà a introdurre in una lezione che sarà proposta martedì 7 febbraio, alle 21, sui canali web e social della Diocesi, dove continuerà anche successivamente a rimanere fruibile (GUARDA IL VIDEO).

Gli aspetti più di tipo metodologico saranno invece sviluppati nella serata di martedì 14 febbraio, sempre alle 21, in una tavola rotonda con don Umberto Zanaboni, Maurizio Cicognini, il diacono permanente Walter Cipolleschi  e Silvia Corbari. Questo ulteriore contributo intende approfondire i metodi, le strategie e i meccanismi necessari a condurre al meglio e nel modo più coinvolgente possibile gli incontri di gruppo (GUARDA IL VIDEO).

Riprendendo l’ultimo gesto che il sacerdote compie durante il rito del Battesimo, toccando bocca e orecchie del neonato, “Effatà” rappresenta una significativa opportunità per camminare insieme verso la Pasqua del Signore. E per camminare insieme attraverso l’ascolto.