1

Ad Agnadello il presepe vivente si è concluso con l’arrivo dei Magi durante la Messa in San Bernardino

Come da tradizione, nel giorno dell’Epifania, l’oratorio Don Bosco e la parrocchia di San Vittore di Agnadello, con il patrocinio del Comune, hanno allestito il presepe vivente. Due le novità rispetto alla passata edizione. La prima, la location: via Orefici, strada del centro storico che ben si prestava, nelle intenzioni degli organizzatori a ospitare una rievocazione (scelta rivelatasi azzeccata). La seconda, la scena dell’arrivo dei re magi al cospetto del Bambino, collocata nel corso della Messa celebrata, a fine presepe, dal vicario don Daniele Rossi nella chiesetta di San Bernardino, proprio mentre il sacerdote stava leggendo il vangelo.

Il presepe ha iniziato ad animarsi alle 16, quando le botteghe e i mestieri di un antico villaggio (dal fabbro all’oste, dal fornaio al fruttivendolo) hanno preso vita in via Orefici e si è concluso un’ora più tardi, con la rappresentazione della natività in San Bernardino. Poi, la Messa.

Una cinquantina i figuranti, numeroso il pubblico presente. Immancabile la partecipazione della banda musicale di Agnadello diretta da Angelo Pertusi, le cui note hanno allietato l’evento.

Anche quest’anno la Sacra Famiglia è stata impersonata da una famiglia vera: Marcello Polgati era Giuseppe. Sua moglie Sofia Allegri Maria e il loro figlioletto Matteo Gesù Bambino. Simone Stella ha vestito i panni di Erode, Martina Basso Ricci quelli della regina e Matteo Pintus quelli del censitore mentre Giulio Uberti, Massimiliano Bolognini e Vittorio Regazzini hanno interpretato i re magi.

Photogallery




Le locande di via Gabriele d’Annunzio hanno aperto il presepe vivente di Soresina

La nebbia e il freddo hanno ricreato l’atmosfera di una delle più note canzoni popolari del periodo natalizio per il presepio viventi che, nel giorno dell’Epifania, è stato realizzato a Soresina. E così, “al freddo e al gelo” come intona la canzone “Tu scendi dalle stelle”, è nato il Bambino Gesù tra le mura dell’Oratorio Sirino.

Per la rappresentazione del presepio vivente, infatti, il tempo è risultato piuttosto rigido. Questo non ha fermato l’organizzazione – capeggiata da don Andrea Piana, vicario dell’oratorio – e alle 15.30 in punto i portoni di via Gabriele d’Annunzio si sono aperti sulle locande e Soresina è diventata Betlemme. I negozi del ventunesimo secolo hanno ceduto il posto alle botteghe artigiane di lanaioli, vinai, fabbri, panettieri, pasticcieri, ceramisti, pescivendoli, speziali, fiorai …

Solo dopo più di un’ora, passato a chiacchierare ed assaggiare leccornie fatte a mano, si è formato un lungo corteo che ha raggiunto il cortile dell’oratorio per la sacra rappresentazione della Natività. Il tutto accompagnato dalla musica degli zampognari e dalle tante persone intervenute a visitare la “locale Betlemme” e ad assistere alla rappresentazione della Natività.

Anche quest’anno il presepio vivente ha unito i rioni cittadini, impegnati come allestitori e figuranti per le locande, le associazioni, le famiglie, gli itinerari catechistici tutti impegnati come figuranti; la Pro Loco ha prestato la propria esperienza nell’organizzazione di eventi e collaborato con l’oratorio per la riuscita dell’evento. Per l’importante ruolo della Santa Famiglia, la parrocchia quest’anno ha scelto i neo genitori Claudia e Alessandro Cogrossi, di nuovo mamma e papà.

La cerimonia si è conclusa con il bacio a Gesù Bambino e la premiazione dei vincitori del concorso presepi. Un premio è stato pensato per tutti i partecipanti, ma il podio è andato, rispettivamente dal primo al terzo classificato, Agradi, Bianelli-Tondini e Cecconi.

Photogallery




Mozzanica come la Palestina di duemila anni fa

Una cinquantina di figuranti ha rappresentato, domenica pomeriggio (5 gennaio), il presepe vivente di Mozzanica, organizzato dal comitato di volontari con il supporto degli alpini e dell’oratorio San Luigi e Sant’Agnese.
Il presepe è tornato dopo un anno di stop ed ha avuto un ottimo riscontro di pubblico. In via Della Fontana ed in via Cerchia delle Mura hanno trovato posto diverse scene nelle quali sono stati riprodotti i mestieri tipici di un antico villaggio come il cestaio, le ricamatrici, la sgranatrice, i panettieri, il ciabattino, l’oste, l’antica farmacia, ed il mulino con i mugnai. Immancabile la casa di re Erode (Norberto Caroselli) e della sua regina (Maria Manenti) così come la postazione dedicata al censimento con lo scriba (Irene Foppa).

Dalle 15 alle 16,30 si sono animate le scene di vita quotidiana del villaggio. Poi, il passaggio di Maria (Elisa Archetti) e di Giuseppe (Carlo Passoni) in cerca di una sistemazione per la notte ha introdotto la fase finale della rappresentazione che si è svolta sul sagrato della chiesa parrocchiale di Santo Stefano dove è stata rappresentata la natività, narrata da Vittorio Grechi. Ad impersonare Gesù è stato un bambino vero, il piccolo Michele, figlio di Carlo ed Elisa Passoni.


L’arrivo dei re magi (Giovanni Moretti, Giuseppe Ronca ed Emmanuel Okoye), giunti dalla chiesa di Santa Marta, ha segnato il momento conclusivo del presepe, chiuso dal parroco don Bruno Galetti con una preghiera, un ringraziamento a chi ha lavorato e partecipato a questo evento e con la benedizione finale.

Nel pomeriggio di lunedì 6 gennaio è in programma un altro evento proposto dalla parrocchia: bambini e ragazzi dell’Azione Cattolica porteranno in scena, alle 16, in oratorio, lo spettacolo “La culla del piccolo re”.




“Il mio presepe 2019”: la parrocchia di Castelverde e la famiglia Bigatti vincitori del contest diocesano (GUARDA TUTTE LE FOTO)

Il presepe realizzato nella parrocchiale di S. Archelao a Castelverde è il vincitore del contest “Il mio presepe 2019” nella categoria “Gruppi”, mentre va alla famiglia Bigatti della Parrocchia di Santa Maria Immacolata a Casirate d’Adda il premio per la categoria “Famiglie – presepi domestici”.

A decretare i vincitori, tra gli oltre 50 partecipanti, sono stati i voti dei followers della pagina Facebook della Diocesi di Cremona che hanno espresso le loro preferenze a suon di… like durante la votazione social rimasta aperta fino al 2 gennaio.

Numerose purtroppo anche le fotografie di presepi giunte in redazione oltre il tempo stabilito dal regolamento per la partecipazione al contest. A gara conclusa, tuttavia, anche queste immagini sono state inserite nella photogallery conclusiva pubblicata  sul sito diocesano

Clicca QUI per vedere la gallery completa

Il presepe realizzato dai volontari della la costituenda Unità pastorale di Castelverde, Castelnuovo del Zappa, Costa S. Abramo, Marzalengo e San Martino in Beliseto, si è presentato con una foto suggestiva che ha conquistato la giuria popolare (che gli ha riservato ben 268 preferenze) e con un breve testo che spiega la simbologia e l’allestimento della scena della Natività nella chiesa di Sant’Archelao: “Anche nella nostra Unità pastorale nasce Gesù. Sceglie di farlo fuori dalle chiese, parate a festa per l’occasione, per incontrare la gente, occupando le piazze deserte della nostra solitudine. Ad accoglierlo è un duro masso, sotto una pergola posticcia insidiata da un ramo di spine, preannuncio della passione. Solo due pastori si fermano a salutarlo. Una donna, assorta nella sua preghiera, si raccoglie davanti a una smantella, ricordo di un’antica devozione. E noi questo Natale adoreremo il Dio bambino o la sua icona?”.

Ordinato e rispettoso alle tradizioni è il presepe domestico della famiglia Bigatti di Casirate, il più apprezzato tra i tanti inviati dalle famiglie della diocesi con 56 “mi piace”.

 

I due presepi e i loro autori saranno protagonisti della puntata del Giorno del Signore in onda nel weekend dal 10 al 12 gennaio a conclusione del Tempo di Natale. Seguici su

La trasmissione è visibile sui seguenti canali:
📺 Telepace venerdì ore 20 – sabato ore 13.30
📺 Cremona1 sabato ore 20.30 – domenica ore 12.30
💻 Facebook Diocesi Di Cremona domenica ore 14
💻 Youtube Diocesi Di Cremona domenica ore 14
🎙 Radio RCN (100.3 FM e streaming diocesidicremona.it) sabato ore 20 – domenica ore 10 e ore 20




Tre chiese, un unico ponte nel presepio di San Pietro al Po

C’è un grande ponte al centro del presepe realizzato quest’anno nella chiesa di San Pietro al Po di Cremona. Un ponte su cui si incammina una folla di persone dirette verso la scena della natività, che come sempre si apre sul piazzale esterno della chiesa attraverso una vetrata.

Al ponte le persone accedono attraverso tra strade che da tre chiese (come sono tre le parrocchie dell’unità pastorale: San Pietro, Sant’Imerio e Cattedrale) convergendo in un’unica grande processione che sale verso il cuore del presepe. Come scrive Santa Caterina da Siena il ponte che unisce la terra al cielo è simbolo di salvezza e il suo percorso attraversa un paesaggio in cui la comunità in cammino passa tra i simboli eucaristici: il frumento e le viti, il grano e l’uva.

È un lavoro prezioso quello del gruppo di volontari della parrocchia di San Pietro al Po che come ogni anno si impegna nella ricerca non soltanto tecnica e scenografica, ma propone anche una riflessione spirituale ed ecclesiale, quest’anno in particolare rivolta alla formazione dell’unità pastorale in un cammino che avvicina tre comunità.

Nel testo che introduce al presepio sono le parole di Papa Francesco a guidare lo sguardo: «Il presepe – scrive il Santo Padre nella lettera apostolica Admirabile signum sul significato e il valore del presepe – il presepe, mentre ci mostra Dio così come è entrato nel mondo, ci provoca a pensare alla nostra vita inserita in quella di Dio; invita a diventare suoi discepoli se si vuole raggiungere il senso ultimo della vita».

 

 




Natività a grandezza naturale nella chiesa dei Cappuccini

Come da consuetudine nel periodo natalizio non manca il presepio nella chiesa dei frati Cappuccini di Cremona, presso il convento di via Brescia. Il tema della Natività, quest’anno, è rappresentato da personaggi a grandezza naturale, inseriti in un’ambientazione in stile boschivo e silvestre.

Il presepe, situato nella prima cappella laterale della chiesa, presenta i protagonisti principali della Natività in maniera molto “umana”. La Madonna, partoriente, è coricata, con il Bambino appena nato posto tra le braccia della madre. Giuseppe, invece, è in ginocchio alle spalle di Maria, in segno di protezione della famiglia. Lo sguardo dei genitori, inoltre, è rivolto verso il Bambino, con atteggiamento di adorazione e contemplazione.

La grotta in cui è situata la scena centrale presenta un’apertura, uno scorcio che porta all’ambiente circostante, un panorama connesso alla natura fitta dell’ambientazione centrale, arricchito dalla presenza di altre grotte e dei personaggi secondari, tra i quali i pastori.

Un’allestimento così grande ha richiesto un grande impegno e lunghi tempi di realizzazione: i lavori per la realizzazione sono iniziati a settembre. L’inaugurazione è avvenuta durante la Messa della notte di Natale.

Photogallery




“Il mio presepe 2019”, pubblicate le foto del contest. Ecco come votare il tuo preferito

Sono state pubblicate sulla pagina Facebook della diocesi di Cremona le fotografie giunte in redazione per il contest fotografico “Il mio presepe” che in questo 2019 propone la seconda edizione.

Tanti gli scatti inviati da famiglie, parrocchie, gruppi e scuole che hanno condiviso il proprio modo di rappresentare la Natività: artistico, creativo, intimo o scenografico.

Si apre dunque adesso la fase delle votazioni: è possibile votare fino a giovedì 2 gennaio il proprio presepe preferito mettendo like all’immagine e invitando gli amici a farlo condividendola sul proprio profilo.

Quest’anno è possibile votare i presepi delle due categorie:

GRUPPI (clicca QUI)

FAMIGLIE (clicca QUI)

I presepi vincitori – quelli cioè che avranno ottenuto più mi piace sulla pagina Facebook della Diocesi di Cremona (uno per la categoria FAMIGLIA e uno per la categoria GRUPPO) – saranno pubblicati su diocesidicremona.it nella giornata di sabato 4 gennaio 2020 

I presepi vincitori saranno protagonisti della puntata del Giorno del Signore in onda dal 10 al 12 gennaio

Il regolamento




A Vailate si è rinnovata la tradizione del presepio vivente

Passa il tempo, le edizioni sono diventate trenta (consecutive) e il numero dei figuranti (un centinaio quest’anno) e degli spettatori (comunque buono) non è più quello degli anni passati. Però la magia del presepe vivente di Vailate rimane intatta. Se poi il meteo è favorevole come quest’anno, meglio ancora.

L’edizione 2019 della Sacra Rappresentazione è andata in scena nel pomeriggio di giovedì 26 dicembre, nella canonica giornata di Santo Stefano. Ad organizzarla è stato il neonato gruppo parrocchiale che ha raccolto il testimone dall’associazione “Amici del presepe vivente di Vailate” che nei mesi scorsi ha chiuso i battenti. Curato in ogni minimo dettaglio, come sempre, il presepe si è svolto in piazza Della Chiesa, in via Roma e in una parte di piazza Cavour.

La rappresentazione è iniziata alle 16. Per un’ora, fino alle 17, il pubblico ha potuto godersi le scene di vita quotidiana del villaggio palestinese, fra artigiani e contadini, nobili e pastori, prima di concentrarsi sulla fase più importante dell’evento, introdotta dalla scena dell’annunciazione.

Dopo aver ricevuto la visita dell’arcangelo (Loredana Pandini), Maria (Nicole Sassi) ha iniziato il suo viaggio con Giuseppe lungo il presepe in cerca di un alloggio per la notte. La rievocazione ha avuto il suo momento principale poco più tardi, con la rappresentazione della nascita di Gesù, avvenuta sul sagrato della chiesa parrocchiale, dove è stata ricostruita la capanna della natività. È lì che la Sacra Famiglia (impersonata da una famiglia vera formata da Roberto Marangon, da sua moglie Ilary Rovelli e dal loro figlioletto Leonardo, di un mese) ha atteso la visita degli abitanti del villaggio. Aperta dai pastori, la lunga processione al cospetto del Bambino si è conclusa con l’arrivo dei re magi (Sebastiano Zonca, Angelo Robati e Rosario Baffi) vestiti con splendidi costumi ed accompagnati, come sempre, da un seguito imponente.

Splendido, a conclusione della manifestazione, il colpo d’occhio offerto dalla ricostruzione storica davanti alla chiesa. Finale con i ringraziamenti del nuovo gruppo organizzatore alla maestra Mariuccia Grassi, anima del presepe vivente sino all’anno scorso, con la benedizione del parroco don Natalino Tibaldini e con le note della banda musicale di Vailate.

Photogallery




Nona Mostra Presepi a Cremona nella chiesa di S. Marcellino e in Comune

Anche quest’anno a Cremona si rinnova l’appuntamento con la mostra di Presepi in Comune, giunta alla sua nona edizione, allestita in Sala dei Decurioni (ingresso da piazza Stradivari, 7). L’inaugurazione, con un momento di riflessione, sarà sabato 7 dicembre alle 15.30 e saranno presenti il sindaco Gianluca Galimberti, il vicario generale don Massimo Calvi e i volontari dell’Associazione italiana amici del presepio (sede di Cremona) che hanno allestito l’esposizione. La mostra rimarrà aperta sino al 12 gennaio 2020 e si potrà visitare dal lunedì al sabato dalle 9 alle 18, la domenica e i festivi dalle 10 alle 17.

Si tratta di un percorso composto da cinque rappresentazioni: La visita di Elisabetta realizzato da Giuseppe e Rachele Motta di Groppello d’Adda (MI), Il sogno di Giuseppe ideato da Alberto Oberti di Cividino (BG), Natività opera di Luigi Marcati di Fidenza (PR), Natività realizzato da Fernando Colombo di Novedrate (CO) e I primi passi di Gesù opera di Ugo Nisoli di Brignano Gera d’Adda (BG).

Dopo la cerimonia in Comune sarà aperta la mostra dei presepi nella chiesa di San Marcellino (via Felice Cavallotti) dove sono esposte circa cinquanta opere inedite tra diorami e presepi aperti, con molte novità con presepi in terracotta, napoletano, popolari e palestinesi. Questa esposizione, realizzata sempre dall’Associazione italiana amici del presepio di Cremona è aperta il sabato, la domenica e i festivi, fino al 12 gennaio, dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 (Natale e Capodanno solo dalle 15 alle 18). Per visite fuori orario di gruppi e scuole è necessario prenotare telefonando al 346 3091505.




A Casalmorano taglio del nastro per la 14a mostra di presepi e diorami

È stata inaugurata l’8 dicembre la quattordicesima mostra di presepi e diorami organizzata dall’Associazione Amici del Presepio di Casalmorano. L’esposizione, allestita presso il centro pastorale parrocchiale di via Prejer 7, a Casalmorano, potrà essere visitata fino al 12 gennaio 2020.

Anche quest’anno, grazie alla collaborazione ormai consolidata tra la Parrocchia, il gruppo culturale Sant’Ambrogio e l’oratorio di Casalmorano e i rapporti stretti con i più prestigiosi presepisti del Nord Italia, torna una delle mostre più grandi allestite sul territorio diocesano.

In mostra 75 opere di 60 diversi espositori provenienti da tutto il Nord Italia. Da sottolineare la presenza di un presepio di grandi dimensioni (6 metri) secondo classificato a un concorso promosso dalla città di Milano. Sempre di grandi dimensioni, un presepe omaggio a Matera, città della cultura 2019, recentemente colpita da naufragio, e un presepe omaggio a Genova, quartiere Boccadasse, città pure tristemente ricordata dalla cronaca per il crollo del ponte Morandi e per i disastri naturali che hanno ulteriormente colpito il capoluogo ligure.

Tra i presepisti presenti, Claudio Stefanini, considerato uno dei migliori del Nord Italia e che concede le sue opere per mostre ed esposizioni solo agli Amici del Presepio di Casalmorano.

Tra i presepi presenti, anche due opere concesse dal collaboratore parrocchiale don Giuliano Valiati, che ha benedetto la mostra. All’inaugurazione era presente il sindaco Pietro Giuseppe Emilio Vezzini insieme ai volontari dell’Associazione Amici del Presepio di Casalmorano rappresentati dal presidente Antonio Martellotta, Andrea Zerbi e Gian Paolo Della Nave in rappresentanza del Credito Padano.

Il sindaco Vezzini ha voluto esprimere il suo ringraziamento agli organizzatori: «L’Amministrazione è riconoscente e orgogliosa per l’attenzione al territorio da parte di questo gruppo». All’intervento del primo cittadino è seguita la benedizione di don Valiati che ha così “battezzato” l’iniziativa: «Queste mostre – ha detto – servono a ricordare il senso del Natale: ce lo ricorda il presepio messo in mostra. Le mostre ci aiutano a capire che anche i non professionisti possono creare cose che restano nell’animo. Basta un piccolo gesto, un piccolo spazio per fare il presepio e fare Natale anche attraverso questo simbolo. Questa mostra è una riflessione sul mistero della redenzione e su cosa ha fatto Cristo per noi. Visitate questa mostra e le altre mostre presenti sul territorio perché sono cultura e ci avvicinano al mistero della redenzione».

Il taglio del nastro da parte del presidente dell’Associazione Amici del Presepio di Casalmorano Antonio Martellotta ha quindi aperto la visita dei prima ospiti.

L’iniziativa gode del patrocinio della Provincia di Cremona e del Comune Casalmorano e vede quale main sponsor il Credito Padano.

Photogallery dell’inaugurazione

 

Orari della mostra

Tutti i sabati 14.30-17.30
Tutte le domeniche: 9.30-11.30 / 14.30-19
Mercoledì 25 dicembre solo pomeriggio dalle 15.30 alle 19
Mercoledì 1° gennaio solo pomeriggio dalle 14.30 alle 19
Per visite fuori orario e gruppi (minimo 10 persone) contattare i seguenti numeri telefonici 0374 340930 (orari negozio) – 339/7427481