1

Educati alla speranza, la proposta FOCr per un mese in preghiera con Maria (DOWNLOAD)

“Educati dalla Speranza”. È questo lo slogan scelto dalla Pastorale giovanile diocesana insieme alla Federazione Oratori Cremonesi per il mese di maggio, con la proposta di una “preghiera con Maria a sostegno della sfida educativa di questo tempo”.

«Tra le molteplici intenzioni di preghiera, specchio della protensione della Chiesa alle luci e alle ombre di questo tempo, occupa un posto importante l’attenzione all’emergenza educativa – ricordano dalla FOCr -. Con questa espressione pensiamo alle fatiche degli educatori, genitori e nuclei familiari in testa, ma anche a quelle dei ragazzi, spesso vittime di ritiri sociali, silenzi e abbandoni».

Da qui l’idea di valorizzare proprio il mese di maggio. «La preghiera del Rosario – precisano dalla Pastorale giovanile diocesana – può sintonizzare il nostro desiderio di bene sulle relazioni di prossimità e cura di cui i più piccoli hanno bisogno: dal buon esempio dell’adulto alle parole e ai gesti degli educatori, dei papà e delle mamme. Una sintonia che diventa intercessione e invocazione di coraggio e forza per tutti. Come di tutti è la responsabilità di educare alla vita buona del Vangelo».

Il sussidio messo a disposizione delle comunità offre brevi meditazioni per i misteri del Rosario dei diversi giorni, naturalmente in chiave educativa, invocando il sostegno e l’intercessione della Madre di Dio.

Sono inoltre proposte alcuni ulteriori stimoli di riflessione da poter utilizzare dopo la preghiera del Rosario: testi tratti dal magistero di Papa Francesco (messaggio per il lancio del patto educativo del settembre 2019) e dai documenti diocesani della pastorale giovanile (Adulti con gli occhi aperti. La risposta che l’emergenza educativa attende) oppure utilizzando il contributo di sociologhi come Mario Magatti o con riferimento al Piano scuola estate 2021 recentemente pubblicato dal Ministero dell’Istruzione.

 

Scarica qui il sussidio di preghiera “Educati dalla speranza”

 

Scarica e condividi il post social

 




Il Vescovo aprendo il mese di maggio al Santuario lauretano: «Lasciamoci cullare dalla Madre» (VIDEO e FOTO)

Nella serata di lunedì 3 maggio, a Cremona, dal Santuario lauretano presso la chiesa di Sant’Abbondio, il vescovo Antonio Napolioni ha inaugurato il mese di maggio, dedicato alla Madonna.

Photogallery della celebrazione

«Siamo nella parrocchia e nella chiesa di Sant’Abbondio che custodiscono l’immagine di Maria, patrona della nostra città. Non possiamo ancora dare corpo alla tradizionale e bella processione del mese di maggio, ma grazie alle nuove tecnologie possiamo comunque trasmettere questo momento e comunicare il bene. E Maria è la comunicazione del bene per eccellenza: la Madre della Chiesa, colei che rende le nostre case aperte alla speranza anche nei momenti difficili. Lasciamoci cullare dalla Madre, e ritroveremo la certezza di essere amati qualunque cosa accada». Sono state le parole del vescovo, trasmesse in diretta streaming sui sanali web della diocesi proprio per permettere a tutti di potersi unire spiritualmente a questo evento, visto che la partecipazione in presenza, per ragioni di spazio, è stata limitata ai fedeli della parrocchia.

Dopo la recita del Rosario, guidato dal parroco don Andrea Foglia e animato nel canto dal vicario don Francesco Gandioli, il Vescovo ha rivolto alcune parole ai fedeli presenti.

«Voglio condividere con voi due domande. La prima: per chi abbiamo pregato? Il Papa ci ha detto che in questo mese di maggio dobbiamo pregare perché il Signore ci aiuti a superare questa prova, perché termini la pandemia. E ha anche aggiunto la raccomandazione a dire un’Ave Maria in particolare per il Myanmar, perché cessino le violenze, perché sia ripristinata la democrazia, la libertà, i diritti fondamentali di ogni uomo. Siamo chiamati a pregare perché accada qualcosa nell’intreccio tra natura e storia, quella natura che abbiamo in amministrazione. Ma voi per chi avete pregato? Non vi ho proposto intenzioni prima di recitare il Rosario. Durante il Rosario capita di distrarsi, ma anche le distrazioni si inzuppano di preghiera».

Quindi la seconda domanda: «Chi ha pregato veramente questa stasera? Vi siete accorti che abbiamo ripetuto per cinquanta volte le parole dell’Ave Maria, dove non si chiede nulla. Si contempla Maria, si loda e poi le si chiede di pregare. È lei che prega per noi, adesso e nell’ora della nostra morte. Le abbiamo chiesto di avere cura di noi come Madre. E anche con le Litanie le chiediamo di pregare per noi, perché noi non sappiamo pregare. Ed è bene così, che il nostro sia come un balbettio di bambini in braccio alla mamma».

E ha proseguito: «Il Rosario aiuta una città intera, il mondo. E il mondo è come un bambino cullato, custodito e amato da una Madre che dice a noi di non temere, perché Dio ha in serbo anche per noi la pienezza della vita. Ecco perché il Rosario dà pace e riposo. Lasciamo a Dio di farci le sue sorprese, come le ha fatte a Maria e Giuseppe. La grande sorpresa di Dio è Gesù e allora chiediamo di poter incontrare Gesù. E che Lui, il Vivente, riempia i nostri occhi di consolazione e fiducia e che ciascuno di noi lo porti agli altri, senza giudizio ma con libertà».

Il Vescovo, infine, ha ricordato come Maria sia davvero la speranza di tutti, custode fedele delle famiglie. Famiglie che possano diventare piccole chiese domestiche. A Lei ha affidato i bambini, i giovani, gli anziani, i malati e le persone in difficoltà per il lavoro.

Dopo la recita delle litanie monsignor Napolioni si è portato all’interno della Santa Casa per l’invocazione a Maria.

Un gesto di affidamento caro all’intera comunità cittadina, rappresentata dal sindaco Gianluca Galimberti in fascia tricolore, in prima fila non lontano da mons. Giuseppe Soldi, canonico della Cattedrale e a lungo parroco di Sant’Abbandio e profondamente legato alla devozione di questo luogo.

 

Il Santuario Lauretano di Cremona

Il Santuario venne eretto per volontà del Conte Giovanni Pietro Ala nel 1624. Rappresenta la copia perfetta della Santa Casa di Loreto. Al suo interno vi è una statua della Madonna Nera che è oggetto di venerazione: venne solennemente trasportata dalla Cattedrale nel 1625, dopo che la Vergine Lauretana era stata proclamata protettrice di Cremona. Quando la città fu colpita dal flagello della peste, si rivolse a proprio alla Madonna Lauretana. Il complesso di Sant’Abbondio è uno dei gioielli nascosti della Diocesi ed è di antiche origini: probabilmente appartenuto ai Benedettini, nel 1200 passò agli Umiliati, poi ai Teatini e, infine, fu trasformato in parrocchia nel 1804. L’interno della chiesa accoglie gli interventi pittorici cinquecenteschi di grandi artisti come O. Samacchini, il Malosso e G. Campi. Nel Museo Lauretano si trovano l’antica raccolta di ex voto, straordinari dipinti come la bembesca Madonna adorante il Bambino, e il registro con la data di battesimo del grande musicista Claudio Monteverdi.




Maratona mariana dei santuari di tutto il mondo per la fine della pandemia

Per vivo desiderio di Papa Francesco, il mese di maggio sarà dedicato a una “maratona” di preghiera per invocare la fine della pandemia, che affligge il mondo da ormai più di un anno e per la ripresa delle attività sociali e lavorative. È quanto si legge in un comunicato del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, in cui si ricorda che Papa Francesco ha voluto coinvolgere tutti i Santuari del mondo in questa iniziativa, “perché si rendano strumenti per una preghiera di tutta la Chiesa”.

L’iniziativa si realizza alla luce dell’espressione biblica: “Da tutta la Chiesa saliva incessantemente la preghiera a Dio” (At 12,5). “Con la preghiera del Rosario – spiega il dicastero pontificio nella nota – ogni giornata del mese è caratterizzata da un’intenzione di preghiera per le varie categorie di persone maggiormente colpite dal dramma della pandemia”. “Per coloro che non hanno potuto salutare i propri cari, per il personale sanitario, per i poveri, i senza tetto e le persone in difficoltà economica e per tutti i defunti”: queste alcune delle intenzioni che scandiranno la preghiera alla Madonna.

“Ogni Santuario del mondo è invitato a pregare nel modo e nella lingua in cui consuetamente la tradizione locale si esprime, per invocare la ripresa della vita sociale, del lavoro e delle tante attività umane rimaste sospese durante la pandemia”, l’invito del comunicato, in modo da “realizzare una preghiera continua, distribuita sui meridiani del mondo, che sale incessantemente da tutta la Chiesa al Padre per intercessione della Vergine Maria”.

Per questo i Santuari sono chiamati a “promuovere e sollecitare quanto più possibile la partecipazione del popolo, perché tutti possano dedicare un momento alla preghiera quotidiana, in macchina, per la strada, con lo smartphone e grazie alle tecnologie della comunicazione, per la fine della pandemia e la ripresa delle attività sociali e lavorative”.

Papa Francesco aprirà e chiuderà la preghiera, insieme ai fedeli nel mondo, da due luoghi significativi all’interno dello Stato Città del Vaticano:  il 1° maggio pregherà presso la Madonna del Soccorso, un’icona venerata già nel VII secolo raffigurata in un affresco sopra l’altare di San Leone, presso il transetto meridionale della primitiva Basilica Vaticana, posta poi, dove si trova tutt’ora, all’interno della nuova Basilica di San Pietro in costruzione, da Papa Gregorio XIII nel 1578, presso la Cappella Gregoriana, dove, inoltre, sono conservate le reliquie di San Gregorio di Nazianzo, dottore e padre della Chiesa. Nel 2013, durante l’Anno della Fede, l’icona è stata sottoposta a un nuovo restauro. Essendo stato il primo restauro eseguito nel pontificato di Papa Francesco, a quel tempo da poco eletto, sono state incise le parole SVCCVRRE NOS e FRANCISCVS PP. A. I., affidando così il Papa alla Vergine del Soccorso. In questa occasione il Santo Padre benedirà dei Rosari speciali utilizzati appositamente per questo evento, che saranno poi spediti ai trenta Santuari direttamente coinvolti. Si avvicenderanno alla preghiera e alla lettura alcune famiglie provenienti dalle parrocchie di Roma e del Lazio, insieme ai giovani rappresentanti dei movimenti di nuova evangelizzazione. Il 31 maggio, invece, Papa Francesco – rende noto il dicastero pontificio – concluderà la preghiera “da un luogo significativo nei Giardini Vaticani, di cui sarà data ulteriore informazione”. Entrambi questi momenti saranno fruibili alle persone sorde e ipoudenti attraverso la traduzione nella lingua dei segni LIS.

Trenta Santuari rappresentativi, sparsi in tutto il mondo, sono stati scelti per guidare la preghiera mariana in un giorno del mese. Questi Santuari sono: Nostra Signora di Walsingham in Inghilterra; Jesus the Saviour and Mother Mary in Nigeria; Madonna di Częstochowa in Polonia; Basilica dell’Annunciazione a Nazareth; Beata Vergine del Rosario in Corea del Sud; Nostra Signora Aparecida in Brasile; Our Lady of Peace and Good Voyage nelle Filippine; Nostra Signora di Lujan in Argentina; Santa Casa di Loreto in Italia; Nostra Signora di Knock in Irlanda; Vergine dei Poveri a Banneux in Belgio; Notre Dame d’Afrique in Algeria; Beata Vergine del Rosario di Fatima in Portogallo; Nostra Signora della Salute in India; Madonna Regina della Pace a Medjugorje in Bosnia; St. Mary’s Cathedral in Australia; Immacolate Conception negli Stati Uniti; Nostra Signora di Lourdes in Francia; Meryem Ana in Turchia; Nuestra Señora de la Caridad del Cobre a Cuba; Madonna di Nagasaki in Giappone; Nuestra Señora de Montserrat in Spagna; Notre Dame du Cap in Canada; Santuario Nazionale Madonna Ta’ Pinu a Malta; Nuestra Señora de Guadalupe in Messico; Madre di Dio a Zarvantysia in Ucraina; Madonna Nera di Altötting in Germania; Nostra Signora del Libano; Beata Vergine del Santo Rosario di Pompei in Italia.