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ISSR S. Agostino, uno studio accademico che alimenta la fede (e offre occasioni di lavoro)

Cremona, Crema, Lodi, Vigevano e Pavia. Cinque diocesi che collaborano in ambito culturale e pastorale. È questa l’idea che fonda e sostiene il percorso di studi proposti all’Istituto Superiore di Scienze Religiose, riferimento di formazione per le Chiese locali.

In particolare, l’ISSR Sant’Agostino, con sede a Crema e con poli didattici a Pavia, Lodi e ora anche a Cremona, ha come scopo la promozione degli studi nel campo della teologia e delle scienze religiose, così da favorire la formazione teologica e culturale di laici, religiosi e sacerdoti che possano svolgere compiti di evangelizzazione e catechesi, insieme alla preparazione dei docenti di Religione cattolica nelle scuole di ogni ordine e grado.

«La parola “scienze” è fondamentale all’interno del nostro Istituto –  ha spiegato don Antonio Facchinetti, direttore dell’ISSR di Cremona, nella puntata di questa settimana di “Chiesa di casa” – perché definisce con quale approccio ci avviciniamo allo studio della teologia. Si tratta dunque di un approccio metodologico, con attenzione all’ambito umanistico, e con un taglio scientifico, cioè accademico, a tutti gli effetti».

Alle sue parole hanno fatto eco quelle di Antonio Tomasoni, ex studente dell’Istituto e insegnante di Religione cattolica: «Personalmente trovo che gli studi affrontati mi abbiano aiutato molto, sia dal punto di vista lavorativo che personale  Oggi posso insegnare grazie a tutte le conoscenze e competenze che ho acquisito all’interno del mio percorso. Allo stesso tempo, però, mi sento profondamente arricchito dai miei studi anche come persona, così come percepisco di aver approfondito il mio cammino di fede».

La prospettiva dell’insegnamento, infatti, non è l’unica ad essere considerata nel percorso di studi proposto dall’ISSR. Esso è rivolto a tutti coloro che, oltre a cercare di entrare nel mondo della scuola, vogliono acquisire maggiori strumenti in ambito pastorale, oppure sentono il desiderio di approfondire gli studi biblici e teologici per cultura personale.

«Si tratta di una dinamica molto bella –  ha proseguito don Facchinetti – proprio perché permette un confronto tra chi è in cammino con obiettivi differenti. Anzi, ci piacerebbe che crescesse sempre più il numero di persone che vivono gli studi teologici con passione ed interesse innanzitutto personale: sarebbe una bellissima testimonianza di fede per tutta la comunità».

Dal punto di vista pratico, il percorso di studi si articola in tre modalità differenti. La base di partenza è la laurea triennale in Scienze Religiose, a cui fanno seguito, per chi lo desidera, due lauree magistrali leggermente diverse: una prima rivolta a coloro che desiderano insegnare; una seconda pensata per chi ha impegni in ambito pastorale.

«Pur essendo passati già dieci anni –  ha commentato Antonio Tomasoni –  ho un ricordo molto bello: oltre al valore culturale di ciò che ho studiato, che ancora oggi porto con me e ritengo molto prezioso, mi piace sottolineare il clima positivo che si respirava, quello di una vera comunità».

Secondo don Antonio Facchinetti, quindi, la proposta dell’ISSR è dunque l’ideale connubio tra scienza e fede, «perché unisce un approccio accademico con un taglio e un metodo scientifico, all’attenzione alla vita quotidiana, al territorio e agli aspetti più umani, che è proprio l’approccio della fede cristiana».

L’offerta formativa

È ormai in fase chiusura l’anno accademico 2022/2023, ma si pensa già al prossimo. Si sta infatti sempre più consolidando nella città di Cremona la presenza dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose «Sant’Agostino», espressione accademica delle Diocesi di Crema-Cremona-Lodi-Pavia-Vigevano. Dal prossimo anno un ulteriore percorso di studio si avvarrà a Cremona del polo per la formazione a distanza (Fad): anche le lezioni del terzo e del secondo anno si svolgeranno nel Seminario vescovile che lo scorso anno ha già ospitato le studentesse e gli studenti del primo anno.

A partire da martedì 3 ottobre e fino a giovedì 30 maggio, numerosi docenti della diocesi terranno i corsi di Filosofia, Sacra Scrittura, Teologia fondamentale, Teologia dogmatica, Teologia morale, Scienze Umane, Storia Ecclesiastica, Diritto. Le sere di martedì e giovedì, dalle 16.45 alle 19.45, e la mattina di sabato, dalle 9 alle 13, insegnanti qualificati svolgeranno le lezioni accademiche, nelle discipline previste anno per anno, in modo autonomo oppure in collegamento Fad con le aule di Lodi e di Pavia. Nei mesi invernali – come lo scorso anno – le lezioni saranno erogate online per una quota significativa, alleviando così i disagi degli spostamenti, peraltro oggigiorno anche costosi.

Al di là degli stretti ambiti accademici volti al conseguimento del titolo di laurea semplice o magistrale dopo tre o cinque anni, l’offerta didattica è così ampia e qualificata che può coinvolgere anche operatori pastorali per affinare o aggiornare la propria preparazione di base. In questo modo, agli studenti e studentesse ordinari si possono affiancare anche gli uditori che intendono usufruire soltanto di qualche percorso scolastico specifico. In questo modo, chi annuncia o testimonia il Vangelo nelle proprie comunità ecclesiali potrà davvero fondare su solide basi il proprio servizio qualificato.

L’istituto persegue le proprie finalità formative istituendo non solo i corsi accademici, che conferiscono i gradi di laurea triennale e magistrale, ma anche promuovendo iniziative di studio e ricerca e curando pubblicazioni nei campi di propria competenza.

Le iscrizioni

Fissata al prossimo 15 settembre la scadenza per le iscrizioni al prossimo anno accademico all’Issr «Sant’Agostino». Saranno infatti da effettuare entro quella data il pagamento della quota e la consegna o l’invio del modulo d’iscrizione. Fanno eccezione gli studenti fuori corso, che potranno effettuare il pagamento entro il 15 dicembre. Per gli studenti ordinari la quota è di 800 euro e compre l’immatricolazione, la partecipazione a tutti i corsi, gli esami, la tessera della biblioteca e l’accesso al settore riservato del sito internet. Discorso differente invece per lo studente uditore, per cui è prevista una quota di iscrizione di 100 euro, comprensiva di un corso. Poi, il pagamento di 50 euro per ogni corso scelto, per un massimo di quattro corsi, e di 10 euro per l’iscrizione a ogni singolo esame. I fuori corso, per mantenere lo status di studente, dovranno versare ogni anno la quota di 350 euro. Per maggiori dettagli e per le informazioni riguardanti il pagamento visitare il sito www.issrsantagostino.it.




Religione a scuola, ecco perché dire «sì» fa il bene dei ragazzi

“Prof. posso rimanere?”. Non poche volte all’insegnante di religione viene rivolta questa domanda da parte dei ragazzi che “non fanno religione”.

È curiosità? È voler stare con i propri compagni? È la scoperta che l’ora di religione non è poi così inutile?

Forse un po’ di tutto questo e, probabilmente, altro ancora. Ma la cosa importante è che IRC può segnare positivamente e profondamente il percorso di formazione dei ragazzi. Una formazione che tocca la dimensione culturale e umana, che aiuta, non solo a capire la nostra cultura, ma ad avere dei punti di riferimento per scelte di vita più consapevoli, che aiuta a vedere i tanti dati che la scuola offre anche da prospettive diverse.  Allora si capisce che:

    • la scelta dell’IRC non è una dichiarazione di appartenenza religiosa, e nemmeno vuole influenzare la coscienza e la vita di nessuno;
    • l’IRC, che rientra a pieno titolo tra le discipline scolastiche, offre contenuti di tipo culturale, si rivolge a tutti, anche agli studenti di altre culture, etnie o religioni;
    • l’IRC è un’occasione per valorizzare, scoprire, maturare il senso dell’identità di ciascuno studente come persona, aiutandolo a rispondere alla domanda su chi sia veramente l’uomo.

Ci ha ricordato Papa Francesco, e non lo possiamo dimenticare: «E poi amo la scuola perché ci educa al vero, al bene e al bello. Vanno insieme tutti e tre. L’educazione non può essere neutra. O è positiva o è negativa; o arricchisce o impoverisce; o fa crescere la persona o la deprime…».

Qualcuno vorrebbe non solo abolire IRC nella scuola, ma non considerare la dimensione religiosa della persona. Questo è, perlomeno, superficiale, perché, soprattutto in questo tempo, è sempre più necessario conoscere i valori che la religione propone.

La domanda di partenza, “Prof. posso rimanere?” risponde a tutti questi bisogni. I ragazzi hanno voglia di capire, di andare oltre, di cercare e scoprire che, al di là del voto, del giudizio, della pagella, la scuola può diventare davvero maestra di vita, guida per il futuro e sicuro riferimento per entrare nel mondo adulto con tutti gli strumenti per affrontarlo.

 


Per approfondire:

Messaggio della Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in vista della scelta di avvalersi dell’Insegnamento della religione cattolica (IRC) nell’anno scolastico 2023/24 (avvenire.it)


 

COME AVVALERSI DELL’IRC

La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica è esercitata dai genitori degli alunni che si iscrivono alla prima classe della scuola primaria o secondaria di primo grado al momento dell’iscrizione (dal 9 al 30 gennaio 2023), mediante la compilazione dell’apposita sezione on line.

La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica per studenti della scuola secondaria di secondo grado è esercitata dagli stessi all’atto dell’iscrizione da parte dei genitori e degli esercenti la responsabilità genitoriale mediante la compilazione del modello on line ovvero, per le iscrizioni che non siano presentate on line (ad esempio per le iscrizioni alla scuola dell’infanzia), attraverso la compilazione del modello nazionale di cui all’allegato B alla nota del 30 novembre.

Quindi non deve essere ripetuta ogni anno ma solo per il primo anno di ogni ciclo scolastico

La scelta infatti ha valore per l’intero corso di studi e in tutti i casi in cui sia prevista l’iscrizione d’ufficio, fatto salvo il diritto di modificare tale scelta per l’anno successivo entro il termine delle iscrizioni, esclusivamente su iniziativa degli interessati.