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Grest, nelle zone i tornei sportivi per gli animatori

Dopo la scuola è tempo di Grest: migliaia di bambini e ragazzi negli oratori vivono settimane all’insegna del gioco, della condivisone, dell’amicizia, tra laboratori, attività ludiche, canti, balli e preghiera. Con loro gli animatori, centinaia di adolescenti, vere e proprie figure di riferimento, capaci di mettersi a completa disposizione dei più piccoli. Per loro il Grest è palestra di servizio, tempo privilegiato di crescita. Per questo una attenzione particolare va anche a loro, con momenti dedicati, anche nell’informalità e nel divertimento. Nasce così, nelle diverse zone pastorali, l’idea di un torneo sportivo interamente dedicato a loro.

«Gli animatori dei Grest parrocchiali non sono mai coinvolti soltanto per prestare il loro servizio e offrire parte del tempo libero, ma a pieno titolo sono da considerarsi veri e propri destinatari dell’attenzione educativa dell’oratorio – spiega don Francesco Fontana, presidente della Federazione oratori cremonesi –. I percorsi che li vedono protagonisti durante l’anno di diverse esperienze, oltre al gruppo della catechesi adolescenti, nell’estate assumono una rilevanza tanto più significativa quanto più la quantità e la qualità del tempo che i ragazzi mettono in gioco in oratorio aumenta considerevolmente grazie alle vacanze scolastiche e dalle attività sportive che li impegnano tutto l’anno».

E allora proprio per questo le zone pastorali hanno pensato di promuovere, nell’ambito delle settimane di Grest, alcuni tornei nei vari oratori della diocesi, in cui ogni parrocchia si sfiderà, tramite la rappresentanza dei propri adolescenti, con le vicine comunità della stessa zona pastorale.

Nella zona pastorale 1 sono due i tornei in programma: uno di calcio a 7 e uno di pallavolo mista. Le partite sono organizzate su tre serate: venerdì 17 giugno all’oratorio di Rivolta d’Adda, giovedì 23 a Pandino e il 30 giugno all’oratorio di Agnadello.

Anche la zona 2 organizza due competizioni dedicate agli animatori dei Grest: martedì 14 giugno a Soncino, martedì 21 a Soresina e martedì 28 giugno a Castelverde. Si tratta di un torneo di calcio a 5 e di pallavolo mista. L’inizio delle partite alle 20.30.

Il calcio a 7 e la pallavolo mista saranno protagonisti anche nella zona pastorale 3, quella della città di Cremona, con le partite ospitate negli oratori della Beata vergine (14 giugno), Cristo Re (22 giugno) e di S. Francesco d’Assisi (29 giugno).

Infine il torneo di calcio “5 vs 5” della zona 4, dedicato agli animatori dai 14 ai 20 anni. Le partite si terranno tutte la sera del 19 giugno presso l’oratorio di Piadena.

«In questa logica di accompagnamento del gruppo adolescenti anche nell’esperienza del Grest – conclude il presidente della FOCr – trovano dunque spazio momenti un po’ riservati a loro come i diversi tornei sportivi, che li porteranno ad incontrarsi con i coetanei di altri oratori, magari scoprendo solo in quell’occasione che anche i compagni di classe offrono il proprio servizio come animatori del Grest in oratorio».




I ragazzi dei Grest della Zona 3 alla scoperta dei tesori della città

Hanno preso il via in diocesi le iniziative zonali per i bambini e i ragazzi dei Grest. Tra le tante, si è tenuta, la mattina di giovedì 16 giugno, «una giornata alla scoperta della città di Cremona e delle emozioni», come spiega Elena Poli, di CrArT, ente organizzatore dell’evento dedicato ai ragazzi delle medie dei Grest della Zona pastorale III.

Presentata come una sorta di caccia al tesoro, l’iniziativa è stata una vera e propria «caccia ai tesori della città», in cui – senza vincitori né vinti – i ragazzi, suddivisi in cinque gruppi, hanno percorso cinque diverse tappe, affrontando le sfide proposte e approfondendo, grazie al contributo delle guide di CrArT, l’arte e la storia che contraddistinguono la città di Cremona.

Dopo il raduno, avvenuto alle 9.30 in piazza Stradivari, hanno preso il via giochi di vario genere, allestiti presso piazza Roma, piazza Marconi, piazza del Comune e presso le chiese di S. Marcellino e S. Maria Maddalena. I ragazzi, infatti, si sono affrontati in una sfida musicale, in una risoluzione di un delitto avvenuto nella chiesa di S. Domenico, fino ad arrivare alla caccia al dettaglio artistico sul piazzale antistante la Cattedrale.

Molti oratori di città hanno aderito all’iniziativa. Presenti, accompagnati dai rispettivi animatori, i ragazzi delle unità pastorali “Cittanova”, “Madre di Speranza” e “S. Omobono”. Presenti anche gli oratori di S. Abbondio, Cristo Re e S. Michele. «L’idea – prosegue Elena Poli – è stata quella di coinvolgere quanti più oratori possibile e di mescolare i ragazzi, per favorire la conoscenza e l’incontro con i coetanei delle altre parrocchie». Una mattinata, quindi, all’insegna del divertimento e della collaborazione, che si è conclusa intorno a mezzogiorno, sempre sulla piazza dedicata al celebre liutaio cremonese.

Le iniziative dedicate alla Zona 3 non finiscono qui. Il prossimo appuntamento, sempre dedicato ai ragazzi delle medie, sarà giovedì 23, presso l’oratorio di Cristo Re: una mattinata di laboratori sportivi con gli educatori del Comitato sportivo italiano, comitato di Cremona.




Grest, gli animatori diventano attori e portano in scena le emozioni con “Il mago di Oz. Lo show”

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Le emozioni del Grest “Batticuore” salgono sul palco. E lo fanno grazie all’impegno diretto degli animatori che hanno preso parte al laboratorio teatrale organizzato grazie alla collaborazione tra Federazione Oratori e Compagnia dei Piccoli. Così è nato “Il mago di Oz. The show”, lo spettacolo teatrale portato in tour negli oratori proprio dagli adolescenti che, nella veste di attori, hanno imparato a riconoscere, interpretare e trasmettere le emozioni della storia grazie all’arte teatrale.

«Facciamo spettacoli negli oratori, ai Grest, da dieci anni – ha spiegato Mattia Cabrini, curatore del progetto insieme a Ester Tolomini e Maddalena Parma –. Quest’anno abbiamo deciso di fare qualcosa di diverso: abbiamo voluto invitare gli animatori, magari quelli più predisposti al teatro, al ballo e alla musica, per formare una compagnia composta proprio da loro».

 

 

«Gli animatori dei Grest non sono mai coinvolti soltanto per prestare il loro servizio e offrire parte del tempo libero, ma a pieno titolo sono da considerarsi veri e propri destinatari dell’attenzione educativa dell’oratorio – ha spiegato don Francesco Fontana, presidente della FoCr –. I percorsi che li vedono protagonisti durante l’anno di diverse esperienze, nell’estate assumono una rilevanza tanto più significativa quanto più la quantità e la qualità del tempo che i ragazzi mettono in gioco in oratorio aumenta considerevolmente grazie alle vacanze scolastiche e al venire meno delle attività sportive che li impegnano negli altri mesi» .

Prosegue: «In questa logica di accompagnare il gruppo adolescenti anche nell’esperienza del Grest trovano spazio momenti riservati a loro che li porteranno a incontrarsi con i coetanei di altri oratori, magari scoprendo solo in quell’occasione che anche i compagni di classe offrono il loro servizio come animatori del Grest nel proprio oratorio. Forse a scuola non hanno mai avuto l’occasione di parlarne».

La rivisitazione in chiave contemporanea e più giovanile del classico romanzo di Lyman Frank Baum è già andato in scena venerdì 17 giugno nel salone del Seminario vescovile di Cremona. Altri otto sono in programma: nel pomeriggio del 21 giugno, alle 16, presso l’oratorio cittadino di Cristo Re, poi a S. Antonio Maria Zaccaria il 23, alle 10.30, e all’oratorio della Cattedrale la mattina successiva, alle 10; sempre venerdì 24, alle 21, a Castelverde e il 30 giugno, alla stessa ora, a Pescarolo; il 1°, il 2 e il 3 luglio, sempre alle 21, appuntamenti a Mozzanica, Antegnate e Fornovo San Giovanni.




Il Grest e il “Circo Emozioni”: uno spettacolo per tutte le età in tour negli oratori

Tra le iniziative di animazione negli oratori per sviluppare il teme del Grest 2022 c’è lo spettacolo “Circo Emozioni – Pronti attenti e via”, presentato dal “Nido dei Cuccioli aps” e Magicoberu e organizzato in collaborazione con la Federazione oratori cremonesi, arrivato già a oltre una decina di repliche sul territorio diocesano.

La rappresentazione porta in scena lo spettacolo della famiglia circense Emozioni. Sulla pista sfilano e si esibiscono grandi artisti, ognuno dei quali mette in scena la propria emozione. Sotto il tendone di questo circo si assiste, si partecipa e, soprattutto, si provano e si sperimentano le emozioni: stupore, rabbia, affetto, paura, amicizia, confusione, entusiasmo.

«Da vent’anni cerchiamo di portare in scena, nelle piazze, nei teatri e negli oratori spettacoli e animazioni che trattino di temi importanti, ma con un linguaggio fresco, quasi leggero, che ha il pregio di diventare di sicuro coinvolgimento per il pubblico – spiega Stefano Priori, in arte Beru, autore della rappresentazione –. Questi ultimi due anni sono stati quindi un po’ più complicati, ma ora siamo davvero felici di essere tornati sul palco per emozionare ed emozionarci. Un tema come quello delle emozioni ci ha subito messi a nostro agio e ci è sembrato che l’idea di un circo in cui un turbinio di emozioni invadesse la pista fosse il modo migliore per comunicare gioia».

Presentato con lo slogan “Lo spettacolo della famiglia Emozioni, fatto di emozioni, che fa emozionare raccontando emozioni”, è un susseguirsi di giochi, parole, magie, immagini, risate, musiche e suoni misteriosi che riempiono la pista del circo di situazioni divertenti e uniche, rendendo il pubblico inevitabilmente partecipe in un viaggio alla scoperta delle emozioni. Come racconta infatti Beru: «Negli spettacoli due sono gli ingredienti fondamentali: la partecipazione e la musica. Non amiamo fare spettacoli da guardare, ma da compartecipare. Terminiamo da sempre le nostre performance ringraziando il pubblico per aver fatto, loro malgrado, lo spettacolo al posto nostro. La musica originale, scritta appositamente per ogni spettacolo, è funzionale al coinvolgimento del nostro pubblico. Curiamo i testi, le musiche, i dettagli, perché anche se talune scelte potrebbero sembrare casuali, dietro a ognuna di esse ci sono mesi di lavoro e di continui aggiustamenti».

Una rappresentazione, quella di quest’anno, adatta a tutte le età, ideata e animata da Stefano Priori, con il coordinamento di Sonia Ballestriero e il supporto tecnico di Daniele Tonani. Le musiche originali sono composte, eseguite e cantate da Marco Bonini, cantautore cremonese di ispirazione cristiana a tutto tondo, che spazia dal genere pop al rock, anche con un tocco di rap. Da sempre si caratterizza in modo particolare per i testi, che, prendendo spunto da problematiche attuali, raccontano di valori universali, interpretati alla luce della fede.

Già tanti gli oratori in cui lo spettacolo è andato in scena, e altrettanti quelli in cui è in programma nelle prossime settimane. Per maggiori informazioni scrivere a info@magicoberu.it o telefonare al 338-8469748.




Attività estive parrocchiali: modulistica e documenti

Vengono pubblicati i primi documenti riguardanti le attività estive parrocchiali.

In particolar modo, sono disponibili:

  • uno schema circa le diverse tipologie di contratti di lavoro utilizzabili per l’impiego di lavoratori per l’oratorio estivo o le attività residenziali;
  • le schede di iscrizione all’oratorio estivo e alle attività residenziali;
  • una prima bozza del Regolamento circa le misure anti-COVID, sia per l’oratorio estivo che per le attività residenziali, ancora provvisoria, in attesa di quella definitiva la cui pubblicazione è prevista per fine maggio.

 

Circa le misure contro il COVID, precisiamo che:

  • al momento non è ancora stato pubblicato alcun Protocollo specifico per le attività educative e ricreative per minori;
  • molto probabilmente non sarà necessario il Green Pass per iscriversi all’oratorio estivo e alle attività residenziali estive;
  • molto probabilmente non sarà necessario il Green Pass per i volontari e i lavoratori coinvolti nelle attività dell’oratorio estivo e in quelle residenziali nello stesso periodo;
  • molto probabilmente non sarà possibile partecipare alle attività estive per coloro che hanno sintomi influenzali o sono in isolamento;
  • probabilmente saranno raccomandate – ma non rese obbligatorie come negli ultimi due anni – attività divise per gruppi. È probabile, tuttavia, che tali squadre potranno affrontarsi durante i giochi (ad esempio, un torneo di calcio);
  • circa l’utilizzo delle mascherine si seguirà la normativa vigente al momento delle attività;
  • al momento è ancora raccomandata l’effettuazione di un tampone prima della partenza per le attività residenziali. Non sappiamo ancora se tale misura sarà raccomandata anche durante i mesi estivi, dipenderà dall’andamento della pandemia e dalle norme in vigore.

 

Il file denominato Iscrizione attività estive – Minorenni è utilizzabile per l’iscrizione di minori alle attività estive del 2022. Se si preferisce stampare e conservare moduli diversi e specifici per ciascuna attività (uno per il Grest, uno per i campi, uno per le gite…) basta cambiare la dicitura “Attività estive” con quella desiderata.

Se durante l’anno pastorale 2021/2022 (per esempio all’atto di iscrizione al catechismo) è già stato fatto firmare un modulo analogo di iscrizione, con la dicitura generica: “ISCRIZIONE ALLE ATTIVITÀ PARROCCHIALI 2021/2022”, il presente modulo non è necessario.

 

Descrizione dei diversi file:

  1. Iscrizione attività estive – Minorenni, scheda da restituire compilata e firmata da entrambi i genitori o da solo uno che si assume la responsabilità di aver ricevuto il consenso anche dall’altro. Firmando la scheda si accetta anche il regolamento sulle misure anti-COVID-19 (che deve essere consegnato prima della consegna della scheda stessa). La scheda di iscrizione contiene la possibilità di esprimere il consenso per il trattamento di foto e video. È necessario che esso sia sempre liberamente espresso: deve essere quindi possibile iscriversi alle attività estive anche negando il consenso al trattamento di foto e video;
  2. Informativa privacy che potrà essere semplicemente esposta nella bacheca dell’oratorio, nel luogo in cui vengono raccolte le iscrizioni e pubblicata sul sito internet parrocchiale nella sezione privacy oppure anche consegnata ai genitori in un foglio separato rispetto alla scheda di iscrizione (l’informativa privacy, se consegnata, resta alla famiglia). L’informativa privacy contiene riferimento sia all’utilizzo di eventuali software gestionali o di clouding, sia al trattamento di foto e video;
  3. Modulo notizie particolari riguardanti il minore (ad esempio, problemi di salute), da riconsegnare possibilmente in busta chiusa. Tali precauzioni (foglio separato in busta chiusa) servono a garantire la riservatezza dei dati particolarmente sensibili ivi contenuti.
  4. Regolamento-anti-COVID-Oratorio 2022, da adeguare in base alle esigenze e alle scelte.
  5. Regolamento-anti-COVID-Attivita-residenziali estive, da adeguare in base alle esigenze e alle scelte.

 

Se non si intendono trattare foto e video basterà eliminare dalla scheda di iscrizione la parte relativa al consenso e dall’informativa il paragrafo che inizia con le parole “Con il vostro consenso, potremo scattare delle fotografie” e finisce con “vengono acquisite le immagini”.

Se non si utilizzano particolari software non è necessaria alcuna modifica all’informativa.

 

Tra i materiali a disposizione anche uno schema sintetico delle diverse possibilità di inserimento lavorativo di operatori retribuiti dalla parrocchia per il servizio svolto nelle attività estive.

 

Per ogni chiarimento o precisazione la Federazione Oratori Cremonesi è come sempre disponibile.

 




Grest, alla presentazione agli animatori attività da “Batticuore” per scoprire le emozioni

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Una stanza buia, la silent disco, il cinema, le fotografie, la slackline e un seggiolone che fa cadere a terra. Attività diverse per dare un nome alle emozioni. Per conoscere – non solo per nome, “Batticuore” – il Grest proposto per quest’estate dalla Federazione oratori cremonesi alle parrocchie della diocesi. Protagonisti quasi 700 adolescenti dagli oratori della diocesi che, a gruppi distribuiti tra due giornate, quella di oggi, sabato 30 aprile, e quella di domani, rispettivamente presso gli oratori di Castelleone e di Piadena, hanno risposto all’invito  per l’evento di presentazione agli animatori.

La musica si avverte ancora prima di entrare in oratorio. Serve a creare il giusto entusiasmo ed accogliere il primo gruppo di adolescenti. La voce di Martina, una delle coordinatrici dell’evento di presentazione, arriva forte e chiara: «Abbiamo strutturato diverse proposte per rendervi protagonisti e per consentirvi di dare un nome alle emozioni che provate». Saranno loro, le emozioni, il tema del Grest 2022: quelle che fanno battere il cuore, tremare di paura o toccare il cielo con un dito. Quelle che fanno sentire la vita sottopelle.

Nei pressi della slackline (una fettuccia larga poco più di 2 centimetri sulla quale restare in equilibrio e per più folli provare a camminare) gli sguardi dei giovani non nascondono l’incertezza. «Qui eserciteremo la fiducia, in noi stessi e negli altri».

Sul seggiolone che ci lascia cadere, invece, «ciascuno può provare sensazioni diverse, in base al proprio vissuto. Certo, ci vuole del coraggio: bisogna lasciarsi andare». Poco più in là, alcune fotografie consentono ai ragazzi di riflettere su diversi modi di vivere, attraverso icone che hanno fatto la storia ed istanti di vita quotidiana.

Al termine di ogni attività le emozioni si raccontano con le parole, con i colori. Lasciano un segno. Dentro il cuore e su un foglio bianco.

Al piano superiore, la silent disco non raccoglie un consenso unanime. «Ansia, disagio, stress», alcune delle sensazioni esternate dopo l’esperienza. Altri chiedono pace. Alcuni ringraziano «per la musica piacevole e bella». Poco più avanti la tappa al cinema suscita sorrisi, stupore e riflessioni. La stanza buia, infine, è «l’occasione per ascoltarsi, lasciandosi trasportare dai rumori in sottofondo».

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Il momento di preghiera chiude la giornata, prima del grande spettacolo finale. «Abbiamo voluto aiutare i ragazzi ad acquisire consapevolezza delle loro emozioni» spiega il coordinatore Mattia Cabrini. «Non basta provarle, bisogna riconoscerle in noi stessi, dare loro un nome e poi esternarle. Infine imparare a scovarle nel prossimo. L’empatia è questo, è saper comprendere l’altro e condividere».

Mancano ancora le iscrizioni, i dettagli, le magliette, gli inni e le coreografie da imparare (il ritornello «si impara in 5 minuti» prima di salutarsi), ma l’entusiasmo c’è e gli ideali sono chiari: «Vogliamo riprendere contatto con le famiglie, con gli adolescenti, con le comunità. Vogliamo far arrivare il messaggio che il Grest non è una bolla, un momento isolato per passare l’estate, ma può essere l’inizio di un percorso di condivisione. Questo incontro ci consente anche di tornare a riflettere, a fare formazione sui temi dell’animazione. Stiamo cercando di coinvolgere gli adolescenti nella realizzazione di uno spettacolo, proprio per tornare a parlare con loro».

Perché, come ha confermato anche il direttore della Federazione oratori cremonesi, don Francesco Fontana «In questo periodo nelle varie comunità gli adolescenti si sono un po’ isolati. La nostra proposta ha ottenuto una buona adesione: hanno partecipato con entusiasmo, ma dobbiamo coinvolgerli. Questa giornata ci ha fatto sentire (nel limite del possibile) vicini gli uni agli altri, ma anche vicini a Gesù, che, in quanto uomo, ha vissuto emozioni. Ecco, quindi, che anche in questo Gesù è prossimo a noi». “Batticuore”, la scritta colorata all’ingresso riporta l’importanza dei sentimenti al centro: «Parlare di cuore significa parlare di vita» chiude Cabrini.

Insomma, sarà un’estate carica di emozione. Di nome e di fatto.

 

La prossima estate sarà un Grest da “Batticuore”




“Batticuore”, il 30 aprile a Castelleone e il 1° maggio a Piadena il Grest si presenta agli animatori

Negli oratori è già tempo di volgere lo sguardo all’estate e alla proposta del Grest che impegnerà nelle attività migliaia di bambini e ragazzi, ma anche centinaia di adolescenti nei panni di animatori. A loro sono rivolte le due giornate predisposte dalla Federazione oratori cremonesi per presentare il Grest «Batticuore».

Doppio l’appuntamento: sabato all’oratorio di Castelleone e il giorno successivo, domenica 1° maggio, all’oratorio di Piadena. Una nuova formula che sostituisce le classiche serate al palazzetto dello sport di Cremona e a quello di Cassano, anche a motivo dell’incertezza degli ultimi mesi sulla possibilità di poter organizzare un raduno insieme.

Non solo un momento di presentazione, ma anche un’occasione di formazione dei ragazzi che animeranno l’estate del 2022.

I ragazzi delle diverse parrocchie iscritte – suddivisi in sei fasce orarie di un’ora e mezza, dalle 15 alle 22.30, per ciascuna delle due giornate – saranno accompagnati in esperienze diverse, con l’idea e l’obiettivo di mettersi in gioco personalmente e, al contempo, collettivamente, scoprendo e riconoscendo le proprie emozioni, come suggerisce il tema del Grest 2022. Al termine delle attività di gruppo, un breve spettacolo di presentazione, messo in scena dai collaboratori della Federazione oratori.

«L’idea è quella di coinvolgere i partecipanti in esperienze da fare e vedere insieme – spiega don Francesco Fontana, presidente di FOCr – per scoprire e riconoscere le proprie emozioni e per poi saperle raccontare agli altri».

Per iscriversi, sarà necessario per ogni oratorio compilare il form a questo link, in cui si dovrà scegliere la data e l’orario preferito, indicando un indirizzo mail a cui sarà inviata la conferma.

Nell’ultima settimana di marzo, il Grest 2022 è già stato presentato ai sacerdoti, ai responsabili degli oratori e ai coordinatori degli animatori. Clicca qui per leggere il resoconto.




Grest, emozioni e inclusione: don Francesco Fontana ed Emanuele Bergami ne parlano a Chiesa di Casa

Chiesa di Casa, il talk di approfondimento pastorale della Diocesi di Cremona, ritorna dopo la pausa pasquale parlando di Grest. Ospite in studio don Francesco Fontana, incaricato diocesano per la Pastorale giovanile e presidente della Federazione oratori cremonesi; in collegamento, invece, Emanuele Bergami, educatore e collaboratore della FOCr.

Il dialogo in studio, con la conduzione di Riccardo Mancabelli, ha riguardato l’organizzazione e formazione degli animatori, che il sacerdote dichiara «già partita» a tutti gli effetti. Partenza, o meglio, ripartenza, perché non si vuole dare avvio a questa iniziativa prescindendo dagli eventi storici degli ultimi anni, come la pandemia: «L’esperienza che abbiamo fatto, sicuramente drammatica – spiega il presidente della FOCr riferendosi alla pandemia – è stata utile per le comunità cristiane: non si tratta di ripartire come se questi due anni non fossero capitati nella nostra storia, si tratta piuttosto di farne tesoro». Per quanto riguarda, poi, il dramma della guerra, il desiderio è quello di non vivere il Grest come una parentesi di spensieratezza, ma piuttosto come occasione per imparare, pur sempre attraverso il gioco e l’animazione, un’accoglienza e una disponibilità verso chi ha bisogno.

Bergami ha poi messo in luce l’aspetto di sfida di questa «scommessa sui più giovani», ma anche la necessità di «riprogettazione» che proprio questi anni così particolari hanno fatto emergere.

Con lo slogan di quest’anno, “Batticuore”, si intuisce che il tema sarà quello delle emozioni. «Non ci nascondiamo il fatto che per tanto tempo sia nella formazione che anche nell’educazione alla fede il tema delle emozioni sia rimasto decisamente ai margini: si tratta ora di riabilitarlo, di riscoprire come non si possa essere autenticamente uomini se non facendo i conti, chiamando per nome ciò che si “muove nel nostro cuore”», spiega don Fontana, sottolineando anche come le emozioni siano presenti in tutte le relazioni, anche «nell’esperienza della relazione con Dio» che il Grest intende scoprire.

Questa pausa di due anni ha generato voglia di fare e «una mancanza che poi diventerà sicuramente un desiderio; infatti, quando i ragazzi hanno a fianco delle figure che li vogliono accompagnare sono capaci di stupire ed essere loro stessi delle figure educative. Diventano capaci di prossimità». La prossimità che si può sperimentare solo in una comunità, come aggiunge Fontana: «Non c’è un Grest senza la comunità cristiana che si mette in gioco per trasmettere e annunciare la vita buona del Vangelo ai più giovani, ai più piccoli. Il Grest vuole essere un’azione della comunità».

I destinatari del Grest sono quindi bambini e ragazzi, anche se «i veri destinatari sono gli adolescenti», ai quali viene offerta «un’occasione unica di essere protagonisti», a partire dalle responsabilità più o meno grandi che vengono affidate loro. Secondo il sacerdote, poi, l’esperienza del Grest è la «più inclusiva che ci sia, perché non discrimina per censo, per quota, nemmeno per appartenenza religiosa; infatti, a tutti, anche ai non cristiani, l’esempio di Gesù fa bene».

Oltre alla dimensione comunitaria, il Grest, secondo Emanuele Bergami, è significativo per le emozioni che vengono messe a tema e vissute nella relazione con gli altri e nella responsabilità. È questo, nell’esperienza dell’educatore cremonese, anche lo spazio nel quale è lecito «interrogarsi sulle questioni di senso» e in cui «tentare di ricercare delle risposte».

Il dialogo si è quindi concluso con l’augurio che la preparazione di questi mesi sia una riconferma e un approfondimento di questi spunti.




Grest: dal 28 marzo l’edizione 2022 si presenta

Dal 28 al 30 marzo, nelle interzone, l’edizione 2022 del Grest si presenta a sacerdoti, responsabili e coordinatori. Tre serate – rispettivamente a Mozzanica, Cremona e Casalmaggiore – che saranno certamente occasione per scoprire materiali e contenuti della proposta estiva, ma anche opportunità di incontro e confronto sulle tematiche pastorali.

«Ci siamo! Si parte! E potremmo subito aggiungere: non è scontato – afferma don Francesco Fontana, incaricato diocesano per la Pastorale giovanile –. Parlare, programmare e anche solo pensare ai programmi dell’estate in oratorio non è mai sembrato così strano e per certi aspetti persino fuori luogo. Un appuntamento che ci siamo abituati a considerare tradizionale ci si presenta oggi tutt’altro che consueto, alla luce della nostra storia recente e dei terribili fatti che colpiscono tanti nostri fratelli così vicini».

«Le proposte estive dei nostri oratori – prosegue il responsabile della FOCr – sono un momento festoso di vita comunitaria, di servizio coinvolgente anche per i più giovani, di animazione con la A maiuscola (mettere anima e corpo nelle giornate luminose e caldissime dei mesi di vacanza) e anche un momento per sperimentare e vivere un annuncio del Vangelo che è davvero buona notizia per la vita di ognuno».

Ma come si fa a pensare ai canti e balli dell’estate con tutto quello che sta capitando? «Una possibilità che decisamente scartiamo a priori – spiega il sacerdote – è quella di andare avanti come se niente fosse, e se niente fosse stato. Come se la pandemia non avesse ferito profondamente le nostre relazioni e come se la guerra a cui per ora assistiamo da spettatori distratti non stesse minando le fondamenta stesse della nostra civiltà, oltre che la vita di moltissimi fratelli. Un’altra possibilità è scegliere di esserci e di mettersi in cammino».

Dunque: «Ci siamo! Si parte! L’oratorio, cioè la comunità cristiana nella sua azione educativa alla vita e alla fede, non rinuncia ad esserci anche in questa estate. Con forme magari rinnovate e diverse rispetto al passato, con proposte che tengano conto dell’esperienza fatta con Summerlife nel 2020 e Hurrà nel 2021. Sono stati anni difficili, indubbiamente, ma le esperienze fatte, le possibilità esplorate e percorse, un po’ per amore e un po’ per forza (distanziamento, bolle, spazi e tempi diversificati, alleanze inedite, collaborazioni insperate…) devono essere un patrimonio da custodire e far crescere ulteriormente. E ancora una volta la comunità cristiana con il suo oratorio sceglie di mettersi in cammino. Con i bambini e le loro famiglie, ma certamente con gli adolescenti che cercheremo di coinvolgere, con i giovani e gli adulti che si renderanno disponibili ad un servizio svolto non solo a titolo personale, ma a nome di tutta la comunità che esprime la sua cura verso i più piccoli. E una comunità in cammino sarà capace anche, se necessario, di accogliere quei fratelli e sorelle che sono stati costretti ad un altro cammino, alla fuga, alla migrazione…».

Le presentazioni ai responsabili e coordinatori dei Grest della diocesi saranno occasione di incontro e confronto anche su queste grandi e significative scelte pastorali e certamente anche opportunità di scoprire i materiali e i contenuti della proposta estiva preparata con la bella collaborazione delle diocesi della Lombardia.

L’appuntamento è in tre serate, a partire dalle 20.45, in altrettanti punti della diocesi: lunedì 28 marzo all’oratorio di Mozzanica, martedì 29 marzo a Cremona, presso l’oratorio della Beata Vergine di Caravaggio (accanto all’Ospedale), e mercoledì 30 marzo all’Oratorio Maffei di Casalmaggiore.

 

Scarica il post con le date delle presentazioni ai responsabili




La prossima estate sarà un Grest da “Batticuore”

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L’estate si avvicina e cresce la voglia del tanto amato e tradizionale Grest, un evento immancabile per i più giovani che, nelle serate da lunedì 28, martedì 29 e mercoledì 30 marzo, è stato presentato ai sacerdoti, ai responsabili degli oratori e ai coordinatori degli animatori. Quelle negli oratori di Mozzanica, Cremona (Beata Vergine di Caravaggio) e Casalmaggiore (Maffei) non sono state solamente occasioni per presentare i temi e i materiali della nuova edizione, ma hanno rappresentato un momento di conforto e riflessione sull’importanza che ha il ruolo dell’educatore nelle settimane che caratterizzeranno il Grest.  Il titolo che lo distinguerà dagli altri anni è “Batticuore”, un nome scelto appositamente in relazione alle emozioni, che nascono dal cuore e caratterizzeranno il filo conduttore che caratterizzerà le giornate di giochi ed attività ricreative.

 

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Il messaggio del vescovo Antonio Napolioni

«Che il grest, ma anche ogni altra occasione di fare oratorio come i campi, le serate, i tornei, le feste dell’oratorio e quello che vorrete, in una parola, che la vostra estate sia animata e colorata di tante emozioni che riconosciute e condivise con altri possano diventare occasione di relazione e amicizia e un aiuto per crescere nella vita buona e bella che ci propone Gesù». È questo l’augurio che il vescovo Antonio Napolioni rivolge agli adolescenti che la prossima estate, negli oratori, vestiranno i panni di animatori. Il fil rouge dei sentimenti e delle emozioni, con un riferimento alla pandemia e alla situazione ucraina, domina la riflessione del Vescovo che sottolinea: «Tutti proviamo emozioni, sempre, ma la vera sfida è imparare a parlarne, a chiamarle per nome, a raccontarci non solo le nostre idee o ciò che hanno fatto o postato i personaggi che seguiamo, ma raccontarci ciò che sentiamo. Imparare a raccontare le nostre emozioni e accogliere il racconto dei nostri amici. In questo modo le nostre relazioni saranno belle e profonde, ricche e colorate». Nella consapevolezza che «con Dio funziona nello stesso modo». Solo provando a chiamare per le emozioni e i sentimenti che nella preghiera trovano spazio e parlandone, magari con chi ha a cuore il nostro cammino – sottolinea monsignor Napolioni – «la nostra vita di fede sarà animata e colorata. Ma soprattutto sarà vera». L’esempio deve essere quello di Cristo: «Anche lui – conclude il Vescovo ringraziando i ragazzi per la loro presenza – ha saputo gioire e intristirsi, esultare e rimanere deluso, ha saputo piangere e ridere, parlare o tacere, abbracciare e baciare, scaraventare a terra e fare la faccia dura, sorridere e guardare con occhi pieni di amore. Impariamo da lui… e sarà una vita diversa!».

Scarica il messaggio del Vescovo agli animatori

 

Le emozioni: tema e obiettivi del Grest 2022

Batticuore metterà al centro della propria riflessione e delle proprie attività estive le emozioni, in tutte le loro sfaccettature, mirando a rendere i ragazzi consapevoli del ruolo che esse ricoprono nelle loro vite, dimostrando come esse siano ciò che fra tutte le altre cose rendono l’uomo definibile come tale. Il Grest 2022 si pone quindi un traguardo ambizioso, ma che sarà reso possibile da un percorso articolato in cinque step, accompagnati dalle vicende della storia de “Il mago di Oz”, capace di dimostrare che solo in seguito a una lunga ricerca è possibile comprendere che il tesoro più grande è custodito nel cuore di ciascuno.

L’estate oratoriana aiuterà anche a capire che provare emozioni è naturale: non vanno represse, poiché sono loro a rendere l’uomo ciò che è. E poi, farsi consapevoli di provare qualcosa rende spontaneamente capaci di percepire anche ciò che sentono gli altri. Sarà così possibile distinguere un’emozione dalle altre, e quindi chiamarle per nome, esprimerle e parlarne, per capire che, in fin dei conti, l’emozione è la base di tutte le relazioni fra le persone. E crescendo si è disposti a mettersi al servizio degli altri, fondando i rapporti sull’aiuto reciproco e sull’empatia, coltivando così la strada della compassione e del perdono.

 

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Il logo del Grest “Batticuore”

Il logo del Grest 2022 non vuole essere solo un’esplosione di forme e di colori, ma anche di emozioni: tutto, infatti, prende vita dal “Batticuore”, che è il centro nevralgico dell’umana esperienza emotiva. Ecco perché lo slogan «Batticuore» nel logo è posto al centro, perché da lì tutto ha inizio.

Le emozioni non sono catalogabili a priori e in modo univoco. Per questo il logo è un gioco continuo di pieni e di vuoti: dice del desiderio e dell’intenzione di non attribuire a ogni emozione una forma e un colore predefinito a tavolino. A ogni osservatore il compito di dare il nome a una specifica emozione, così come la libertà di riconoscersi nelle forme e negli abbinamenti cromatici. In questo, lo stile del grande Pablo Picasso, a cui le forme del logo si ispirano, risulta un ottimo alleato.

I volti che circondando il cuore, nella loro dinamicità, si fanno anche immagine delle relazioni e dei legami che intercorrono tra le persone. Ciò che uno prova non è indifferente e non può restare tale rispetto all’altro: interpella, coinvolge e, volente o nolente, fa entrare in relazione anche l’altro e con l’altro. Relazione che vuole portare all’incontro fecondo capace di generare comunità.

 

I sussidi e i materiali per l’estate oratoriana

Come sempre la Federazione Oratori Cremonesi mette a disposizione una serie di materiali per il Grest. Oltre a magliette, cappellini e braccialetti, poster e striscioni, il principale supporto è il manuale, composto da 13 fascicoli (alcuni acquistabili anche separatamente) divisi in base ai temi trattati, fra proposte per giochi, attività e laboratori. Nell’apposito raccoglitore anche il cd con canzoni. La preghiera si presenta quest’anno con una striscia di cartoncino, che richiama la forma del metro, arricchita da tessere giornaliere da inserire negli appositi tagli, per aiutare i razzi a misurarsi con la propria fede. Prenotazioni anche online sul sito www.focr.it.

 

Gli incontri di presentazione per gli animatori

Al fine di evitare assembramenti, quest’anno è stato deciso che non ci sarà il classico incontro annuale di presentazione del Grest presso i palazzetti dello sport di Cremona e Caravaggio, ma al loro posto nasce la possibilità di partecipare a gruppi ad un percorso tematico e illustrativo fra una serie di stand che proporranno ai ragazzi spiegazioni e idee legate per la prossima estate. Due gli appuntamenti in programma: sabato 30 aprile all’oratorio di Castelleone e domenica 1 maggio in quello di Piadena. Info e prenotazioni in FOCr e su www.focr.it.

 

Per un’estate di carità

Ogni estate il Grest è anche occasione per un sostegno di solidarietà concreta nei confronti dei bambini meno fortunati. E quest’anno il pensiero non poteva che andare, naturalmente, all’Ucraina. «Il cuore batte in due tempi. Facciamo che la carità proposta ai bambini e ai ragazzi del Grest di questa estate 2022 – spiegano dalla Federazione oratori cremonesi – abbia un doppio movimento, come quello del cuore che accoglie il sangue e poi lo invia in tutto il corpo». Il primo movimento vuole impegnare in un’accoglienza amichevolmente chi è arrivato da poco in parrocchia o in paese, chi è arrivato in fuga da un inferno, perché possa trovare amicizia, calore e, possibilmente, anche un po’ di svago e gioco spensierato. Il secondo movimento sosterrà invece una raccolta in denaro che possa servire a sostenere le spese di un’accoglienza, ma anche, almeno in parte e simbolicamente, le spese della ricostruzione dopo la distruzione.