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Dalle cause della crisi alle ragioni della speranza: il prof. Antoldi stimola i giovani – VIDEO

Venerdì 5 giugno alle 21 si è concluso il percorso “Futuro presente”, proposto dalla pastorale giovanile della diocesi di Cremona con lo scopo di suscitare riflessioni, confronto e dibattito a partire dalla situazione di crisi che stiamo vivendo.


Ospite di quest’ultimo appuntamento è stato il professor Fabio Antoldi, professore di Strategia Aziendale e di Imprenditorialità, e direttore del Cersi, il Centro di Ricerca per lo Sviluppo imprenditoriale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.

Antoldi ha risposto alle domande dei presenti affrontando tre questioni cruciali: i motivi della crisi economica, i cambiamenti possibili ed auspicabili e il ruolo che i giovani possono avere in questo processo.

«Siamo di fronte ad una crisi che porterà ad una riduzione del pil mondiale trenta volte superiore rispetto al 2008. Questo significa che l’emergenza sanitaria ci ha messi di fronte a dei problemi che già erano radicati nel nostro sistema economico, il quale si regge su fiducia e certezze. Quando la fiducia nell’altro viene a mancare, perché lo si teme, il sistema crolla. Stesso discorso vale per l’altro pilastro: il futuro incerto mina alle fondamenta l’economia globale».

Questa riflessione, secondo il professor Antoldi, dovrebbe spingere ciascuno a mettere in discussione ciò che era dato per assodato in vista del futuro: «Il nostro sistema sanitario, economico, scolastico, burocratico, hanno dimostrato di non essere adeguati ai tempi che viviamo. Abbiamo bisogno di rilancio, che deve certamente essere istituzionale, con politiche nazionali ed europee che aiutino la ripresa, ma anche personale: ogni cittadino si deve sentire chiamato in causa».

In particolare Antoldi si è poi rivolto ai giovani, auditorium particolare di questa conferenza: «Voi siete coloro che più di tutti hanno interesse a costruire un futuro differente. Ponetevi la domanda: “che mondo sogno?” In base alla risposta che troverete, impegnatevi per realizzarlo. A maggior ragione se, nella vostra vita, l’esperienza di fede non è indifferente. Nella Parola, nel confronto, nel discernimento troviamo le motivazioni del nostro agire. Ed è qui che possiamo fare la differenza».

Quello del professor Fabio Antoldi è stato dunque un intervento di spessore, con riferimenti al mondo economico e lavorativo, senza tralasciare alcuni affondi e provocazioni per suscitare una riflessione da parte degli ascoltatori.

Riflessioni che sono state poi condivise nelle chat zonali, a cui i giovani presenti hanno potuto accedere per confrontarsi e vivere un piccolo momento di “comunità”.

Il percorso “Futuro presente” è quindi giunto alla conclusione, ma il desiderio di portare avanti un discernimento comunitario, da parte dei giovani, resta e, in futuro, potrebbe concretizzarsi in altre proposte formative.

 




Futuro e libertà, il filosofo Silvano Petrosino a confronto con i giovani

Nella serata di martedì 26 maggio si è svolto il secondo incontro web del progetto “Futuro presente”, la proposta della pastorale giovanile della diocesi di Cremona volta a suscitare riflessioni e confronto prendendo spunto dalla situazione di crisi che si sta attraversando. Il percorso è proseguito con il coinvolgimento di Silvano Petrosino, filosofo e docente di Teorie della comunicazione e Antropologia all’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il docente, intervistato dalla giovane Melania Fava, ha articolato la propria riflessione intorno ad alcuni punti focali: futuro e libertà.

«L’uomo ha sempre cercato di interpretare il presente per prevedere il futuro. Oggi la scienza ci aiuta, ma ci illude di possedere il domani. In realtà, la situazione attuale smentisce in modo evidente questa pretesa. Ecco qual è il nostro problema: non abbiamo un totale controllo».

L’incertezza del futuro, però, non deve far pensare, secondo il filosofo, che progettare sia inutile: «Il progetto, di per sé è qualcosa di buono, ma non deve diventare un assoluto. L’avvenire, che è l’ambito dell’accadere, del nuovo, supera i nostri piani. Questo deve stimolare la nostra libertà e, allo stesso tempo, aiutarci a rispettare il limite: se anche ciò che progettiamo non dovesse realizzarsi, siamo invitati a liberarci del progetto, perché la nostra vita lo supera».

Non è mancato, nella riflessione di Petrosino, un riferimento alle modalità con cui abitare il presente: «Nel tempo dell’urgenza, quello a cui eravamo abituati, la presa di coscienza che quasi nulla è urgente ci può aiutare a crescere. La storia stessa va in questa direzione: ciò che nell’ora è visto come un limite, in un discorso più ampio può portare frutto. Anche una eventuale diminuzione della libertà, anche la morte. Questo evento è di per sé sempre violento e inspiegabile, ma spinge ad una maggior responsabilità nei confronti di chi incontreremo in futuro, soprattutto in virtù della memoria del bene ricevuto».

Al termine dell’interevnto di Petrosino è stata data l’opportunità, ai giovani connessi, di rivolgere al filosofo le proprie domande. Successivamente è stato aperto un dibattito, a livello zonale, che ha dato modo ai presenti di confrontarsi.

L’appuntamento è stato poi fissato per venerdì 5 giugno con il terzo incontro del percorso: l’ospite sarà Fabio Antoldi, professore di Strategia Aziendale e di Imprenditorialità, e direttore del CERSI, il Centro di Ricerca per lo Sviluppo imprenditoriale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Antoldi proporrà una propria lettura a stampo economico e con prospettive sul mondo del lavoro, di nuovo focalizzata sul momento attuale e sul futuro che ci attende. La diretta dell’incontro sarà disponibile a partire dalle ore 21 sempre sul canale YouTube della Federazione Oratori Cremonesi.

 

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Frère John di Taizé risponde ai giovani: «Nella prova ritroviamo l’essenziale» – VIDEO

Futuro e speranza sono termini che, da sempre, chiamano in causa il mondo giovanile. Parlarne oggi, nel momento che stiamo vivendo, appare particolarmente difficile. La proposta della pastorale giovanile della diocesi di Cremona, supportata dalla presenza e dalla condivisione con un gruppo di giovani, va proprio in questa direzione: suscitare riflessioni e confronto, con lo sguardo rivolto al futuro, a partire dalla situazione di crisi che stiamo attraversando.


Si tratta di un ciclo di tre incontri che tentano di declinare, nel concreto, le fatiche e le speranze che si aprono sul domani.

L’ospite del primo incontro, che si è tenuto un diretta YouTube sulla pagina della Federazione Oratori Cremonesi nella serata di mercoledì 20 maggio, è stato Fr. John della comunità di Taizè.

Intervistato da un giovane, Filippo Formica, il monaco di origini americane ha tentato di dare una lettura spirituale della situazione contemporanea: «In questo periodo possiamo chiederci quale sia l’invito bello e profondo che il Signore rivolge alla nostra vita: abbiamo più tempo per pregare, per riflettere e tornare all’essenziale».

Con queste parole Fr. John ha aperto la propria riflessione, che è proseguita attorno ad una parola chiave: «La fiducia ci può guidare anche nelle situazioni più complicate: nella Bibbia la troviamo espressa come fede e siamo invitati anche noi a viverla come tale. Fidarsi, affidarsi per permettere a Dio di guidarci anche quando la strada si fa oscura».

La crisi è stata dunque letta come occasione per ritornare alla radice, per «riscoprire ciò che di più profondo ci lega a Dio. Anche l’attivismo, pericolo in cui spesso rischiamo di cadere, è da mettere in discussione chiedendosi se ciò che impegna le nostre giornate sia davvero essenziale oppure no».

L’intervento di Fr. John ha quindi tentato di veicolare un messaggio chiaro: l’imprevisto, anche quello che mette in ginocchio, può essere vissuto, sebbene nella sofferenza, come luogo di incontro con il Signore. «È il tema biblico della prova, che emerge bene dal libro dell’Esodo: prima della terra promessa ci sono quaranta anni di deserto, che sono davvero probanti. La vera domanda che ci dobbiamo porre è: “Come vogliamo abitare questa condizione?”. Ciascuno di noi può scegliere quale via percorrere, se quella della solidarietà o quella della chiusura».

Al termine della riflessione proposta da Fr. John è stato dato spazio ad alcune domande proposte dai giovani presenti alla diretta.

Successivamente è stato aperto un dibattito, a livello zonale, che ha dato modo ai presenti di confrontarsi a partire dalle parole del monaco di Taizè.

L’appuntamento è stato poi fissato per martedì 26 maggio con il secondo incontro del percorso: l’ospite sarà Silvano Petrosino, docente di Teorie della Comunicazione e Antropologia all’università Cattolica del Sacro Cuore.

Petrosino proporrà un riflessione a stampo filosofico e sociale, di nuovo incentrata sulla tematica del dubbio e della speranza. La diretta dell’incontro sarà disponibile a partire dalle ore 21 sempre sul canale YouTube della Federazione Oratori Cremonesi.