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A Cicognara una sola Messa all’aperto per tutte le parrocchie dell’Unità

Per la ripresa delle messe festive alla presenza del popolo, l’unità pastorale Beata Vergine delle Grazie (parrocchie di Cicognara, Cogozzo e Roncadello) ha scelto di celebrare una liturgia unica. Il rito si è svolto all’aperto, nel campo dell’oratorio di Cicognara, nel tardo pomeriggio di domenica 24 maggio.


Gli obiettivi della celebrazione unitaria erano molteplici: rafforzare i legami tra i fedeli delle tre comunità, e al contempo riunirli in un luogo sicuro, evitando il rischio che qualcuno rimanesse fuori a causa del numero massimo di presenze disposto per le celebrazioni al chiuso. Nell’area verde erano state approntate circa cinquecento sedie, tra loro convenientemente distanziate; i posti coperti alla fine sono stati circa metà: un po’ ovunque, nelle parrocchie del Viadanese, si è in effetti registrata una ripartenza per certi versi timorosa, forse perché si tratta di ricreare delle abitudini, oltre che di mettersi definitivamente alle spalle i rischi sanitari.
La messa è stata celebrata dal parroco don Andrea Spreafico.

Tanti i parrocchiani che si sono messi a disposizione: venti giovani che si sono offerti di andare a prendere gli anziani a casa in auto, sette ministri straordinari dell’Eucaristia con tanto di visiere e mascherine, tre musicisti per l’animazione della celebrazione, nove volontari in pettorina blu. Gli incaricati parrocchiali erano divisi in “ostiari” e “cattivi” (termini mutuati dal latino), deputati rispettivamente a sorvegliare gli accessi e a porgere il gel disinfettante per le mani. Diverse le precauzioni messe in campo: termoscanner agli ingressi per la misurazione della temperatura, mascherine chirurgiche di scorta a disposizione, ostie consacrate distribuite con le pinzette in coppette alimentari.

Nei giorni precedenti, don Andrea aveva pubblicato sulla pagina facebook dell’unità pastorale un videomessaggio di istruzioni per partecipare all’Eucarestia in sicurezza. «C’è bisogno di cura e impegno – sottolineava il sacerdote nel video – perché il rischio contagio è ancora elevato. Ma non vogliamo rinunciare a vivere la domenica in bellezza e intorno alla mensa del Signore».




Caravaggio, i fedeli tornano a Messa e il Santuario si prepara per la festa dell’Apparizione del 26 maggio

Da oggi, lunedì 18 maggio, anche la basilica di Santa Maria del Fonte di Caravaggio torna ad accogliere i fedeli per la celebrazione dell’Eucaristia. Il santuario si è preparato a dovere, anche e soprattutto in vista delle celebrazioni del 588° anniversario dell’Apparizione della Vergine a Giannetta.

«Le messe vengono celebrate secondo i soliti orari – spiega monsignor Amedeo Ferrari, rettore di Santa Maria del Fonte – e così anche il Santo Rosario mentre le confessioni sono state spostate nelle stanze del centro di Spiritualità. Ci sarà sempre qualcuno che disciplinerà gli ingressi facendo in modo che venga mantenuto il distanziamento fra le persone (è vietato spostare le sedie) e che vengano osservate tutte le disposizioni del governo in materia di prevenzione dei contagi da coronavirus prese in accordo con la CEI. In basilica la capienza è di 200 posti e c’è tutto quanto è stato indicato dal decreto del presidente del consiglio dei ministri. I fedeli hanno l’obbligo di accedere con mascherine e guanti».

Durante la novena dell’Apparizione, da oggi fino a sabato (23 maggio), le messe vengono celebrate alle 6.30 (con pensiero e supplica), alle 8,30, alle 10 e alle 16 mentre alle 17 è previsto il Santo Rosario con supplica. Domenica 24 le messe saranno sei: alle 7 (con pensiero e supplica), alle 8,30, alle 10, alle 11, alle 16 e alle 17,30. Quella delle 11 sarà celebrata dal vescovo Antonio Napolioni.

Alle 15, recita del Rosario. Lunedì 25, vigilia dell’Apparizione, messe alle 6,30 (con pensiero e supplica), alle 8,30, alle 10 e alle 16. Alle 17 recita del Rosario mentre alle 21 si terrà la veglia dell’Apparizione.

Il 26 maggio è dato per scontato che giungeranno al santuario più di 200 persone: «Ecco perché – precisa il rettore – in occasione della ricorrenza è già previsto che, sia con il sole che con la pioggia, le funzioni religiose saranno tenute nel piazzale esterno, che, ovviamente, permetterà la partecipazione di un maggior numero di fedeli potendo ospitare fino a 1.000 persone. La statua della Madonna sarà portata sotto il porticato della basilica di modo che non si debba entrare al suo interno per vederla».

Le messe sono in programma alle 6,30 alle 8,30 e alle 10 e nel pomeriggio verrà recitato il Rosario in maniera continuativa fino alle 17, ora in cui si farà memoria dell’Apparizione.

Monsignor Ferrari nei giorni scorsi si è relazionato con il sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini e con le forze dell’ordine. È stato approntato un piano organizzativo che prevede accessi presidiati da personale comunale e da quello del santuario, uscite ed entrate separate con percorsi a senso unico in modo che i flussi di gente non si incrocino. Ci si potrà sedere solo sulle sedie precedentemente disposte con le necessarie distanze di sicurezza e le persone non potranno liberamente circolare sul piazzale.





Casaletto, Salina, Bellaguarda e Pomponesco, programma unitario per il ritorno a Messa

«Finalmente la Santa Messa»: nel comunicare ai fedeli la ripresa delle celebrazioni liturgiche pubbliche con tutte le novità connesse, don Davide Barili (parroco dell’unità pastorale Casaletto-Salina-Bellaguarda-Pomponesco) ha significativamente ripreso il titolo con cui il quotidiano “Avvenire” ha dato notizia del protocollo sottoscritto il 7 maggio scorso tra Conferenza episcopale italiana e Governo.


Nell’ultimo numero de “Il sagrato”, il foglio di collegamento parrocchiale, don Barili riassume le prescrizioni sanitarie e le precauzioni che dovranno essere rispettate nell’accesso alle chiese. «Per ogni chiesa dell’unità pastorale – nota il sacerdote – è stata definita una capienza massima: Pomponesco e Salina 50, Casaletto 24 e Bellaguarda 60. Per dare la possibilità ai fedeli di distribuirsi nei vari orari, verrà inizialmente aumentato il numero delle Sante Messe festive». Verrà inoltre considerata la possibilità di tenere alcune celebrazioni in spazi aperti ma delimitati. «Il ritorno all’Eucaristia – sottolinea don Barili – è bene che avvenga in modo graduale e prudente. Piena comprensione per coloro che, a disagio per paura del contagio, decidessero di rimandare la ripresa della vita liturgica assembleare».
Gli orari delle messe nell’Ascensione del Signore: sabato 23 maggio alle 18.30 a Pomponesco, domenica 24 alle 8 a Pomponesco e Salina, alle 9.30 a Casaletto e Bellaguarda, alle 11 a Pomponesco e Salina e alle 18.30 a Pomponesco e Casaletto. Nove celebrazioni, al posto delle abituali cinque.
È stato stilato anche il calendario delle messe feriali: questa settimana appuntamento in chiesa (mercoledì 20 maggio alle 7 a Salina, giovedì 21 alle 7 a Pomponesco, venerdì 22 la preghiera del rosario in ognuna delle quattro chiese) e la settimana prossima appuntamento nei cimiteri (lunedì 25 alle 20.30 a Bellaguarda, martedì 26 a Casaletto, mercoledì 27 a Salina, giovedì 28 a Pomponesco e venerdì sera 29 maggio recita del rosario in ognuno dei quattro cimiteri).




A Dosolo-Cavallara-Correggioverde-Villastrada tutte le messe all’aperto

Per la ripresa delle celebrazioni liturgiche pubbliche, la comunità pastorale Dosolo-Cavallara-Correggioverde-Villastrada ha deciso di celebrare tutte le messe all’aperto, nel rispetto ovviamente del protocollo Governo-Cei e delle indicazioni specifiche emanate dal vescovo Antonio Napolioni. L’obiettivo è facilitare il mantenimento delle distanze tra i fedeli, aggiungendo un surplus di precauzione e sicurezza.


Il parroco don Stefano Zoppi ha stilato l’orario provvisorio delle celebrazioni: il lunedì alle 20 al cimitero di Villastrada, il martedì sera al cimitero di Dosolo, il mercoledì sera al cimitero di Correggioverde, il giovedì sera al cimitero di Cavallara, il venerdì sera davanti al santuario dell’Alberone, il sabato alle 17 sul sagrato di Cavallara e alle 18.30 all’oratorio di Correggioverde, la domenica mattina alle 9.30 al parco giochi dell’oratorio di Villastrada e alle 8 e alle 11 sotto la tensostruttura nel cortile dell’oratorio di Dosolo.
«In questi tempi difficili – scrive intanto lo stesso don Stefano in una lettera indirizzata ai parrocchiani – risuona ovunque lo slogan “Andrà tutto bene”. E’ l’istinto della vita che ci fa gridare così! Non lo dobbiamo soffocare, perché è il desiderio di vita infinita che Dio ha messo nel cuore di ogni persona».

È tuttavia chiaro a tutti, come nota lo stesso sacerdote, che non è per niente scontato che tutto andrà bene: troppi i lutti, e le difficoltà economiche e personali patite, cui il parroco esprime vicinanza (oltre alla gratitudine per chi si è speso per sostenere la comunità). «Siamo di fronte a una trasformazione che chiede che siano ben chiari in noi i valori che fondano la nostra vita».

Da qui l’invito: «La solidarietà emersa dal buon cuore di molti, da assistenziale dovrà trasformarsi in nuovi stili di vita. Occorrerà anche un ripensamento pastorale: ognuno è chiamato da subito a fare responsabilmente la propria parte. Allora sì che l’augurio “Andrà tutto bene” avrà avuto un senso. Ancora di più se guardiamo al sepolcro vuoto, dicendo con fede “Cristo è vivo, e ci vuole vivi!”. Con Cristo, ogni oscurità può essere trasformata in luce, ogni delusione in speranza».




A Pandino il “bot” programmato dai ragazzi dell’oratorio per segnalare la propria presenza alla Messa

Da lunedì 18 maggio le chiese riaprono ai fedeli e la parrocchia di Pandino ha predisposto le linee guida per la partecipazione alle messe. Ne ha parlato, in un video postato sui canali social dell’oratorio, il vicario don Andrea Lamperti Tornaghi.

«Ci sono due importanti novità – spiega – per le messe festive e domenicali. La prima: le messe delle 18 del sabato e delle 8,30 e delle 10 della domenica saranno celebrate contemporaneamente in due luoghi, la chiesa parrocchiale ed il santuario della Beata Vergine del Riposo (il Tommasone) per consentire a più persone possibile di parteciparvi. La seconda novità – ha proseguito don Andrea – è stata pensata con alcuni giovani dell’oratorio, con i quali abbiamo ideato un sistema per segnalare la partecipazione dei fedeli alla messa. Non si tratta di prenotare il biglietto come al cinema ma è l’unica modalità che ci è venuta in mente per canalizzare i flussi, evitare inutili assembramenti ed evitare che qualcuno rimanga fuori perché le disposizioni diocesane chiedono a tutti i parroci di chiudere l’accesso alle chiese nel momento in cui venga raggiunta la capienza massima».

Due i modi. Sul sito www.oratoriopandino.it, nel menu in alto a destra, si clicca su “messe”: si apre una schermata contenente tutte le celebrazioni del sabato e della domenica, in parrocchia ed in santuario. Occorre individuare quella cui si vuole partecipare, cliccare su “ci sarò” ed indicare il numero dei partecipanti. Dopo aver premuto “invia” ed aver confermato, la prenotazione sarà stata registrata. Sul sistema di messaggistica Telegram invece, bisogna cercare “Messe Pandino”, un bot (un canale) che, grazie all’intelligenza artificiale, pone all’utente una serie di domande rispondendo alle quali il fedele prenoterà il suo posto in chiesa. Un messaggio finale gli comunicherà che la sua preferenza è andata a buon fine.

«Chiediamo a nipoti – conclude don Andrea – di aiutare i loro nonni con questi strumenti. Finalmente non più distanti ma vicini, continuiamo a rimanere connessi ed in comunione».




L’Unità pastorale Cafarnao verso il ritorno alla normalità con un’attenzione per tutte le età

Le parrocchie di Vescovato, Ca’ de Stefani, Gabbioneta, Binanuova, Pescarolo e Pieve Terzagni hanno completato l’iter di adeguamento dell’aula liturgica alle disposizioni previste dal protocollo Cei per le celebrazioni eucaristiche.

La comunità dei sacerdoti, guidata dal parroco moderatore mons Attilio Arcagni, avvalendosi della collaborazione di diversi laici, ha effettuato diversi sopralluoghi per certificare e organizzare al meglio la distanza di sicurezza tra i diversi banchi e la distribuzione dei kit utili alla disinfezione e sanificazione.

Messe feriali:

  • Lunedì a Pieve Terzagni e Pescarolo alle ore 8:00;
  • Martedì a Vescovato e Binanuova alle ore 18:00;
  • Mercoledì a Ca’ de Stefani e Gabbioneta alle ore 18:00
  • Giovedì a Pieve Terzagni e Pescarolo alle ore 8:00;
  • Venerdì a Vescovato e Gabbioneta alle ore 18:00
  • Sabato a Ca’ de Stefani e Binanuova alle ore 8:00

Messa Prefestiva

  • Sabato a Vescovato alle ore 18:00

Messe Festive

  • Vescovato e Gabbioneta ore 09:30
  • Pescarolo e Binanuova ore 11:00
  • Ca’ de Stefani (cortile oratorio) e Pieve Terzagni ore 18:00

C’è attesa per questo primo passo di avvicinamento alla normalità, dopo un periodo di “allontanamento forzato” dalla vita comunitaria dal vivo.

Sul canale Youtube dell’UP è stato pubblicato un video che descrive al meglio i nuovi orari delle Messe e le regole da rispettare per la partecipazione.

Per permettere ai tanti anziani e a chi sarà impossibilitato ad uscire sarà prevista una diretta streaming domenicale.

Continuerà anche la diffusione online, fino alla domenica di Pentecoste, del video sussidio pensato per le famiglie e i bambini dell’iniziazione cristiana. A breve, inoltre, riprenderanno gli incontri della mistagogia e dei gruppi adolescenti, seppur a distanza, condividendo le proposte della Pastorale Giovanile Diocesana.




L’Unità pastorale “Monsignor Barosi” si prepara a riaprire le Messe alle comunità

Tutto pronto alla ripartenza anche per l’unità pastorale Monsignor Barosi che comprende le parrocchie di Solarolo Rainerio, Casteldidone, Voltido, San Lorenzo Aroldo e San Giovanni in Croce.

Il parroco don Diego Pallavicini ha descritto dettagliatamente, in un video pubblicato sul sito dell’Unità Pastorale, i comportamenti da tenere all’atto della partecipazione alla S. Messa (come sedersi nei posti indicati, evitare lo scambio della pace e restare sempre con la mascherina eccetto all’atto di ricevere l’Eucaristia) e come il Consiglio dell’Unità Pastorale ha pensato di gestire l’afflusso dei fedeli.

È stato infatti calcolato il numero massimo di persone che ogni chiesa potrà contenere rispettando le norme sul distanziamento. A Solarolo la capienza massima sarà di 66 persone, Casteldidone 72, Voltido 40, S. Lorenzo 20 presso la Cappella allestita, San Giovanni in Croce 130.

In particolare don Pallavicini si è soffermato sulla realtà di San Giovanni che, per il maggior numero di abitanti, necessiterà di un trattamento particolare. È stato pensato di suddividere il paese in due zone (guardando a via Matteotti zona est verso la chiesa e zona ovest verso Solarolo) che potranno alternativamente partecipare alla S. Messa prefestiva del sabato pomeriggio o a quella festiva della domenica mattina.

Tutte le S. Messe (feriali e festive) saranno trasmesse in diretta sulla WebTV dell’Unità Pastorale, così come il S. Rosario, che si terrà ogni sera alle ore 21 a distanza. Unica eccezione sarà il S. Rosario celebrato e trasmesso il giovedì sera dalla chiesa di San Giovanni Evangelista in San Giovanni in Croce, aperto alla partecipazione dei fedeli.
Anche il sacramento della riconciliazione potrà riprendere sempre nel rispetto della normativa e verrà celebrato nelle sagrestie che si prestano al compito per la loro ampiezza e ariosità.

Sul sito dell’Unità Pastorale è pubblicato il calendario dettagliato con gli orari delle Messe.




A Fiesco un sistema per partecipare alla Messa in sicurezza prenotando il proprio posto

Il posto a messa? Si prenota. Questa la decisione della parrocchia di San Procopio Martire per evitare – secondo le indicazioni del protocollo sottoscritto da Cei e governo – assembramenti alla riapertura delle messe ai fedeli, prevista a partire dal 18 maggio.

«Ogni venerdì – spiega il parroco don Marino Dalè – pubblico un bollettino settimanale, che si chiama Vox Dei, Vox Populi, nel quale do le indicazioni sulla vita della parrocchia. Sul prossimo bollettino pubblicherò la planimetria della nostra chiesa con le sedie numerate e darò le indicazioni per prenotare il proprio posto via whatsapp, telefono o facebook, oppure da me direttamente». Questo varrà per le messe domenicali e dei giorni festivi (che sono due, alle 8 e alle 10,30 ma don Marino sta valutando di aggiungerne una terza, pomeridiana) mentre per le messe dei giorni feriali, vista l’ipotetica affluenza, le prenotazioni non servono.

«Questo sistema è stato pensato per andare più che altro incontro agli anziani, per non rischiare che una volta arrivati in chiesa debbano tornare a casa per mancanza di posti».

Basterà indicare la messa cui si vuole partecipare ed il numero della sedia (ci sono 42 posti). «Praticamente funziona come al cinema ed è l’unico sistema per non far venire in chiesa la gente inutilmente e non creare assembramenti. Alcune celebrazioni – conclude don Marino – saranno invece al cimitero, e quindi libere e senza prenotazione».

Già collocati i numeri sulle sedie ed i dispositivi per disinfettare le mani. «Al posto dell’acqua benedetta –prosegue don Marino – abbiamo già messo i dispenser per l’erogazione del gel disinfettante. La Comunione sarà distribuita con delle pinzette ed io indosserò i guanti».

 

 




A Bozzolo si celebrerà la Messa sotto i tendoni nel campo dell’oratorio

Anche la Parrocchia di Bozzolo si appresta ad accogliere il ritorno del popolo di Dio durante le celebrazioni eucaristiche nella cosiddetta fase 2. «I fedeli potranno accedere alle S. Messe rispettando le norme previste sul distanziamento, entrando in chiesa solo se muniti di mascherina e guanti, sedendo ove indicato dagli adesivi posti sui banchi, utilizzando due porte diverse per entrata e uscita» spiega il parroco don Luigi Pisani.

Da segnalare la disponibilità del gruppo Scout locale, che metterà a disposizione due capi scout che controllino gli accessi ed evitino che entrino persone in sovrannumero.

«Gli orari delle Messe sono rimasti quelli precedenti alla chiusura Covid (ore 8 presso la Trinità numero massimo 60 posti e ore 9 presso S. Pietro numero massimo 100 posti) a cui si aggiunge una celebrazione domenicale che si terrà presso il campo dell’oratorio di S. Pietro alle ore 10.30, sfruttando lo spazio aperto sotto i tendoni delle nostre sagre e permettendo così anche a 150 persone di avere libero accesso».

Per gestire il flusso dei fedeli ed evitare assembramenti, il parroco invita le famiglie con bambini che frequentano le classi 1^, 2^ e 3^ della scuola primaria a partecipare alla Messa delle ore 9 e alle famiglie con bambini delle ultime classi della scuola primaria e della scuola secondaria di partecipare alla Messa delle ore 10.30.