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19 marzo. Guidati dall’esempio di san Giuseppe, rivalutiamo il coraggio del padre

Se c’è un personaggio del Vangelo sul quale ho sempre avuto qualche difficoltà ad esprime un’opinione, quello è proprio san Giuseppe. Egli rimane tuttora per me una figura enigmatica. Sarà per quel suo fare silenzioso e discreto o per le poche frasi con le quali gli evangelisti ce lo descrivono, ma il mite falegname di Nazareth faticava a guadagnarsi la mia attenzione.

Eppure Giuseppe ha molto da dire a noi credenti. Alla fine del 2020, nella sua lettera apostolica Patris Corde, Papa Francesco inaugurava l’anno speciale dedicato a san Giuseppe, invitandoci a riscoprire la figura dello sposo promesso di Maria.

Spesso giudichiamo il valore di una persona sulla base di caratteristiche facilmente riconoscibili e d’impatto come la forza, l’autorità, l’eloquenza, la risolutezza. Per trovare Giuseppe e farlo emergere dallo sfondo della narrazione evangelica, dobbiamo invece cercare altrove: nei silenzi tormentati e sofferti della sua vicenda e nell’amore incondizionato che ha dimostrato a Maria e a Gesù, con il coraggio e la determinazione del vero padre di famiglia.

Eppure il grande mistero del concepimento e la nascita di Gesù, non dev’esser stato facile da accettare. Chissà quanti dubbi e paure lo avranno messo alla prova. Ma, nonostante le difficoltà, la vita di Giuseppe è costellata, a partire dall’accoglienza di Maria e Gesù, di scelte coraggiose rese possibili da un “sì” determinato e risoluto. Giuseppe, pur non comprendendo appieno il senso del disegno divino, si è abbandonato con fede al volere di Dio e ha contribuito con coraggio al compiersi del progetto di salvezza dell’umanità.

Cosa può dire a noi Giuseppe oggi? Può ispirare le nostre famiglie ed in particolare noi padri? Io credo che ci possa insegnare a vivere da protagonisti le nostre piccole o grandi storie quotidiane, con concretezza e semplicità di cuore. Giuseppe ci mostra come il protagonismo di noi cristiani non si giochi sul campo della visibilità o del gratificante riconoscimento delle nostre azioni, ma nella fedeltà ad un progetto.

Il Santo Padre parla di Giuseppe come interprete di un “coraggio creativo”. Egli davanti alle difficoltà non abbandona il campo ma riesce tirar fuori da sé stesso nuove risorse che nemmeno pensava di avere.

In quest’anno particolare dedicato alle famiglie, i padri e le madri si lascino guidare dall’esempio di Giuseppe e sappiano sperimentare la bellezza dell’accompagnamento dei figli nel loro percorso di crescita. Il suo esempio li educhi all’ascolto e all’apertura al mistero della vita.

Stefano Boiocchi




«Famiglia, luogo di bellezza e solidarietà». La riflessione di Johnny Dotti nella Giornata “Amoris Laetitia”

 

«Il principio della famiglia è essere il “tu” dell’altro. Il sacramento del matrimonio è dunque l’esperienza che ci porta al di fuori di noi stessi»: così Johnny Dotti, pedagogista e imprenditore sociale, nel suo intervento durante la Giornata delle Famiglie, che si è svolta nella mattinata di domenica 13 febbraio presso il Seminario Vescovile di Cremona, di nuovo in presenza dopo la sospensione dovuta all’emergenza sanitaria.

“La famiglia vive l’amore” è stato il titolo scelto dai coordinatori dell’Ufficio Famiglia diocesano – i coniugi Maria Grazia e Roberto Dainesi, insieme a don Enrico Trevisi – per ribadire l’importanza della relazione d’amore che sta alla base di ogni dinamica familiare.

Ad aprire la mattinata è stato un breve intervento del Vescovo Napolioni, che, dopo aver guidato la preghiera, si è rivolto alle numerose famiglie presenti, provenienti dall’intera diocesi. «C’è bisogno di voi nella comunità cristiana – ha detto il Vescovo – perché tutti noi abbiamo la necessità di vedere esempi belli di relazioni d’amore illuminate dalla presenza del Signore».

Alle parole di Napolioni hanno fatto eco quelle di Maria Grazia e Roberto Dainesi, che hanno ricordato come la Giornata delle Famiglie si inserisca nelle celebrazioni per l’anno Famiglia Amoris Laetitia, «durante il quale il Papa ci ha invitati a rileggere le declinazioni e le indicazioni del documento a cinque anni dalla pubblicazione, focalizzando l’attenzione proprio sulla centralità dell’amore».

Ascolta l’audio integrale dell’intervento di Johnny Dotti

Partendo da questa premessa, Johnny Dotti ha poi proposto una propria riflessione seguendo un percorso articolato in tre punti, e che ha messo in luce come «la famiglia sia il luogo dell’accettazione della fragilità, della deponenza e del perdono. È in questa dimensione che si manifesta la bellezza della vita, la possibilità di sperimentare il Regno di Dio. Non perché sia tutto semplice, al contrario, ma perché nell’esperienza familiare si vive l’uscita da sé».

Il pedagogista bergamasco, prendendo spunto dalla propria esperienza di vita e di fede, ha dunque tentato di offrire qualche strumento utile a rileggere le dinamiche familiari che ciascuno sperimenta quotidianamente, ricordando che «non solo la famiglia è luogo di accoglienza dell’altro, ma anche di condivisione, soprattutto di ciò che non si ha. In questo senso, allora, essa permette di sperimentare la grazia e la solidarietà».

Johnny Dotti ha poi concluso il proprio intervento concentrandosi sull’autorità, «che non ha necessariamente a che fare con il potere, ma è l’elemento che autorizza». Da qui la provocazione: «La famiglia è luogo in cui si autorizza, cioè in cui si corre il rischio del fallimento e della delusione? Solo in questo modo è possibile abitare quello spazio di libertà che permette all’altro di essere tale, coniuge o figlio che sia».

Mogli, mariti, madri e padri hanno allora avuto modo, grazie alla relazione proposta da Johnny Dotti, di fermarsi a riflettere e ragionare sulle dinamiche tipiche dell’esperienza familiare, tenendo presente quanto l’amore, inteso come vocazione, abbia da dire al vissuto di ciascuno.

Per i bambini, invece, la Giornata delle Famiglie ha avuto una declinazione differente. La Compagnia dei Piccoli ha infatti proposto uno spettacolo dal titolo “To Play”, che ha aiutato anche i più giovani a riflettere sul tema del gioco e delle dinamiche relazionali in modo divertente e leggero.

La mattinata si è poi conclusa con la celebrazione eucaristica, presieduta dal vicario episcopale don Gianpaolo Maccagni, durante la quale le famiglie hanno affidato al Signore, insieme, le loro speranze, timori e fatiche, con la consapevolezza di non essere lasciate sole. “La famiglia vive l’amore” non è allora un titolo casuale per la Giornata delle Famiglie. Piuttosto ha la doppia valenza di consapevolezza, da una parte, e di missione, dall’altra.




Lettera agli sposi, dal Papa un abbraccio e un invito alle famiglie

Domenica 26 dicembre, festa della Santa Famiglia, il Papa ha scritto a noi famiglie una lettera: i toni sono quelli caldi e semplici cui siamo abituati, con tanti esempi concreti; si rivolge a noi col “tu” e chiude il testo salutandoci “fraternamente”, a sottolineare la comunione di carismi cui siamo chiamati.

LEGGI QUI LA LETTERA DEL PAPA AGLI SPOSI

Rincuora leggere del suo affetto e delle sue quotidiane preghiere per noi, così come è di stimolo la sua realistica lettura della situazione attuale, in cui però ci richiama a renderci conto che Gesù è con noi sulla nostra barca traballante, si prende cura di ciascuno di noi. Ricorda poi che tenendo fisso lo sguardo su Gesù i problemi “non se ne andranno, ma potrai vederli in un altro modo”.

L’attenzione è rivolta alla vita delle famiglie in tutte le fasi che vivono: dal fidanzamento all’essere nonni, dall’essere genitori all’essere in una situazione di separazione emersa nel lockdown…

Per ciascuno c’è l’invito a seguire Abramo che esce verso una terra sconosciuta lasciando la “confort zone” cui si era abituato, sapendo che Dio lo accompagna. In questa prospettiva la pandemia risulta “terra sconosciuta”, così come il pensare di sposarsi o l’educare i figli, ma la presenza di Gesù sprona a testimoniare che l’amore per sempre è possibile.

Oltre che alle relazioni all’interno della famiglia, una grande attenzione è data al ruolo sociale della famiglia ed al suo essere “in uscita”.

Gli sposi infatti devono “primear”, cioè prendere l’iniziativa all’interno della comunità, partecipare alla vita della Chiesa da protagonisti, in una dinamica di corresponsabilità con i ministri ordinati.

Le coppie, anche in risposta alla situazione emersa dalla pandemia, oltre a vivere quella quotidianità fatta di piccoli gesti di amore, improntati alla pazienza, al dialogo, al “permesso, grazie e scusa”, devono generare una “cultura dell’incontro” sia nelle relazioni familiari, sia tra generazioni che nel mondo, consapevoli della propria impotenza, ma certi che nella debolezza si manifesta la potenza di Cristo.

Con questa bella lettera arriva così a ciascuno un invito a non scoraggiarsi ed a vivere con gioia questo tempo.

Mariagrazia e Roberto Dainesi
incaricati diocesani di Pastorale Familiare

 

A “Chiesa di casa” l’anno della famiglia, uno stile che rinnova la comunità

“Il profumo di Dio nella coppia”: weekend per famiglie a Folgaria dal 21 al 23 gennaio




A “Chiesa di casa” l’anno della famiglia, uno stile che rinnova la comunità


In occasione della festa liturgica della Sacra Famiglia, che la Chiesa celebra il 26 dicembre, nella puntata di questa settimana della rubrica di approfondimento pastorale “Chiesa di Casa” si parla di famiglia. E una famiglia è quella degli ospiti in studio: i coniugi Dainesi,  Maria Grazia e Roberto, incaricati diocesani per la pastorale famigliare.

Il dialogo, condotto da Riccardo Mancabelli, ha rimarcato l’importanza che il Papa, così come la diocesi cremonese, attribuiscono al tema della famiglia. Infatti, dopo un anno dedicato a San Giuseppe, ci troviamo ancora immersi in quello dedicato alla famiglia Amoris Laetitia.

I due ospiti in studio hanno sottolineato come questa attenzione del Papa risulti preziosa, specialmente dopo una fase come quella del lockdown, nella quale è emerso, come ha osservato Roberto, che «La famiglia è un’opportunità, non un problema». Maria Grazia ha poi specificato che il tema la famiglia, a volte, è talmente basilare che passa inosservato, tuttavia – ha aggiunto –  «il covid ha già riacceso riflettori sull’argomento: quante cose non avremmo potuto fare se non ci fossero state le famiglie!».

I due incaricati diocesani per la pastorale famigliare hanno poi raccontato come si è declinato l’anno a livello territoriale, tra le comunità della Chiesa cremonese: «Con la commissione per la pastorale famigliare abbiamo fissato una serie di appuntamenti, fra cui la Giornata delle famiglie a gennaio», senza dimenticare quanto richiesto da papa Franceso, cioè che anche la Giornata Mondiale delle Famiglie, in programma a giungo 2022, sia vissuta nel territorio.

All’interno della nostra diocesi, inoltre, è lo stesso vescovo Napolioni a ricordare cche lo «stile famigliare» offra un modello nuovo di relazione per tutti i settori e le attività della pastorale diocesana. Ciò significa, come spiega Roberto:  «Pazienza, cura, esserci in modo costante» ma vuol dire anche, come continua Maria Grazia «dialogo, che nella famiglia siamo quasi più “forzati” a vivere». L’auspicio è quello che la diocesi guardi a questo stile, affinché esso possa plasmare il futuro della Chiesa.

A tal proposito, anche l’ultima lettera pastorale del Vescovo, “Ospitali e pellegrini. Sulle orme di San Facio”, invita sacerdoti e sposi ad una nuova alleanza e, come commenta Maria Grazia «questo si può giocare a vari livelli: può voler dire che le varie ministerialità devono collaborare, ma anche che devono riconoscere l’una il valore dell’altra».

Quindi, la famiglia come dimensione sempre più attiva e protagonista nella vita delle comunità cristiane, ma che richiede anche di essere rispettata, nei suoi tempi. Roberto e Maria Grazia mettono in evidenza la necessità di proposte che tengano conto dei bisogni della famiglia d’oggi «il lavoro e le varie attività le portano a stare poco insieme». In relazione a ciò, anche l’importanza di iniziative che siano leggere, comunitarie, così che più famiglie possano essere insieme: «I legami e la sana amicizia sono fondamentali» specifica Maria Grazia.

E questo aspetto è già stato osservato, tramite la proposta delle due esperienze a Tonfano e Folgaria: tre fine settimana dedicati alla famiglia e, in particolare, alle coppie. Il primo fine settimana, già svoltosi, con le coppie che accompagnano i corsi in preparazione al matrimonio; il secondo (dal 21 al 23 gennaio) proporrà un’esperienza spiritualità rivolto a tutte le coppie; il terzo riguarderà nello specifico coppie con bambini da zero a sei anni.

Tutte le iniziative le attenzioni dedicate a questo tema, mostrano la crescente consapevolezza che la famiglia è una risorsa. Questo è già un tassello imprescindibile di un cammino, che però deve continuare: «Poi ci “aggiustiamo” cammin facendo» ha sorriso con ottimismo Roberto.

Infine, anche il periodo di Avvento che ci conduce al Natale si rivela imprescindibile per le nostre famiglie, come chiarisce Roberto: «La Sacra Famiglia è una famiglia concreta che si collega alle bellezze e alle difficoltà delle nostre famiglie. Amoris Laetitia e quest’anno, in particolare, ci stimolano a tenere presenti questi temi». Una famiglia come le altre, ma speciale, che ricorda, come conclude Maria Grazia: «Ogni famiglia può essere luce per il mondo anche la più disastrata, per la sua capacità di amare».




Il “per sempre” e la bellezza dell’amore. Online il nuovo video di “Famiglia Amoris Laetitia”

Prosegue la pubblicazione dei 10 video e delle relative schede di approfondimento proposte da Papa Francesco insieme ad alcune famiglie dei 5 continenti.

In successione i temi proposti ad oggi sono stati:

  • Camminare insieme (25 marzo 2021)
  • La famiglia alla luce della Parola di Dio (28 aprile 2021)
  • La vocazione della famiglia (21 maggio 2021)
  • L’amore nel matrimonio: non è solo un sentimento (25 giugno 2021)
  • Il “per sempre” e la bellezza dell’amore (29 luglio 2021)

Visita la sezione dedicata all’anno Famiglia Amoris Laetitia

Su quest’ultimo tema Papa Francesco si rivolge particolarmente agli sposi ricordando che “Il matrimonio è un segno prezioso, è l’icona dell’amore di Dio per noi”, ma “questo non significa che l’amore tra i coniugi debba essere perfetto… Nessuno lo è, ma l’amore tra gli sposi è un processo dinamico, che va avanti e migliora nel tempo di una vita intera. Per questo il matrimonio richiede la fedeltà, il matrimonio è per sempre” “Non bisogna avere paura di fallire: la paura è il più grande ostacolo ad accogliere Cristo e il suo progetto di vita su di noi! La paura, state attenti” – ci avvisa con forza il Santo Padre.

Queste parole sintetizzano bene il vissuto quotidiano degli sposi che sperimentano tutti i giorni “un per sempre” che si “srotola” nella loro vita di coppia con tutte le bellezze e al tempo stesso le fatiche e gli insuccessi. Bello e pieno di speranza è anche il richiamo del Santo Padre a “non avere paura di fallire”, che nella vita di coppia si può tradurre nel non aver paura di chiedere scusa e avere il coraggio di perdonare.

Per imparare a vivere queste dimensioni di coppia serve davvero una vita intera, serve davvero un per sempre.

La riflessione di Papa Francesco è accompagnata dalla testimonianza personale dei coniugi Donato e Francesca che, facendo riferimento alla concretezza della loro storia, ci ricordano che “Il dono del Suo Amore rende possibile il “per sempre” di due creature fragili, limitate e ferite” e che “Il nostro per sempre è innanzitutto dono, e noi come coppia ce ne rendiamo conto soprattutto quando facciamo fatica, ma proprio lì abbiamo l’occasione di vedere l’intervento della Grazia”.

Un invito dunque a vedere anche nei limiti della nostra vita di coppia una occasione per sperimentare l’Amore di Dio e la possibilità di ricominciare ogni giorno ad amarci.




Incontro delle famiglie, il Papa propone un evento diffuso. Anche la Diocesi di Cremona pronta a rispondere (VIDEO)

Il decimo Incontro Mondiale delle Famiglie presenta una formula inedita. Assumerà una dimensione “multicentrica e diffusa”. Roma sarà la sede principale, ma negli stessi giorni ogni diocesi potrà promuovere un incontro locale per le proprie famiglie e per le comunità. Ogni famiglia del mondo potrà essere protagonista. «Tutti potranno partecipare – sottolinea il Papa nel videomessaggio – anche coloro che non potranno venire a Roma». Tutti, dice ancora, potranno essere attivi e creativi.

«Laddove sia possibile, invito, perciò, le comunità diocesane a programmare iniziative a partire dal tema dell’Incontro utilizzando i simboli che la Diocesi di Roma sta preparando. Vi chiedo di essere vivaci, attivi, e creativi, per organizzarvi con le famiglie, in sintonia con quanto si svolgerà a Roma. Si tratta di un’occasione preziosa per dedicarci con entusiasmo alla pastorale familiare: sposi, famiglie e pastori insieme. Coraggio, dunque, cari Pastori e care famiglie, aiutatevi a vicenda per organizzare incontri nelle diocesi e nelle parrocchie di tutti i continenti. Buon cammino verso il prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie!»

Anche la Diocesi di Cremona attraverso l’attività coordinata dall’Ufficio di Pastorale Famiiare si prepara a rispondere con gioia all’invito del Papa  insieme al Vescovo Antonio e a tutte le persone coinvolte nella pastorale familiare: «Ci piacerebbe – spiegano i coniugi Dainesi, incaricati diocesani -, per valorizzare tutte le risorse territoriali e rendere ancor più diffuso l’evento, proporre incontri a livello zonale coinvolgendo con momenti di preghiera e di festa. Ma al di là delle scelte diocesane – concludono – che matureremo, ci sembra bello sottolineare l’invito fatto da Papa Francesco ai Pastori e alle Famiglie nell’aiutarsi “aiutarsi a vicenda” nel preparare questo appuntamento. Un bel richiamo anche in chiave Sinodale».

L’amore familiare

Il tema del prossimo Incontro Mondiale delle Famiglie è legato all’amore familiare, come vocazione e via di santità. L’evento è organizzato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita e dalla diocesi di Roma e si svolgerà nel sesto anniversario di Amoris Laetitia  e a quattro anni da Gaudete et ExsultateL’obiettivo dell’incontro è quello di rileggere Amoris Laetitia alla luce della chiamata alla santità di Gaudete et exsultate, a partire dalla consapevolezza che l’amore coniugale e familiare rivela il dono prezioso del vivere insieme. “La presenza del Signore – si legge nell’esortazione apostolica postsinodale Amoris Laetitia – abita nella famiglia reale e concreta, con tutte le sue sofferenze, lotte, gioie e i suoi propositi quotidiani”. “La spiritualità dell’amore familiare – si sottolinea in questo documento – è fatta di migliaia di gesti reali e concreti. In questa varietà di doni e di incontri che fanno maturare la comunione, Dio ha la propria dimora. Questa dedizione unisce «valori umani e divini, perché è piena dell’amore di Dio. In definitiva, la spiritualità matrimoniale è una spiritualità del vincolo abitato dall’amore divino”. “Ci sono molte coppie di sposi sante – si legge inoltre nell’esortazione apostolica Gaudete et exsultate in cui ognuno dei coniugi è stato strumento per la santificazione dell’altro.

Lode al Signore per il grande dono della famiglia

In vista del decimo incontro Mondiale delle Famiglie è stata recentemente presentata la preghiera ufficiale che accompagna questo atteso evento. “Pregare – ha detto in quell’occasione il cardinale Kevin Joseph Farrell, prefetto del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita – è un modo per entrare nel vivo dell’Anno Amoris Laetitia e della preparazione dell’evento di Roma. Tante famiglie e tante comunità – ha aggiunto il porporato – da tempo attendevano di potersi incamminare, almeno spiritualmente, verso Roma. La preghiera le accompagnerà e le aiuterà a cogliere il messaggio dell’incontro”. La preghiera, composta in occasione del decimo Incontro Mondiale delle Famiglie, scaturisce da una profonda gratitudine nei confronti del Padre celeste per il grande dono della famiglia, luogo privilegiato delle relazioni d’amore nonché di preghiera, come ha dimostrato anche l’esperienza della pandemia.

Preghiera ufficiale per il X Incontro Mondiale delle Famiglie 22-26 giugno 2022

Padre Santo,
siamo qui dinanzi a Te
per lodarti e ringraziarti
per il dono grande della famiglia.

Ti preghiamo per le famiglie consacrate nel sacramento delle nozze,
perché riscoprano ogni giorno la grazia ricevuta
e, come piccole Chiese domestiche,
sappiano testimoniare la tua Presenza
e l’amore con il quale Cristo ama la Chiesa.

Ti preghiamo per le famiglie
attraversate da difficoltà e sofferenze,
dalla malattia, o da travagli che Tu solo conosci:
sostienile e rendile consapevoli
del cammino di santificazione al quale le chiami,
affinché possano sperimentare la Tua infinita misericordia
e trovare nuove vie per crescere nell’amore.

Ti preghiamo per i bambini e i giovani,
affinché possano incontrarti
e rispondere con gioia alla vocazione che hai pensato per loro;
per i genitori e i nonni,
perché siano consapevoli
del loro essere segno della paternità e maternità di Dio
nella cura dei figli che, nella carne e nello spirito,
Tu affidi loro;
per l’esperienza di fraternità
che la famiglia può donare al mondo.

Signore, fa’ che ogni famiglia
possa vivere la propria vocazione alla santità nella Chiesa
come una chiamata a farsi protagonista dell’evangelizzazione,
nel servizio alla vita e alla pace,
in comunione con i sacerdoti ed ogni stato di vita.

Benedici l’Incontro Mondiale delle Famiglie.

Amen

 




Anno “Famiglia Amoris Laetitia”, una sezione del sito diocesano per viverlo da protagonisti

Come noto Papa Francesco il 19 marzo 2021 ha indetto un anno dedicato alla famiglia che si concluderà il 26 giugno 2022 in occasione del X Incontro Mondiale delle Famiglie a Roma con il Santo Padre.

In tale contesto la Pastorale Familiare, in collaborazione con l’Ufficio Comunicazioni, ha pensato di inserire nell’home page del sito diocesano un’area dedicata per facilitare l’accesso alle iniziative proposte a livello mondiale, che si svilupperanno nel corso dell’anno, e a quelle diocesane, che verranno proposte nel prossimo anno pastorale.

Va ricordato che il Santo Padre ci accompagnerà in quest’anno raccontandoci in videomessagi  mensili i capitoli dell’Esortazione Apostolica “Amoris Laetitia”: significativo che in questi video egli sia insieme a famiglie di ogni parte del mondo che testimoniano alcuni aspetti della loro vita quotidiana.

Ad ogni video è abbinato un sussidio per l’approfondimento familiare e comunitario, per riscoprire la bellezza dell’essere famiglia e risvegliare nelle diocesi e nelle parrocchie di tutto il mondo l’interesse pastorale per la famiglia. Essendo tali sussidi molto ricchi di suggerimenti e spunti si è pensato a livello diocesano di scegliere una fra le attenzioni proposte e suggerirla per facilitare la riflessione per coppie e famiglie.

Nell’area del sito sarà quindi disponibile sia la proposta integrale che la scelta diocesana nel bottone “PROPOSTE DIOCESANE”. Sarebbe bello se comunità e famiglie, scrivendo alla mail indicata nei CONTATTI ci raccontassero come hanno utilizzato i sussidi e permettessero così uno scambio di esperienze.

L’area proposta nel sito diocesano da Pastorale Familiare e Ufficio comunicazioni vuole dunque essere un aiuto a vivere da protagonisti l’anno “Famiglia Amoris Laetitia” e a vedere nella famiglia una risorsa cogliendo quanto suggerito dal nostro Vescovo nel corso dell’ultimo Consiglio Pastorale Diocesano: «Mentre tutti cercano di ri-partire, ri-cominciare, ri-nascere… noi cercheremo in particolare di ri-avvicinarci, ri-approssimarci, ri-fare famiglia. In tal senso, è provvidenziale vivere l’Anno “Famiglia Amoris laetitia” che il Papa ha indetto, anche in vista della Giornata mondiale delle Famiglie che si terrà a Roma nel giugno 2022, soprattutto perché abbiamo davvero bisogno di ripartire dalle famiglie, per dare forma appunto più familiare, fraterna, accogliente e amorevole, alla Chiesa. C’è davvero da ri-fare famiglia… in famiglia, nella comunità, nella società».


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Famiglia Amoris Laetitia: dal Papa un video e schede di riflessione (download)

A sostenere la vita delle famiglie ed il loro protagonismo nella vita della Chiesa quest’anno sono disponibili i materiali preparati dal Dicastero laici e famiglia per l’anno della Famiglia Amoris Laetitia: il Papa e coppie dei cinque continenti danno agili spunti di riflessione a partire dalla esortazione Amoris Laetitia. Ogni mese vi sarà un filmato e semplici schede per provocare la vita delle famiglie e di tutta la comunità ecclesiale.

È già online il primo video dal titolo “Camminare insieme” ispirato ad un passaggio di Amoris Laetitia:  «Camminiamo, famiglie, continuiamo a camminare! Quello che ci viene promesso è sempre di più. Non perdiamo la speranza a causa dei nostri limiti, ma neppure rinunciamo a cercare la pienezza di amore e di comunione che ci è stata promessa» (AL 325).

 

Ogni video è corredato da un sussidio, che si presta ad essere utilizzato in maniera flessibile sia dalle famiglie, sia dalle varie realtà ecclesiali (diocesi, parrocchie, comunità). Ogni sussidio poi è suddiviso in 4 parti, ciascuna delle quali può essere utilizzata per l’approfondimento in famiglia o in comunità, anche in momenti distinti. Tale strumento intende essere di aiuto alla pastorale familiare, con proposte e suggerimenti che possono essere adattati al contesto locale. Lo scopo è di alimentare la riflessione, il dialogo e la prassi pastorale e, al tempo stesso, arrecare coraggio, stimolo e aiuto alle famiglie nella loro vita spirituale e concreta di tutti i giorni (cf. AL 4). L’Esortazione Apostolica Amoris Laetitia, con un linguaggio semplice e concreto intende, infatti, raggiungere tutta la Chiesa e, in modo particolare, le famiglie cristiane. Il consiglio di papa Francesco è di non leggerla mai in modo affrettato, ma “approfondendola pazientemente” o andando a cercare i temi che più interessano.

Clicca QUI per scaricare le schede del primo video

A livello Diocesano, visto il periodo di distanziamento che stiamo vivendo, l’Ufficio di pastorale Famigliare per questo mese propone alle famiglie, nelle loro case, di vedere il video e di fare l’attività proposta a pagina 6 del sussidio.




Il lieto annuncio vive in famiglia: online il video con la meditazione di coniugi Cristofolini

La gioia e la speranza della Pasqua si estendono nei 50 giorni successivi: che cosa significa questo per la quotidianità di una famiglia? Come i Vangeli della risurrezione illuminano la concretezza della vita di una coppia? Da venerdì 16 aprile alle 21 sui canali web diocesani disponibile la riflessione dei coniugi Anna e Fabio Cristofolini per aiutare a cogliere la ricchezza del lieto annuncio pasquale e a vederne i riflessi nei gesti ordinari.

La loro riflessione prende spunto dal Vangelo dei discepoli di Emmaus e aiuta a fare propria la richiesta che Gesù resti sempre con noi nella vita di famiglia.

Questa iniziativa della Pastorale familiare della Diocesi di Cremona si inserisce nel percorso online che quest’anno ha visto varie coppie raccontare in chiave familiare, alla luce dell’ascolto della Parola, i tempi liturgici vedendone i riflessi, i collegamenti e le implicazioni per la vita di una famiglia.

Come sempre questa testimonianza resta disponibile sul portale diocesano e il canale youtube diocesano dedicato alla formazione, per poter essere riascoltata come coppia, proposta ad amici o utilizzata in attività pastorali.

 

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Tutti i video per la formazione e l’accompagnamento delle famiglie




Dalla cura a un nuovo sguardo di speranza. Il vescovo dialoga online con le famiglie (VIDEO)

La coppia, l’educazione, gli altri… Questi le angolazioni di lettura proposte dalla Settimana diocesana della Famiglie che quest’anno – in versione estesa, anche se online – ha portato la riflessione sul tema “La famiglia, luogo di cura e di speranza”. A completare il percorso, un incontro con il vescovo Antonio Napolioni disponibile da domenica 7 marzo sul sito della diocesi di Cremona e sul canale youtube dedicato alla formazione (qui sotto il VIDEO).

Durante l’incontro monsignor Napolioni si è lasciato interpellare da alcuni passaggi significativi dei tre interventi che hanno scandito i giorni della settimana rispondendo alle domande che gli sono state rivolte in studio rivolte da due coppie di giovani sposi e genitori, Marta e Gilberto Gerevini e Alessandra e Pietro Ginevra.

Riprendendo le riflessioni dei coniugi Simeone, del pedagogista Pierpaolo Triani e di Johnny Dotti, nella serata il vescovo è andato al cuore della questione della vita quotidiana e della presenza della famiglia come cellula fondamentale della comunità cristiana, in un percorso che unisce la ricerca di una spiritualità coniugale, alle sfide della educazione dei figli in questo tempo complesso, alla partecipazione attiva della vita della Chiesa con un rinnovato protagonismo.

Una serata dedicata a tutte le coppie che è possibile riprendere, in casa o condividendola con il proprio gruppo, per una riflessione che si conclude, al termine del dialogo, con un pensiero aperto alla speranza.