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Alle 21 in diretta la veglia dell’Annunciazione al Santuario di Caravaggio

Mercoledì 25 marzo la Chiesa festeggia la solennità dell’Annunciazione del Signore. Una ricorrenza particolarmente sentitata al Santuario di Caravaggio, che anche quest’anno ha deciso di vivere con solennità la veglia di martedì 24 marzo. L’appuntamento è come sempre alle 21, ma quest’anno la celebrazione sarà a porte chiuse a causa delle disposizioni per il contenimento del coronavirus. La partecipazione ai fedeli sarà comunque garantita attraverso il web.

La celebrazione, che sarà presieduta dal rettore del Santuario di Santa Maria del Fonte, monsignor Amedeo Ferrari, sarà infatti proposta in streaming dal Santuario, con il segnale che sarà ripreso anche sul nostro portale internet, la pagina Facebook e il canale YouTube della Diocesi.

La veglia inizierà con la recita del Rosario, cui seguirà l’Angelus Domini e la Messa, che terminerà davanti al Sacro Speco con una preghiera di affidamento alla Vergine appositamente scritta dal vescovo Antonio Napolioni, che per l’occasione si collegherà dal Palazzo vescovile di Cremona, dove sta vivendo il periodo di quarantena in isolamento dopo il ricovero in ospedale.

Durante la veglia si pregherà in patricolare per le vittime di questa epidemia, gli ammalati, per tutte le famiglie in gravi difficoltà e gli operatori sanitari impegnati in prima linea.

All’indomani, nella mattina di mercoledì 25 marzo, alle ore 7 Messa della solennità dell’Annunciazione in basilica (a porte chiuse) con diretta streaming sul sito internet del Santuario.

Inoltre presegue, ogni giorno dal lunedì al venerdì, alle 17, la preghiera del Rosario dal Santuario di Caravaggio, con la possibilità di unirsi nella preghiera seguendo la diretta streaming sul notro portale diocesano o il sito del Santuario.

 

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“Giovane, dico a te: alzati!”: da lunedì con la FOCr gli esercizi spirituali online

In un periodo così strano e doloroso per moltissimi, abbiamo pensato di non far cadere una proposta, ma trasformarla a beneficio innanzitutto dei giovani. Si seguono le lezioni universitarie on line, si chatta di continuo, si fruiscono contenuti multimediali e si cerca di stare il più possibile in casa. Un’occasione certo per riscoprire i legami familiari ed esercitare uno stile di vita più sobrio, controllato, razionale.

Tra le mille cose in circolazione proponiamo tre giorni di esercizi spirituali da casa, con alcuni contributi scaricabili e pensati per scandire la giornata con una parola chiave, alcuni spunti, una meditazione e un momento di preghiera. La proposta è pensata per i giovani, ma ovviamente tutto è fruibile anche da adulti e anziani, in un momento in cui essere comunità cristiana passa per condivisioni tecnologiche impensate sino a qualche settimana fa. Potremo continuare a studiare, lavorare in smart working, magari per qualcuno assistere chi non sta bene e dare una mano in casa, ma faremo più abbondante spazio anche alla Parola e alla preghiera. Il tema generale riprende quello già previsto per Tignale 2020: “Giovane, dico a te: alzati!”, sulla falsariga della tematica che Francesco ha scelto per le prossime Palme.

Il lancio dell’iniziativa sarà affidato ad un video-istruzioni di saluto e condivisione, le meditazioni a don Francesco Cortellini, vicerettore del Seminario, il momento di preghiera alle Novizie delle Adoratrici di Rivolta. In più avremo a disposizione una traccia di preghiera e altro materiale. Un segno ordinato che aiuterà a dare struttura anche spirituale al tempo, nel pieno di una Quaresima che il vescovo Antonio ha definito “drammaticamente perfetta”.

Da lunedì prossimo e per tre giorni il sito focr.it posterà i contenuti, ripresi anche dal sito della diocesi. Il tutto poi resterà in chiaro per la restante parte della Quaresima, per consentire a tutti di accedere con agilità e programmare ciascuno i propri tempi. Ma sarà molto bello sapere che in tanti, quei giorni, saranno in sintonia anche spirituale, a ripensare, rileggere e pregare sull’imperativo che Gesù lancia sul giovane di Lc 7: “alzati!”.

Questo lo “scheletro” che proponiamo:

  • al mattino: benedire il nuovo giorno e chi lo abiterà – un primo momento di preghiera e silenzio personale (circa 15 minuti);
  • a fine mattinata, dopo le lezioni, le attività o lo studio: Il Signore ci parla – una video-meditazione e un tempo prolungato per stare sulla Parola del giorno (circa 30/40 minuti);
  • nel primo pomeriggio, prima della ripresa del lavoro o dello studio: il tempo è suo – un secondo momento di preghiera (circa 15 minuti);
  • verso sera:  farsi voce di preghiera  – in “collegamento” con le Adoratrici di Rivolta tramite un video e uno spazio di silenzio (circa 15 minuti);
  • prima del riposo notturno: la luce non si spegne – un ultimo momento preghiera (circa 15 minuti).
  • sarà possibile condividere qualche riflessione e risonanza, scrivendo a inluilanostraforza@gmail.com; invitiamo poi a utilizzare l’hastag #inLuilanostraforza per continuare a raccontare attività e momenti significativi di questo tempo.

La Federazione Oratori aiuto a tutti perché questa ulteriore risorsa sia conosciuta: chiediamo di far girare i post predisposti e raggiungere il più possibile i giovani delle nostre comunità.

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La speranza corre sul web con i colori dei bimbi di Vailate

Sul territorio diocesano l’epidemia non interrompe le relazioni che, con creatività, alimentano la vita quotidiana delle comunità in questo tempo di fatiche. Ne è un esempio l’impegno del gruppo Emmaus della parrocchia di SS. Pietro e Paolo in Vailate che ha condivide attraverso #restiamocomunità le proprie attività.

Per non caricare i bambini e le famiglie, molte in questo periodo già provate da impegni e fatiche aggiuntive, il gruppo dei catechisti, pur senza regolarità, propone alcuni spunti di riflessione, chiedendo di rielaborare a casa in modo personale insieme ai genitori che  non fanno mancare l’impegno nel seguire ancora più da vicino i propri figli, con la preghiera e una riflessione più assidua in famiglia.

Ai genitori stessi è stato chiesto di collaborare con suggerimenti, che i catechisti poi tradurranno in attività.

Non un contributo multimediale, a partire dalla “buonanotte” del Rettor Maggiore emerito dei salesiani ( https://www.youtube.com/watch?v=-Z03F_zeg0A&t=119s ),  un messaggio non solo per i bambini, ma anche per gli adulti che stanno loro accanto che ha inaugurato questa nuova formula del catechismo per il gruppo Emmaus.

Sono poi i bambini, con la loro fantasia e il loro entusiasmo, a condividere un segnale di speranza con i loro coloratissimi disegni.




A Gerre de’ Caprioli la parrocchia affronta l’emergenza con favole, preghiere online e Divina Commedia

Ci sono molti modi con cui i sacerdoti oggi cercano di rimanere vicini ai loro parrocchiani, alle famiglie, al popolo che è stato loro affidato. Stiamo raccontando tanti esempi belli, oggi parliamo dell’oratorio di Gerre de Caprioli. Lì don Alberto Mangili – aiutato da alcuni parrocchiani  e amici – non si è lasciato scoraggiare dall’emergenza riuscendo a inventare diversi momenti ad hoc per la sua gente.

Il sabato pomeriggio è il momento di cantare e di ascoltare delle favole, lette dalla maestra Giuliana per tutti i bambini  e trasmesse sui social : si chiama « Favoliamo » e viene mandato in onda dall’Oratorio (rigorosamente a porte chiuse) . «Ogni domenica mattina trasmettiamo la santa Messa online, poi la via crucis il venerdì alle 20.45, il mercoledì alle 18.00 la proposta per i ragazzi è di connettersi insieme per guardarsi in faccia e scoprire un po’ quell’avventura incredibile che è ancora la Divina Commedia di Dante».

Ogni gesto è pensato, spiega don Alberto, per proseguire gli incontri fatti durante l’anno, che sono un aiuto a conoscere Cristo ogni giorno un po’ di più. La scorsa settimana sono state distribuite delle primule alle famiglie, la prossima ci sarà una giornata dove ci si alternerà per il Rosario e insieme ai genitori prosegue la lettura (bellissima) de “Il bambino di vetro” di Fabrizio Silei, testo su cui lavorare insieme «che è un modo di continuare a camminare, crescere e restare uniti nonostante queste circostanze eccezionali».

È schivo, don Mangili, non ama pubblicità e salamelecchi eppure la vita che continua intorno alla parrocchia racconta di un rapporto di unità e carità grande tra chi la amministra e chi la frequenta. «Con chi può continuiamo a distribuire aiuti alimentari e a sostenere famiglie o persone in situazione di difficoltà, ma è tutto parte di un cammino iniziato ben prima di questa crisi». Infine, dice, è contento perché nella chiesa – che rimane aperta – qualcuno entra sempre. Magari solo per un saluto veloce a Gesù, per una preghiera a mezza voce, ma non è mai vuota. E questo, forse, è il segno più bello.


#restiamocomunità – #chiciseparerà




Da Pandino un corso di portoghese online per prepararsi alla missione

Boom di partecipanti per il corso online di lingua portoghese organizzato dall’oratorio di Pandino. Sono venti le persone che collegandosi attraverso la piattaforma Zoom, strumento di videoconferenza e didattica a distanza utilizzato anche da diverse università ed istituti scolastici italiani, hanno partecipato alla prima lezione, quella di lunedì 23 marzo.

Dopo una breve introduzione da parte del vicario parrocchiale don Andrea Lamperti Tornaghi, la docente Monica Maggioni, giovane tour-operator con una laurea magistrale in lingue, un semestre di Erasmus a Lisbona ed una passione per il portoghese, ha dato il via al corso. Ci si è addentrati subito nella presentazione della lingua, parlata non solo in Portogallo e Brasile ma in diversi altri paesi del mondo con la distinzione tra portoghese lusitano (quello parlato in Portogallo ed in tutti gli altri Paesi) e brasiliano, il corso ha preso una curvatura più improntata alla lingua della nazione verde-oro, prossima meta di quasi tutti i corsisti.

La classe è infatti composta prevalentemente da giovani (ma non mancano signore ultrasettantenni che si sono lanciate con entusiasmo in questa avventura) che la prossima estate partiranno con don Andrea alla volta di Salvador de Bahia per un’esperienza di vita e condivisione dal 3 al 16 agosto nella parrocchia di “Jesus Cristo Ressuscitado”, guidata dai sacerdoti fidei donum cremonesi don Emilio Bellani e don Davide Ferretti. Non solo pandinesi però fra gli iscritti a questo corso: anche tre giovani bresciani ed una cremonese che faranno parte del gruppo coordinato dall’Ufficio Missionario della Diocesi di Cremona nell’ambito del Progetto Bahia (che vedrà oltre trenta giovani alternarsi in Brasile durante tutta l’estate).

A questi si sono liberamente aggiunti giovani e meno giovani che hanno visto in questo corso una possibilità accessibile per imparare una nuova lingua, conoscere altre persone ed impegnare iltempo sospeso” che stiamo vivendo in un modo proficuo. Per ora solo alfabeto e regole di pronuncia ma presto inizieranno lezioni interattive con sessioni di conversazione in piccoli gruppi. Il calendario delle prossime lezioni ne prevede una per giovedì 26 dalle 16 alle 17 ed un’altra per lunedì 2 aprile alla stessa ora mentre quello del mese di aprile si strutturerà con insegnante e partecipanti. «L’alto numero di partecipanti – commenta don Andrea- è stata una bella sorpresa, così come bello è il fatto che ragazzi non solo di Pandino abbiano risposto bene, anche sulla spinta dell’ufficio missionario diocesano».


#restiamocomunità – #chiciseparerà




«Grazie, fratelli evangelici!»: il vescovo Antonio ringrazia “Samaritan’s Purse” a nome della diocesi di Cremona

Trasmettiamo la nota ufficiale con cui il Vescovo Antonio Napolioni ringrazia la ONG statunitense Samaritan’s Purse giunta a Cremona per l’allestimento di un ospedale da campo a sostegno del sistema sanitario cremonese per far fronte all’emergenza sanitaria in atto

Grazie, fratelli evangelici!
A nome della diocesi cattolica di Cremona, desidero esprimere il più entusiasta e commosso ringraziamento ai responsabili e membri della ONG statunitense Samaritan’s Purse, espressione eloquente della carità della Chiesa Evangelica, giunti tempestivamente in città per allestire un moderno ospedale da campo in supporto alle nostre strutture sanitarie.
La mia emozione è motivata anche dall’esperienza personale fatta fino a due giorni fa, ricoverato per polmonite da Covid-19 nel reparto di Pneumologia del nostro Ospedale Maggiore. Ho sperimentato minuto dopo minuto il drammatico crescendo di problematicità della situazione, il carico di lavoro su medici, infermieri e tutto il personale, raccogliendone discreti sfoghi e frequenti richieste di preghiera.
La concreta solidarietà che viene oggi dai cristiani degli Stati Uniti è una delle risposte della Provvidenza a queste richieste e preghiere. La Provvidenza moltiplica il suo raggio di azione, nella misura in cui uomini e donne se ne fanno strumenti, con umiltà e coraggio, riconoscendo negli occhi del fratello malato e provato il volto del Signore Gesù. È l’esperienza che stanno facendo tanti adulti e giovani impegnati nelle nostre strutture, è la molla che spiega progetti di solidarietà che non conoscono confini.
Desidero che tutti colgano anche il grande significato ecumenico di quanto sta accadendo: le diverse confessioni cristiane si riconoscono nell’essenziale del Vangelo, dando così buona testimonianza a Cristo, unico vero samaritano del mondo. Grazie, fratelli, perché mentre venite ad aiutarci, ci chiedete di accompagnare il vostro impegno con la nostra preghiera. Lo faremo certamente, sicuri che il binomio preghiera e carità cambia la realtà.
Spero, nelle prossime settimane, di potervi attestare anche personalmente la stima e la gratitudine della nostra Chiesa. È la Chiesa di don Primo Mazzolari, che così concludeva nel 1937 il suo testo su “Il samaritano”:
Signore, io non son buono di fare il samaritano.

Mi sentirò risuonare ogni momento, a rimprovero, il Tuo comando;
ma lasciami ascoltare, lasciami vedere, anche se la luce mi crea una maggiore responsabilità.
Ho bisogno, per non morire, di evadere da questo brutto mondo saldato nell’egoismo.
Mi arrampico verso l’unica finestra aperta, il Tuo Vangelo, o Cristo,
e mi lascio inebriare dalla tua sconfinata carità, che pur rinnego ogni momento.

Grazie, fratelli di Samaritan’s Purse, perché anche voi vi siete arrampicati fino alla finestra del Vangelo e da lì non vi stancate di mettervi all’opera, sui passi di Gesù, in ogni parte del mondo.

+Antonio Napolioni, vescovo di Cremona




La festa di San Giuseppe e i lutti nel nostro Presbiterio

Pubblichiamo la riflessione e la preghiera del Vescovo Antonio per i sacerdoti anziani deceduti in occasione della Solennità di San Giuseppe.

La festa di San Giuseppe e i lutti nel nostro Presbiterio

Condividiamo davvero la drammatica condizione cui è sottoposta la nostra gente. Il presbiterio diocesano, nei primi vespri della solennità di S.Giuseppe, piange la morte di due confratelli, anziani e insigni: mons. Giuseppe Aresi e don Albino Aglio. In altri servizi del portale sono stati ricordati i loro percorsi pastorali.

Il nostro clero diocesano ha sempre avuto grande cura dei suoi anziani, dell’accompagnamento all’incontro con Dio, delle celebrazione delle esequie, cui sempre han partecipato numerosi sacerdoti. Momenti di dolore, ma anche espressione di grande fede e comunione.

In questo tempo, tante famiglie han consegnato i loro cari agli sforzi generosi dei medici, senza poter restare loro a fianco negli ultimi attimi del cammino terreno. I nostri sacerdoti si sono spenti nelle case di riposo del Caimi di Vailate e della Fondazione La Pace in Cremona: ringrazio quanti si sono presi cura di loro fino alla fine.

Mentre siamo impediti dal riunirci per le esequie, chiedo a San Giuseppe, discreto ed essenziale custode della famiglia di Nazaret, del Signore Gesù e della sua Chiesa, di “presiedere” lui l’accoglienza di questi nostri fratelli in Paradiso.

Noi ora li portiamo nella preghiera personale e nelle celebrazioni eucaristiche che i sacerdoti offrono quotidianamente per tutto il popolo di Dio, per i vivi e i defunti.

Ma non mancheremo, appena possibile, di ritrovarci per trasformare in Cristo il dolore in speranza e rendere grazie insieme per questi “chicchi di grano” marciti per il Regno di Dio.

Don Giuseppe e don Albino, ora pregate per noi, perché la tempesta passi, perché la fede cresca, perché la Chiesa sia unita.

+Antonio, vescovo




Coronavirus, abbonamento digitale gratis ad Avvenire (ecco come accedere)

Dal 13 marzo il quotidiano “Avvenire” è liberamente accessibile e gratuitamente “scaricabile” nella sua versione digitale.

Una decisione presa dal quotidiano della Cei che intende offrire un servizio essenziale come quello dell’informazione in maniera più accessibile in questo momento di grave emergenza sanitaria «aprendo la nostra informazione – scrive il direttore Marco Tarquinio – e raggiungendo in modo sicuro e gratuito, in quelle case dove siamo invitati a “stare” il più possibile, tutti coloro che vorranno leggere il quotidiano che realizziamo nella sua forma digitale. È una mano tesa in amicizia e in spirito comunitario e di concittadinanza, in maniera virtuale ma anche molto concreta».

Per aderire al servizio che sarà disponibile fino alla fine della emergenza sanitaria, basterà accedere al sito avvenire.it e registrarsi con il proprio indirizzo mail per poter accedere ogni giorno a tutti i contenuti del giornale cartaceo e ai suoi allegati, comprese le pagine dedicate ogni domenica alla Diocesi di Cremona.

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Il Gruppo Editoriale San Paolo distribuisce gratuitamente alle parrocchie oltre 180mila copie di sussidi pastorali

Il Gruppo Editoriale San Paolo promuove l’iniziativa “Le messe sono sospese, ma… la Chiesa è viva” per manifestare vicinanza ai parroci, ai propri lettori e a tutti i fedeli in un momento difficile per il Paese, dove le celebrazioni religiose sono sospese per il contenimento del contagio da Covid-19.

A partire da mercoledì 25 marzo, il Gruppo Editoriale San Paolo distribuirà gratuitamente alle parrocchie, 180mila copie di sussidi pastorali tra cui l’edizione speciale del Messalino AmenLa Chiesa è viva. Un estratto del messalino pensato per pregare insieme con la liturgia delle prossime domeniche, il triduo pasquale, la Via Crucis, il Rosario e tante altre preghiere. Un libretto agile, a colori e completo per tenere viva la fede e la preghiera in questi giorni.

Alle parrocchie saranno anche distribuiti circa 5.100 kit La Chiesa è viva, composti da: lettera ai parroci di don Antonio Rizzolo, presidente e amministratore delegato del Gruppo Editoriale San Paolo; due locandine che potranno essere poste all’entrata della chiesa per informare i fedeli dell’iniziativa; oltre 300mila copie del sussidio Tempo per te di Paolo Curtaz, apprezzato scrittore di spiritualità.

Curtaz rilegge in questo testo le indicazioni sanitarie alla luce della fede, offrendo ai fedeli alcuni importanti spunti di riflessione spirituale, per evitare che la paura e l’egoismo prevalgano in questo momento di incertezza. Una situazione che può, invece, trasformarsi in una grande opportunità per riscoprire cosa è veramente essenziale nella nostra vita.

Don Antonio Rizzolo, Presidente e Amministratore delegato del Gruppo Editoriale San Paolo, scrive nella lettera indirizzata ai parroci: «Il Gruppo Editoriale San Paolo – scrive don Antonio Rizzolo nella lettera – condivide le indicazioni dei vescovi e vuole esprimere la propria vicinanza a tutti i parroci d’Italia e ai fedeli. Per questo abbiamo deciso di offrire gratuitamente a tutte le parrocchie una serie di sussidi, disponibili anche in digitale sul portale di “Famiglia Cristiana” (www.famigliacristiana.it/chiesaviva). È un modo per esservi accanto e per aiutare la nostra gente a pregare, a meditare sulla Parola di Dio, a mantenersi salda nella fede, aprendo il cuore alla speranza».

«L’emergenza Coronavirus ci ha messo davanti alla fragilità della nostra esistenza, al nostro limite di creature. Ma può anche essere un’opportunità, ancor più in questo tempo di Quaresima. Per riconoscere ciò che è essenziale nella nostra vita. Si potrà così riscoprire la bellezza della Parola di Dio, il conforto che viene dalla recita del Rosario, da soli e in famiglia, il sostegno che offre la preghiera fiduciosa al Signore, con l’intercessione della Vergine Maria», conclude don Antonio Rizzolo nel messaggio rivolto ai parroci.

 Speciale Amen – La Chiesa è viva (160 pagine con copertina “stampato” a colori) proporrà i seguenti contenuti: Celebrazione Eucaristica (Letture, la Parola per la Vita, La Parola di Papa Francesco) di domenica 29 marzo e di tutte le domeniche del mese di aprile; Celebrazione e Liturgia del Giovedì-Venerdì-Sabato Santo; Schema per la lettura orante della Parola di Dio; Via Crucis; Rosario completo; Coroncina Divina Misericordia; Preghiere del mattino e della Sera e altre preghiere.

Inoltre, sulla nuova piattaforma digitale www.famigliacristiana.it/chiesaviva, si potrà trovare gratuitamente tutto il materiale dell’iniziativa “Le messe sono sospese, ma… la Chiesa è viva” insieme ad altri contenuti, come: l’e-book Gesù guarisce di Paolo Curtaz, lo sfogliabile del mensile Vita Pastorale e, per i lettori più giovani, le versioni digitali di GBaby e Il Giornalino, con i consigli di don Alberto Ravagnani per combattere “il nemico speciale”. Lo spazio digitale verrà arricchito di giorno in giorno con contenuti editoriali e video per tutta la famiglia.

È inoltre attiva l’offerta, al prezzo simbolico di 1 euro, per accedere per un mese da casa e attraverso tutti i dispositivi, alle versioni digitali delle testate Famiglia Cristiana, Credere, Gazzetta d’Alba e GBabydisponibili sulla piattaforma online www.edicolasanpaolo.it/coronavirus.

Un’altra importante iniziativa del Gruppo Editoriale San Paolo è il “Fondo di solidarietà”, per raccogliere donazioni e attivare abbonamenti alle testate del Gruppo a favore di soggetti svantaggiati. Un progetto per raggiungere gli anziani nelle case di riposo e i più giovani nelle case – famiglia, affinché possano trovare nella lettura la Parola di speranza e conforto. Su tutti i giornali del Gruppo verranno comunicate le istruzioni e le modalità per effettuare questa donazione.

Infine, il Gruppo Editoriale San Paolo è presente sulla piattaforma governativa di solidarietà digitale https://solidarietadigitale.agid.gov.it/, con 25mila abbonamenti mensili gratuiti al settimanale Famiglia Cristiana.

 

Il Gruppo Editoriale San Paolo

La Società San Paolo è una Congregazione religiosa fondata nel 1914 in Italia ad Alba dal beato don Giacomo Alberione. I membri della Società San Paolo, conosciuti come Paolini, operano in 32 nazioni. La loro molteplice attività riguarda: editoria libraria, giornalistica, cinematografica, musicale, televisiva, radiofonica, multimediale, telematica; centri di studio, ricerca, formazione, animazione. Il marchio che caratterizza tutti i prodotti e le attività dei Paolini rappresenta efficacemente la dinamica della loro presenza.




In Seminario al lavoro per garantire pasti a domicilio

Tutti i sacerdoti, che da seminaristi hanno abitato tra le mura di via Milano 5, ricordano molto bene tutti gli eventi e gli avvenimenti che hanno segnato la storia di questa comunità. Alcuni più piacevoli, altri molto duri, addirittura da far cambiare fisionomia alla struttura.

I sacerdoti più anziani ricordano il periodo della guerra, le cronache ne danno conferma. Negli anni della Seconda guerra mondiale il Seminario cambiò “vocazione”: non più luogo attento alla cura e alla formazione dei futuri presbiteri, ma ambiente di cura e ricovero per i militari feriti. In poco tempo la comunità aprì le porte alla richiesta di aiuto. La diocesi necessitava di sacerdoti, ma anche di uomini sani e militari che potessero continuare ad aiutare il proprio Paese. Così il Seminario di Cremona divenne ben presto un nosocomio cittadino.

Oggi non siamo in tempo di guerra, ma la situazione di gravità ed emergenza in cui verte il territorio invita ciascuno a dare il proprio contributo. Interpella a porsi la domanda su come poter aiutare il prossimo. Richiama tutti a un senso di responsabilità, a fare nei limiti del possibile la propria parte. Così anche il Seminario vescovile di Cremona ha aperto le porte e ha messo a disposizione la propria cucina per la preparazione dei pasti che, quotidianamente, grazie a numerosi volontari, vengono consegnati agli anziani della città e delle zone limitrofe. L’attività è svolta in collaborazione con la Cooperativa “Varietà” di via Bonomelli 81.

Anche i seminaristi si sono messi a disposizione per collaborare e aiutare a preparare i pacchi da consegnare nelle case. In un momento così delicato, la preghiera e la carità che si è invitati a compiere fa comprendere quanto l’altro abbia bisogno di noi. Non per un senso di onnipotenza o indispensabilità, ma per attuare nel quotidiano quell’appartenenza civica e comunitaria che ciascuno è chiamato a vivere.

La giornata per i cuochi inizia la mattina molto presto, intorno alle 6. Dopo la preghiera comunitaria, arrivano i seminaristi; infine è il momento dei volontari. Le mascherine e i camici bianchi che tutti sono obbligati a mettere incutono una certa preoccupazione per la situazione attuale, ma coloro che li portano sono persone che fanno ben sperare. Perché il bene comune è interesse di tutti, e il loro sorriso ne dà conferma.