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Catechesi, un cammino da fare insieme

«Una catechesi sempre più compromessa con le persone che vi partecipano».

È questa la sintesi del progetto catechistico della diocesi di Cremona per il futuro. A presentarlo, durante la nuova puntata di “Chiesa di Casa” disponibile sui canali social diocesani (Facebook e Youtube), don Luigi Donati Fogliazza, responsabile responsabile dell’ufficio catechistico, e Federico Benna, educatore parrocchiale e membro dell’equipe diocesana di catechesi.

La nuova guida “Diventa quello che sei. Aggiorniamo l’iniziazione cristiana”, proposta dal vescovo alla diocesi, prevede alcuni cambiamenti all’interno dei cammini di iniziazione cristiana delle parrocchie. «Ci sarà un minor carico di incontri per i genitori, per alleggerire famiglie e comunità — ha spiegato Donati Fogliazza — aumentando però la frequenza degli incontri per bambini e ragazzi». Altre modifiche riguarderanno invece i momenti dei sacramenti, «che vorremmo uniformare a livello diocesano, con la Confessione in quarta elementare e, l’anno successivo, Cresima ed Eucaristia».

Il focus, però, non sarà solo sulla catechesi per bambini e ragazzi. «Quello a cui puntiamo è un cambiamento di postura nella relazione con le famiglie — ha chiarito Benna — che saremo chiamati ad affiancare con lo stile missionario della condivisione e dell’ascolto».

L’intento è quello di abitare sempre di più la realtà, «per questo puntiamo sul possibile: partiamo con tutto ciò che possiamo fare in questo momento, senza porci obiettivi irraggiungibili, ma con il desiderio di metterci in cammino», ha specificato don Luigi Donati Fogliazza. «Lavoriamo comunque per strutturare proposte di qualità — ha quindi aggiunto Benna — con incontri ben preparati e celebrazioni semplici attraverso cui si respiri aria di comunità».

Della realtà, d’altro canto, fanno parte anche alcune fatiche: numeri che vanno riducendosi e un certo affanno, in alcuni casi, a far seguito alle tante idee ed iniziative. Secondo Benna, però, quel che non manca è l’entusiasmo, che, «unito alla voglia di sperimentare e di osare, permette di provare a testimoniare i contenuti in maniera diversa».

Un cambiamento di linguaggio sembra infatti necessario soprattutto nel momento in cui si parla di adolescenti e giovani. Proprio su questa tematica si è focalizzata la domanda di Giovanni Gasparini, che, affacciandosi alla “finestra” della trasmissione, ha puntato l’attenzione sulle proposte rivolte ai gruppi della mistagogia.

«Ciò che dobbiamo tenere presente — secondo Donati Fogliazza — è che ci poniamo sempre sul versante della proposta, dunque non tutto dipende da noi. Quel che possiamo imparare a fare è sfruttare ogni occasione di incontro, non per vivere di espedienti, ma per tentare di costruire un cammino».

Le linee guida, esplicitate nella guida diocesana “Diventa quello che sei”, sembrano dunque chiare: la catechesi non si pone come obiettivo quello di insegnare qualcosa, ma di sperimentare insieme al prossimo.