1

Il Fonte Vivo, è disponibile la seconda edizione della rivista del Santuario di Caravaggio

“Bella tu sei qual sole, bianca più della luna….”. Così recita un antico inno della devozione mariana che il Vescovo Antonio Napolioni richiama nel suo scritto all’inizio del secondo numero della Rivista del Santuario di Caravaggio, Il Fonte vivo.

E al fianco delle parole del vescovo, un disegno dei bambini della scuola dell’Infanzia giunti in pellegrinaggio negli scorsi mesi al Santuario, dove brilla la semplicità, la gioia e la tenerezza dello stare con la propria mamma.

E scorrendo le pagine si parla ancora di cielo e di stelle nel pellegrinaggio degli adolescenti di Crema, di preghiera e di devozione in questo anno dedicato appunto al dialogo con Dio, per arrivare al culmine del 26 maggio, anniversario dell’Apparizione e in questo anno anche Giornata Mondiale dei Bambini, che ha visto i piccoli protagonisti di festa, di preghiera, di familiarità.

Insomma, un diario di viaggio che accompagna e che condivide la vita del Santuario di Caravaggio, raccontando la bellezza del nostro essere cristiani, figli e pellegrini. Leggerlo e abbonarsi è una possibilità per camminare insieme a Santa Maria del Fonte e per rinsaldare sempre più il legame affettivo e concreto con il Santuario.

Si può ritirare una copia nella cancelleria del Santuario o chiedere copie e abbonamenti scrivendo a centro@santuariodicaravaggio.org.




Un “ViaVai” di amicizia e preghiera: quest’estate il Santuario di Caravaggio è diventato casa e meta dei Grest

Un Grest, quello di quest’anno, che vive in cammino, come testimoniato anche dal titolo scelto per l’edizione del 2024: ViaVai. E il tema del cammino si è così intrecciato con le proposte che il Santuario di Santa Maria del Fonte, a Caravaggio, ha offerto e continua a offrire al suo interno, coinvolgendo, in collaborazione con la Federazione oratori cremonesi, gruppi parrocchiali di tutta la diocesi.

Una di queste è proprio “In cammino verso il Santuario”, composta da 6 itinerari che permettono di raggiungere il Santuario a piedi, per vivere una giornata fatta di cammino, gioco e preghiera nella Casa di Maria: il Cammino di S. Francesco Spinelli è lungo 12 km, con partenza dalla Casa madre delle Suore Adoratrici di Rivolta d’Adda; il Cammino della Speranza parte invece dal Santuario della Madonna delle Lacrime, a Treviglio, per 7 km complessivi; Il Cammino della Grazia è lungo 15 km, con partenza dal Santuario di Santa Maria delle Grazie, a Crema; il Cammino della Misericordia, dal Santuario della Madonna dei Campi, di Brignano di Gera d’Adda, a Caravaggio, ha una lunghezza di 7 km; decisamente più brevi, rispettivamente 2,5 e 1 km, il Cammino della Gioia, dalla chiesa della Madonna dei Campi, di Calvenzano, e il Cammino dei piccoli passi, “ambientato” tutto a Caravaggio, dalla stazione al Santuario.

Le altre iniziative offrono continuità alla proposta dei “Cammini”. Una volta raggiunto il Santuario, infatti, è possibile vivere in prima possibile la caccia al tesoro – dedicata a bambini e ragazzi delle elementari e delle medie – e l’escape room “Il Mistero del Santuario”, per adolescenti e giovani: due proposte che permettono di conoscere in modo alternativo e simpatico la storia del Santuario regionale e la storia dell’Apparizione di Maria a Giannetta,

«Diversi Grest hanno percorso i vari cammini per arrivare al Santuario, in linea con il tema di quest’anno – racconta don Otorino Baronio, collaboratore al Santuario di Caravaggio –. Abbiamo accolto tanti gruppi in tutto il mese di giugno e qualcuno anche in queste settimane di luglio». E conclude: «C’è stata una notevole partecipazione, soprattutto per quanto riguarda la fascia delle elementari e delle medie, ed è stato davvero bello vederli interessati a conoscere un po’ di più la storia dell’Apparizione».




La Giornata dei Bambini a Caravaggio: “Voi siete il Santuario più bello”

Sfoglia la fotogallery completa

L’anniversario dell’Apparizione della Vergine del Fonte celebrato come ogni 26 maggio al Santuario di Caravaggio, si è colorato quest’anno dei colori e dei sorrisi della prima Giornata Mondiale dei bambini, indetta da papa Francesco e celebrata nella diocesi di Cremona presso il Santuario di Santa Maria del Fonte di Caravaggio per la prima volta.


Dopo la Messa a loro dedicata in Basilica e il pranzo condiviso, i bambini e le bambine giunti dalle parrocchie della diocesi, sono stati invitati a prender parte alla preghiera davanti alla statua della Madonna che appare a Giannetta e che è situata in Santuario, guidati dal vescovo Antonio Napolioni e da don Francesco Fontana, responsabile dell’Ufficio di Pastorale Giovanile diocesano.

“Voi siete il santuario più bello” con queste parole il Vescovo ha accolto i bambini “voi insegnate a tutti a guardare il mondo con occhi nuovi”.

È stata poi trasmessa la voce di papa Francesco che annunciava questa prima Giornata mondiale dei Bambini e subito dopo ha preso la parola don Francesco Fontana: “Nel suo messaggio, il Papa si rivolge e voi bambini dicendo che per rinnovare se stessi e il mondo è necessario stare uniti a Gesù che fa nuove tutte le cose”. Questo è infatti il tema, tratto dal libro dell’Apocalisse, di questa prima Giornata mondiale. Tre sono gli ingredienti che il Papa suggerisce per vivere serenamente: stare uniti a Gesù, condividere con gli altri i doni ricevuti e pregare tanto.

Sulla scia di questo invito, sono state recitate tre decine del rosario, dedicato ai bambini vittime della povertà, delle guerre, della malattia e della solitudine, ma anche a quelli felici, affinché continuino ad esserlo e a crescere serenamente.

Dopo le preghiere della tradizione cristiana, tutti hanno pregato con le parole suggerite da papa Francesco, proprio per quest’occasione: “Vieni Spirito Santo, mostraci la tua bellezza riflessa nei volti delle bambine e dei bambini della terra. Vieni Gesù, che fai nuove tutte le cose, che sei la via che ci conduce al Padre. Vieni e resta con noi”.

Ha poi preso la parola il Vescovo: “Mi sono seduto perché voglio guardarvi da vicino, esattamente come Dio che, soprattutto quando qualcosa ci fa soffrire, si mette vicino a noi e si fa piccolo per toglierci ogni paura”. Napolioni ha poi proseguito spiegando ai bambini che è bello crescere, diventare grandi e compiere delle scelte, ma che è importante che ogni adulto conservi negli occhi la stessa luce e la stessa scintilla che c’è in quelli dei più piccoli: “Guardandovi ho pensato che Maria ha avuto la vostra età, noi ora la vediamo giovane donna in questa statua, ma anche lei è stata bambina. Una bambina con gli occhi speciali, perché aveva una luce che veniva dal Signore e attraverso di lei raggiungeva tutti”.

Il Vescovo ha concluso invitando le bambine e i bambini presenti a diventare costruttori di pace, in futuro, da adulti, ma anche a partire da adesso: “Se per le guerre più grandi non possiamo fare niente, possiamo però portare le pace nei conflitti quotidiani. Preghiamo Maria per questo, affinché ci metta nel cuore la pace che arriva direttamente da Dio”. E si è poi rivolto agli adulti, esortandoli a creare “una famiglia di famiglie che rinnovi la Chiesa e sia modello di pace per il mondo”.

Dopo la benedizione finale, che ha sentito l’amen festoso dei più piccoli riempire il Santuario, i bambini e le bambine sono scesi al sacro fonte per ammirare lo speco con l’acqua che sgorga e donare alla Madonna i mosaici realizzati durante la mattina.

Il pomeriggio è poi proseguito con la visione dello spettacolo Viaggiando si impara scritto e interpretato dalla compagnia teatrale Teatro Daccapo: il signor Ulisse e il signor Cristoforo, custodi dell’Albergo del viaggiatore, hanno condotto gli spettatori in un grande viaggio attraverso sei porte, sei mondi diversi, sei incontri diversi: dal deserto alla foresta, alla nave del Capitano Acquacalda. Eccezionalmente per l’occasione, nello spettacolo è stato inserito l’incontro dei viaggiatori con la storia di Maria che appare a Giannetta: attraverso una ballata, i bambini hanno potuto conoscere cosa è accaduto a Caravaggio il 26 maggio del 1432.

Dopo lo spettacolo la proposta si è spostata sul piazzale, dove i bambini hanno preso parte al tradizionale momento di silenzio che precede le 17, ora dell’apparizione, prima di concludere la loro giornata al suono delle campane con un momento di festa conclusiva, con due festoni che hanno rappresentato l’acqua del Sacro Fonte che da Caravaggio irriga tutta la Terra. Con l’entusiasmo che solo i bambini sanno trasmettere.




La Vergine di Lourdes pellegrina a Caravaggio: nel suo volto la gioia del Paradiso

Guarda la photogallery completa dell’arrivo della statua della Madonna di Lourdes

 

Domenica 19 novembre alle ore 10 a Caravaggio, una processione ha dato inizio alla Santa Messa presieduta dal vescovo emerito Dante Lafranconi in un Santuario gremito di fedeli accorsi da tutta la diocesi e non solo per accogliere la statua della Madonna di Lourdes in occasione della Peregrinatio Mariae.

La celebrazione è stata preceduta, nella giornata di sabato, con la cerimonia di accoglienza della statua, la Messa e il Rosario e, alle 21, con la caratteristica celebrazione del Rosario aux flambeaux, cui un gran numero di fedeli ha partecipato in profondo raccoglimento lungo i portici del Santuario.

 

Le foto del Rosario aux flambeaux di sabato sera in Santuario

 

«Oggi il Vangelo ci parla di un padrone che dà alcuni beni ai suoi servi affinché li facciano fruttare –  ha detto mons. Lafanconi nell’omelia – perché la vita terrena ci chiede di guardare al domani e impegnare le nostre capacità in direzione del futuro, senza essere pigri».

Il Vescovo emerito ha ricordato poi che il 19 novembre si celebra la giornata mondiale del povero, indetta da Papa Francesco che ha scelto come tema “Non distogliere lo sguardo dal povero”(Tb 4,7). I poveri, ha ricordato il Vescovo, «sono coloro nei quali il Signore si immedesima. È importante nella nostra vita andare incontro a Dio aiutando queste persone, che troppo spesso ignoriamo».

Ha poi ricordato che dobbiamo camminare dentro questo mondo avendo ben presente che la meta è altrove: la nostra esistenza terrena è un punto di passaggio verso un altro mondo e nella comunione perfetta con Lui in paradiso.

«È stato questo – ricorda mons. Lafranconi – il messaggio della Madonna a Bernadette : promette a lei, e quindi a noi, che saremo felici non solo in questo mondo, ma nel prossimo. La Madonna riprende il messaggio del Vangelo che ci interroga in prima persona: dove cerchiamo la felicità? Ci accontentiamo di godere delle gioie di questo mondo, o cerchiamo anche altrove?». 

Il Vescovo Emerito ha poi fatto riferimento agli ultimi episodi di cronaca e alla vicenda della giovane ventiduenne uccisa dall’ex fidanzato: un uomo che «Non è stato capace di accettare il rifiuto e la frustrazione della propria storia finita». Compito del mondo adulto è quindi quello di educare i più giovani ad accettare i fallimenti e trovare nelle frustrazioni un senso positivo.

Guarda la photogallery completa della Messa presieduta dal vescovo emerito Lafranconi

 

Le apparizioni della Madonna, a Lourdes e a Caravaggio ad esempio, «sono un richiamo dell’altro mondo per ricordarci che l’esistenza terrena non è quella definitiva. Per ricordarci che giorno dopo giorno andiamo verso la vita eterna goduta con Dio».

Gesù, che è venuto sulla terra, si è fatto uomo per associare gli uomini e le donne a sé nella sua divinità, come cittadini e cittadine del cielo, figli e figlie di Dio.

La nostra testimonianza di cristiani – ha concluso mons. Lafranconi – è quella di non dimenticare che la vera gioia è nell’altro mondo. Qui accogliamo tutte le gioie che la vita ci offre, senza farne un assoluto. Le penitenze che Maria ci chiede durante le apparizioni ci educano a non perdere di vista che siamo figli di Dio e insieme con Gesù partecipano della sua stessa beatitudine».

 

Ascolta l’omelia del vescovo emerito Lafranconi

 

La Messa si è conclusa con la preghiera di affidamento alla Madonna di Lourdes e con la processione che accompagna la partenza della statua che continuerà la sua Peregrinatio attraverso i maggiori santuari mariani che si concluderà il 14 dicembre in Vaticano quando i volontari dell’Unitalsi verranno ricevuti dal Santo Padre per festeggiare i 120 anni della nascita della loro associazione.