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Il card. Bassetti alla mostra itinerante su don Primo Mazzolari

A pochi giorni di distanza dal grande evento ospitato a Parigi dalla sede Unesco, dove è stato presentato al mondo il suo messaggio di pace, la figura di don Primo Mazzolari si è trovata ancora una volta al centro di un importante evento della Chiesa, questa volta italiana.

Domenica 2 dicembre, infatti, presso l’Hotel Domus Pacis di Assisi è stata inaugurata alla presenza del Presidente della Cei, il Card. Gualtiero Bassetti, la mostra “Conoscere don Primo Mazzolari” (qui il link che riporta l’intervento del Cardinale) Iniziativa curata dalla Fondazione Mazzolari e dalla Postulazione della Causa di Beatificazione, in occasione del 60° anniversario della morte del parroco di Bozzolo. Una mostra itinerante messa a disposizione per enti e parrocchie, con un allestimento di pannelli, video e immagini d’archivio e con contenuti multimediali che rappresentano la vita e il messaggio di don Primo.

In questi giorni si sta tenendo ad Assisi il 35° Corso di formazione nazionale dei partecipanti al Progetto Policoro, abbracciato e sostenuto da parecchi anni dalla Conferenza Episcopale Italiana e di cui un nostro prete diocesano don Bruno Bignami è il responsabile (scopri di più sul progetto Policoro).

In questa occasione la figura di don Primo Mazzolari è stata proposta come icona “di un cristianesimo impegnato nel mondo al servizio degli ultimi”, queste le parole del Presidente della Cei. «Abbiamo fatto la scelta di accompagnare la formazione del progetto con una figura di spiritualità sociale – ha spiegato don Bruno Bignami -. Iniziamo quest’anno con la testimonianza di don Primo Mazzolari, facendo memoria dei sessant’anni dalla morte, ma soprattutto riprendendo la sua proposta di un cristianesimo impegno nel mondo al servizio degli ultimi. Al termine dei giorni di Assisi lasceremo a tutti il testo di don Primo “Ci impegniamo noi e non gli altri…”, che reciteremo insieme. Nelle meditazioni di questi giorni ci metteremo in ascolto anche di alcuni testi del parroco di Bozzolo»

E il racconto della vita e del pensiero di don Primo è ripreso proprio attraverso i pannelli della mostra realizzata dalla Fondazione: un portale di ingresso, 8 roll up, due schermi e due palmari che in modo conciso, aggiornato e interattivo danno la possibilità di farsi un’idea completa di don Primo Mazzolari, dei suoi scritti e delle sue idee. Sarà disponibile, su prenotazione, per tutto il 2019. Insieme alla mostra, gli organizzatori propongono di dedicare un momento specifico a una conferenza o ad una celebrazione di preghiera sulla figura di don Mazzolari, a un suo scritto o a un tema della sua vasta opera. E la possibilità – in quell’occasione – di vendere dei libri

Per la prenotazione rivolgersi direttamente a don Umberto Zanaboni, vice postulatore della causa di beatificazione (tel. 331 8363752 – donumbertozanaboni@libero.it) e Fondazione don Primo Mazzolari (tel. 0376 920726 – info@fondazionemazzolari.it).




Francesco pellegrino sulla tomba di don Mazzolari

È partito alle 7.30 dall’eliporto vaticano ed è atterrato poco primo delle 9 al campo sportivo di Bozzolo Papa Francesco, accolto dall’entusiamo di quanti sin dall’alba l’hanno atteso con trepidazione.

Il benvenuto ufficiale gliel’ha porto il vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, affiancato dal nuovo sindaco di Bozzolo, Giuseppe Torchio.

Nel percorso in auto verso la casa parrocchiale il Papa si è concesso a quanti lo aspettavano lungo la strada, con la mano fuori dal finestrino per salutare tutti.

E la festa è stata ancor più intensa nel piazzale delle chiesa, dove Francesco si è fermato a lungo, stringendo mani a tanti, in particolare i ragazzi del Grest. Accanto a lui il parroco don Gianni Maccalli e il vicario don Gabriele Barbieri.

Quindi in chiesa, dopo l’omaggio alla Vergine, la preghiera silenziosa sulla tomba di don Primo Mazzolari, cui ha fatto seguito il saluto ufficiale del vescovo Antonio.

Saluto Vescovo di Cremona

Ha poi preso la parola il Papa che, quasi scusandosi per non aver potuto snellire il discorso, ha spiegato di non voler tralasciare nulla dell’importante messaggio lasciato da don Mazzolari. Tre passaggi evidenziati dal Papa: il fiume, la cascina e la grande pianura.

Il testo del discorso del Papa

Dopo la benedizione, al Papa è stato offerto quanto raccolto in diocesi per l’Obolo di S. Pietro, anticipato di qualche giorno proprio per poter consegnare la somma direttamente nelle mani del Papa. In ricordo alla parrocchia di Bozzolo è stato donato un calice.

In sagrestia sono quindi stati mostrati al Papa dal presidente della Fondazione Mazzolari, don Bruno Bignami, insieme al presidente del Comitato scientifico della stessa Fondazione, Prof. Giorgio Vecchio, alcuni ricordi e opere di don Primo.

Prima di raggiungere il campo sportivo, il Papa ha portato il suo saluto finale all’assemblea in piazza.

“Vi ringrazio di questa accoglienza tanto calorosa e chiedo di pregare per me perchè io possa servire il Signore e la Chiesa. Adesso prima della benedizione preghiamo la Madonna”.

Quindi Papa Francesco, dopo il nuovo bagno di folla in piazza, si è recato in auto al campo sportivo di Bozzolo da dove, alle ore 10.30  è decollato alla volta di Barbiana (FI) per il pellegrinaggio sulla tomba di Don Lorenzo Milani.

Approfondimenti su don Mazzolari / 1

Approfondimenti su don Mazzolari / 2

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