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Suore Carmelitane del Divin Cuore di Gesù: festa per i 120 anni di presenza a Cremona

Giorni di festa, a Cremona, per le suore Carmelitane del Divin Cuore di Gesù, presenti in città da 120 anni. Questo speciale anniversario, che ricorre il 1° novembre, sarà festeggiato dalla comunità religiosa lunedì 30 ottobre: nel pomeriggio, infatti, alle 17, il vescovo Antonio Napolioni presiederà l’Eucaristia nella chiesa parrocchiale di Sant’Imerio. Dopo la celebrazione, lo spostamento verso la Casa S. Giuseppe e S. Lorenzo, in via Altobello Melone 33, per un momento conviviale conclusivo.

Le suore Carmelitane del Divin Cuore di Gesù, fondate da madre Teresa di san Giuseppe, al secolo Anna Maria Teresa Tauscher van de Bosch, giunsero in Italia nel 1903, su richiesta dell’allora vescovo di Cremona, mons. Geremia Bonomelli. Una presenza inizialmente quelle delle “Serve del Divin Cuore di Gesù” (primo nome dell’attuale istituto delle Carmelitane del Divin Cuor Gesù) rivolta all’assistenza di bambini e ragazzi con la casa di via Belvedere 9 (oggi via Ettore Sacchi 15), fondata ufficialmente il 1° novembre 1903. Per il numero sempre crescente di bambini e la ristretta capacità ricettiva della Casa, dal 1927 iniziarono le trattative per l’acquisto dell’ampio stabile disponibile nella parrocchia Sant’Imerio, in via Altobello Melone 33, che si conclusero nel 1930.

Co il passare del tempo sorse la necessità di portare cure e assistenza agli anziani. Così il 10 agosto 1981 la superiora di Cremona, suor Cecilia Cesinaro, chiese di poter trasformazione dell’edificio di via Altobello Melone in ambiente di accoglienza di anziane signore autosufficienti. L’assistenza alle signore anziane iniziò il 7 novembre 1983 in concomitanza con la continuazione dell’assistenza ai bambini e ragazzi, che cessò definitivamente nel giugno 1989. Dal 1° gennaio 2017, la Casa “San Giuseppe e San Lorenzo” è gestita dalla “Casa di Procura della Congregazione delle Suore Carmelitane del Divin Cuore di Gesù”, che si occupa di tutte le attività apostoliche della “Congregazione delle Suore Carmelitane del Divin Cuore di Gesù”.

120 anni di dedizione al prossimo, soprattutto ai più fragili, che hanno sempre trovato nella casa cremonese, e nello spirito della Congregazione, un sostegno sicuro e amorevole.

«Nel fondare il Carmelo del Divin Cuore di Gesù, Madre Maria Teresa di San Giuseppe si propose di servire la Chiesa e di beneficare il mondo – spiega suor Fatima Maradiaga –. La fondatrice voleva che le Carmelitane del Divin Cuore di Gesù fossero nel mondo messaggere e strumenti dell’amore di Gesù. ”Angeli di consolazione e di pace per gli uomini sofferenti, disperati e senza fede”». E conclude: «Dopo 120 anni i tempi sono cambiati, ma lo spirito, l’amore e lo zelo di lavorare per la salvezza delle anime rimangono sempre gli stessi. Ogni giorno chiediamo l’intercessione della nostra beata madre Teresa di San Giuseppe per aiutarci a portare avanti questa opera che Dio le ha affidato».

Ancora oggi le attività della Casa di via Altobello Melone, rivolte agli anziani autosufficienti di ambo i sessi, cercano ispirazione e portano avanti gli insegnamenti e il carisma della Fondatrice. A ogni anziano, residente e non residente, sono offerti accoglienza, assistenza e cura mediante adeguate prestazioni socio-assistenziali, finalizzate a mantenere e recuperare autonomia fisica, psichica e sociale; a prevenire e a rimuovere situazioni di disagio psico-fisico e di esclusione sociale; a soddisfare i bisogni primari e a realizzare per ognuno la migliore qualità di vita possibile.

Più di un secolo di servizio alla comunità cremonese, guardando anche al futuro di una Chiesa che è di tutti e per tutti.

 

Le suore Carmelitane del Divin Cuore di Gesù

L’ideale Carmelitano affascinò il cuore di una giovane protestante convertita al cattolicesimo, Anna Maria Teresa Tauscher van de Bosch. Nata il 19 Giugno 1985 a Sandow (attualmente in Polonia) da genitori luterani profondamente credenti, primogenita di 8 figli. Maria crebbe e venne educata nella fede dei suoi antenati, ma non aderì mai volentieri al protestantesimo, per cui il 30 ottobre 1888 nella chiesa dei Santi Apostoli (Colonia) entrò a far parte della Chiesa cattolica; questa decisione nella sua vita le procurò tante sofferenze: venne espulsa dalla casa paterna e licenziata dal suo lavoro. Così senza casa e abbandonata da tutti andò in cerca di alloggio e di occupazione. Dopo tante ricerche, con l’aiuto di Dio, trovò una famiglia che la accolse come dama di compagnia. Il suo cammino di fede intanto proseguiva intrepido e generoso sulle vie di Dio, verso un ideale di totale consacrazione al Signore; desiderava infatti farsi religiosa nel Carmelo Teresiano, ma il Signore aveva altri disegni per lei: lei stessa avrebbe fondato una nuova congregazione. Cosi avvenne che a Berlino nel 1891 aprì la prima casa per bambini, denominata “Casa per i senza casa”. Nel 1902 Mons. Geremia Bonomelli vescovo di Cremona giunse a Berlino e in quella occasione chiese alla madre di fondare anche a Cremona una “casa per i senza casa”.