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Siria: nuovo appello della Caritas. L’impegno accanto alla popolazione locale

A tutti gli attori coinvolti e anche alla Comunità Internazionale; per favore, rinnovo l’appello ad impegnarsi con sincerità, con onestà e trasparenza sulla strada del dialogo per cercare soluzioni efficaci”. Così papa Francesco nell’Angelus del 13 ottobre ha ricordato il dramma della popolazione siriana, in particolare nel nord est del Paese a causa degli attacchi turchi.

Oltre 150.000 civili, intrappolati in quest’area di confine, sono stati costretti a lasciare le loro abitazioni e le stime dell’ONU ritengono che il numero degli sfollati potrebbe aumentare sino a 450.000 persone. Tutto questo in un Paese che già conta oltre 11 milioni tra sfollati interni e rifugiati, e altri 11 milioni di persone che necessitano di assistenza umanitaria, di cui oltre 1 milione nell’area nord orientale colpita da questa nuova crisi.

La rete Caritas si è subito attivata. In particolare Caritas Siria , con il sostegno di Caritas Italiana e di altre Caritas estere, sta allestendo alcuni centri di accoglienza per gli sfollati che si stanno riversando in gran numero nell’area di Hassake.

Caritas Italiana in tutti questi anni è rimasta vicina alla popolazione locale e, grazie al contributo di molti offerenti e dell’otto per mille alla Chiesa Cattolica, ha potuto sostenere progetti in vari ambiti in Siria e in altri paesi coinvolti dalla crisi siriana, per un importo complessivo pari a oltre 7,2 milioni di euro.

Di fronte a queste nuove violenze si unisce all’esortazione del Papa e rinnova l’appello al Governo Italiano, all’Unione Europea e a tutta la Comunità internazionale affinché i civili siano protetti e sia consentito l’accesso sicuro e senza ostacoli agli aiuti umanitari, non vi siano rilocazioni forzate di civili, si faccia tutto il necessario per porre fine alla guerra e ristabilire il rispetto del diritto internazionale

fonte: Caritas.it – foto: AgenSir