1

Si è concluso il pellegrinaggio Unitalsi a Lourdes, esperienza di fede e vita per 80 cremonesi

foto di Donatella Carminati

Un invito a tornare a casa senza nostalgie e rimpianti, ma capaci di affrontare la realtà, con le sue croci e le sue contrarietà, grazie all’incontro con Maria e con il suo Figlio Gesù, che ancora una volta rinnovano il suo amore: “Siamo stati in tanti in questi giorni a Lourdes, ma è come se ciascuno di noi sia stato solo con la Madonna, perché Dio per ognuno di noi ha uno sguardo di predilezione”. Sono queste alcune suggestioni che mons. Antonio Napolioni ha consegnato ai pellegrini lombardi nella mattinata di martedì 9 agosto durante la Messa dell’arrivederci celebrata nella basilica di S. Bernadette che si affaccia sulla grotta di Massabielle. L’Eucaristia è stato uno dei momenti conclusivi del pellegrinaggio regionale dell’Unitalsi iniziato giovedì 4 agosto e partecipato da 250 persone, tra cui 80 cremonesi guidati dal presidente di sottosezione Tiziano Guarneri.

Qui la gallery completa del pellegrinaggio Unitalsi a Lourdes

Il presule ha preso spunto dalla figura di Santa Teresa Benedetta della Croce, patrona d’Europa, la suora carmelitana che da ebrea si convertì al cattolicesimo e che morì ad Auschwitz, vittima della follia nazista: “Nella prima lettura il profeta Osea ci parla di un deserto che diventa giardino quando si incontra il Signore: Edith Stein era così immersa in Dio e talmente affascinata dalla Croce di Cristo da affrontare anche il campo di concentramento quasi fosse un giardino. È questa la provocazione che vogliamo accogliere in questo ultimo giorno qui a Lourdes: se davvero siamo consapevoli dell’amore di Dio noi possiamo trovare il nostro giardino nei luoghi in cui viviamo, anche se spesso dobbiamo affrontare tante insidie e vivere relazioni umane colme di difficoltà”.

 

Terminata l’omelia il direttore del pellegrinaggio, Giovanni Facchini Martini, ha ricordato gli anniversari di ordinazione e di matrimonio. In questo 2022 festeggiano 20 anni di Messa don Claudio Rasoli e don Maurizio Lucini, mentre don Mario Martinengo taglia l’invidiato traguardo dei 50 anni di sacerdozio: per loro una particolare preghiera e una croce con l’emblema dell’Unitalsi da appuntarsi alla giacca. Sono state anche festeggiate alcune coppie che ricordano un particolare giubileo matrimoniale.

Al termine della S. Messa sono stati ufficialmente accolti nell’Unitalsi i volontari al loro primo pellegrinaggio: circa una quarantina le persone che hanno ricevuto il cero e il distintivo della associazione. Tra di loro tanti giovani e tra di essi i ragazzi dell’unità pastorale “S. Omobono” di Cremona guidati dal vicario don Stefano Montagna.

“Sono stati davvero magnifici i nostri ragazzi – spiega con emozione il presidente Guarneri -, sia nel servizio ai malati sempre molto puntuale e generoso sia nella partecipazione alla preghiera comune. Tutti i giorni hanno affrontato una levataccia per vivere la Messa del personale alle 6.15 e durante l’Eucaristia finale ci hanno allietato con i loro canti”.

Qui la gallery completa del pellegrinaggio Unitalsi a Lourdes

Nel pomeriggio, alle 15, i pellegrini si sono ritrovati nella grande prateria al di là del Gave per la recita del Santo Rosario presieduto dal vescovo Antonio e per i saluti finali con un ringraziamento ai vertici dell’Unitalsi regionale che hanno organizzato un’ottima trasferta in terra francese.

In serata i sette pullman hanno accolto i pellegrini lombardi per il viaggio di ritorno.

Claudio Rasoli