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Sfilata di moda etica domenica a Cremona

È di pochi giorni fa la notizia dell’ultimo incendio divampato a Dhaka (Bangladesh), in una fabbrica che produce abbigliamento per conto di grandi aziende. L’ultimo di una lunga serie di eventi tragici che sta lasciando una scia di sangue e migliaia di morti. Molti ricordano il crollo del complesso industriale Rana Plaza nel 2013, sempre a Dhaka, in cui morirono 1133 persone.

La strada per costruire filiere della moda che rispettino i diritti dei lavoratori e l’ambiente (l’inquinamento generato da quest’industria è tra i più impattanti) è ancora lunga, ma alcune campagne internazionali come Fashion Revolution e Clean Clothes Campaign stanno contribuendo a creare sempre maggiore consapevolezza nel consumatore, che oggi può scegliere di acquistare capi provenienti da circuiti sostenibili.

Il Commercio Equo e Solidale sostiene processi produttivi non basati sullo sfruttamento delle risorse e delle persone, e questi principi valgono nella produzione di prodotti alimentari, così come per l’artigianato e, naturalmente, anche per la produzione di abbigliamento, accessori, pelletteria, bigiotteria.

A Cremona la Cooperativa Nonsolonoi, dal 1995 impegnata sul territorio cremonese nella promozione e diffusione del Commercio Equo e Solidale attraverso le Botteghe sul territorio, i laboratori nelle scuole e le iniziative per la cittadinanza, anche quest’anno vuole porre l’attenzione sulla moda realizzata con criteri di sostenibilità e rispetto per le persone: domenica 24 marzo alle 18 davanti alla bottega Nonsolonoi Altromercato di Cremona, in corso Matteotti 1 (ex bar Due Colonne), si svolgerà una sfilata di moda per presentare la collezione Primavera Estate 2019 del Consorzio Altromercato, la maggiore organizzazione di Commercio Equo e Solidale in Italia. Modelle d’eccezione saranno le volontarie della Cooperativa e le clienti della bottega di Cremona, che, forti sostenitrici del progetto, daranno il loro contributo per promuoverlo.

Design essenziale e forme morbide e avvolgenti: questi i tratti distintivi della collezione,  realizzata artigianalmente in Italia e in vari paesi del Mondo riconoscendo il giusto compenso ai produttori. Grande attenzione viene riservata ai materiali: naturali, come il cotone biologico e la seta, o di derivazione naturale come il tencel, una fibra particolarmente morbida e traspirante realizzata a partire dalla cellulosa del legno.

Un focus particolare sarà dedicato alla nuova linea di borse Soruka, realizzate con ritagli di pelle recuperata. Ogni anno l’industria indiana del pellame genera una quantità enorme di scarti. Ritagli, partite fallate o rifiutate dai committenti e invenduti di magazzino. Una parte di questi scarti viene bruciata in forni tradizionali, generando una fitta coltre di fumo che contribuisce a inquinare l’atmosfera, mettendo in pericolo la salute di chi vive nelle vicinanze. Un’altra parte degli scarti viene buttata in discariche più o meno legali, dove continuerà ad inquinare il sottosuolo per decenni, prima di decomporsi.

Queste borse nascono proprio per contrastare questo fenomeno e trasformare gli scarti in articoli utili alle persone, dando loro un nuovo valore e contribuendo, al contempo, a ridurre l’impatto ambientale del pellame di scarto. Ogni pezzo è unico e realizzato a mano da artigiani indiani che vengono retribuiti dignitosamente per il lavoro che svolgono, in condizioni di lavoro sicure.

Ogni capo, ogni accessorio, ogni bijoux,  invita a mantenere lo sguardo sulla bellezza della natura e sul futuro che desideriamo.

La sfilata è stata organizzata in rete con altri soggetti del territorio: CrArT – Cremona Arte e Turismo – per l’aspetto organizzativo e promozionale, e l’Istituto ENAIP di Cremona. Le ragazze dell’ENAIP daranno il loro fondamentale contributo nel preparare le acconciature e il make up delle modelle. L’iniziativa, inoltre, vede la collaborazione e il patrocinio del Comune di Cremona. Addobbi floreali a cura del Vivaio Cristofolini di Castelverde.

Locandina dell’evento