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Unità didattiche – aggiornamento I.R.C. A.S. 2022/2023

Di seguito le Unità didattiche di apprendimento dell’anno scolastico 2021/2022 per la scuola dell’infanzia e primaria, presentate negli incontri, tenutisi il 9 e il 15 maggio, dell’Ufficio Scuola con i rappresentanti delle realtà didattiche ed educative del territorio diocesano:

 

Scuola dell’infanzia

  1. Scuola Sacra Famiglia (Cremona)Slides
  2. IC CaravaggioSlides
  3. Fornovo (IC Calcio)
  4. Mozzanica
  5. Casalmaggiore&C
  6. Comune di Cremona / Video
  7. Fontanella / Slides
  8. Fond. Vescovi Calcio
  9. IC Dosolo Pomponesco Viadana e IC Marcaria Sabbioneta
  10. Castelleone e Soresina
  11. IC Sospiro Gussola Piadena / Slides
  12. IC Soresina
  13. FornovoSlides
  14. S. Angelo&C
  15. S. Antonio Cassano d’Adda
  16. Sacro Cuore CR
  17. Bozzolo (Traccia)Bozzolo (Slides)
  18. S. Abbondio CR (Il Roseto)S. Abbondio CR (Slides) / S. Abbondio CR (Traccia)S. Abbondio CR (Il Cantico delle Creature)S. Abbondio CR (Il pianto delle allodole)S. Abbondio CR (Il primo presepe di Greccio)

 

Scuola Primaria

  1. IC Gussola
  2. IC Piadena
  3. IC Marconi / Slides
  4. IC Castelverde
  5. IC SabbionetaAllegato
  6. IC Cremona 3
  7. IC SoresinaSlides
  8. IC Covo
  9. Scuola Sacra Famiglia (Cremona)I Luoghi / Slides cl.3
  10. IC Sospiro (Arte)IC Sospiro (S. Francesco)
  11. IC Diotti (traccia)Slides
  12. IC Cremona Quattro (Slides)
  13. IC Cremona Uno
  14. Sc. Cittanova (Slides)
  15. B.M.Visconti (Presentazione)B.M.Visconti (Schema)B.M.Visconti (Santuario Greccio)B.M.Visconti (Vangeli e Greccio)B.M.Visconti (Vangeli-Greccio Sintesi)B.M.Visconti (Presepi nel mondo)
  16. IC Piadena_Gussola
  17. IC Caravaggio (Slides)
  18. Sc. Conventino Caravaggio (Traccia)Slides
  19. IC Mozzanica
  20. IC Cremona 5 Pizzighettone
  21. IC Cassano – IC Pandino (Slides)
  22. IC Soncino
  23. IC Vescovato

 

Laboratori

  1. LABORATORIO ARTE – Materiale Didattico
  2. LABORATORIO MUSICA (effetti musicali)
  3. LABORATORIO TEATRO (Bibliografia)

 

 

 

 

 




Assemblea delle scuole cattoliche: «Lo scopo è quello di parlare tutte le lingue: non integralismo, ma integrazione»

Si è tenuta il 14 dicembre, presso il Centro Pastorale di Cremona, l’assemblea delle scuole cattoliche del territorio, alla presenza del Vescovo Antonio Napolioni e di don Aldo Basso, collaboratore dell’Ufficio per la Scuola e l’Educazione della Diocesi di Mantova.

L’attenzione si è inizialmente concentrata sull’introduzione di don Aldo, che ha presentato la situazione attuale delle scuole cattoliche italiane, evidenziandone i due problemi principali: la questione dell’identità cattolica e le condizioni organizzative necessarie per un efficiente funzionamento degli istituti.

L’introduzione ha riguardato una distinzione fra scuole cattoliche e scuole di ispirazione cristiana; apparentemente possono sembrare la stessa cosa – ha spiegato il sacerdote – e in effetti si basano entrambe sui medesimi principi, ma c’è una differenza di tipo formale, giuridico: la scuola cattolica è tale solo se gestita da un’autorità ecclesiastica, da una persona giuridica ecclesiastica o da terzi, ma con una delega dell’autorità ecclesiastica. «Ci sono numerosi documenti a testimoniare l’identità delle scuole cattoliche, ma dove è dichiarata? – spiega don Aldo – È scritta in ogni Progetto Educativo. È un diritto e un dovere esprimere la natura cattolica della scuola».

Citando Papa Francesco, don Aldo ha spiegato che le scuole cattoliche non forniscono nulla in più rispetto alle scuole statali, bensì offrono qualcosa di diverso: «Se nelle nostre scuole non si sviluppa un modo diverso di essere umani, una cultura e una società diversa, stiamo buttando via il tempo».

Il secondo tema, quello riguardante il funzionamento delle scuole, è un problema che si pone sulla figura degli insegnanti. «Se la scuola cattolica fa molto affidamento agli insegnanti, si riesce a trovare insegnanti su cui fare affidamento? – continua don Aldo – Serve formazione, serve declinare in senso cristiano ogni proposta». Ognuno risulta responsabile dell’identità di una scuola, il gestore in primis, ma anche gli insegnanti, i genitori, i Vescovi: «Il reperimento e la formazione dei docenti – ha osservato – stanno diventando molto più difficili. Servono alcuni requisiti fondamentali: il Probitas Vitae, cioè la rettitudine, l’integrità morale, ma anche la formazione cristiana, l’insegnamento della religione».

A seguire, alcuni docenti delle scuole cattoliche cremonesi hanno condiviso la loro esperienza, la loro testimonianza. Il passaggio dalla scuola statale a quella paritaria ha fatto da filo conduttore negli interventi degli insegnanti, che hanno spiegato come la passione, la curiosità, la personale esperienza di fede e l’interesse verso la centralità della persona a discapito della sicurezza monetaria abbiano svolto un ruolo fondamentale nelle loro scelte.

«Il nostro compito non è essere dei “criticoni” del mondo. – ha poi riflettuto il Vescovo Napolioni nel suo intervento – L’aggettivo “critico” lo caratterizzerei in un altro modo: la scuola cattolica è quella che sa superare le crisi, che insegna a superare le criticità». «Lo scopo – ha proseguito – è quello di parlare tutte le lingue; non l’integralismo, ma l’integrazione. Il metodo della scuola cattolica deve essere quello della Pentecoste, non l’assolutizzazione di un gergo».

L’incontro si è concluso con il messaggio di don Aldo: «Mi ha colpito, nelle testimonianze, la passione educativa. Sono convinto che gli insegnanti pratichino esercizio di carità nel loro lavoro, nel loro impegno. Ma prima di guidare, dobbiamo essere guidati». Con questo spirito di apertura è disponibilità si è dunque concluso l’incontro con un momento di preghiera e gli auguri del Vescovo Antonio.

 

Fare scuola dopo l’emergenza, presentato il XXIII Rapporto sulla scuola cattolica in Italia