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Santa Rita, dal 21 al 23 maggio le celebrazioni per la memoria della monaca delle rose

Si celebra il 22 maggio la festa di Santa Rita da Cascia, nel ricordo della sua morte santa, sigillo di vita vissuta nella fedeltà al Vangelo delle beatitudini. L’invito sempre attuale che giunge dalla celebrazione della sua memoria è quello di raccogliere ancora la lezione di una vita esemplare, ciascuno per la sua storia personale, con le proprie situazioni di vita, gioiose o dolorose, personali, familiari, civili, ecclesiali.

Dal 21 al 23 maggio la festa di Santa Rita, momento di preghiera e devozione storicamente molto sentito da tanti fedeli della città di Cremona, propone presso la rettoria delle Sante Margherita e Pelagia in via Trecchi 11 a Cremona, numerose occasioni per una sosta di preghiera ai piedi della Santa, a partire dalla novena che dal 13 al 20 maggio offre la possibilità quotidiana di pregare con il Rosario alle 17 e di partecipare alle 17.30 alla S. Messa con Supplica a S. Rita).

Questo poi il programma delle giornate della memoria liturgica di Santa Rita:

  • Sabato 21 maggio: vigilia – si celebra il pio transito della santa
    8.30 Rosario a S. Rita / 9:00 Messa
    10.00 Rosario a S. Rita / 10:30 Messa
    17.00 Rosario a S. Rita / 17:30 Messa
  • Domenica 22 maggio: ricorrenza di S. Rita da Cascia
    Ss. Messe: 6:00 presieduta da don Antonio Bandirali (parroco dell’unità pastorale “Sant’Omobono”) / 7:30 / 9:00 Messa solenne presieduta da mons. Carlo Rodolfi (canonico del Capitolo della Cattedrale) / 11:30 / 17:30 / 19:00 presieduta da don Irvano Maglia (parroco dell’unità pastorale “Cittanova”)
  • Lunedì 23 maggio
    17:30 Rosario / 18:00 S. Messa di suffragio per iscritti e benefattori Pia Unione

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Dal pomeriggio di venerdì 20 maggio e fino a lunedì 23 maggio, inoltre, nel cortile della Chiesa verrà allestito il consueto spazio per la benedizione e la vendita delle rose e degli oggetti devozionali. Il rito della benedizione delle rose ricorda un particolare episodio della vita della santa. Si dice infatti che, sul letto di morte, Santa Rita abbia chiesto una rosa del giardino dei suoi genitori. Era inverno. Tuttavia una bella rosa fu trovata sull’arbusto indicato dalla santa. Da allora la santa di Cascia è stata sempre associata alle rose. Da allora ad oggi, ogni devoto, porta le proprie rose in chiesa perché siano benedette e poi custodite in casa o offerte a qualche persona malata o sola affinché possa ricevere, per intercessione di Santa Rita, un po’ di un conforto o una particolare grazia.

In quest’occasione, la festa sarà anche l’occasione per festeggiare il primo anno di vita dell’associazione “Amici di Santa Rita onlus”. L’associazione non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità rivolte alla tutela, promozione e valorizzazione dei beni mobili ed immobili di interesse artistico e storico, commissionando direttamente o finanziando interventi riguardanti la chiesa delle “Sante Margherita e Pelagia”, in Cremona nonché il complesso di S. Rita ad essa collegato. Inoltre l’associazione si impegna nella promozione all’interno della comunità cristiana e nella società civile i valori della famiglia, della pace, del perdono e della riconciliazione, che sono le singolari caratteristiche della testimonianza umana e cristiana di Santa Rita, e la devozione e il culto di santa Rita nelle modalità e secondo le indicazioni della Chiesa.

È possibile destinare il proprio 5×1000 all’associazione compilando l’apposita sezione nella dichiarazione dei redditi mettendo il Codice Fiscale 93064540193 e rendendo così la propria dichiarazione dei redditi, da scadenza fiscale a occasione di dono, per aiutare la chiesa di Santa Rita in Cremona.

In occasione della festa è inoltre uscito il terzo numero del semestrale “La Rosa di S. Rita”, foglio di informazione e di collegamento, che vuole essere strumento agile che consenta di far conoscere le varie iniziative e alimentare la devozione verso questa Santa.

Leggi il terzo numero del giornalino

«Affidiamo a santa Rita la nostra preghiera, la nostra intercessione, per l’umanità intera, noi stessi, le nostre famiglie, le responsabilità che abbiamo, la società italiana in cui viviamo, l’Europa, il mondo intero. Affidiamola a Lei, donna credente, donna ferita, donna completa, pienamente donna, donna della vita quotidiana, donna feconda, di santità e di fedeli che continuamente si rivolgono a lei, una donna sociale e solidale, una donna pacificante, una donna libera», interviene don Claudio Anselmi, rettore di Ss. Margherita e Pelagia. «”Santa Rita da Cascia, di cui oggi ricorre la memoria, fu donna, sposa, madre, vedova e monaca del suo tempo”. Lo ha detto il Papa nei saluti ai fedeli di lingua italiana, al termine dell’udienza del 22 maggio 2019. “Le donne di oggi, sul suo esempio, possano manifestare il medesimo entusiasmo di vita e, al contempo, essere capaci dello stesso amore che ella riservò a tutti incondizionatamente”».