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Sabato l’ordinazione diaconale di don Nicola Premoli

Sabato 8 ottobre, alle 17, nella Cattedrale di Cremona, il vescovo Antonio Napolioni ordinerà diacono don Nicola Premoli, originario di Covo. Per il 40enne studente del Seminario di Cremona la consacrazione sarà l’ultima tappa in vista dell’ordinazione sacerdotale, che riceverà sabato 10 giugno 2017. Domenica 9 ottobre, nell’ambito della sagra di Covo, il novello diacono servirà all’altare nella sua parrocchia d’origine la solenne Messa (ore 10) che terminerà con la benedizione al paese con le reliquie di san Lazzaro. L’ordinazione diaconale di don Premoli sarà trasmessa in diretta streaming sul portale diocesano www.diocesidicremona.it e sulle frequenze di RCN-InBlu.

 

Biografia di don Premoli

Don Nicola Premoli, nato il 19 maggio 1976 a Romano di Lombardia, è originario della parrocchia Ss. Giacomo e Filippo apostolo di Covo (Bg). Dopo gli studi presso l’istituto tecnico commerciale “Rubini” di Romano di Lombardia ha lavorato per 14 anni alla Banca alla Popolare di Bergamo prima di decidere di entrare in Seminario, nel settembre 2010. In questi anni ha prestato servizio nelle parrocchie della Beata Vergine di Caravaggio in Cremona, a Casalbuttano e Soncino; inoltre ha collaborato con il Centro diocesano vocazioni e con la “Casa della Speranza” di Cremona. Svolgerà l’anno del diaconato nelle parrocchie di Casalmorano, Castelvisconti, Mirabello Ciria, Brazaniga e Azzanello, dove già aveva prestato servizio anche lo scorso anno.

 

Il rito di ordinazione

Il rito di ordinazione si svolgerà durante la Messa che il vescovo Antonio Napolioni presiederà nel pomeriggio di sabato 8 ottobre alle 17 in Cattedrale. La liturgia sarà concelebrata da diversi presbiteri diocesani. In particolare saranno presenti il vicario generale, i vicari e delegati episcopali, i canonici del Capitolo e il nuovo parroco di Covo, don Lorenzo Nespoli. A fianco del vescovo anche i nuovi superiori del Seminario: il rettore don Marco D’Agostino, il suo vice don Francesco Cortellini e il direttore spirituale don Maurizio Lucini.

Dopo la proclamazione del Vangelo inizierà la liturgia di ordinazione con la presentazione e l’elezione: l’ordinando, chiamato per nome, risponderà «Eccomi». Seguirà il dialogo tra il Vescovo e il rettore, sull’idoneità del candidato, che si concluderà con l’assenso del Presule all’ordinazione.

Dopo l’omelia don Premoli sarà interrogato circa gli impegni propri dell’ordine diaconale. Seguirà il canto delle litanie dei santi, l’imposizione delle mani da parte del Vescovo e la preghiera di ordinazione.

La liturgia proseguirà con i riti esplicativi: la vestizione dell’abito proprio (stola e dalmatica), la consegna del libro dei Vangeli e l’abbraccio di pace con il Vescovo e gli altri diaconi presenti.

La Messa continuerà con la professione di fede e la liturgia eucaristica.

I canti saranno proposti dal Coro della Cattedrale diretto da don Graziano Ghisolfi, supportato dalle corali di Ghisalba e Urago, dirette da Paolo Premoli, cugino dell’ordinando.

Il servizio liturgico sarà assicurato dai seminaristi diocesani, compagni di studi di don Premoli, guidati dal cerimoniere episcopale don Flavio Meani.

 

Il diaconato

Il diaconato è il primo grado del sacramento dell’Ordine ed è finalizzato all’aiuto e al servizio dei due gradi di partecipazione ministeriale al sacerdozio di Cristo: l’episcopato e il presbiterato. Dopo secoli di oblio il Concilio Vaticano II ha rivalutato l’importanza del ministero diaconale per la vita della Chiesa come ruolo specifico in sé medesimo, sicché accanto al diaconato transeunte (tappa obbligatoria per essere ordinati presbiteri) si è riscoperto il valore del diaconato permanente, che consacra il battezzato a vita nel ruolo di servizio ministeriale e può essere conferito anche a coloro che hanno già contratto matrimonio.

La Costituzione dogmatica sulla Chiesa, Lumen Gentium, dedica alla figura del diacono il numero 29. A esso le mani vengono imposte «non per il sacerdozio, ma per il servizio» e tale servizio è esercitato nella liturgia, nella predicazione e nella carità, in comunione col Vescovo e con il suo presbiterio. «È ufficio del diacono, – recita il documento conciliare – secondo le disposizioni della competente autorità, amministrare solennemente il battesimo, conservare e distribuire l’Eucaristia, assistere e benedire il Matrimonio in nome della Chiesa, portare il viatico ai moribondi, leggere la sacra Scrittura ai fedeli, istruire ed esortare il popolo, presiedere al culto e alla preghiera dei fedeli, amministrare i sacramentali, presiedere al rito funebre e alla sepoltura».