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Sabato 7 maggio visite al Campus Santa Monica con il FAI

Sabato 7 maggio la Delegazione FAI di Cremona propone, in collaborazione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore, la riapertura del Campus Santa Monica, dopo il successo riscosso in occasione delle Giornate FAI di Autunno 2021. Per partecipare all’evento è necessario effettuare la prenotazione sul sito www.faiprenotazioni.it (link diretto: https://faiprenotazioni.fondoambiente.it/evento/visite-al-campus-santa-monica-14689/), versando online un contributo di 3 euro.

Le visite si svolgono dalle ore 10 alle ore 12.45 (ultimo ingresso ore 12) e dalle ore 14 alle ore 18 (ultimo ingresso ore 17.20) con partenza di ogni gruppo ogni 20 minuti. Durante la visita sarà necessario indossare la mascherina (chirurgica o FFP2). Il ritrovo è previsto all’ingresso del Campus, in via Bissolati 74, Cremona.

Durante l’apertura sarà possibile apprezzare non solo la straordinaria struttura architettonica del campus e le significative decorazioni di Robert De Longe ma anche la Crocifissione di Cristo cinquecentesca della biblioteca emersa durante i lavori (in foto), e gli affreschi dell’ex refettorio, raffiguranti la Deposizione e la Caduta di Cristo.

 

Il Campus Santa Monica 

Il Campus Santa Monica si trova a pochi passi dal centro storico di Cremona. Un tempo monastero, poi caserma militare e campo profughi per gli sfollati della Seconda Guerra Mondiale, rimase in stato di abbandono fino al recente intervento di recupero, che ha restituito alla città una delle sue pagine storiche più significative.

Attualmente il complesso è sede del campus universitario dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, inaugurato il 25 maggio 2021 alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Tra gli edifici che avrebbero costituito il “Parco dei Monasteri”, il complesso di Santa Monica è il più antico e fu fondato alla fine dell’VIII secolo dalle monache benedettine con la dedicazione a San Salvatore. Negli ultimi decenni del ‘400 si registra il passaggio alla regola agostiniana, dando origine al monastero femminile più grande e, per lungo tempo, più importante della città, al punto da essere definito “duomo delle monache”. Intorno agli anni ’80 del ‘600 si collocano gli interventi pittorici assegnati all’artista fiammingo Robert De Longe, raffiguranti Dio Padre, Santa Monica e Sant’Agostino.

Dopo la soppressione settecentesca anche Santa Monica fu convertita ad uso militare, il che comportò drastiche trasformazioni architettoniche e la perdita di numerose opere d’arte. Dopo aver ospitato gli sfollati della Seconda Guerra Mondiale, l’ex monastero cremonese fu lasciato in completo abbandono fino a tempi recenti, quando l’accurato programma di recupero ha consentito la trasformazione del complesso in campus universitario.