1

Riassetto della comunicazione in diocesi: intervista al direttore mons. Attilio Cibolini

Dopo la notizia della scelta diocesana sul nuovo assetto degli strumenti di comunicazione, e in particolare circa il futuro del settimanale cartaceo, è importante cercare di comprenderne le ragioni. Abbiamo posto alcune domande al direttore responsabile de “La Vita Cattolica” e del centro televisivo TRC, mons. Attilio Cibolini.

 

Direttore, che cosa sta cambiando nella comunicazione?

«Il mondo della comunicazione ha conosciuto più cambiamenti negli ultimi decenni che nei secoli precedenti. In particolare l’avvento di internet ha determinato una svolta epocale, di cui conosciamo solo gli inizi. Questa rivoluzione tuttavia non ci ha colto del tutto impreparati».

La scelta di seguire l’evoluzione della tecnologia da quando è iniziata in casa nostra?

«Nel 1986 il vescovo Enrico Assi in un messaggio alla diocesi richiamava il “grave dovere pastorale” delle comunicazioni sociali anche in campo locale e accanto al rinnovato sostegno per il settimanale coinvolgeva  tutti nell’impegno di dare vita a un nuovo mezzo: una radio diocesana. “La nostra Chiesa non chiede un privilegio o una cosa strana – scriveva – chiede di esercitare un diritto, di assolvere un dovere. Il suo primo dovere. Quello di evangelizzare. Di predicare il Vangelo anche sopra i tetti” (giugno 1986). Fu così che nella ricorrenza del 70° di Vita Cattolica, nel maggio del 1987, vennero inaugurati i nuovi studi di Radio Cittanova – RCN, la nuova emittente della diocesi cremonese. Era il segno di un impegno di inculturazione della fede che proseguiva, rinnovandosi nel tempo e nei modi. Impegno e cammino che in questi trent’anni sono continuati».

Ma a quanto pare negli anni successivi non si è interrotto…

«Infatti. Dieci anni dopo, il 12 novembre 1996, il vescovo Giulio Nicolini, a conclusione di un anno pastorale incentrato sul tema della comunicazione, inaugurava la “Casa della Comunicazione”, come sede, oltre che dell’Ufficio diocesano comunicazioni sociali,  del settimanale diocesano “La Vita Cattolica” e della Radio. A questi volle che si aggiungesse – nell’Avvento che apriva l’anno santo bimillenario – il nuovo Centro Televisivo, per la produzione di un settimanale video diocesano – “Giorno del Signore” – in onda  sulle televisioni locali e su Telepace».

Poi è arrivato Internet: una vera rivoluzione…

«La rivoluzione di internet avviò un ulteriore impegno. Con il vescovo Dante Lafranconi, dal 2004 iniziò il cammino, col passare degli anni sempre più chiaro e preciso, di una nuova informazione diocesana quasi in tempo reale, attraverso il portale internet diocesano, www.diocesidicremona.it  Anche “La Vita Cattolica”, più tardi, ha necessariamente vestito una nuova forma on-line».
E oggi sembra che Internet abbia messo tutti d’accordo… Oppure no?

«Con il crescere della fruizione del mondo digitale, sempre più la comunicazione sta convergendo in un unico mezzo multimediale. Quelli che erano i diversi mezzi della informazione classica, stanno diventando solo i diversi linguaggi di un’unica comunicazione».

E la Diocesi come si è mossa in questo contesto di rapidissima trasformazione?

«In forza di questo ribaltamento epocale, già da qualche anno è in corso una ristrutturazione dei mezzi della comunicazione di cui la nostra Chiesa si è dotata. La radio infatti, negli anni, è cambiata radicalmente. Oggi la si ascolta soprattutto in mobilità. Richiede quindi frequenze potenti e in altura, non più sui nostri “campanili”. Il mondo di internet ha sostituito la radio come il mezzo più semplice ed economico per informare. Per questo, sono state cedute negli ultimi anni alcune frequenze, a vantaggio di altri progetti».

Radio Cittanova però continua il suo lavoro?

«Sono state mantenute solo aree locali di copertura, come la città di Cremona, e i santuari di Castelleone e Caravaggio, conservando così la concessione radiofonica, in vista della nuova radio digitale, privilegiando intanto un ascolto e una informazione via internet, attraverso il portale diocesano».

E il Centro di produzione televisiva TRC?

«Nello stesso tempo il Centro televisivo si è dotato di un complesso impianto video in alta definizione che permette la diretta di tutte le liturgie e gli eventi della Cattedrale, fruibili sia sulle tv locali sia in streaming sul portale diocesano. Si potrà fare lo stesso per tutti gli eventi diocesani, dovunque avvengano. Anche i nuovi social collegati al portale raccolgono già una “comunity” di migliaia di persone. Con la sinergia e la convergenza dei mezzi sul nuovo portale internet, si è iniziata dunque a percorrere la strada della multimedialità».

Qual è il futuro che intravvede per l’informazione sulla Chiesa diocesana e per il territorio?

«Oltre ai servizi legati alla Chiesa istituzionale, il portale internet presenta ormai in tempo reale il racconto dei fatti della chiesa diocesana, servizi fotografici, interventi video e audio, tutte le produzioni e le dirette video degli eventi religiosi, da vedere e da scaricare. Ora si vorrebbe convogliare sull’unico portale diocesano anche tutto il patrimonio informativo sul territorio che “La Vita Cattolica” ha egregiamente svolto con la stampa, nel secolo di storia che ha maturato. In questo mondo della comunicazione “in tempo reale” i ritmi di una pubblicazione settimanale sono decisamente obsoleti. Un portale digitale diocesano multimediale – che si faccia leggere, sentire e vedere – è dunque la prossima e nuova tappa del lungo cammino della nostra Chiesa, in dialogo con il suo territorio e la sua gente. Attraverso i mezzi della comunicazione di ogni tempo, per un Vangelo che sempre parli all’uomo».