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“Qui quasi un inizio”: il progetto di prevenzione della dispersione scolastica diventa un film, proposto il 6 marzo al Filo

Per cinque settimane ragazzi e ragazze divisi in gruppi eterogenei sono stati coinvolti nella realizzazione di uno spettacolo, secondo il modello della danza di comunità. Uno spettacolo andato in scena il 7 dicembre 2021 presso il Teatro Ponchielli di Cremona con l’accompagnamento dal vivo dell’Orchestra Filarmonica Italiana. La chiave del progetto, volto al contrasto e alla prevenzione della dispersione scolastica, è quella di offrire un’alternativa a chi non ha trovato nel tradizionale percorso scolastico l’opportunità di far emergere il proprio potenziale.

Le riprese della preparazione di questo spettacolo dal vivo, andato in scena con la regia e le coreografie di Marianna Bufano, Mattia Cabrini e Chiara Servalli, e con la partecipazione dell’Orchestra Filarmonica Italiana diretta da Eva Patrini, sono state raccolte nel docufilm Qui quasi un inizio, che sarà proiettato a Cremona lunedì 6 marzo presso il Cinema Teatro Filo (piazza Filodrammatici 4). L’opera, realizzata da Sol Capasso di “Camarada films” nell’ambito del progetto “Non uno di meno – la scuola senza cattedra”, è stata finanziata dall’impresa sociale “Con i Bambini”.

Sono state organizzate due proiezioni per la giornata del 6 marzo. Alle 16.30 prenderà il via un evento formativo per insegnanti, educatrici, educatori, psicologi e operatori sociali dal titolo “La scuola mi fa schifo – dispersione scolastica e processi trasformativi”. Un pomeriggio di studio organizzato da “Il Laboratorio” insieme a “Consultorio Ucipem Cremona – Fondazione Onlus”, che prevede la proiezione del docufilm e una successiva tavola rotonda. La partecipazione è gratuita ma è necessaria l’iscrizione dal sito del Consultorio Ucipem.

Alle ore 21 la seconda proiezione del docufilm, aperta alla cittadinanza e organizzata da “Il Laboratorio”, dalla “Compagnia dei Piccoli”, da “Camarada Film” e dalla “Cooperativa Cosper”. Per accedere occorrerà prenotarsi digitando “Qui – quasi un inizio” su eventbrite.it.

 

Il progetto “Non uno di meno – la scuola senza cattedra”

Il progetto nasce nel settembre 2021 con l’obiettivo di trovare una risposta “non convenzionale” al fenomeno della dispersione scolastica. Le povertà educative che ne derivano interessano una fascia sempre maggiore di ragazze e ragazzi, in particolar modo a seguito della riorganizzazione scolastica causata dall’emergenza sanitaria. Partendo dalla distinzione tra dispersione di esito (non raggiungimento di una qualifica o titolo) e dispersione di processo (discontinuità nel percorso scolastico), l’obiettivo principale del progetto è quello di accompagnare e rinforzare
il processo di istruzione, promuovendo una cultura pedagogica comune tra i diversi attori coinvolti nella prevenzione della dispersione scolastica e incentivando interventi sistemici tra la scuola e gli enti presenti sul territorio. Fondamentale, quindi, diventa la capacità di pensare e agire in rete, secondo quelli che sono i principi della comunità educante, perché le povertà educative non possono esaurirsi in un problema solo scolastico, ma devono essere prese in carico dall’intera società.

La chiave di questo progetto sta proprio nell’offrire un’alternativa alle ragazze e ai ragazzi che non hanno trovato nel “classico” percorso scolastico l’opportunità di far emergere il loro potenziale.

La convinzione che sta alla base dell’idea di progetto è quella che le discipline artistiche ed espressive siano veicoli nella lotta dell’esclusione sociale e motori di trasformazione ed inclusione. I laboratori in cui si sperimentano forme alternative alla didattica diventano opportunità per rinforzare risorse personali e scoprire approcci cognitivi altri e complementari, a quelli tradizionali. L’arte, la danza, il teatro diventano attivatori di competenze.