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Quello che l’algoritmo non dice. Dedicata ai “Numeri” l’ultima edizione Riflessi

Che succede se i numeri perdono la loro freddezza, se cade il distacco del calcolo, se persino uno studioso di statistica ammette che «il numero non risolve completamente il dubbio»? A questa domanda che introduce l’edizione online da venerdì (www.riflessimag.it), Riflessi Magazine risponde con la galleria di storie, incontri e ritratti che compongono, appunto, «Numeri».

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«Ogni pagina, ogni titolo, ogni racconto e persino ogni interpretazione che ci arriva dal mondo – si legge nell’introduzione – con i numeri oggi si traduce, sui numeri si fonda, nei numeri – talvolta – si esaurisce».

Ma se si cerca la vita che sta dietro e che va oltre i numeri, si guarda alle persone con la loro imprevedibile umanità e con il fascino mutevole delle relazioni che tracciano, «i numeri diventano uno dei linguaggi utili a raccontare una parte della complessità, una strada che ci permette di capire un po’ di più di quello che accade nel mondo, ma che non ci assolve dal fare i conti con l’imprevedibilità dell’incontro». Così tra le pagine di Riflessi la crisi economica non è un grafico, ma si chiama Davide e ha una storia che potrebbe essere la mia; il numero di scarpe può anche essere quello dei passi di Diam attraverso il deserto; un numero da circo si conta “ooh” di meraviglia, ma anche in ore di allenamento e clavette rovinate dai colpi dati all’asfalto. E pure che «non è affatto detto che un follower, prima o dopo, ti inviti a prendere un caffè….