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Quaresima di carità: in aiuto ai poveri si apre la Borsa di Sant’Omobono

Un aiuto per sostenere soprattutto coloro che stanno facendo fatica ad affrontare l’attuale crisi energetica; un modo per non essere lasciati soli in un momento di grande difficoltà. Questa è la rinnovata missione della Borsa di Sant’Omobono, istituita nel 2020, in occasione della pandemia, dalla Diocesi di Cremona in sinergia con la Caritas cremonese, e rilanciata oggi per la Quaresima di Carità 2023, dal tema «Dio ama chi dona con gioia» (2Cor 9,7), con un focus particolare sul caro bollette.

L’idea è quella di utilizzare il fondo speciale per offrire un aiuto concreto a coloro che, anche a causa dell’aumento delle spese energetiche, non hanno alcuna forma di sostentamento oppure sono in gravi, anche se temporanee, difficoltà economiche.

La Borsa di Sant’Omobono ha come scopo la prossimità nel pagamento delle utenze, nell’emergenza alimentare e nella ricollocazione nel mercato del lavoro. Il suo funzionamento è affidato alla Caritas diocesana, alla rete delle parrocchie, dei centri di ascolto delle Caritas e della San Vincenzo e, dove possibile, agirà in accordo con gli Enti pubblici. Potrà avvalersi anche di enti accreditati, soprattutto nella ricerca attiva del lavoro.

Alimentato dalla Caritas diocesana anche attraverso i fondi Cei dell’8xmille e dalle offerte deducibili di privati, aziende e fondazioni, oltre che dalla compartecipazione delle parrocchie e delle associazioni, il fondo in due anni di istituzione ha raccolto 261 mila euro e accompagnato oltre 600 nuclei familiari nel tentativo di superare momenti di crisi collegati a disoccupazione, salute, disagio abitativo, povertà educative.

Oggi, ogni forma di sostegno è più che mai necessaria, moralmente ed economicamente. Le risorse raccolte saranno ridistribuite alle fasce più deboli attraverso le valutazioni di gruppi di lavoro zonali, facenti capo alla Caritas Diocesana, in base ad un preciso regolamento. Ai parroci, ai religiosi, agli operatori e volontari delle parrocchie, dei centri di ascolto delle Caritas e san Vincenzo parrocchiali il compito dell’ascolto e della raccolta delle richieste di aiuto. A loro sarà fornita comunicazione circa gli esiti di ciascuna richiesta di intervento.

La generosità di sant’Omobono è divenuta proverbiale: la sua borsa non si esauriva, proprio perché sempre pronta ad aprirsi ai bisogni. A tutti, come anche alle realtà associative e imprenditoriali, è chiesto di contribuire al suo mantenimento.

È possibile contribuire al progetto Borsa di Sant’Omobono: con un versamento al conto postale n. 68 411 503, al conto bancario con Iban IT 57 H 05156 11400 CC054 0005161, intestandolo a Fondazione San Facio Onlus e indicando la causale: «Borsa di Sant’Omobono», oppure presso l’Ufficio Caritas di via Stenico 2/B, a Cremona.

 

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Con la Borsa di S. Omobono un aiuto a costruirsi un futuro