Prove e partecipazione dei cori alle celebrazioni in zona gialla: ecco cosa si può fare
Per quanto riguarda l’attività dei cori durante le celebrazioni e le relative prove, in “zona gialla” sono consentite seguite le seguenti disposizioni:
- Le attività dei cori che accompagnano le celebrazioni possono riprendere con prudenza, garantendo la possibilità ai partecipanti di sospendere il loro servizio se condizioni di salute, motivi familiari o personali fanno propendere per questa scelta.
- I cantori, indipendentemente dal numero, dovranno mantenere una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri tra le eventuali file del coro, dagli altri soggetti presenti e dall’assemblea liturgica. Le distanze indicate possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet.
- È obbligatorio indossare bene la mascherina anche durante il canto.
- Non potrà prendere parte alle prove e alle celebrazioni chi ha temperatura corporea superiore ai 37,5°C o altri sintomi influenzali; chi è in quarantena o in isolamento domiciliare; chi è entrato in contatto con una persona affetta da COVID-19 nei 14 giorni precedenti 1.
- Si raccomanda di tenere un registro delle presenze dei cantori sia per le prove che per le celebrazioni.
In zona rossa e arancione, invece, può essere prevista la presenza di un organista, ma non il coro. Tuttavia è consentito un massimo di tre cantori che dovranno mantenere tra loro una distanza interpersonale laterale di almeno 1 metro e almeno 2 metri davanti e dietro. I cantori saranno distanti due metri in ogni direzione dalle altre persone e dall’assemblea liturgica; le distanze indicate possono essere ridotte solo ricorrendo a barriere fisiche, anche mobili, adeguate a prevenire il contagio tramite droplet. I cantori devono sempre tenere la mascherina.