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Preti così. L’appello di Mazzolari ai ministri di ieri e di oggi

Venerdì 9 novembre la Biblioteca del Seminario di Cremona ha ospitato il nono incontro della rassegna “Le parole di don Primo”, dedicato alle letture dei testi di don Mazzolari. In questo appuntamento la riflessione si è articolata a partire dallo scritto “Preti così”, ossia la trascrizione, da parte dei seminaristi dell’epoca, di un corso di esercizi spirituali predicati da don Mazzolari nel 1937.

A guidare l’incontro, dopo l’introduzione di don Alberto Franzini, è stato don Marco D’Agostino, rettore del Seminario.

Tre i punti fondamentali che sono stati citati e che ruotano intorno all’idea di prete che don Primo volle proporre ai seminaristi: il prete deve avere un cuore “in avanti”, cioè rivolto alla gente; deve essere libero; e non deve temere di osare. Intorno a questi tre pilastri don D’Agostino ha tentato di esplicitare la significatività della riflessione di Mazzolari, sottolineandone la profondità e l’attualità.

Proprio per contestualizzare ancora meglio la propria riflessione ha scelto di far leggere ai seminaristi alcuni brani tratti dal libro che, nonostante la datazioe, risulta ancora molto godibile.

Dall’analisi del rettore è emersa un’immagine di prete ben precisa, evidentemente chiara nella mente di don Primo: il pastore è un uomo inquieto, perché si lascia scalfire dai problemi della gente, ma che sa di poter contare sulla presenza costante del Signore al suo fianco. Per questo è, e deve essere, libero e, allo stesso tempo, legato al popolo di Dio.

Parole e inviti forti quelli che don Mazzolari rivolgeva ai seminaristi. La sfida è quella di non lasciarle cadere nel vuoto, relegandole ad un passato che non c’è più. Un’ulteriore testimonianza di quanto il pensiero di don Primo sia attuale ancora oggi.

Il prossimo ed ultimo appuntamento della rassegna si terrà venerdì 14 dicembre, alle 21, al Teatro Monteverdi con La più bella avventura, interpretazione a cura del gruppo Teatro Itinerante e dell’Associazione Giorgia. Interverrà il vescovo di Cremona Antonio Napolioni.

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