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Presentato da don Colmegna il libro “La parola ai poveri” di Mazzolari

Una platea numerosa e attenta di sacerdoti e laici ha seguito, mercoledì 19 ottobre presso la sala civica di Bozzolo, la presentazione in anteprima del volume La parola ai poveri, promossa dalla Fondazione “Don Mazzolari”, dalla Parrocchia e dal Comune di Bozzolo. Anche il sindaco Cinzia Nolli non ha voluto far mancare il suo personale saluto agli intervenuti

A commentare la pubblicazione del testo per le Edizioni Dehoniane di Bologna, curato da padre Leonardo Sapienza – dal 2012 reggente della Prefettura della Casa Pontificia – è stato invitato don Virginio Colmegna, presidente della Fondazione “Casa della Carità” di Milano.

Introduzione di don Bignami

Dopo l’introduzione del presidente della Fondazione “Don Primo Mazzolari” di Bozzolo, don Bruno Bignami, il relatore ha illustrato con passione, e sulla scorta della personale esperienza di servizio nella Diocesi ambrosiana, le linee portanti dell’opera, ripercorrendone la sorprendente carica provocatoria e profetica.

Il testo è una raccolta di scritti del parroco di Bozzolo pubblicati negli anni ’50 in una rubrica del quindicinale Adesso. Ma intatta – nelle numerose citazioni che il relatore ha ripercorso – resta la veemente voce di don Primo a favore dei poveri, soggetto ecclesiale scomodo e severo richiamo per chi è chiamato a decidere le sorti della città dell’uomo.

Ridare voce ai poveri, recuperare l’accusa che da essi si leva contro ogni mistificazione ideologica e, oltre le logiche dell’assistenzialismo o della pietà, significa – a detta di don Colmegna – accettare che i poveri svelino lo sguardo stesso di Dio sulla città e sugli stili di vita. Una aperta critica rivolta agli “esercizi di bontà” che dimenticano la giustizia e riducono i poveri a cavie per gli esperimenti della dialettica sociale e politica.

Il povero – ha affermato il relatore – richiama i credenti e le istituzioni a uno sguardo contemplativo sulla realtà, capace di scorgere nelle fragilità l’invito al cambiamento, un autentico “luogo teologico” in cui Dio si rivela. Perché la vera novità non si riduca nell’occuparsi dei poveri, ma nella scelta di entrare in comunione con loro.

Citando le sferzanti parole pronunciate da Papa Francesco nel suo primo viaggio apostolico a Lampedusa, don Colmegna ha ribadito che “la globalizzazione dell’indifferenza ci ha tolto la capacità di piangere”. Del Papa è proprio la pagina autografa che introduce la pubblicazione dei testi mazzolariani: una singolare affinità di pensiero che emerge con evidenza dal magistero del Pontefice.

Nel riferimento esplicito alle parole e ai gesti di Papa Francesco è proseguita la riflessione del relatore, toccando rapidamente altri capisaldi della riflessione mazzolariana: i temi della pace, della non violenza, della giustizia sociale, così coraggiosamente legati alla meditazione sulla povertà.

La presentazione si è conclusa con un invito a non disperdere l’energia di questi testi così intensamente contemporanei, recuperando una virtù quanto mai urgente nell’attuale clima culturale: la custodia del silenzio, in cui possano maturare convinzioni e decisioni secondo il Vangelo.

Relazione di don Colmegna

Don Bignami, presidente della Fondazione Mazzolari, ha colto l’occasione della presentazione della nuova iniziativa editoriale per annunciare ufficialmente che il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – che aveva già visitato Bozzolo nel 1989 – sarà presente sui luoghi mazzolariani il prossimo 11 novembre 2016 in occasione della visita a Mantova.

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