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Pastorale universitaria: pronti a farsi incontro agli studenti in arrivo da tutto il mondo

Questa domenica, in occasione della festa patronale di Sant’Omobono, Caritas Cremonese inaugura ufficialmente Casa San Facio, la struttura ristrutturata in via Martiri di Sclemo a Cremona dove sono stati ricavati alcuni alloggi per universitari. Un’opera segno che la diocesi di Cremona mette in atto per rispondere alla richiesta crescente del territorio di soluzioni abitative per giovani che arrivano in una città che sta scoprendo una nuova vocazione universitaria. Quello abitativo, tuttavia, è soltanto uno degli aspetti delle sfide che l’ampliamento degli spazi e dell’offerta formativa accademica pone in evidenza sul territorio: da un lato il bisogno di trovare nuovi modi e nuove strade di accoglienza, e – in particolare per la Chiesa cremonese – offre una preziosa occasione di dialogo con un mondo giovanile vivace e aperto al mondo.

E proprio di pastorale universitaria si parla puntata del talk di approfondimento pastorale Chiesa di Casa, da giovedì online sui canali web diocesani. «Il periodo universitario è particolarmente significativo nella vita di un giovane – esordisce don Maurizio Compiani, incaricato per la Pastorale universitaria – credo che l’esperienza universitaria ponga le basi fondamentali di ciò che poi ognuno deciderà di fare. La Chiesa cerca di supportare ed aiutare in queste dinamiche che alcuni giovani son chiamati a sperimentare».

Alle sue parole han fatto eco quelle di Andrea Cariani, educatore referente di Casa San Facio, che ha ricordato come questa sia «una proposta per gli studenti fuori sede che han necessità di un alloggio, che per loro è una sfida su vari livelli, il primo è quella dell’abitare lontani da casa gestendone una nuova, seguito a ruota dagli alti e bassi della convivenza», che già in questi primi mesi di apertura coinvolge giovani provenienti da tutto il mondo, da Israele agli Stati Uniti. «Abitare – commenta pertanto Cariani – è uno degli aspetti di questa offerta, ma poi c’è il vivere: e nella presenza degli universitari Cremona ritroverà ossigeno». Nel confronto tra identità e culture e anche nella condivisione dell’impegno sociale e caritativo di cui Caritas si fa animatrice.

L’orizzonte della pastorale universitaria non è quella del «fare qualcosa per i giovani – spiega don Maurizio, che è anche assistente ecclesiastico per la sede di Cremona dell’Università Cattolica – ma si fonda sul capire le loro esigenze, arrivando a costruire insieme a loro dei progetti. È chiaro che non tutti i ragazzi hanno la stessa esperienza di fede, è una realtà multi religiosa, nella quale bisogna affacciarsi mirando a creare un’esperienza straordinaria sotto ogni punto di vista».