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Pastorale della salute, un nuovo anno con l’attenzione rivolta alle fragilità

Un insieme di cammini già rodati, quelli percorsi dall’Ufficio di Pastorale della salute della Diocesi di Cremona, che saranno portati avanti anche nel nuovo anno pastorale. Proposte di approfondimento, di riflessione e di formazione continua sono già nei pensieri degli addetti ai lavori, anche se le date non sono ancora state decise.

Iniziative dedicate ai ministri della Consolazione, ai cappellani delle maggiori strutture di ispirazione cattolica presenti in diocesi, ai volontari degli hospice e a tutti i rappresentanti di quelle realtà che in qualche modo sono collegate alla pastorale della salute: Amci, Avulss, Unitalsi e tante altre. Tra le iniziative in programma anche gli eventi di preparazione al conferimento del mandato ai ministri straordinari della Comunione, in collaborazione con la Pastorale liturgica.

«Siamo disponibili anche per le richieste di parrocchie e unità pastorali per quel che riguarda l’organizzazione momenti formativi e di approfondimento dei temi della bioetica e del fine vita», spiega don Maurizio Lucini, incaricato diocesano per la Pastorale della salute. «Sicuramente il nostro ambito “interessa” di più chi è nel settore: i volontari e tutti coloro che affiancano i malati – aggiunge –. A livello parrocchiale credo si faccia ancora un po’ fatica a concepire la pastorale della salute come una delle realtà fondamentale della Chiesa nel territorio».

Un esempio sono i ministri della Consolazione – cita il sacerdote –, «che portano avanti un’importante opera di evangelizzazione nella sofferenza, ma il cui ruolo non è stato ancora ben assunto».

«A livello di pastorale ordinaria – prosegue don Lucini –, siamo ancora un po’, passatemi il termine, la “Cenerentola”».

E conclude: «I volontari, così come in tutti gli ambiti, sono sempre meno, ma cerchiamo di lavorare affinché si cresca in sensibilità su questo fronte, con l’auspicio che ci sia sempre una maggiore attenzione al mondo delle fragilità, che comprende ammalati, anziani e anche i loro famigliari, e un lavoro sempre più sinergico tra le varie realtà della Diocesi, come si sta già cercando di fare».

Una nuova ripartenza, un nuovo anno che si avvicina, con un programma ricco di iniziative, che culminerà, il prossimo 11 febbraio, con la Giornata mondiale del malato, celebrata in diocesi con la celebrazione presieduta dal vescovo Antonio Napolioni.