1

Parlamento Ue: approvata direttiva su copyright in internet

Il 26 marzo il Parlamento europeo ha votato a favore della nuova direttiva sul diritto di autore, “intesa a offrire vantaggi concreti ai cittadini, a tutti i settori creativi, alla stampa, ai ricercatori, agli educatori e alle istituzioni del patrimonio culturale”, sottolinea un comunicato della Commissione europea, che riporta anche una dichiarazione del vicepresidente per il mercato unico digitale Andrus Ansip e del commissario per l’economia e la società digitali Mariya Gabriel.

“Il voto di oggi garantisce il giusto equilibrio tra gli interessi di tutti i soggetti – utenti, creativi, autori, stampa – pur prevedendo obblighi proporzionati per le piattaforme online”. La direttiva sul diritto d’autore “protegge la libertà di espressione, valore fondamentale dell’Unione europea. Stabilisce forti salvaguardie per gli utenti, chiarendo che ovunque in Europa l’uso di opere esistenti per scopi di citazione, critica, revisione, caricatura e parodia sono esplicitamente consentiti. I meme possono essere usati liberamente. Gli interessi degli utenti sono inoltre preservati attraverso meccanismi efficaci per contestare rapidamente qualsiasi rimozione ingiustificata dei loro contenuti da parte delle piattaforme”.

“Allo stesso tempo, la direttiva migliorerà la posizione dei creativi nei loro negoziati con le grandi piattaforme che traggono grande beneficio dal loro contenuto”, affermano i due commissari. “Scrittori, giornalisti, cantanti, musicisti e attori troveranno più facile negoziare migliori accordi con i loro editori o produttori. Le nuove regole consentiranno inoltre a organizzazioni di ricerca, università, scuole, biblioteche e musei di utilizzare più contenuti online”.

Dopo quasi tre anni giunge al capolinea la legge che tutela in internet il copyright di autori, giornalisti, creativi. L’aula ha dapprima bocciato una richiesta del gruppo Efdd (dove siedono i deputati Cinque Stelle) di respingere la proposta legislativa (181 voti a favore, 443 contro, 32 astenuti). Quindi l’aula ha bocciato la proposta di aprire voti a emendamenti all’accordo con il Consiglio (il che avrebbe di fatto rinviato la normativa al futuro Parlamento: 312 sì, 317 no, 24 astenuti). Infine, votazione finale sull’accordo raggiunto tra Parlamento e Consiglio, che apre la strada alla nuova direttiva: 348 sì, 274 contrari, 36 astenuti.

Il presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, a seguito dell’approvazione della direttiva sul diritto d’autore online, ha dichiara: “Con il voto di oggi il Parlamento europeo dà il via libera definitivo alla nuova direttiva per la protezione del diritto d’autore. Questo Parlamento ha dimostrato la sua determinazione a proteggere e valorizzare l’inestimabile patrimonio di cultura e creatività europeo. La nostra Unione potrà così beneficiare di regole moderne ed eque per la tutela dei diritti d’autore per il più grande mercato digitale al mondo”.

“Le industrie culturali e creative sono uno dei settori più dinamici dell’economia europea, da cui dipende il 9% del Pil e 12 milioni di posti di lavoro. Senza norme adeguate per proteggere i contenuti europei e garantire un’adeguata remunerazione per il loro utilizzo online, molti di questi posti sarebbero stati a rischio, così come l’indotto”. Prosegue così il commento del presidente del Parlamento europeo, Antonio Tajani, a seguito dell’approvazione della direttiva sul diritto d’autore online.

“Il Parlamento ha scelto di mettere fine all’attuale far west digitale, stabilendo regole moderne e al passo con lo sviluppo delle tecnologie. Queste regole permetteranno di proteggere efficacemente i nostri autori, giornalisti, designer, e tutti gli artisti europei, dai musicisti ai commediografi, dagli scrittori agli stilisti”. Fino ad oggi, sostiene Tajani, “i giganti del web hanno potuto beneficiare dei contenuti creati in Europa pagando tasse irrisorie, trasferendo ingenti guadagni negli Usa o in Cina. Con questa direttiva abbiamo riportato equità e fatto chiarezza, sottoponendo i giganti del web a regole analoghe a quelle a cui devono sottostare tutti gli altri attori economici. Abbiamo fornito ai detentori dei diritti d’autore gli strumenti per concludere accordi con le piattaforme digitali in modo da poter vedere riconosciuti i propri diritti sull’utilizzo del frutto della loro creatività. Abbiamo, inoltre, creato maggiore trasparenza e un meccanismo adeguato per la risoluzione delle controversie”.

Il presidente Tajani aggiunge: “Garantire ai giornalisti un equo compenso per il loro lavoro era una priorità del Parlamento. Con questa riforma assicuriamo una vera libertà di stampa e contrastiamo il fenomeno sempre più diffuso delle fake news, salvaguardando l’indipendenza e la qualità dei media, essenziali per una robusta democrazia”.

Tajani conclude: “Libertà e responsabilità devono sempre andare insieme. Abbiamo adottato una riforma bilanciata, che non impone alcun filtro all’upload dei contenuti e prevede deroghe chiare per tutelare start-up, micro e piccole imprese. Le regole approvate, ad esempio, non limitano in alcun modo Wikipedia o la libertà di satira, né l’utilizzo di Meme. D’altra parte, le grandi piattaforme digitali avranno più responsabilità riguardo ai contenuti che violano i diritti d’autore e dovranno fare la loro parte per garantire il rispetto delle regole”.