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Opera Pia Ss. Redentore, a Castelverde un percorso sulle figure dei Pontefici. Si inizia il 2 febbraio con Papa Pacelli

Con il mese di febbraio la Fondazione Opera Pia Ss. Redentore di Castelverde inaugurerà uno spazio culturale dedicato principalmente agli ospiti, ma aperto anche alle persone esterne (per le quali permane l’obbligo della mascherina). Si inizierà con una serie di incontri dedicati ad alcune figure di Pontefici che hanno fortemente caratterizzato il Novecento: da Eugenio Pacelli, salito al soglio di Pietro nel 1939 con il nome di Pio XII a San Giovanni Paolo II, che iniziò il suo ministero di Pastore universale della Chiesa nel 1978.

A tenere gli incontri il presidente di Fondazione Redentore, don Claudio Rasoli, giornalista pubblicista e appassionato di storia ecclesiastica contemporanea. «Oltre ad eventi ludici e musicali – spiega il sacerdote – abbiamo pensato di proporre ai nostri residenti dei momenti di natura culturale, ma anche di stretta attualità. Il nostro obiettivo, infatti, è quello di far sentire i nostri nonni parte attiva della società, pienamente inseriti nella storia e nella vita del mondo d’oggi. Sarà anche l’occasione per fare un tuffo nel passato: le figure di papi che illustreremo in questi incontri – anche attraverso immagini e filmati d’epoca – permetteranno ai nostri ospiti di ritornare agli anni della loro infanzia, della loro giovinezza e maturità. Saranno incontri molto semplici e alla portata di tutti, senza nessuna pretesa scientifica. Ci auguriamo che però possano aiutare a comprendere la grandezza di questi uomini, veri e propri giganti di fede e di umanità, ognuno con le proprie caratteristiche, qualità e perché no anche difetti».

Il primo incontro sarà dedicato a Papa Pacelli, che indossò la tiara nell’anno in cui scoppiò la Seconda Guerra Mondiale e che tanto si adoperò per la pace tra i popoli. “L’ultimo principe di Dio” è il titolo dell’incontro che si terrà giovedì 2 febbraio, alle ore 15, presso la biblioteca della RSA.

Giovedì 2 marzo sarà la volta di Giovanni XIII, “il Papa della bontà”, che ebbe un ruolo decisivo nella storia della Chiesa del Novecento grazie alla sua profetica intuizione del Concilio Vaticano II. Pur nella sua semplicità e bonarietà, è stato un Pastore lungimirante, deciso e provvisto di una grandissima cultura.

Giovedì 13 aprile toccherà a Paolo VI, “Il Papa della tempesta”, colui che ebbe l’onore e l’onere di chiudere il Concilio e di farlo attuare. Fu chiamato a condurre la Chiesa nel momento difficile della contestazione del 1968 e nella rivoluzione culturale che aveva fatto della libertà da tutto e da tutti il suo mito. Cercò, non sempre con successo, di armonizzare le spinte in avanti dei progressisti con le resistenze dei tradizionalisti. Un Pontificato e un Magistero sicuramente da riscoprire e valorizzare. Certamente il Pontefice tra i più colti della storia.

Giovedì 4 maggio protagonista sarà Giovanni Paolo I, “Il Papa del sorriso”, che regnò solo per 33 giorni, ma che lasciò un ricordo di dolcezza e tenerezza tra il popolo di Dio. Cerco di raccontare con semplicità – pur essendo anch’egli coltissimo – il mistero di Dio, così come fa un buon parroco di campagna con la sua gente.

Giovedì 1° giugno in ciclo si concluderà con Giovanni Paolo II, “il Papa della libertà”, che contribuì con la forza del Vangelo a scardinare uno dei sistemi più crudeli e antiumani del Novecento: il comunismo sovietico. Instancabile evangelizzatore del mondo, ebbe un dialogo privilegiato con i giovani. Non fece sconti alla modernità e con la sua sofferenza pronunciò la predica più bella.

Tutti gli incontri avranno inizio alle ore 15 e si terranno nella biblioteca della RSA. Gli esterni che desiderano partecipare devono solo indossare la mascherina Ffp2.