1

Nuovi parroci, l’insediamento di don Rota a Gussola ha chiuso il calendario degli ingressi

Provocatorie, certamente, sono state le parole del vescovo Antonio Napolioni durante l’omelia in occasione della Messa di insediamento di don Roberto Rota come parroco di Gussola e Torricella del Pizzo, presieduta nel pomeriggio di domenica 27 ottobre a Gussola. L’ultimo degli ingressi di parroci previsti in queste settimane. «Essere pubblicani significa riconoscersi umili, bisognosi della misericordia e dell’amore di Dio», ha spiegato il pastore della Chiesa cremonese.

Linea, quella dell’umiltà, su cui si è mosso anche il sindaco di Gussola, Stefano Belli Franzini, che, nel saluto di benvenuto al nuovo parroco, ha ribadito la disponibilità da parte dell’Amministrazione a «sostenere e accompagnare il cammino della parrocchia, affinché, insieme, ma con umiltà, si possa guidare la comunità».

La celebrazione è poi proseguita, come di consueto, dopo la lettura del decreto di nomina, con l’aspersione, da parte di don Rota, dell’intera assemblea – molto numerosa – e con il saluto delle parrocchie al nuovo parroco.

«Le nostre sono comunità pronte a camminare insieme – ha spiegato Marco Cappa, di Gussola, – ma hanno bisogno di una guida. Per questo siamo felici del suo arrivo e attendiamo con trepidazione il momento in cui, finalmente, potremo iniziare il nostro percorso».

Quello alla condivisione è stato anche uno degli inviti che il Vescovo ha rivolto e ai presbiteri e ai laici: «Per noi cristiani la priorità è l’annuncio del Vangelo ai fratelli, la volontà di aiutarli a scoprire, dentro di loro, la luce dell’amore di Dio. In questo i ministri siano da esempio, si mettano al servizio e vivano pienamente la comunità!».

Don Rota non sarà infatti solo a guidare le nuove parrocchie che gli sono state affidate: ad affiancarlo ci sarà don Umberto Leoni,  vicario di Gussola da ben 58 anni.

Prima della conclusione della celebrazione, animata dalla corale della parrocchia, il nuovo parroco ha avuto l’occasione di rivolgere il proprio saluto alla comunità.

Don Rota si è detto «felice di poter iniziare un nuovo cammino, un viaggio da vivere insieme guardando al futuro». Non è mancato un piccolo momento di commozione: «È bello vedere così tante persone, molte delle quali le ho incontrate nei miei anni di ministero; mi fa piacere sentire il loro l’affetto e la loro vicinanza. Questo è essere Chiesa».

La Messa si è conclusa in un clima di festa e gioia, espressione della gratitudine, da parte delle parrocchie di Gussola e Torricella del Pizzo, nei confronti della disponibilità ed attenzione che, fin da subito, don Roberto Rota ha dimostrato nei confronti dei fedeli.

Andrea Bassani

Photogallery della celebrazione

 

Biografia di don Rota

Classe 1959, originario della parrocchia di S. Agata in Cremona, è stato ordinato sacerdote il 18 giugno 1983. Ha iniziato il proprio ministero come vicario al Boschetto, nella periferia di Cremona, dove è rimasto sino al 1991. Nel frattempo è stato impegnato presso la Curia vescovile: prima come addetto della Ragioneria (1984/1995), poi come cassiere (1995/2004), ricoprendo anche l’incarico di direttore della Cassa del Clero (1993/2004) e poi quello di responsabile dell’Ufficio assistenza e pensione clero (1997/2004). Dopo essere stato collaboratore parrocchiale a Cremona nella parrocchia di S. Giuseppe, presso il quartiere Cambonino (1999), è stato nominato parroco di Olmeneta (2000/2004). Segretario per il Giubileo del 2000, è stato anche incaricato diocesano FACI-Federazione nazionale del clero italiano (2001/2008) e presidente della Società di mutuo soccorso tra i sacerdoti (2007/2008).

Dal 2004 era parroco di Castelverde e Castelnuovo del Zappa, dal 2017 anche di Costa S. Abramo e dal 2018 anche di Marzalengo e S. Martino in Beliseto. Ora mons. Napolioni l’ha scelto come successore di don Ettore Conti in qualità di parroco delle parrocchie “Annunciazione” in Gussola e “S. Nicolò vescovo” in Torricella del Pizzo.

Dal 2008 don Rota è incaricato diocesano del Segretariato Pellegrinaggi e dell’Ufficio per la Pastorale del turismo e dei pellegrinaggi; oltre che, dal 2012, presidente dell’agenzia turistica diocesana ProfiloTours.

 

Saluto del nuovo parroco sul bollettino parrocchiale

Cari Amici

Rivolgo, da queste pagine, un primo saluto alle comunità di Gussola e Torricella del Pizzo che si stanno preparando ad accogliermi come Parroco.

Dal 26 maggio scorso, quando è stata resa pubblica la decisione del Vescovo, il mio pensiero e la mia preghiera, nel subbuglio dei sentimenti e delle emozioni, sono stati anche per voi, per i malati e per tutte le persone che vedono nel Prete un riferimento: chiedo al Signore di non deludere attese e speranze e di saper andare incontro a tutti con animo lieto e generoso! Un pensiero anche per chi si sente ai margini, è disinteressato o non credente: a tutti, nella comune appartenenza alla società umana, la mia attestazione di stima e il desiderio sincero di poter partecipare alla costruzione di un mondo più giusto e solidale.

Il mio pensiero è dunque per tutti e per ciascuno; è un pensiero di totale affidamento al Signore e alla sua volontà per essere capaci tutti – popolo di Dio e pastore – sempre, con gioia ed entusiasmo, di seguirlo per le strade lungo le quali ci condurrà.

A don Umberto che, sono certo, continuerà ad offrire il suo prezioso contributo, a don Alfredo che ritrovo dopo qualche anno, nato e cresciuto tra voi, a don Gino che da Parroco della vicina Martignana, sono certo, non mi farà mancare consigli e aiuto, il mio saluto fraterno; a don Ettore il grazie e l’augurio di buon lavoro nella sua nuova missione.

Non è facile entrare in corsa, lungo un cammino già tracciato. Per questo, sono certo, mi perdonerete lentezze, accordandomi quel tempo di ambientamento tra voi che sarà fatto soprattutto di ascolto, per poter poi, insieme, assumere quelle decisioni che occorrono, consapevole degli impegni anche gravosi che andranno ad assommarsi a quello di incaricato diocesano del turismo e tempo libero che mi vedrà in alcuni momenti, lontano dalla Parrocchia, perché impegnato in viaggi e pellegrinaggi.

Non conosco l’ambiente casalasco perché nei nei 36 anni di ministero non ci sono state occasioni, ma so che siete persone schiette che dicono quello che pensano: vi chiedo di essere così anche con me; di aiutarmi e di sostenermi.

Non so cosa vi aspettate da me, ma un prete, per tanto fantasioso e intraprendente che possa essere, non può mai prescindere da ciò a cui il Signore lo ha chiamato: l’annuncio della sua Parola, la celebrazione dei Sacramenti, la carità fraterna: è su questo ultimo aspetto che vi chiedo una particolare disponibilità per costruire insieme una comunità dove ci si voglia bene, ci si aiuti tutti, perché nessuno deve sentirsi escluso, nessuno deve rimanere indietro.

E poi ci sono le sfide per la manutenzione del notevole patrimonio artistico e delle strutture pastorali per la quale servirà la disponibilità di tutti e il coraggio di scelte impegnative.

Così, in attesa di incontrarci, vi chiedo una preghiera e vi assicuro il mio ricordo.

 Don Roberto