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Nuova Risonanza magnetica nucleare per la clinica San Camillo

«Il servizio all’uomo e particolarmente all’uomo colpito nel suo bene prezioso quale la salute non può mai essere scadente. L’aggiornamento tecnologico è una sfida a cui la struttura sanitaria  deve dare risposte positive». Con queste parole padre Virginio Bebber, superiore della comunità camilliana e direttore amministrativo della casa di cura San Camillo di via Mantova, a Cremona, ha salutato il vescovo Antonio Naolioni, accogliendolo per la benedizione dei nuovi ambienti e apparecchiature apprestate per la diagnostica della Risonanza magnetica nucleare, e la loro consegna al personale sanitario e tecnico della Radiologia.

Al suo fianco, il direttore sanitario, dott. Leonardo Marchi, si intratteneva personalmente con le autorità civili e militari convenute per l’occasione, descrivendo loro più in dettaglio le prestazioni della nuova apparecchiatura, come il superamento dell’effetto-claustrofobia a cui può essere soggetto il paziente, la migliore risoluzione delle immagini, la conseguente brevità dei loro tempi di lettura e la tempestività nell’apprestare la terapia.

Tra i presenti, il consigliere comunale Nicola Pini, che ha portato il saluto del sindaco, e il prefetto Vito Danilo Gagliardi, che ha espresso soddisfazione per l’eccellenza dell’assistenza sanitaria al servizio dei cittadini. Il dott. Salvatore Mannino, direttore generale dell’Ats Valpadana, ricordando l’inaugurazione dell’Hospice avvenuta lo scorso anno, ha elogiato la buona collaborazione che intercorre tra la casa di cura San Camillo e la sanità cremonese. Oltre che, sicuramente, una preziosa testimonianza evangelica della Chiesa nel mondo della sofferenza.

«Risonanza magnetica – ha affermato il Vescovo nel benedire persone e ambienti –: due parole che, non a caso, ricordano la risonanza che la sofferenza dell’uomo aveva nel cuore di Cristo. Sia oggi nel nostro cuore, per dare anche noi, nel Suo nome, accoglienza e cura a chi soffre». Un augurio, ma ancor più un programma per questi tempi difficili.