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Promulgata la lettera di indizione del Sinodo dei giovani

«Confortato anche dai frequenti incontri con gli stessi giovani che, affamati di Dio e di senso, sto imparando a conoscere ed amare nelle nostre comunità, indico ufficialmente il Sinodo dei giovani della Chiesa cremonese». Questo il passaggio centrale della lettera di indizione del Sinodo diocesano dei giovani scritta dal vescovo Antonio Napolioni e che egli stesso, martedì 1° novembre, ha letto pubblicamente in Cattedrale al termine della Messa pontificale della solennità di Tutti i Santi.

Una data scelta non in modo casuale, come sottolineato al termine della lettera: «Lo sguardo festoso e orante di Tutti i Santi, uomini e donne delle Beatitudini, giovani in eterno per la comunione con il mistero santo di Dio, ci attira e incoraggia. Alla loro intercessione, specialmente di quanti hanno speso la vita nel servizio ai ragazzi, affidiamo il percorso che intraprendiamo. Maria, la ragazza di Nazareth che con il suo “sì” ci ha donato il Salvatore, ci ottenga la grazia di una docile e feconda obbedienza allo Spirito di Dio. La preghiera corale delle nostre comunità, specie delle contemplative, degli anziani e dei sofferenti, ci darà forza e fiducia».

La promulgazione ufficiale del Sinodo diocesano dei giovani è avvenuta al termine della celebrazione, concelebrata dai canonici del Capitolo della Cattedrale e alla presenza dell’incaricato diocesano per la Pastorale giovanile, don Paolo Arienti.

Nel testo la precisa raccomandazione «che l’iniziativa del Sinodo dei giovani venga accolta da tutti come occasione di confronto, crescita nella fede e ascolto fruttuoso di quanto lo Spirito suggerisce alla Chiesa cremonese». «Sono certo – precisa in particolare il Vescovo – di poter contare innanzitutto sull’adesione intelligente e cordiale di tutti i nostri preti, da sempre formati all’attenzione ai giovani, ma anche di tante famiglie ed educatori della diocesi».

La lettera, il cui testo è stato proposta in Cattedrale dal Vescovo quasi nella sua interezza, prende le mosse dalla costatazione che «la sollecitudine della Chiesa di Cremona verso le nuove generazioni è una costante del suo generoso impegno nel tempo, come attestano, tra l’altro, i tanti oratori presenti e attivi nelle parrocchie della diocesi e le “Linee progettuali su Pastorale giovanile e Oratorio” pubblicate nel 2009».

Mons. Napolioni, inoltre, non tralascia come «negli ultimi decenni si sono moltiplicati gli inviti a un ulteriore rilancio dell’evangelizzazione e della formazione dei giovani: ricordiamo come Papa Benedetto XVI richiamava l’urgenza della questione educativa e come i Vescovi italiani hanno recepito tale messaggio con gli attuali orientamenti pastorali “Educare alla vita buona del Vangelo”. La nostra diocesi, in particolare, ha concretamente avviato un processo di rinnovamento degli itinerari di iniziazione cristiana, con la decisa guida del mio carissimo predecessore mons. Dante Lafranconi, “cantiere” cui daremo certamente ulteriore seguito e sviluppo. Anche la pastorale scolastica è stata rilanciata con segni di effettiva attenzione alla crescita integrale dei ragazzi».

Il Vescovo, tra l’altro, ha voluto sottolineare la felice coincidenza tra l’idea del Sinodo diocesano dei Giovani e la XV Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi, prevista per l’ottobre 2018 proprio sul tema “I giovani, la fede e il discernimento vocazionale”. «Abbiamo accolto con grande gioia questa provvidenziale coincidenza – ha evidenziato mons. Napolioni – e ne abbiamo condiviso le motivazioni con il Santo Padre Francesco nel breve incontro che ho avuto con Lui il 12 ottobre scorso. Egli ci ha incoraggiato ad un ampio ascolto dei giovani, di tutti i giovani, per ricevere da essi una salutare scossa alla nostra vita e all’evangelizzazione».

Nella lettera di indizione del Sinodo diocesano dei giovani non mancano alcune precisazioni di carattere operativo, come il fatto che il suo coordinamento è stato affidato a un’apposita Segreteria, espressione dell’area “Giovani” della Curia vescovile. «Il Consiglio pastorale diocesano – ha precisato inoltre il Vescovo – seguirà correntemente gli sviluppi del Sinodo, in modo da promuoverne il dinamismo rispetto alla pastorale integrata, nei vari livelli e ambiti della vita diocesana».

Nella lettera si scandiscono, inoltre, le fasi del cammino sinodale. La fase ante-preparatoria, avviata a settembre, con l’inizio del 2017 lascerà spazio alla fase preparatoria in senso stretto che, «valorizzando gli eventi di pastorale giovanile già programmati e sollecitando le zone pastorali ad iniziative adeguate», prevede che «si accoglieranno i materiali preparatori del Sinodo dei Vescovi 2018 e si confronteranno con la nostra realtà, per elaborare strumenti di ascolto e confronto con i giovani sulle principali tematiche della fede e della vita ecclesiale». Particolare rilevanza assumerà la Settimana di spiritualità e formazione a Taizè, nell’agosto prossimo.

Dal mese di ottobre del 2017 alle Palme del 2018 vi sarà quindi la fase presinodale: «l’instrumentum laboris diocesano – si precisa nella lettera di indizione – verrà fatto oggetto di ascolto, dibattito e raccolta di contributi nelle parrocchie e negli oratori, nelle aggregazioni ecclesiali, nei vari ambienti del mondo giovanile che riusciremo a raggiungere. Con apposito regolamento predisposto dalla Curia diocesana si procederà all’elezione dei “giovani sinodali” (tra i 18 e i 35 anni) rappresentanti delle zone pastorali e delle aggregazioni laicali, come pure di una quota di presbiteri ed educatori impegnati nella pastorale giovanile».

Quindi dalla Pasqua al giugno 2018 vi sarà la fase dell’assemblea sinodale vera e propria, cui seguirà la fase della sintesi e della promulgazione, in raccordo alla fase finale del Sinodo dei Vescovi 2018.

 

Le parole del Vescovo al termine della Messa

Il testo integrale della lettera di indizione

 

Omelia di mons. Napolioni

Photogallery della celebrazione