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Nella Casa di Maria, Madre dell’ascolto: “Prendiamoci tempi e luoghi per ripartire dal Vangelo” (VIDEO e FOTO)

Un vero anno pastorale, non soltanto un calendario di belle iniziative, ma un momento di cambiamento ispirato dall’ascolto umile e condiviso della Parola di Dio. Così il vescovo Napolioni, nel pomeriggio di domenica 27 settembre a Caravaggio in occasione dell’annuale pellegrinaggio diocesano al Santuario di Santa Maria del Fonte, ha presentato il cammino della Chiesa cremonese in un luogo e in un momento che si pone tra il ricordo ancora vivo dei mesi della sofferenza lo sguardo aperto al futuro delle comunità che ripartono.

 

E la ripartenza della vita diocesana ha segnato proprio una sua tappa significativa con il pellegrinaggio che si è aperto con una particolare occasione di ascolto guidata dallo stesso Vescovo, in dialogo con alcuni testimoni che hanno condiviso le proprie esperienze legate all’epidemia e le proprie speranze in un intenso cammino che ha ripercorso le tappe del Triduo Pasquale.

Il dolore del venerdì, il silenzio del sabato e la speranza della Pasqua hanno assunto i volti e la voce del dottor Giancarlo Bosio, primario del reparto di Pneumologia dell’Ospedale di Cremona, di suor Paola Rizzi, dell’istituto delle Suore Adoratrici del SS. Sacramento di Rivolta d’Adda, e dei coniugi Guerrerio, con il loro racconto di giovane famiglia cristiana dentro le sfide di questo tempo.

Introdotto da Chiara Allevi e accompagnato dalla musica di Giovanni Grandi, Marco Mauro Moruzzi e dell’Unione corale “Don Domenico Vecchi” del Santuario e dalle letture bibliche proporste da Federico Benna, il momento – seguito con grande attenzione dai presenti e in diretta dai molti collegati grazie ai mezzi digitali – ha riportato la memoria ai giorni duri della malattia e dell’isolamento offrendo però anche una prospettiva di rinascita alla luce della fede.

Photogallery del momento di ascolto e condivisione

Dopo le intense testimonianze, il Vescovo ha concelebrato la Messa con il vescovo emerito mons. Dante Lafranconi, il rettore del Santuario mons. Amedeo Ferrari e molti altri sacerdoti da tutte le zone della diocesi.

Riprendendo la parabola dei fratelli nella vigna proclamata nel Vangelo della Domenica, nella sua omelia ha sottolineato in particolare la necessità di riconoscere in Maria modello di madre che insegna l’ascolto autentico che entra nella vita. «Lei – ha detto – è la donna del perfetto ascolto, colei che ha ascoltato con cuore puro la volontà di Dio fino a incarnarla in Gesù. Anche a noi in questi mesi è venuto il pensiero: il Signore che fa, ci castiga, si è dimenticato di noi? Ma Maria ci insegna a non trattare Gesù così, a non pretendere che la pensi come noi». Per questo «abbiamo bisogno di imparare da Maria ad ascoltare la parola di Dio. Non solo quella scritta ma anche quella scritta nella storia, che ci viene dai fratelli: ogni storia e li per essere accolta come un segno, un messaggio, un riflesso del mistero grande di Dio».

Così nell’occasione del pellegrinaggio diocesano il Vescovo rinnova a tutte le comunità l’invito a trovare un giorno della educare all’ascolto condiviso del Valo: «Un luogo in cui fare più silenzio, più dialogo, non per imporre le nostre verità, ma per cercare insieme la luce nel buio».

Quello del Vescovo non è un programma pastorale, ma la lettura di un tempo in cui «nelle nostre parrocchie ci accorgiamo che tante cose non funzionano più e richiamo lo scoraggiamento. Se il Signore ci chiama a qualcosa di diverso – suggerisce – di più semplice, di più radicale, proviamo a fidarci di lui». «Un cambiamento – dice – che non può che partire dal Vangelo». «Prendiamoci una sosta privilegiata, più ampia, più umile, in cui ascoltare  come ognuno accoglie quel Vangelo, perché non ci capiti di fraintenderlo, capovolgerlo, violentarlo».

Per questo monsignor Napoleoni ha concluso la sua omelia con una invocazione alla Vergine: «Maria, opera anche in noi questo piccolo grande miracolo di un ascolto talmente attento e gioioso della Paorla da esserne portatori al di la dei nostri limiti, stupendoci delle meraviglie che il Signore continua a compiere».

Photogallery della celebrazione eucaristica

Non solo nuovi tempi di ascolto, però. Anche nuovi luoghi dove accogliere e condividere i passi della Fede dentro le comunità. Tra questi la “Casa di Maria” che al termine della Messa proprio il Vescovo ha inaugurato negli spazi del Santuario grazie alla disponibilitá e alla presenza delle Suore Adoratrici di Rivolta d’Adda e di alcune famiglie della Associazione Famiglia Buona Novella, segno di quella stessa “fraternità di dirsi il Vangelo”, aperto per fedeli, pellegrini, comunità.

Photogallery della “Casa di Maria”