1

Mostra Presepi a Cremona nella chiesa dei Ss. Marcellino e Pietro

Dopo tre edizioni nell’ex chiesa del Foppone e altrettante nella sede degli Alpini, quest’anno Cremona Presepi propone la settima edizione della “Mostra Presepi” nella meravigliosa chiesa dei Ss. Marcellino e Pietro.

Una esposizione organizzata da una quindicina di amici che nei due mesi di allestimento ha potuto assaporare in anticipo lo stupore e la bellezza di ogni opera. «Abbiamo capito – affermano da Cremona Presepi – che davvero il presepio è segno di fraternità».

Ogni opera è ricca di stupefacenti dettagli, che lasciano quel buon sapore delle cose di un tempo, fatte bene e con il cuore, ossia con l’amore per il Presepe, appunto.

L’appuntamento è nella chiesa dei Ss. Marcellino e Pietro  (ingresso via Cavallotti)  dal 10 dicembre al 14 gennaio, sabato e festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18. Da Natale a Capodanno aperto tutti i giorni dalle 15  alle 18.30.

Un’esposizione che prosegue anche nella sala dei Decurioni del Palazzo comunale di Cremona (ingresso da Spazio Comune o Cortile Federico II dal lunedì al sabato dalle 9 alle 18, domenica e festivi dalle 10 alle 17). Leggi per saperne di più

Le offerte raccolte saranno devolute a favore della Associazione Futura.

La curatrice e responsabile dell’evento, Anita Diana, vuole introdurre nell’incanto del presepe citando il messaggio di una giovane politica italiana: «Ho sempre fatto l’albero. Invece quest’anno cambio tutto. Da quest’anno da “alberista” divento “presepista”. Ho deciso di fare il presepe quando non lo fa più nessuno. Ho deciso di farlo quando nelle scuole non si può più fare, perché altrimenti offende chi crede in un’altra cultura, e proprio non me ne faccio una ragione. Continuo a chiedermi: come fa un bambino che nasce in una mangiatoia ad offendere? come fa ad offendere quella famiglia che scappa per difendere quel bambino? come fa ad offendere la mia cultura? Perché, che si creda in Dio oppure no, in questo simbolo sono raccolti i valori che hanno fondato la mia civiltà, io credo nel rispetto perché me lo ha insegnato questo simbolo, credo nella sacralità della vita perché me lo ha insegnato questo Bambino che nasce, credo nella solidarietà perché me lo ha insegnato questo simbolo. Quello che io sono è in questo simbolo. Celebrare il Natale non è farsi regali costosi e mangiare tutto quello che c’è. Celebriamo i valori del presepe, e credo che anche voi dobbiate spiegarlo ai vostri figli. Fate il presepe! Quest’anno, tutti insieme prendiamo un Pastorello e facciamo la rivoluzione… del Presepe!».

Continua Anita: «Mi piacciono queste parole, affrontano con chiarezza questo tema che ad ogni vigilia di Natale esplode e crea solo polemiche e confusione. Io sarò molto più semplice e diretta: amate il presepe, celebratelo, costruitelo e venite a stupirvi, incantarvi ed estasiarvi alla rassegna che abbiamo preparato per voi!».

Anita ricorda anche una interessante riflessione di don Salvatore Ricci, parroco di San Severo Foggia: «Fermarsi davanti a un presepe è un dono a noi stessi: riscopriamo un cuore capace di sentire e pulsare a ritmo della vita, apprezzando le piccole cose che ci rendono ricchi di umanità;  ridesta  la ricerca, a volte assopita, del Bello del Buono e del Vero, ovvero di Dio».

Photogallery