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Mons. Sapienza a Cremona per presentare “La Parola ai poveri”, una raccolta di interventi di don Primo Mazzolari

Don Primo Mazzolari nasce a Boschetto il 13 gennaio 1890. Ogni anno la Fondazione a lui dedicata intende dare rilievo a questo anniversario: nel 2017 avverrà con una presenza speciale a Cremona. Infatti, la chiesa locale avrà la gioia di accogliere mons. Leonardo Sapienza, Reggente della Prefettura della Casa Pontificia, che presenterà il libro da lui stesso curato La parola ai poveri, pubblicato da EDB lo scorso ottobre. L’evento si terrà sabato 14 gennaio, alle ore 16, nel Salone dei Quadri del Comune di Cremona, con la partecipazione del vescovo di Cremona, mons. Antonio Napolioni, e del sindaco della città, Gianluca Galimberti.

La parola ai poveri è una raccolta di scritti del parroco di Bozzolo pubblicati negli anni ’50 in una rubrica del quindicinale Adesso. I poveri chiedono la parola più che una facile strumentalizzazione ideologica. Essi sono una continua provocazione anche per la Chiesa, che attraverso la sua povertà può parlare con credibilità al cuore di ogni uomo. I poveri sono un soggetto ecclesiale scomodo e rappresentano un severo richiamo per chi è chiamato a decidere le sorti dell’umanità.

Padre Sapienza, religioso rogazionista, è uno dei più stretti collaboratori di papa Francesco. La sua straordinaria capacità organizzativa è stata ininterrottamente al servizio di tre pontefici: Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e ora Francesco. Il prelato non ha mai nascosto il suo debito spirituale nei confronti di don Primo, che ha letto, studiato e meditato per anni. Collabora da tempo con la Fondazione di Bozzolo: accanto al libro che verrà presentato il 14 gennaio, è in uscita nelle prossime settimane un altro testo di Mazzolari, curato sempre da mons. Sapienza e intitolato Quaresimale minore.

Il volume La parola ai poveri è di particolare pregio perché riporta un testo autografo di papa Francesco, che non solo consiglia la lettura delle meditazioni di don Primo, ma ne vede la profezia evangelica. Le parole del Pontefice incoraggiano con forza a dare voce ai poveri, a fare della Chiesa la voce di chi non ha voce, ad aprire il cuore verso le necessità degli ultimi.

Scrive Francesco di suo pugno: «Ci farà bene leggere e meditare queste pagine molto attuali di don Primo Mazzolari, sacerdote coraggioso. Lui ci ricorda che i poveri sono la vera ricchezza della Chiesa, i poveri sono l’unica salvezza del mondo! Chiediamo al Signore la grazia di vedere i poveri che bussano al cuore, e di uscire da noi stessi con generosità, con atteggiamento di misericordia, perché la misericordia di Dio possa entrare nel nostro cuore».

L’invito ad accostare Mazzolari da parte di Papa Francesco fa intuire una profonda sintonia con il messaggio del parroco di Bozzolo, già indicato come modello di sacerdote nel discorso di apertura del Convegno Ecclesiale della Diocesi di Roma nella basilica di San Giovanni in Laterano lo scorso 16 giugno. In quell’occasione era stato il riferimento all’omelia del 3 aprile 1958 su “Nostro fratello Giuda” a motivare la citazione di don Mazzolari.

Possiamo immaginare che l’accostamento del Santo Padre a don Primo sia stato favorito proprio dalla passione che padre Sapienza dimostra nei confronti delle pagine mazzolariane.

Don Bruno Bignami
Presidente Fondazione Mazzolari

Invito alla presentazione