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Mons. Napolioni: «La maternità segno quotidiano del Natale»

Un nuovo anno iniziato guardando a Maria, al mistero di una ragazza che è madre di Dio e che dà senso a ogni maternità e a ogni vita. Così il vescovo Antonio Napolioni nella Messa presieduta in Cattedrale nel pomeriggio di domenica 1° gennaio, solennità di Maria Madre di Dio e 50esima Giornata mondiale della pace.

Nella sua riflessione mons. Napolioni si è soffermato proprio sulla maternità. Non solo quella di un Dio Creatore che ha voluto assaporare lui stesso l’abbraccio di una madre, ma anche quella quotidiana e attuale che il Vescovo ha avuto modo di conoscere da vicino in queste settimane, incontrando tante mamme con i propri bambini. Ambienti e situazioni anche molto differenti tra loro. Come l’ospedale cittadino, le tante famiglie incontrante nelle case e nelle parrocchie, o le diverse strutture di accoglienza. Ad esempio quella per ragazze madri che stanno uscendo dal tunnel delle droga, dove il Vescovo ha passato il pomeriggio del 1° gennaio: in famiglia!

Segni del Natale, li ha definiti il Vescovo. Ben più significativi degli addobbi natalizi che tra pochi giorni torneranno negli scatoloni chiudendo la parentesi di queste festività.

Mons. Napolioni ha aiutato a entrare nel profondo del mistero della maternità: quello di Maria e quello della Chiesa. «In fondo – ha ricordato il Vescovo – la storia del mondo è storia di un’unica grande maternità»: quella di un Dio che dona se stesso.

Un “miracolo” che si rinnova ogni giorno in quei neonati capaci di ridare vita alle proprie madri, mentre esse si prendono cura di loro in un vero e proprio circolo d’amore.

L’attenzione del Vescovo è andata anche alla 50esima Giornata mondiale della pace, dal titolo “La nonviolenza: stile di una politica per la pace”. L’invito del Papa a praticare stili di nonviolenza – ha ricordato mons. Napolioni – è rivolto a tutti: a cominciare proprio dalle famiglie.

La celebrazione, molto partecipata, è stata animata con il canto dalla Corale di Pieve Delmona, accompagnata all’organo dal maestro Fausto Caporali. Il servizio d’ordine è stato garantito come in tutte le festività dall’Associazione Nazionale Carabinieri, mentre come tradizione del 1° gennaio hanno prestato servizio all’altare i ministranti della Parrocchia di Casalbuttano.

A loro il Vescovo, prima della benedizione finale, ha voluto dire grazie insieme agli auguri, «che concretizzeremo giorno per giorno aiutandoci». In questo senso un pensiero particolare mons. Napolioni l’ha voluto rivolgere al Perinsigne Capitolo della Cattedrale, rappresentato da molti dei canonici che hanno concelebrato l’Eucaristia. Il Vescovo ha ricordato l’importanza del loro ministero, svolto quotidianamente nella preghiera e nelle confessioni, «facendo della Cattedrale non solo un capolavoro d’arte, ma un vero santuario di fede».

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