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Mons. Burgazzi, responsabile della posta del Papa

Mons. Cesare Burgazzi, sacerdote cremonese in servizio presso la Santa Sede dal 1992, capo ufficio della corrispondenza privata del Santo Padre, nella mattinata di martedì 11 aprile, ha incontrato Papa Francesco che ha fatto visita proprio all’ufficio che si occupa della sua posta. L’occasione della visita per gli auguri pasquali e per ringraziare dell’importante servizio reso alla persona del Pontefice e dell’intera Chiesa cattolica. Don Cesare, originario di Sant’Imerio e vicario prima a Bonemerse e poi a San Pietro al Po, oltre ad occuparsi del settore onorificenze della Segreteria di Stato, da alcuni mesi coordina alcuni sacerdoti, religiosi e laici che hanno il compito di leggere e smistare le oltre mille missive che giungono ogni settimana in Vaticano e che sono indirizzate al Papa. Un compito delicatissimo, ma decisivo dal punto di vista pastorale: ben si conosce, infatti, il desiderio di Francesco di stare il più possibile vicino alla gente, soprattutto se sofferente nel corpo e nello spirito.

Non è raro che sia proprio il Papa a rispondere a certe lettere, magari utilizzando il telefono e lasciando letteralmente spiazzati gli interlocutori al di là dell’apparecchio. Molte altre volte è lo stesso don Cesare e i suoi collaboratori a rispondere alle richieste dei fedeli, attraverso delle missive personalizzate, caratterizzate da un linguaggio semplice e colloquiale. Papa Francesco, infatti, ha messo al bando certe formule ormai datate e soprattutto degli schemi pre-confezionati, per privilegiare frasi concise, brevi quanto concreti propositi per la testimonianza cristiana, ma soprattutto un lessico essenziale, ma per niente sciatto, declinato secondo le categorie della vicinanza, della condivisione, della commozione, della misericordia. Il tutto, impreziosito d’opportune citazioni di omelie o discorsi di Francesco, che assumono un rinnovato valore e, quasi, uno specifico significato per il destinatario.