Prima domenica di Quaresima 2016 – Santa Messa vescovo Antonio Napolioni
Come il Signore inizia questa Quaresima?
Dicendoci “Eccomi! Sono qui per voi, condivido tutto con voi”.
Nella prima domenica di Quaresima, 14 febbraio, il vescovo Antonio ha celebrato l’Eucaristia delle ore 8.00 nel Monastero della Visitazione di Soresina, con il parroco don Angelo Piccinelli, il collaboratore parrocchiale don Attilio Spadari, il segretario del vescovo don Flavio Meani; presente anche il seminarista Alberto Bigatti, coordinatore del sevizio all’altare.
Dopo la Santa Messa, ha incontrato le monache in colloquio privato, incontro voluto per conoscere e mettersi a disposizione di questa piccola ma importante comunità visitandina.
Queste le parole di accoglienza del parroco al nuovo vescovo Antonio: “E’ una gioia grande per noi questo primo incontro con lei e in particolare in questo contesto così speciale, quello del nostro Monastero della Visitazione, che da una parte è l’orgoglio di Soresina, ma anche il polmone della nostra comunità. Noi affidiamo a lei anche le speranze che riponiamo in questa piccola comunità che ultimamente è fonte anche di non poche preoccupazioni per il numero esiguo delle sorelle claustrali, però siccome abbiamo notato che porta la croce pettorale salesiana, la stessa che portano anche le nostre monache, questo ci fa ben sperare, non solo nella sua preghiera, anche nella sua cura per questa bella comunità.
La ringraziamo tanto per questo momento che ha voluto dedicare a noi tra i tanti impegni che ha in questi primi giorni del suo nuovo ministero a Cremona e preghiamo insieme e con lei per le sue intenzioni e evidentemente per la nostra comunità di Soresina che le è già devota, sinceramente legata nel segno della fede e anche per questa comunità claustrale.”
La risposta di mons Antonio: “Grazie don Angelo, grazie don Attilio per la presenza, grazie alla Madre e a tutti voi..beh devo chiedere scusa perché io volevo venire un po’ più di nascosto a incontrare chi non può spostarsi per vocazione, ho scombussolato l’orario della parrocchia, non credo che tutte le domeniche alle 8.00 ci sia tutta questa assemblea…siete sempre così tanti? Siete quelli delle 8.00? i chierichetti no, li hanno fatti svegliare prima apposta, guarda come sono contenti di essersi alzati due ore prima, vero?
Ecco, direte, scherza già il primo giorno di Quaresima? La prima domenica di Quaresima? Nulla ci deve togliere la gioia della fede, anche se un monastero non è più fiorente come un tempo o anche se le parrocchie hanno difficoltà, anche..anche se…la fede è la gioia di incontrare Dio, ricevere il suo amore, la sua grazia e allora entriamo felici, fiduciosi del tempo di Quaresima, mettiamoci liberamente in cammino verso la Pasqua e la Pasqua rinnoverà nel profondo la storia ..vi siete accordi l’altra sera all’incontro di papa Francesco e il Patriarca di tutte le Russe, mille anni sono passati e allora davanti al Signore mille anni sono un giorno e anche noi possiamo guardare avanti con speranza.
Chiediamo perdono dei nostri peccati, soprattutto di tutto ciò che sembra impedirci di vivere la fede nella gioia cristiana.”
Una assemblea raccolta ha ascoltato le parole del vescovo Antonio in commento alla Parola di Dio:
“Sono davvero contento di incontrarvi e di incontrarvi qui, incontrare le sorelle innanzitutto, perché credo che la vita della chiesa e anche la mia personale esperienza umana e cristiana sia portata avanti da queste risorse, da queste forze nascoste, chi si ritira nella clausura per pregare, chi soffre nel silenzio, chi svolge il suo dovere senza fare rumore..il mondo va avanti, va avanti meglio di come pensiamo perché il Signore continua a chiamare e a trovare cuori semplici che gli dicono ogni giorno il loro si e che guardano la vita con una serenità non artificiale, ma profonda, con una memoria piena di gratitudine e farei innanzitutto questa domanda “quando pensate al passato, soprattutto chi c’ha i capelli più bianchi, viene da dire, era tutto meglio una volta? Quindi rimpiangiamo il passato? Adesso non ci si capisce più niente?” ..fatemi così con la testa..non so, cosa ne pensate? Era tutto meglio?
Qualcuno si ricorderà la guerra, i più anziani..qualcuno si ricorderà un po’ più di miseria? C’era la miseria ma eravamo più contenti…che cosa è successo? Come ricordare il passato? Magari le sorelle ricordano quando sono entrate in Monastero e in quante eravate? Venti? Chissà? Anche di più..ecco, state attenti però, Mosè parlò al popolo e disse ricorda la tua storia è questa, mio padre era un vagabondo, un forestiero..si, diventò una nazione grande in Egitto, ma poi gli egiziani ci maltrattarono, quindi prima andava male, poi andava bene, poi abbiamo sofferto come schiavi, poi abbiamo gridato al Signore, ci ha ascoltato…verrebbe da dire la vita è fatta di alti e bassi, ma che cosa scopriamo attraverso gli alti e bassi della vita? Che il Signore è fedele, di più ..che il Signore è vivo, è sempre più vivo o pensate che Dio invecchi? Dio invecchia? I secoli fanno invecchiare Dio? La chiesa può sembrare che invecchi, in realtà anche la chiesa è una realtà umana, ma piena dello Spirito di Dio ci sorprende sempre..quante volte la chiesa ci sembrava crollare e il Signore ha suscitato uomini e donne semplici, i santi al momento giusto, i profeti, i testimoni della fede, se necessario i martiri..e viviamo un tempo così, non il tempo peggiore della storia, non siamo disgraziati, non siamo condannati, non iniziamo la Quaresima con il muso “Oddio un’altra Quaresima! Siamo più vecchi! Siamo meno di prima!”, questi sono bilanci superficiali, miopi…come il Signore inizia questa Quaresima? Dicendoci “Eccomi! Sono qui per voi, condivido tutto con voi”.
Il Vangelo di Gesù che nel deserto sperimenta la tentazione..io ricordo che quando ero più giovane lo sentivo come un Vangelo antipatico, duro, mi ricordava la mia fragilità, le mie sconfitte, ammiravo si Gesù che era forte ma mi rimaneva lontano, poi però la Parola se noi la lasciamo tornare più volte nel nostro cuore, prima o poi, accende la sua vera luce ed è allora un Vangelo bellissimo. Intanto Gesù nel deserto non ci va per punizione, non è come per lo scolaro cattivo che viene messo in un angolino, senza cena, non mi è stato detto da Dio “vai a letto senza cena..” , viene spinto dall’amore, dallo Spirito Santo a vivere un tempo prolungato di silenzio, di solitudine, di intimità con Dio, di lotta con il nemico, che entra nei nostri pensieri, nei nostri sentimenti e dove sta il diavolo? Viene anche dentro di noi, ma dentro di noi non può vincere se il silenzio ci fa scorgere la presenza del Signore, ci fa ascoltare la sua parola, ci fa riconsegnare la nostra vita a Lui proprio davanti alla tentazione.
Farsi monaca non è la cosa più facile del mondo, come non è facile sposarsi, come non è facile mettere al mondo i figli, ma fare silenzio, stare a lungo nella preghiera spesso è difficile perché ci chiede di lottare contro i nostri cattivi pensieri, la stanchezza, la paura, il dubbio..ma se guardiamo in faccia questa nostra fragilità onestamente il Signore viene e ci da la sua consolazione, come viene il Signore? Come verrà anche in questi giorni, in queste settimane di questa Quaresima? Con la sua Parola, viene anche in tanti altri modi, ma oggi la liturgia e anche il Papa in ciò che ha scritto in queste settimane, in questo anno, pensando alla Quaresima che sta al centro dell’Anno del Giubileo, ci ha detto “Ascoltate la Parola! Ascoltate questi grandi Vangeli delle domeniche di Quaresima, ascoltate il Signore che vi dice quanto vi ama, quanto vi è vicino!”, dice “la Parola è vicina a te, è sulla tua bocca e nel tuo cuore, è dentro di noi!”.
Tra tanto rumore, tra tante chiacchiere la Parola si fa carne, la Parola è Gesù e questo Vangelo che diventa la nostra vita, siamo noi nel deserto, quando siamo soli ma anche quando siamo in mezzo alla gente siamo come estranei e non ci sappiamo accogliere. Anche quando la televisione ci racconta i grandi fatti e si ammucchiano le preoccupazioni cresce in noi un deserto, cioè un senso di aridità, cresce la sete e il Signore che fa? Fa’ sgorgare una sorgente, ci vuole dissetare, ci fa sentire che la sua Parola ci consola nel profondo, ci da sicurezza, Gesù infatti risponde alle tentazioni del nemico sempre con le frasi della Scrittura, ma non perché ha studiato bene la parte…si dice che uno è un secchione? Ecco, Gesù non è un secchione, Gesù è il maestro che si è talmente fatto piccolo da parlare dentro ciascuno di noi, il maestro è dentro di noi, non il vescovo, non il parroco, non ognuno di noi è il maestro, il maestro vive in ciascuno di noi.
Io mi alzo ogni mattina con questa curiosità, mi alzo un po’ a fatica qualche volta, mi sveglio lentamente e poi – Signore parlami! Se tu non mi parli io sono come chi scende nella fossa, se tu non mi parli io non so cosa è giusto pensare, se tu non mi parli io non so cosa dire ai fratelli, se tu non mi parli non c’è speranza -e il Signore parla, parla..siamo noi che non lo ascoltiamo, siamo noi che abbiamo fretta, siamo noi che pensiamo sempre a noi stessi e giriamo intorno a noi stessi e non troviamo pace.
Vi ho salutato all’inizio della messa con il saluto che Gesù Risorto la sera di Pasqua da ai discepoli “La Pace sia con voi”, che non significa state tranquilli, significa che Cristo è risorto, non abbiamo più paura di nulla, ve lo auguro con tutto il cuore, che ogni giorno di Quaresima ci faccia sentire sempre più vicino il Signore, ci faccia accogliere la sua Parola, ci faccia credere nella sua Parola, ci faccia seguire Lui che ci guida e ci conduca alla Pasqua, la grande festa della Pace che nessuno ci toglierà.”
Audio omelia
Nel saluto finale, dopo aver letto gli avvisi, don Angelo Piccinelli ha ringraziato ancora di gran cuore il vescovo Antonio, con un applauso dell’assemblea, non per incoraggiarlo perché non ne ha bisogno, ma è per dirgli la soddisfazione, la gioia per la sua presenza.
A conclusione il Vescovo nel dire grazie, ha ribadito che è solo l’inizio e che tornerà presto. Con il suo accento marchigiano e facendo sorridere l’assemblea, ha fatto riferimento ai tanti avvisi letti: “..e avete bisogno voi di essere incoraggiati con tutti gli avvisi che avete dato, con tutto quello che avete da fare il vescovo deve pregare per voi, che non vi esauriate, teneteveli da conto i vostri preti, mi raccomando, benedico il Signore per tutto questo..grazie anche alle sorelle, su tutti scenda ora la benedizione solenne d’inizio Quaresima.
La Santa Messa si è poi conclusa con il Salve Regina.
Audio saluti finali
L’incontro con le cinque le monache nel parlatorio è iniziato in modo molto semplice e sereno, presentandosi il vescovo Antonio ha raccontato che la croce visitandina pastorale che indossa gli è stata donata da mons. Brugnaro, Arcivescovo di Camerino-San Severino Marche e che mons Brugnaro la sua la porta sempre con se e che ha una reliquia, come quella delle suore di San Francesco di Sales.
L’incontro è proseguito in privato, al termine il vescovo Antonio ha salutato con un benedizione speciale per le monache e mettendosi a disposizione per qualsiasi necessità, dopo i saluti ha lasciato il Monastero con un arrivederci.